13 giugno 2007

Autoguida non galattica per strizzonisti
La Rubrica dei consigli di Carla

So benissimo che ci possono essere situazioni in cui non avete Imodium a portata di mano e potreste farvi prendere dal panico, ma la regola numero 1 è proprio quella: non farsi prendere dal panico.
Oggi passeggiavo tranquilla per le vie del centro di Torino, facendo acquisti stupidi su dmail, in particolare il macinapepeconunamanosola e il sollevapiccì. Volevo anche comprare una borsa che aperta diventa un materassino da mare in gommapiuma ma era finito. Esco tutta contenta dei miei nuovi acquisti e comincio ad avere quel dolore indefinito al basso ventre, innocuo e quasi piacevole, e pensi "Va bhe, la farò stasera a casa". Poi all'improvviso, tran, le fitte. Ora, stavo andando a piedi da Piazza Castello a Porta Susa, ero circa a metà, mi ci voleva ancora una decina di minuti per arrivare a destinazione. E un quarto d'ora totale per prendere la metro, arrivare alla fermata e farmi il pezzo a piedi che mi separa dalla Seat. 25 minuti di questa agonia farebbero cadere chiunque nella più totale disperazione.
Ma come precisato dalla regola numero 1, non bisogna farsi prendere dal panico. Le soluzioni possono essere diverse: andare in farmacia e fare la scenetta tipica della pubblicità imodium, in modo da evitarvi anche la richiesta imbarazzante del farmaco, il farmacista capirà da sè.
Entrare nel primo bar aperto. Se siete donnine non dovrebbero esserci problemi, magari i maschietti verranno visti un po' maluccio. Se non ce la fate a essere abbastanza facce di culo vi tocca anche comprare qualcosa, che in un bar potrebbe facilmente voler dire prendere un caffè e aumentare la vostra sofferenza. Non fatelo: prendete delle gomme da masticare.
Se abitate in grosse città ad alta concentrazione di Mc Donalds, avete risolto i vostri problemi. Entrate noncuranti e fiondatevi al cesso che ovviamente, sarà il più lontano possibile dall'entrata. Idem se nella vostra città c'è una fnac e voi siete abbastanza vicini da raggiungerla in breve tempo. Il bagno della fnac però, potrebbe essere difficile da scovare, se non sapete dov'è ubicato esattamente. Potreste perdervi in mezzo al reparto libreria oppure in quello elettronico. Sareste costretti ad accucciarvi tra il Thompson 42" e il Samsung 38", ma non vi conviene. L'odore vi tradirebbe.
Se avete la sfortuna, come me, di non trovarvi in nessuna delle suddette situazioni tenete duro. Io ho sudato come un lucertolone del Sudan fino alla Seat. Sono arrivata quasi strisciando ai bagni che, grazie a DioSeat, hanno anche il bidet, e mi sono liberata da tutti i pensieri.
Un'altra storia a lieto fine, dunque.
Per oggi abbiamo finito, vi aspettiamo in un futuro indefinito con la vostra rubrica definita: i consigli di Carla.

Ringrazio le due risate di oggi: una signora di Benevento che cercava il padronato, e una signora che cercava qualcosa ad Aguto (Acuto).
E la mia felicità: Roccio. Sempre

2 commenti:

Zion ha detto...

:'D posso dire che mi sono rotolata dal ridere?
:D
Adoro le storie a lieto fine, meno male che lo era anche questa!!!

Zion

Carla ha detto...

Ahahah anche io mi rotolo! Rido delle stesse cose che scrivo: sono pazza, si sa!
Un bacione, capo