11 maggio 2006

Il banco di frutta e verdura

Il post di ieri e i commenti di Zion mi hanno riportato alla memoria il primo test di gravidanza che ho fatto. Avevo 17 anni e stavo con un omettino tutto pepe, se così possiamo dire, che traparentesi oggi si sposa.
(Lancio di chicci di riso)
Evitando di parlare di lui, con cui ho avuto alti e bassi tutti di proporzioni bibliche, mi soffermerò sull'evento.
Ci sono da dire diverse cose in premessa. Avevo appena concluso cicli di terapie abbastanza devastanti, che avevano sconvolto il mio corpo a livello molecolare. Ero totalmente sballata, tutti i valori che potevano essere alterati, lo erano.
Ricordo che prendevo dosi di cortisone altissime che, oltre ad avermi fatto prendere 10 chili, mi avevano procurato dolori molto forti alle articolazioni delle ginocchia, all'interruzione della loro assunzione.
Ma tornando a noi.
Erano ormai almeno due settimane che le mie cose non facevano capolino dal pianodisotto. Essendo poi io "lievemente" ipocondriaca (dote di famiglia. Come si fa a crescere bene se tua mamma per un raffreddore ti tiene a casa una settimana? E se ancora oggi quando hai mal di testa leggero ti dice "Non andare al lavoro, stai a casa e riposati"?) tendo a manifestare tutti gli effetti di una qualsivoglia malattia o stato clinico appena accennato o sospettato. Se il sospetto era la gravidanza mi si gonfiava l'addome (parlo al passato perché grazie al cielo queste cose non accadono più), mi veniva la nausea (normali attacchi di ansia), tendevo facilmente a switchare dalla depressione alla ilarità totale. Dopo due settimane ero quasi convinta di essere incinta. Dopo un mese, ne ero sicura.
Tant'è che non volevo nemmeno andare a fare il test di gravidanza. Già, non avevo il coraggio di entrare in farmacia a comprarlo, sono andata all'ASL di zona.
Racconto.
Porto il mio bel campioncino di urine fresco fresco di mattinata e mi avvio verso il gabbiotto. Ovviamente nessuno sa cosa sia la privacy e la famosa linea gialla che delimita lo spazio da non oltrepassare è calpestata da innumerevoli vecchiette. Non in coda, ammassate al gabbiotto. Una accanto all'altra, come nei banchi di frutta e verdura al mercato. Mi avvicino, e mentre le vecchiettine mi scrutano, la signora al di là del gabbiotto mi dice "Lei è qui per..?"
E io, sussurrando pianissimo dico "Ehmm io dovrei.. fare.. sa, un test.. di gravidanza."
Scena comica. Lei "Come?"
Io, ancora più piano: "Devo fare.. un test.. di gravidanza"
"Mi scusi cosa ha detto?"
Io, urlando "Devo fare un test di gravidanza!"
Le vecchiette, appoggiate accanto a me, giudicano in fretta con gli occhi e poi con mille borbottii tra di loro. Qualcuna fa un passo indietro. A un tratto divento popolare: sono bastati un secondo, una segretaria sorda e un campione di urine. Dopo due settimane ritiro il responso. Mi siedo sugli scalini, ormai convinta del risultato. Ma il cuore fa tutum lo stesso. Apro o non apro? Apro o non apro? Apro. Responso negativo.

Dopo un altro mese ancora nulla. Quiete assoluta al piano di sotto. Decido di fare un nuovo test. Solita trafila, solite vecchiette al banco della frutta e verdura. Solita donna dietro il gabbiotto. Mi guarda. "Lei è qui per..?"
Si interrompe, strabuzza gli occhi ed esclama:
"Ma non era già venuta qui il mese scorso?"

Ecco. Se mi capita un'altra volta chiedo pomodori e zucchine, invece del test.

11 commenti:

Zion ha detto...

ti racconto un segreto: se fossi andata in farmacia, ci avrebbero messo 24 ore a darti il responso... :D

Zion

ps mi sono ricordata che la prima volta che ho letto il responso scritto del test di gravidanza (una lettera dalla farmacia, appunto) c'era scritto POSITIVO. Sono quasi svenuta. Solo che come nei referendum, c'è ilbarbatrucco: in pratica l'intestazione diceva "mancanza degli ormoni jsbhkdjvn:" e quindi "positivo", cioè non aro incinta. ma non potevano scrivere "non incinta"?
:D

Zion

Anonimo ha detto...

il vostro e' un mondo meraviglioso. se mai dovessi avere di nuovo una ragazza fissa, le chiedero' di fare il test tutti i mesi. dal fruttivendolo.

Zion ha detto...

ma carla oggi non è online? :(

Anonimo ha detto...

credo che sia impegnata con il lavoro. non ti preoccupare, e' sempre con noi

Zion ha detto...

Suona quasi mistico! :D
Mah, è che le ho mandato una mail, siccome sono una impaziente non sono andata a yoga per vedere se mi rispondeva :P

E vabè, lo ammetto, neanche avevo molta voglia di andare a yoga, che tanto mi addormento sempre dopo i primi 5 minuti di rilassamento!!!

:)
Zion

Carla ha detto...

Ci sono :-) Anche se mi sto cucinando. Infatti sto rosolando ben bene. Yum. Aspetta che mi mordo un po' va.

Anonimo ha detto...

certe volte è ancora peggio, cara carla.
certe volte vedi gente fare la fila e poi doover dire cose di cui si vergognano.
certe volte viene rabbia, tanta.
(bel racconto, fluido: brava... detto da lettore, non credere, solo da lettore)

Anonimo ha detto...

"switchare dalla depressione alla ilarità totale"??? Ma tu non sei ipocondriaca!!! Sei solo malata di computer e periferiche (risate).

Carla ha detto...

Remo: grazie infinite, davvero.

Rob: shht parla piano, se no le periferiche se la prendono.. shht

p.s. ieri sera ho riannusato il violino e l'ho strimpellato un po'. Era totalmente scordato. Ma sempre bellissimo..

Anonimo ha detto...

brava carla! anche io, dopo tanto tempo finalmente sto riprendendo un po' di forma. adesso le mie dita iniziano a muoversi quasi come vorrei. suonare e' bello. anche con lo strumento scordato, che poi non si scorda mai... come la bicicletta. le note si sentono, non si vedono su una tastiera

Carla ha detto...

Dai Roccio, ancora un po' e quel violino verrà rispolverato. Spero non sia solo la primavera :-)