02 agosto 2006

L'impresa eccezionale è essere normale

Qualcuno continua ad accedere al blog digitando su google "ragazza di roccio". Mettetevelo tra i preferiti e non se ne parla più.
Stamattina, scorazzando tra i siti di piante carnivore, ho scoperto che esiste qualche mia foto online, e sono indecisa se pubblicarla o meno in questo blog.
Mi sembra di spezzare qualcosa levando la curiosità di come sono fatta.
E mi sembra molto più narcisistico di quanto io possa essere.
Forse ci sono anche mie foto nel forum dei rettili.
Questa è da raccontare.
Qui a Torino siamo tanti per qualsiasi cosa: il gruppo torinese delle piante carnivore è composto da almeno una trentina di persone. Il gruppo di appassionati di rettili forse un po' meno ma non saprei. Se ci allarghiamo in Piemonte diventiamo molti di più. Il tizio da cui sono andata a comprare il camaleontario (poco fuori Torino) aveva in casa circa una ventina di serpenti. Ognuno nella sua techina, e ovviamente c'erano teche ovunque. In cucina, in bagno, nell'ingresso. La sua camera da letto sembrava un rettilario.
Qui a Torino poi abbiamo un appassionato particolare che io ho conosciuto nell'ambito delle piante carnivore. Non è cosa strana che gli appassionati di carnivore abbiano altre passioni bizzarre. Molti di noi allevano serpenti, ragni, o insetti strani. Io due anni fa avevo anche un insetto stecco (Extatosoma tiaratum). Insomma questo strano appassionato, che è venuto anche alla famosa gita domenicale in montagna, ha una serie di animali, in casa, che generalmente si vedono solo nei documentari. La tartaruga azzannatrice ne è un esempio. Tutto ciò che non è animaleparticolare, per lui è cibo per animaliparticolari. Un giorno decidiamo di risvegliare questi torinesi rettilati dal loro letargo perenne. Si fa una cena. Da qui vengono le foto che sono sul forum.
E alla fine ci ritroviamo in quattro: io, Pinguino, questo strano tizio e un altro. Così questo strano tizio ci racconta di aver scritto un articolo sul senso del gusto dei rettili. Per farlo ha dovuto assaggiare il cibo che piace di più ai rettili, quindi (e premetto che mentre ci raccontava queste cose eravamo in un ristorante cinese) locuste, blatte, camole, ogni cosa che potrebbe farvi ribrezzo. Dice che le formiche sono piccanti. Alle locuste bisogna levare le elitre e la testa perché sono amare e non digeribili dal nostro apparato digerente. Le blatte sono dolciastre, idem le camole (se non erro o ricordo male). In montagna abbiamo ricordato la cosa e gli abbiamo chiesto se per caso avesse assaggiato anche i topi. Disse: "No, i topi no! Che schifo!". Minchietta Uno giustamente ha aggiunto: "Le blatte inveve no, eh?"
Ecco.
La sua casa è costruita a norma di animale, in modo che ragni, scorpioni, serpenti e tutto il resto possano sentirsi a proprio agio. So che ha un ragno particolare che fa delle tele abbastanza grosse, e per permettergli di stare al meglio ha montato sul soffitto dei rami in modo che facesse lì la tela.
Mi dice che i veterinari che voglio specializzarsi in erpetologia vanno a casa sua a vedere una serie di rettili che non possono vedere da altre parti.
Le piante carnivore sono la cosa più normale che ha. In confronto i miei due camaleonti sono dei micetti (ecco, lui dice che camaleonti e iguane sono animali normali e se ne prende cura sua mamma).
Lui è diventato famoso nell'ambito delle piante per la visita che gli ha fatto la finanza a casa. Ogni animale di quel tipo ha bisogno del CITES, che certifica che l'animale è nato in cattività. Ma anche le piante carnivore hanno bisogno del CITES. Solo che nessuno ha il CITES per le piante, che sono rare in natura e rischiano di estinguersi. Una ditta olandese propaga queste piante in vitro, e le rivende a prezzi irrisori (il prezzo di acquisto dei centri commerciali si aggira intorno all'euro, sicuramente meno, il prezzo di acquisto al pubblico è sui 4 euro). Al supermercato non sanno cos'è il CITES. Quando la finanza è passata da lui, ha controllato tutti i documenti degli animali e poi è passata alle piante, ma lui non aveva certificazioni per quelle. Così i finanzieri hanno messo un bel sigillo (quella sorta di scotch giallo) sopra i sottovasi delle piante in attesa di accertamenti. Poi non so com'è finita. E comunque dopo tutto questo racconto strapomposo che mi è uscito così perché volevo parlare di tutt'altro me ne vado a pattinare.
Che lo sforzo sia con voi. Stanotte 3 sogni bizzarri che potrei anche scrivere, forse.
Ho una canzone in testa, ma mi deve aiutare Roccio in questo.. Come si chiama quel gruppo tedesco, del tipo che si è dato fuoco, quello che abbiamo sentito sabato prima di andare alla festa dell'unità? Mi sono sognata quella canzone stanotte.

Canzone del giorno: Benzin Rammstein (grazie Roccio)

2 commenti:

Carla ha detto...

I croccantini del gatto! Chi non li ha assaggiati?
Quando si era piccini, sui 15 anni circa, ogni martedì sera d'estate davano i film horror in tv e noi ci vedevamo a casa dell'uno o dell'altro per guardarceli. Una sera a casa di un amico abbiamo praticamente mangiato croccantini al posto delle patatine: non c'era altro!

Carla ha detto...

Eheheh, io ho tre cani e proverò quei bastoncini colorati che mangiucchiano tutto il giorno ;)