29 aprile 2007

We are Wii

Un quarto di secolo più uno.

Questi sono stati giorni fantastici. Il 26 è stato il mio compleanno (26 anni per l'appunto) e non credo di avere mai avuto festa più bella. Mia mamma è a Milano in questo periodo dell'anno così siamo stati parecchio tranquilli.
Il 26 mattina sono stata a firmare il contratto in Seat, così Roccio è andato a farsi un giro a Panorama. Quando sono andato a riprenderlo mi sembrava avesse il carrello molto più pieno del dovuto (ci servivano solo caffè, dentifricio, pane e qualche altra piccolezza) ma sono stata subito zittita da un "non guardare!". Tornati a casa e per la mezz'ora seguente si è chiuso in corridoio. Solo dopo è uscito con una scatola immensa piena di chissà cosa.
La apro e ci trovo un'infinità di pacchetti: mi dice lui l'ordine di apertura.
Primo pacchetto: dentifricio.
Eheh, sorrido, mi serviva proprio.
Secondo pacchetto: caffè. Sì anche questo effettivamente serviva.
Terzo pacchetto: mmm che forma strana. Oddio, sono i microfoni di Singstar. Oddio.
Singstar è un gioco per Playstation. Una sorta di karaoke che però ha bisogno di questi microfoni. Pazzo. Così sarai anche costretto a sentirmi cantare.
Quarto pacchetto: oddio quanto pesa. Ma che cos'è? Oddio, ma sei pazzo? E' la Wii!
Era da tempo che ci passavamo accanto. La guardavamo, ci dicevamo "che bellina che è". E poi "magari un giorno ce la prendiamo".
Wii è una console molto innovativa. I telecomandi che usa (i pad) sono sensibili al movimento che viene registrato da un'apposita barra posta sopra o sotto la tv. Che c'è di strano? Fin qui nulla. E' che le possibilità che ha sono infinite.
Così da bravi bambini quali siamo, in questi giorni abbiamo giocato, giocato, giocato. Per farvi capire quanto è "faticoso" giocare alla Wii, dico solo che entrambi abbiamo avuto parecchio male al braccio/spalla/avambraccio destro dopo aver giocato. Altra cosa carina: può collegarsi a internet tramite Wi-fi se avete un access point, e noi ce l'avevamo, quindi abbiamo provato. Fino a giugno è disponibile gratuitamente Opera per Wii, così l'abbiamo installata e provata. Incredibile. Per non parlare poi di Mii. I Mii sono personaggi che puoi creare (a tua immagine e somiglianza) e salvare. Non solo sulla console di gioco ma anche sul telecomando. Così, caso vuole che si conosca qualcuno con la Wii, si può andare a giocare da lui con i nostri telecomandi e il barbuto Roccio e la rossa Carla salvati lì.

Comunque è stato pazzo, parecchio. Il mio regalo di tutti i giorni è lui. Lo sa.
Per quello è stata parecchio dura accompagnarlo oggi a prendere il treno. Ma mi ha detto una cosa talmente bella che non riesco a scriverla e che mi ha fatto pensare che davvero le distanze fisiche non contano così tanto.

Vi lascio al video di Wii Sport e magari la prossima settimana quando ci rigiochiamo monto la telecamera sulla tv così poi riguardiamo quanto siamo scemi mentre con due telecomandi bianchi giochiamo a tennis.
Avrei voluto scrivere molte più cose, ma al momento non riesco a formulare frasi coerenti. Mi viene in mente che siamo andati da Minchietta Uno e da sua sorella che ci hanno preparato un'ottima pizza, e che poi siamo andati in un locale a bere cocktail fruttosi dai nomi inscrivibili e giocare a biliardo. Che avremmo anche vinto io e Roccio se lui non avesse mandato in buca due volte la pallina numero 8. Dai, scherzo. Ho il culo della principiante (e della principessa). Ricordo e scrivo che dall'anno scorso ho preso ben 7 kg e voglio riperderli tutti (ma dico: scherziamo?).
E poi voglio addormentarmi pensando a questi giorni come la vita che voglio vivere con te. Che anche se il blog è pubblico ogni tanto me ne scordo e scrivo cose che sanno solo di noi e solo noi possiamo assaporare. Che bello respirare.


25 aprile 2007

Che mAraviglia le vacanze. Siamo insieme, io e Roccio. Ora lui sta giocando a Guitar Hero e fa lo spocchioso mentre io leggiucchio notizie qua e là. Quest'anno, come quasi ogni anno, per il 26 di aprile mia mamma è a Milano e di solito rimango sola a casa con cani e camaleonte. Proprio per questo Roccio mi ha fatto una sorpresa prendendosi una bella settimana di ferie per poter stare insieme. Non so se ha idea di quanto piacere mi abbia fatto questa cosa.
Domani, appunto, compio 26 anni. Roccio mi chiede se mi va di andare a mangiare in qualche posto particolare. Ci penso un po', ma non sono patita di ristoranti (a parte il giapponese, che lui odia). Quindi dico "Perché non rimaniamo a casa e ci prepariamo una cenetta speciale?". Lui mi guarda con aria rocciosa (aggrotta un sopracciglio e storce il naso) e dice "Ok, ma la cena la preparo io".
Sono curiosa perché non so cosa comprerà dato che domani vado a firmare il contratto per l'892424 e vuole che lo accompagni in un centro commerciale e dopo lo vada a ripigliare.
Comunque è stato molto dolce.

Domenica abbiamo incrociato una sua ex. Avete presente quella cosa che finché non la vedete la immaginate come un rospo con 4 occhi, capelli da medusa sfatti, antipatica come una cacca, bassa e chiatta e piena di brufoli.. insomma avete capito o devo andare avanti?
Alla fine la conoscete e per vostra sfortuna non solo è carina, ma anche simpatica. Ecco cosa pensava il mio cervello.
Dialogo:
Lei: "Sai cos'è successo a tizio e tizia?"
Io: "Dio ti prego dille che lo sai"
Lui: "No, cosa è successo?"
Io: "Porcozio"
Lei: "Eh si sono sposati"

E così via dicendo, raccontando di persone aneddoti e fatti che non saprò mai.
E' così anche quando si incontrano due amici. Il dialogo non cambia molto. E il mio cervello è sempre lì.
Amico 1: "Oddio ciao! Da quanto non ci si vede. Ma l'università?"
Amico 2: "Ma come non hai saputo? Mi sono laureato!"
Io: "Ecco ora basta, andiamo avanti"
Amico 1: "Eh sì, ma ricordi quel prof che ce l'aveva tanto con te? E la gita che abbiamo fatto laggiù?"
Io: "Ecchecazzo"
Amico 2: "Sì, ahahah come ci divertivamo in quegli anni, eh?"

Che palle però. Se solo non fossi così insicura.

20 aprile 2007

Anche i camaleonti..

Mi devo vestire, tra poco vado a prendere il treno, entro in camera. Mi metto un reggiseno che sembra un costume perché gli altri sono tutti a lavare. Mentre mi chino per prendere i pantaloni sento un cigolio/pigolio strano. Qualcosa come un gnnnpffff. In cameretta ci siamo solo io e Big Joe il camaleonte. Mi avvicino a lui e gli dico, ad alta voce (giuro): "Sei stato tu?". Lui muove gli occhi indipendenti in ogni dove.
Non è possibile - penso - devo essere stata io con le ciabatte. E comincio a fare le prove rumore eseguendo le stesse movenze.
E poi il tonfo sordo tonf. Penso "Mioddio è cascato Big Joe".
Lo guardo.
Mi guarda con un occhio.

Ha fatto la cacca.
E ho capito che cos'era quel rumore a metà tra trombetta e fischio. Aveva petato.

19 aprile 2007

Annibloggario

Però rimembravo che in questa data, l'anno scorso, Roccio aveva scritto il suo primo commento al blog. Dio benedica chi li ha inventati, i blog. Se esiste (Dio).
Oggi sono andata dalla parrucchiera. Di solito vado una volta ogni mezzo secolo e mi faccio tagliare solo la frangia. Stamattina mi sono lanciata e mi sono fatta fare il colore, e anche scalare i capelli (più corti dietro e più lunghi davanti).
Per il colore è tutto ok, mi porta una bella tavolozza di ciocche finte colorate e io scelgo il rosso più vivo che vedo. Poi, dopo aver sciacquato i capelli, comincia il taglio. La ragazza mi fa prima sedere su una sedia, poi mi chiede di voltarmi, vuole farmi vedere allo specchio perché le indichi dove voglio che lei tagli, ma soprattutto come. Nel fare questo però le scivola di mano lo specchio tondo pesantissimo, del diametro di circa 25 cm e con il manico dietro in plastica. Le scivola e lo spigolo esterno va a scontrarsi contro il mio labbro superiore. E mentre lei si scusa e mi chiede se mi sono fatta male, per lei rispondono i miei occhi un po' lucidi e il gonfiore che piano piano aumenta. Ora ho un canotto sul labbro superiore. Ma si può?
Ma non mi sconta nemmeno 10 centesimi sul costo finale, quindi vado via col mio canotto e così oggi sono scontrosa. Sarà anche che tra qualche giorno mi devono arrivare le mie cosacce e ho degli strani ormoni in circolo che mi farebbero prendere a testate qualsiasi essere vivente o no che incrocio sul mio cammino. Sono andata a pattinare e ho ascoltato la musica a tutto volume. La canzone di oggi infatti è: Symphony Of Destruction - Megadeth

Tra poco porto Fiocco a fare la profilassi antifilaria. Maledette zanzare. Una notizia positiva c'è. Domani è venerdì.
Un'altra notizia positiva anche c'è: ho bagnato le piante e sono sopravvissute quelle a cui tengo di più.

18 aprile 2007

Il mio camaleonte Corrado è morto. Quando non trovi più un animale mimetico nel terrario non ci fai caso. Diverse volte ho avuto difficoltà a trovarli, quindi non ti metti nemmeno più a cercarli. Staranno lì, tra le foglioline, nascosti. Il loro meccanismo funziona talmente bene che mi ci vogliono diversi minuti per riconoscerli in mezzo alle piante. Ieri non ho trovato Corrado. Nemmeno oggi.
Oggi però mi impunto, quindi controllo con gli occhi in tutti gli anfratti. Cerco anche a terra, spesso camminano tra i vasi. Ogni tanto mangiano un po' di terra per racimolare sali minerali che magari gli mancano con l'alimentazione. E lo trovo lì, a terra, inerte, immobile. Vado a prendere i guanti, non so cosa gli è capitato e non voglio toccarlo con le mani, non so da quanto tempo è lì. Però è strano, mi fa impressione, io non ho mai avuto impressione di queste cose. Vederlo lì così mi ha fatto un certo effetto. Non che possa dire di essermici affezionata. Purtroppo i rettili non ti concedono questo lusso, sono belli, bellissimi ma assolutamente poco interrativi. Mi faccio un po' di coraggio, lo prendo. Ha gli occhi infossati, disidratazione. Potrebbe essere lì anche da ieri e nessuno se n'è accorto. Avrà sofferto? No? Non posso dirlo. Lo prendo con le mani per la terza volta in vita sua (la prima appena preso, due anni fa, la seconda quando era in difficoltà e non ha cercato di mordermi. La terza, ora) controllo che non sia ancora vivo. Cerco un cuore (dove sarà il suo cuore?) ma mi sembra proprio inutile. E' morto. Lo imbusto, non lo seppellisco nemmeno come facevo con i criceti quando ero piccina. Nel frattempo arriva mia mamma, lo guarda, le dispiace. Lei si affeziona anche ai rettili. Le chiedo dove potremmo buttarlo.
Mi dice "Nell'organico. Scendo io."

17 aprile 2007

I love Art

Perché non fare un giro alla fiera dell'artigianato? Un giro di circa 4-5 ore, per intenderci?
E così eccoCI alla fortezza.
Perché siamo venuti qui? Per farci due risate, ovvio. Più che la fiera dell'artigianato mi è stata presentata come la fiera del kitsch da Roccio. E chi meglio di noi può apprezzare i colori vivi degli oggetti inutili di questo mondo ormai tutto kitsch?
Così entriamo e veniamo proiettati in una dimensione parallela dove gli oggetti non hanno più alcune funzionalità ma sono progettati esclusivamente in base al gusto estetico. La domanda sorge spontanea. Ma l'estetica di chi? Un paio di significative foto in questo settore ci bastano. Roccio si fa immortalare in alcune foto mitiche (roccio grotta 2, roccio ohm, roccio acquirente, roccio pesi) e io mi diletto a fare la schermidrice con un vestito che guardando or ora noto che mi ingrassa.
Il seguente padiglione è diviso in tre piani. Cominciamo dal piano terra, con gli stand nazionali. Qui, oltre tutto ciò che abbiamo fotografato, c'è l'omino che modella la creta. Tutti attorno guardano ammirati un mestiere che ha ancora quel nonsoche di magico dell'uomo che plasma e crea. Il "fare" qualcosa con le proprie mani, che oggi si è un po' perduto. Anzi, si è perduto talmente tanto che un omino dietro di noi, alla vista di cotanta meraviglia, esclama "Si è sporcato anche le mani. Ma come fa a lavorare?". Io e Roccio ci guardiamo e per non scoppiare a ridere ci spostiamo. Già è faticoso non perdersi, quindi proseguiamo a mo' di serpentina attraverso tutti gli stand finché non incontriamo un amico di Roccio che ora (si fa per dire ora) si dedica alle api, all'apicoltura, alla cera d'api, insomma a tutto ciò che le api producono. Con la cera fa candele (insieme alla sua compagna), ma vendono anche il miele e diversi prodotti ricavati da quest'ultimo. Creme, balsamo per le labbra, ecc.
Dice che il suo stand si trova al piano di sopra, dove ci rechiamo poco tempo dopo e dove incontriamo anche Il Primo Cavaliere con la sua Donzella. Lei si annoia da morire, per di più hanno perso i loro amici tra gli stand. Provo a farle vedere qualche foto divertente ma prima di trovarle è già passato l'interesse generale. Intanto ci fermiamo dall'apicoltore che ci spiega ancora due cosette sulla cera d'api, su come fanno le candele, e ci invita ad andarli a trovare così ci può mostrare un po' di cose. Intanto io assaggio ogni tipo di miele che posso assaggiare.
Anche perché il piano di sopra è completo di ogni bontà casereccia. Salumi, formaggi, mozzarelle di bufala, dolci e quant'altro. E io spiluzzico di qui e di là, Roccio ottiene addirittura un assaggino di vino.
Il piano sottoterra è quello internazionale. Ormai il metodo serpentina non funziona più e giriamo a caso tra gli stand. Incontriamo un buffo stand di uno spagnolo che usa uno strano arnese per massaggiare la testa. Peccato che a me fa un solletico bestiale quindi scoppio a ridere e lui, divertito, mi blocca e continua con l'arnese. A ripensarci ora l'avrei preso quel coso, così quando qualcuno dice una freddura incredibilmente brutta, lo tiro fuori e attacco a massaggiarmici il cranio.
In questo stand Roccio mi regala una maglia fantastica (rossa e nera, a strisce con un cappuccio strano) e una gonnellina gialla e nera. Le nostre piante dei piedi invocano pietà e dopo quasi 4 ore di passeggiata artigiana andiamo a prendere il pullman.
E' stato divertente, anche solo guardare quanta gente ha comprato il biglietto per poi non acquistare nulla, dentro. E poi enorme. Nemmeno il famoso mercatino delle pulci di torino, il balon, contiene tutta questa serie di chincaglierie.

14 aprile 2007

Chuck Norris è ovunque

Sono ancora in fase R.E.M. Come possono organizzare un seminario di sabato mattina? E' cattiveria allo stato puro.

Ieri c'è stato sciopero dei treni, vi racconterò un paio di disavventure con Trenitalia. Cose a cui, purtroppo, mi sto abituando.
Buon uicchend a tutti.

P.S. Dal famoso blog (www.welovechucknorris.blogspot.com, adesso hanno fatto anche un libro, bravi bravi bravi) di Chuck ho trovato questo link. Come potete ben vedere Chuck Norris è ovunque.

Brr che paura..

13 aprile 2007

Ancora sul fucsia

Mi piace un sacco il maglione di Freddy Krueger. Quello verde a righe rosse.
Mesi fa Roccio mi disse che anche lui aveva un maglioncino così, verde e rosso, e un giorno me lo portò in dono.

"E' bellissimo! Però è verde a righe fucsia" (donna rompicoglioni)
"E' verde a righe che?" (uomo a 16 colori)

Mi è tornato in mente perché lo sto indossando ora.

Forum al femminile

Internet è una miniera favolosa. Si trovano forum e siti su qualsiasi cosa. Non sapete come far rinsavire un paio di jeans vecchi e rovinati? Et voilà: google risolve ogni cosa. Persino un aiuto più al femminile, sulle tinte, sui trucchi, sulle scarpe. Sono finita qui un po' per caso, cercando aiuto su una particolare tinta e ho scoperto un mondo allucinante. Soprattutto il forum dedicato al make-up. Qualcuno sa cos'è uno smokey? Sapreste indovinare il colore di un ombretto al volo (gli uomini ovviamente no, loro vedono a 16 colori. Ogni tanto cerco di spiegare a Roccio che colore è il fucsia, ma nada)?
Bhe queste donnine ci riescono, costruiscono tutorial, how-to sui trucchi delle grandi dive di Hollywood. Te gli mandi la foto di un'artista famosa con un trucco che magari ti piace e loro *pem*. In due secondi ti fanno un resoconto dettagliatissimo. Qualcosa come "Secondo me è un colore viola 175 della Mac, con una sfumatura con antracite 122 Deborah". Usano pennelli per darsi gli ombretti (io non saprei nemmeno quali comprare, nel caso. Ho sempre usato le spugnettine in dotazione). E sono maghe del chiaroscuro.
Fantastico.

Che male c'è

se son pazza di te?

12 aprile 2007

P.s. Mi richiama quella società strana che mi vuole come venditrice. Mi chiede se sono riuscita a fare un contratto. Gli rispondo che ovviamente no. Che mi hanno rinnovato il contratto in Seat, e sto valutando altre proposte, quindi no. Lunedì l'avrei ricontattata per riportarle i contratti da far firmare. Mi chiede se sono interessata a un lavoro di telemarketing direttamente da casa. Col cavolo, penso. Ma le dico che "le farò sapere" (che emozione poter dire finalmente io una frase del genere) eventualmente lunedì quando ci risentivamo per programmare la mia riconsegna dei contratti. Ovviamente dirò di no. C'è puzza di truffa qui sotto. Non c'è un minimo garantito, nemmeno un rimborso spese per le chiamate (o la benzina nel caso avrei fatto la venditrice porta a porta), quel poco che guadagnerei sarebbe solo per ripagare le chiamate che faccio dal telefono. E allora... ciccia.

Un boss mafioso in banca

Dividendo in due tranche la giornata di ieri.
Ieri mattina ho avuto un colloquio presso una banca: nella mail era "raccomandato" l'abito formale. Allora ho tirato fuori dall'armadio il mio tailleur gessato e l'ho provato. Perfetto, sembravo un boss mafioso. Pantaloni e giacca, ho annullato le poche curve che ho, ho preso la macchina e sono andata. Ovviamente cosa capita quando si ha fretta? Che tutto va storto. Sono andata al centro commerciale dietro casa per comprare il biglietto del treno per scendere venerdì, dato che c'è anche sciopero, e per fare le fototessere richieste alla banca. Vado all'agenzia viaggi, ho con me due bonus di rimborso per gli innumerevoli ritardi fatti da trenitalia ma non vanno bene. La somma dei due bonus supera il costo del biglietto e non è fattibile. Non fa nulla, ho una piccola carta prepagata che abbiamo fatto io e Roccio per quegli acquisti online, che non facciamo, ma non si sa mai. Può capitare.
Purtroppo quella carta passa come carta di credito e loro non sono abilitati, ma grazie a dio ho il bancomat di mia mamma. Chiedo se possono cambiarmi 10 euro in moneta per fare le foto alla macchinetta delle fototessere ma nulla. Purtroppo il macchinario cambiamonete accetta banconote fino ai 5 euro. Vado allora dal tabaccaio a comprare due biglietti del pullman, piglio il resto (tutto quanto sempre vestita da boss mafioso) e vado a farmi le foto. Sono in ritardo pazzesco.
Vado in macchina, richiamo Roccio ma lo saluto subito, devo correre al colloquio con le mie 4 fototessere stile Morticia Addams. Mi trovo nel traffico totale della Torino che non lavora (o lavora in strada). Ma quanta gente c'è che non lavora? Chiedo a Roccio di entrare nella mia casella gmail e di controllare se nella mail della richiesta colloquio della banca c'è un recapito telefonico ma nulla. Quindi mi cerca il numero di telefono su internet, li chiamo per dire che arriverò con un po' di ritardo. Dopo un paio di manovre da arresto trovo parcheggio praticamente lì davanti e alla fine non sono arrivata così tardi dai. Mi fanno attendere, come al solito, e poi arriva il tizio. Vestito da boss mafioso anche lui, ma da boss mafioso "inside". E attacca con la solita tiritera: parlaci di te, cosa hai fatto nella vita, come ti vedi a 36 anni, cosa cerchi in un lavoro, ecc. Mi preannuncia che stanno facendo colloqui a un migliaio circa di persone e ci sarà un seminario sabato che scremerà di molto questo numero. Sabato? Sabato, mi conferma. E' saltato tutto. Il biglietto del treno che avevo fatto, la mostra dell'artigianato a Firenze, ma soprattutto: e ora io e Roccio come ci organizziamo? Lui dice che non ci sono problemi, che sale lui. Però a me spiace tanto. Anche perché sono mesi che ci parliamo di questa fiera dell'artigianato e ci tenevo al fatto che la girassimo insieme. Allora decidiamo per lo sbattimento totale, però ci guadagnamo in fatto di giorni. Sì perché se viene lui il weekend, va via alle 17 di domenica, mentre se vado io posso andare via anche il lunedì mattina. Allora è deciso, venerdì sera viene lui, sabato ci sorbiamo questo seminario, e sabato a pranzo scendiamo. Così domenica andiamo alla fiera, dormiamo tranquilli e lunedì mattina riparto. Sbatti, sì, ma sono ore importanti e non le vogliamo perdere.

Quindi, il pomeriggio vado al secondo colloquio. Stavolta in pullman, e con i jeans. Questo colloquio è dovuto a una similraccomandazione. Il fratello di RagnoB ha fatto il mio nome a questa azienda che subito mi ha contattata. Loro sono molto propositivi, mi parlano un po' di ciò che fanno e mi propongono in quattro e quattr'otto un corso, full-time, di due mesi, su .NET. Io sono entusiasta e accetto subito, solo che, appena uscita da lì mi chiama Seat per riconfermarmi il contratto che ripartirà dal 2/5. Ho accettato, anche perché se faccio il corso .NET rimarrei senza lavoro fino a luglio. Abbastanza pesantina come cosa. Invece così ho l'opportunità di avere il sedere un po' coperto e magari fare qualche corso serale finanziato dal comune su un qualsiasi linguaggio di programmazione.

Poi vado a Porta Nuova, alla stazione, a richiedere il bonus del biglietto fatto la mattina stessa. E una volta tornata a casa... Pattini. Sono tornata a pattinare, sia ieri pomeriggio che stamattina e oggi ho le gambe a pezzettini. Ma perché limitarci alle gambe? Parliamo anche della schiena.

Ora aspetto solo che arrivi domani sera. Siamo sempre di corsa ma almeno sempre insieme, e conta solo questo.

05 aprile 2007

Furto in diretta

Oggi mi sono capitate due cose bizzarre. Ma andiamo con ordine.
La settimana scorsa ho fatto un colloquio come "procacciatrice d'affari". Leggi: "venditrice". L'altroieri mi richiamano per un secondo colloquio, e già la chiamata è stata già molto comica. Mi chiede quando possiamo incontrarci, le dico che il mio contratto scade venerdì e possiamo vederci tutti i pomeriggi tranne il venerdì pomeriggio perché parto. Lei mi dice "bene, allora ci vediamo giovedì o venerdì". L'avrei già uccisa.

Dato che il colloquio è alle 16.30, me la prendo comoda e mi faccio un giro in centro. Fa caldo, c'è il sole, tutto ispira una bella passeggiata sotto ai portici di via Roma e una vasca in via Garibaldi.
E proprio qui.
Io, con il lettore mp3 a tutto volume sento poco o niente ma noto che tutte le persone si fermano, si girano, spintonano un omino in bicicletta, che intanto va a sbattere contro il muro, proprio a 2-3 metri da me. Mi levo le cuffie e sento voci urlare "fermatelo! fermatelo!". Proprio mentre io mi spostavo per far passare il losco personaggio in bici (devo essere proprio io, scriciolo di 45 kg a sbarrargli la strada?) dei ragazzotti lo afferrano per il giubbino e lui molla la bicicletta a terra per correre a piedi. In un attimo lo scenario di via Garibaldi si ricompone e io stavo quasi per mettermi le cuffie quando un omino, di corsa, quasi mi viene addosso gridando "polizia, polizia, fatemi passare".
In quel preciso istante arriva una signora che valuta i danni sulla propria bici rubata dall'omino losco. E un istante più in là sposto il mio cellulare dalla tasca dei pantaloni alla borsa.

Via Garibaldi riprende a vivere come se nulla fosse successo.

Alle 16.28 suono il campanello di questa azienda dal nome esotico, mi presento per il colloquio e qui accade la seconda cosa buffa. Mi lascia tre contratti diversi, uno per tipo (sì, dovrei proporre contratti, non dico di cosa) e mi molla una copia del contratto lavorativo davanti agli occhi. Rimango interdetta un attimo e dico che pensavo che quello fosse solo un secondo colloquio. "Infatti è così, quello è solo da visionare adesso per controllare se va tutto bene". Intanto mi spiega come funziona. Dato che il corso di formazione dura un pomeriggio ma loro non hanno intenzione di spendere soldi per nulla, nel caso io non fossi poi interessata, mi dicono che funziona così: mi lascia quelle tre copie di contratto ma entro la settimana prossima devo portargliene uno già firmato. Così verificano le mie intenzioni "serie" e solo allora mi fanno fare il corso. "Sì, - dico io - ma non ho un vostro tesserino, non ho nulla. Posso presentarmi in un'azienda qualsiasi e proporre un contratto?"
"Eh, no - dice lei - non è professionale. Potrebbe ad esempio farlo lei a casa, o proporlo ad un amico che ha un'azienda, ecco."
Avrei voluto darle una testata e lasciarla lì sanguinante.
Chiedo 5 minuti per leggere bene il contratto. Le paghe fanno schifo, non c'è un minimo garantito. Mi pagano solo per i contratti che faccio firmare.
Fotografo ogni pagina del contratto per poter rileggere bene ma soprattutto per capire chi è il soggetto che poi dovrà pagarmi (una strana società in una via sperduta di Torino dove, per quanto ne so, esiste solo la Fiat). Mi dice che entro la settimana prossima devo portarle almeno un contratto. Le dico che sarò via questo weekend e tornerò martedì pomeriggio, che mercoledì non ci sarò (altro colloquio) quindi avrò poco tempo. "Sì - continua il genio del male - allora diciamo che ci prendiamo tutta la settimana prossima"
Ma è scema? Penso.

Ecco, un colloquio così barzellettiero non l'avevo mai fatto. Intanto ho già deciso di no. Seat, riprendetemi con voi!
Hanno aperto un nuovo sito, ScuolaZoo, che raccoglie tutti i filmati più irriverenti fatti a scuola. A parte le cagate e le cattiverie gratuite vi segnalo questo filmato di un alunno che va a scuola in pigiama e pantofole. Davvero mitico.

04 aprile 2007

This Love



Mi ricorda i miei 15 anni, va là che i Pantera sono proprio bravini..
Sono contenta. Tra le mille altre cose sono contenta anche perché mi sta scadendo il contratto, e se decidono di rinnovarmi avrò almeno tre settimane di ferie. A parte che domani ho una sottospecie di colloquio. Vogliono farmi fare la venditrice, ma dentro di me spero non mi prendano. Mercoledì prossimo ho un altro colloquio, una specie di raccomandazione fattami dal fratello di RagnoB. E non so nemmeno di che si tratta. Di questo passo mi troverò a fare la piccola fiammiferaia, senza neve e senza fiammiferi.
Oggi del resto dovrei uscire per andare al centro commerciale a comprare qualcosa ma non ricordo cosa. Potrei stare qui ore a pensare a cosa devo comprare e tirarne fuori il vuoto assoluto.

Forse ci sono: la soluzione unica per le lenti a contatto. E poi?
Un mio collega (che ha praticamente lo stesso nome di Roccio, basta levare una consonante e una vocale dal cognome e ci siamo) si sta appassionando alle piante carnivore e ogni tanto mi fa la cronistoria della sua piccola Dionaea.
Io ho deciso che se mi riconfermeranno farò qualcosa di bizzarro ai capelli, e ho anche già deciso come. Ieri ho pensato che forse oggi sarebbe stato bello pattinare. Bastava anche solo pensarlo per scatenare, oggi, il diluvio universale. Stasera dovrei andare a La Sacra Birra con Minchietta Uno, è un locale un po' fuori torino ma l'idea di fare 35 km quasi tutti in autostrada, con questo tempaccio e il freddo e tutto..
Calcolando che dovrei tornare abbastanza presto visto che la sveglia alle 6.30 comincia a rompere i coglioni..

Insomma sono partita bene ma ruzzolo male. Dal letto.

02 aprile 2007

Terapia intensiva

La mitica Ka di Roccio sta morendo. Colei che ha impazzato nei videogiochi della Bottomap ci sta abbandonando. Tant'è che Roccio, al mattino per andare al lavoro, è costretto a fermarsi di tanto in tanto perché non va più. Impunta le ruotine su strada e dice "Io non me movo" (ha l'accento un po' romano, chissà perché). Nel frattempo, parecchio a malincuore, giriamo per concessionari nella speranza che qualcuno, mosso da compassione o semplicemente irritato dalla nostra presenza ci sconti qualcosina. Ma nulla, impassibili. Il venditore di auto di oggi non contratta, quello è il prezzo e quello rimane.
Te vai lì, lui ti chiede due bazzeccole, apre il suo bel quaderno o clicca qua e là a caso col mouse del computer et voilà. Il gioco è fatto. E sparano una cifra che va dai 13 mila ai 15 mila euro. Allora noi, arrivederci e grazie, ci alziamo e ce ne andiamo. Poi i prezzi cambiano di giorno in giorno, ma non è come con i computer che se aspetti un pochetto ti ritrovi la stessa roba a metà del prezzo. No, i prezzi si alzano, si impennano. I venditori si giustificano dicendo che l'offerta è finita. Finita? Sarà durata 3 giorni. Allora anche lì, grazie e arrivederci. Poi controlli un po' i depliants che ti hanno dato. E scopri che le macchine sono piene di robe inutilissime, che le robe utili non le puoi installare, che l'autoradio di serie, da solo, costa 400 e passa euro e davvero ti passa la voglia. A quella cifra mi prendo l'autoradio, le casse, mi faccio installare tutto e mi avanzano ancora soldi. No grazie.