11 luglio 2007

Segretaria o no?

Segretaria? Io?

Mi chiama un tizio: vuole che io gli faccia da segretaria. E' un po' il mio lavoro. E allora sapete che mi chiede? Di chiamare un'azienda e di fingermi davvero la sua segretaria, di presentarmi non come Carla di 892424 ma come Carla la segretaria del ragionere Tizio Caio. Aggiungendo poi che lui è un cliente importante. Uhhh com'è importante.

Lasciamo stare.

Oggi mi è venuto uno strizzone di tutto rispetto al lavoro. Mi metto in modalità busy out e corro dal Gruppo Operativo. Sapete, se ci scappa di andare in bagno dobbiamo avvisarli (come a scuola, più o meno). Corro corro e dico "Mi scappa quella grossa!".
Lui mi guarda terrorizzato e mi dice "Vai!"

Perdo 10 minuti nel cercare di ricostruire una me stessa con un colorito più scuro.

Ma io non ho scritto che domenica abbiamo anche lavato la macchina. Era tipo più di un anno che non la lavavo. Facciamo due anni. Era talmente incrostata che Roccio ha dovuto passare in maniera energica il panno in finta pelle di daino (quello in vera pelle di daino costava come un figlio all'università). Ora luccica tutta ed è finalmente pulita. Quasi. C'è da fare gli interni, se ci penso la butto giù da un burrone.

Sabato ci sarà il concerto di Battiato con annesso concertino dei Subsonica. Li sto ascoltando per prepararmi e devo dire che sono davvero bravini. Così scopro che mia sorella conosce il chitarrista, che un'amica di un'amica conosce il bassista, e insomma girando ai Murazzi qualcuno di loro si conosce. Questo per dirvi che non sono affatto trendy. Non solo non li conosco, ma non so nemmeno come siano fatti. Non penso vadano in giro con la scritta "Subsonica" tatuata sulla fronte. Si prevede un afflusso non indifferente di gente, ecco perché mangeremo lì io e Roccio, stile picnic al parco dove poi suoneranno. Abitavo in quella zona ed era il parco dove spesso andavo a pattinare. Dove mi sono fatta una rovinosa caduta (con cicatrice sul gomito sinistro) con i pattini.

(Dio mi sembra di scrivere senza un filo logico, stile scrittura automatica)

Stamattina mi sono ricordata che da piccina mi chiamavano Piero Pelù. Tutto è cominciato quando un giorno, uno pazzo che poi è diventato animatore, mi ha vista da dietro. Avevo 14 anni, se non ricordo male, ed ero al campeggio della parrocchia. Aveva notato i capelli lunghissimi, fino al sedere e da allora mi ha sempre chiamata Piero Pelù, seguito a ruota da tutti gli altri. E per un periodo brevissimo di tempo sono stata anch'io una specie di star.

Ho capito perché in Seat spesso non si va oltre il terzo contratto. Io sono al secondo e comincio a diventare pretenziosa, chi li sopporta quelli al terzo?
Al primo contratto, arrivavo, mi sedevo al mio posto, non mi alzavo mai fino alla pausa o fino alla fine del mio turno.
Nulla poteva smuovermi da quel posto, persino la pipì.

Incomincio il secondo contratto e decido che una pausa pipì ogni tanto va fatta. Questo solo perché finalmente mi porto una bottiglietta d'acqua e a forza di bere prima o poi scappa. Idem per l'aria condizionata, se ho freddo perché devo sopportarla?
Allora dato che so che i posti centrali della sala sono i più freddi spero sempre non mi ci mettano. Oggi dovevo sedermi in un posto al centro, così vado dal solito Gruppo Operativo e gli dico "Non per rompere i coglioni, anzi un po' sì, però al centro fa freddo, non posso mettermi a lato?" Mi hanno fatto scegliere il posto. Forse il terrore di una donna che si trova probabilmente in fase premestruale, non so. In ogni caso mi sono seduta vicino alle finestre dove entra aria calda, da fuori. Peccato che oggi c'era vento fresco. Ed ecco tornati alla ragione dello strizzone di cui sopra. E ora dato che non rileggo, chiedo anticipatamente scusa per gli errori. Sgnafuz, gente.

P.S. Incontro un mio vicino di casa a Panorama (ho comprato il fantastico Silk Epil che tutti dicono sia fantastico): si lamenta del fatto che non riesca a scendere giù in Sicilia perché non trova posto in aereo. Gli chiedo con che compagnia. L'airone, mi risponde lui. Badate bene. Non eir uan, ma airone proprio. Meno male che anche grazie al mio lavoro, riesco a mantenere un certo autocontrollo, che con tutte le cacate che sento potrei morire soffocata dalle mie stesse risate. (Sarà una risata che mi seppellirà).

Canzone del giorno: Il cielo su Torino Subsonica

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