08 ottobre 2006

Il vento soffia piano

Sono a casa, per quanto possa definirsi casa. Roccio è partito e vederlo salire sul treno mi ha messo un po' di tristezza. Ecco perché appena arrivata a casa ho fatto suonare il peluche che CI siamo regalati. Mette allegria, mentre muove le braccine e apre la bocca simulando anche il vibrato. Roccio mi mette una serenità che non ha pari, qualsiasi cosa accada. Potrebbe arrivare un pauroso terremoto e stretta a lui non sarebbe così terribile.

Venerdì sera ci siamo fatti una birretta in un pub, sabato siamo stati al centro commerciale e la sera ci siamo ingolfati di patatine e birra guardando Doom in albergo. Lo so che sembrerebbe tutto così banale e scontato visto da fuori. E' il bello di fare quello che ci va senza grosse pretese. Per me la priorità assoluta è stare bene. E sto bene.

Sabato mattina ho anche tamponato. Che gran rottura di balle. Ma anche lì, almeno non ero sola. E non lo sarò più.

Torniamo a casa di mia mamma oggi per posare il mio zaino e un mucchio di altra roba (birre, patatine, bicchiere per birra che ci han dato in regalo con le birre, ecc). Stasera mia mamma mi chiede: "Ma è un tuo amico o il tuo ragazzo?"
Dannate mamme.
"Perché?" le chiedo.
"Così, è tanto simpatico".

Vedono lungo.

Canzone del giorno: Benvenuti in Paradiso Antonello Venditti

1 commento:

Fly ha detto...

Che carina la mamma!