07 novembre 2006

Andata e Ritorno

Nell'incredibile viaggio verso Firenze non può mancare l'arrivo in anticipo di almeno un'ora in stazione. Il mio terrore di perdere il treno mi fa perdere la ragione.
Il pronto intervento pulizia treni oltretutto ha appena sparso il detersivo che fa un puzzo incredibile, ma va tutto bene. A Firenze fa un freddo cane, l'avevo lasciata che si potevano ancora indossare le maniche corte e l'ho ritrovata in maglione e giacchettino forse anche troppo leggero per la temperatura. Freddo freddo freddo. Da una macchina accanto alla nostra due pinguini ci salutano, anche loro con giaccone e sciarpa.
Andiamo a trovare Massimino, che fa il buttafuori in un locale che si chiama tipo biboppalula, bitbox, bibobù, insomma uno di questi nomi più o meno, ma fuori non si riesce a stare. Così aspettiamo Cosimo, rimaniamo a fare quattro chiacchiere e poi andiamo via. Massimino mi chiede cosa voglio fare nella vita, è la domanda più difficile che mi si possa porre. Diciamo che di base non voglio fare un cazzo, ma so che non è possibile. Quindi qualsiasi cosa che non mi impegni troppo corpo e mente. Quindi in buona sostanza non so cosa voglio fare da grande (ho ancora tanto tempo prima di diventare grande).
Sabato è giornata da passeggiata in centro, c'è un po' di sole che vorrebbe scaldare e noi mica gli diciamo vaffancuore, no anzi, vieni o' sole mio che schtai in front'ammè, mentre domenica passeggiando per centri commerciali andiamo a vedere una sfilata di moda (tra cui anche moda intimo, e guardare una sfilata di moda intimo senza scivolare sulla bava degli uomini arrapati vi assicuro è osa degna di nota). In ogni caso scrivo tutto questo per dirvi che la sottoscritta è finita in tv, prima per uno stupendo primo piano che mi è stato fatto mentre facevo le corna (yeah), il cameraman deve aver trovato buffa la cosa perché ha tenuto la camera fissa su di me per qualche minuto. Poi perché quando hanno scelto persone a caso (a caso, eh?) tra il pubblico, e ovviamente le ha scelte sempre lui, il cameraman-presentatore, mi è toccato fare una stupida scenetta ideata dalla presentatrice (che non indossava dei tacchi, ma dei trampoli dello spessore di circa 2 micron). Ricevere dei complimenti da lei su quanto sono brava e spigliata in tv non può che farmi piacere, grazie. Ora vado a sotterrarmi. In ogni caso non è la prima volta. Quando avevo forse nemmeno 18 anni ed ero bionda e riccia (un'altra persona praticamente.. ma quante parentesi ho aperto? Le ho richiuse tutte? Se no poi fa corrente) al Motorshow cercavano due ragazze per fare una corsa di macchine con simulatore. Ricordo di avere detto al mio ex "Andiamo via che già so che mi chiamano". Nemmeno il tempo di girarmi quando sento il presentatore che dice "Ehi tu, biondina con il cappellino.."
Come dice sempre Roccio, è finita un'era.

Mi piacerebbe parlarvi del ritorno in treno, dei bagni che non funzionavano in prima classe, già, perché posti di seconda non ce n'erano più, è un treno gettonatissimo e i biglietti vanno fatti sempre il prima possibile. Pensare che il biglietto del ritorno di domenica l'ho fatto mercoledì e già la seconda classe era al completo. Mi piacerebbe raccontarvi del fatto che le prese della corrente non andavano e che il treno ha fatto un ritardo di 40 minuti, del tizio seduto dietro di me che russava e che parlava al telefono con qualcuno raccontando di ragazzine col pancino di fuori (schifoso) e di quanto fossero fighe. Ma sono in ritardo mostruoso quindi come se lo avessi già detto. E se ci sono errori pazienza. Viva la spontaneità.

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