08 marzo 2007

Giuro non mi drogo

Non volendo intitolare questo post "festa della donna", gli ho dato un titolo assurdamente inutile. Sto scrivendo poco, ma mi sta capitando di tutto di più.
Stamattina non ho sentito la sveglia. Utili, stranamente, i miei apparentemente vani tentativi di rotolarmi per le scale del letto ikea e uscire di casa vestendomi in ascensore (o quasi). Sta di fatto che non sono riuscita a stirarmi i capelli e mi sento un cotton fioc rosso più rosso del rosso. Ieri mi sono fatta la tinta e ora ho un colore davvero esplosivo. Anche la pelle ha un colore esposivo dato che qualche macchia birbetta della tinta è finita qui e lì sulla pelle lasciandomi deliziose chiazze che, nel migliore dei casi, possono essere scambiate per lentiggini e nel peggiore lasciano presagio di malattie altamente contagiose. E' così che si ottiene facilmente il posto sul pullman, no?
La televisione ha deliziato la sala dell'892424 della sua allegra presenza. Per quale ragione? Verranno girati dei minispot. Non mi si vedrà ovviamente. Per l'occasione mi hanno sistemata in una postazione nascosta da una bella colonna a base rettangolare. Oggi pomeriggio riunione sul TFR. Mi pare di aver capito solo una cosa, che in un caso o nell'altro (ma anche nell'altro ancora) ce l'avremo nel baugigi (come direbbe Roccio).
Ah tralaltro io e Roccio abbiamo festeggiato i nostri primi 9 mesi. Non oggi, non ieri ma un po' di giorni fa. Eravamo in ferie e non poteva essere giorno più bello. E oggi è la festa della donna. Un cliente chiama facendomi gli auguri. Ora, essendo io davvero rincoglionita, sono rimasta in silenzio perché non avevo capito bene. Mi sembrava che avesse detto una località così stavo per dirgli la mia solita frase (pure sorda sono) "Mi può ripetere, per favore, la località lettera per lettera?", quando lui mi ha interrotto dicendo che oggi è la festa della donna, come facevo a scordarmene? Gli ho giustamente fatto notare che non sono festività a cui bado (tralaltro non è un giorno di riposo, cioè, si lavora. Ecchecazzo). Mi dice che sbaglio, che bisogna festeggiare. Allora sì. Festeggerò a modo mio. Domani scendo a Firenze dal mio Roccio. Che intanto ha due palle cubiche perché sta lavorando come uno schiavo di colore nelle piantagioni di cotone, ma che bella assonanza.
Mi chiama stamattina un mio ex. Non sono certa fosse lui perché non ho più il suo numero, però mi sembrava fosse suo. Mi chiama 3 volte ma io sono al lavoro e ovviamente non rispondo. Mi manda un sms per chiedermi se mi interessa un lavoro. Un lavoro? E mi raccomandi tu? No grazie. Queste sono cose che non farei nemmeno in singletudine. Qualcuno mi ha detto un giorno che nessuno da' niente per niente. Tristemente vero.
E questo favore quanto mi costa?
Sono felice così, ho tutto.

Canzone del giorno: Le Ragazze di Gauguin Grazie Di Michele

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