31 luglio 2006

Visula Basic


Firenze ha l'odore di asfalto caldo e il sapore di pelle salata. L'amore è amaro e dolce.
Ci accoglie come turisti e occhieggia un po', complice di dolci risvegli alle quattro del mattino e nottate avvinghiati come polipi. Anche i capelli avvinghiati. Anche i pensieri intrecciati.
Il mondo è una grossa ostrica e noi siamo le perle, ne calpestiamo il suolo ruzzolando e sbattendo contro i bordi. Noi.
Venerdì sera il treno ci regala altri 40 minuti di ritardo. Con coraggio decido di mangiare un piatto di pasta al "pasta express", un distributore automatico di pasta. Sì, lo so, nemmeno a Torino ci sono. Te inserisci i soldi (dai 3 ai 4 euro a seconda del piatto) e lui prepara la pasta in vaschetta e scalda quanto deve. Devo dirlo, ho mangiato paste peggiori.
Poi di corsa, al teatrino. Il teatrino Scribe è un locale molto carino, attualmente deserto, dove una birra media ha un prezzo ragionevole e raro di 2.50 euro. Dentro ci siamo solo io, Roccio, Giorgio e Melania che ci spiega con poco fervore il programma estivo delle vacanze.
Tra parentesi, oggi Minchietta Uno e Ducci sono partiti per Djerba. Chiusa parentesi.
Giorgio e Melania cruciverbizzano mentre l'hip hop spara nella sala allestita con drappi leopardati e lampade a forma di luna. Degli spermatozoi e un ovulo stilizzati e luminosi fanno da luce al bordo del bancone.
Dopo un birrone ci congediamo anche noi.
Sabato ha una sopresa in serbo. Di sera arriverà Snoopy con la sua donnina, la Ballerina. Finalmente la conosco, e Roccio conoscerà Snoopy e Snoopy Roccio e così via, verso l'infinito e oltre.
Sabato è stato difficoltoso avvicinarsi al centro. Mentre al mattino il nostro solito giro al centro commerciale ci ha regalati una pasta che pesante è dir poco (abbiamo passato tutto il pomeriggio cercando di digerirla anche ingerendo una quantità incredibile di idraulico liquido, ma non è servito a molto), il pomeriggio, con qualche nuvola e due gocce d'acqua ci ha fatto desistere dalla passeggiata in centro. Peccato, eravamo quasi arrivati. Ma decidiamo di tornare indietro. Immaginate beccare un temporale e dover ancora camminare per un tot di chilometri fino alla macchina. Torniamo a casa, cerchiamo un cd che non abbiamo trovato, ovviamente, e poi ci riproviamo. Centro? Centro.
Parcheggiato sul lungarno e appropinquati al parchimetro, un volatile di dubbia salute intestinale decide di regalarci quei due o tre chili di merda che ci colpiscono di rimbalzo. Non so se fosse un piccione. Dal volume della cagata per me poteva anche essere un cigno reale con problemi intestinali gravi. Entrambi pieni di merda ci guardiamo e ridiamo. Ridiamo più che altro per soffocare l'istinto di arrampicarci lungo la parete del palazzo come lucertole e arrivare al nido del dubbiovolatile per farne una deliziosa cena da consumare in compagnia.
Cosa fare? Tornare a casa, potrebbero scambiarci per una nuova versione a dimensione umana di Mr. Hankey di South Park. Ci si cambia e ci si lava e ci si riprova. Ce la faranno i nostri eroi? Sì, ce la fanno. Andiamo a prendere Giorgio in ufficio, e ne approfittiamo anche per usare il bagno. Tra poco si va a cenare alla festa dell'unità. Intanto scopro che Snoopy sta arrivando, ci raggiunge alla Fortezza, hanno fame!
Io invece dopo la pasta della giornata non ho molta fame, però lo dico: guardare tutti quei panini, salsicce e cose simili mi ha aperto un po' lo stomaco.
Snoopy si avvicina, ormai è entrato alla festa dell'unità. Lo scopro con lo sguardo e gli corro incontro. Woodstock.
Ci abbracciamo e poi saluto la sua donnina. Bella, alta, magra, a tratti sofisticata ma non troppo. Mi piace, e molto. Ha quel fascino che solo le ballerine possiedono e quando cammina, o quando mangia, o quando parla, o quando gesticola, trasforma ogni cosa in un minuscolo balletto. Snoopy è visibilmente più sereno, e questo non può che farmi felice. Compagni di sventura, ma anche compagni di gioia, ora.
Ci sediamo e mangiamo e ci raggiunge Stephen. Notarlo non è difficile. Stephen è magrissimo, molto pallido e ha un volume cranico non indifferente. Una testa con due gambe, magre e sottili.
La serata è allegra, profuma di salsicce arrosto e sa anche di salsicce arrosto. Il rumore è anche quello delle salsicce arrosto. Sarà che è uno scoppiettio di carne ovunque, odore di carne ovunque, sapore di carne anche sulle labbra di Roccio. E' molto bello essere lì tutti insieme. Accenti e storie diverse. Giorgio con accento napoletano, io e Snoopy torinese, Ballerina veneto, e i toscani. Che allietano l'aria di "c" aspirate, tra uno scoppiettio di carne e l'altro.
Il giorno dopo prendo il treno delle 17, c'è ancora tempo per passeggiare, finire ancora in libreria, guardarsi ancora un po'.
L'amore è amaro e dolce.
Anche la vita è amara e dolce.

Canzone del giorno: I'm Not a Girl, Not Yet a Woman Britney Spears

1 commento:

Carla ha detto...

Sono senza lavoro da giugno: questo comporta due cose:
a) ferie forzate da giugno a oltranza (finché non trovo un lavoro)
b) niente soldi e quindi niente vacanze di posti esotici e/o simili. Ma anche niente vacanze di posti meno esotici come Guglionesi_in_provincia_di_Campobasso

Non importa, quest'anno sono felice così.