04 agosto 2007

Era mio padre

Questa notte ho sognato mio padre. Non lo sogno quasi mai, per questo è strano.
Ho sognato che io e Roccio eravamo giù, ma non a Firenze, molto più giù. Qualcosa come Puglia.
Roccio mi ha presentata ad alcuni suoi amici e abbiamo cenato da loro. Ero piuttosto imbarazzata, come spesso mi capita quando sono in luoghi nuovi e non so come muovermi. Con noi c'erano anche il primo cavaliere e la sua dama, che si muoveva con una certa disinvoltura: segno che loro lì c'erano già stati. La padrona di casa, la loro amica, era una bella ragazza bionda e riccia. Al tavolo donne grosse che parlano solo dialetto stretto e urlano, non si sente che loro.
Ad un certo punto dalla porta arriva Massimo, il mio vicino di casa. Sono contenta di vederlo: c'è una faccia amica. Mi alzo (il pranzo era già finito) e lo abbraccio e lo presento a tutti. Ma che coincidenza, penso.
Dalla porta sbuca mio padre. Era allegro come se fosse ubriaco ma era sobrio. Mi abbraccia e io sono felice. Posso finalmente presentargli Roccio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La Puglia ti aspetta ;)

Carla ha detto...

Sai una cosa? Sono andata in vacanza tanto tempo tra la provincia di foggia e quella di campobasso. E non mi è mai piaciuta tanto. Ora però una bella vacanzina sul gargano me la farei. Vediamo..

Anonimo ha detto...

La vacanza è da farsi o tra le tante baie del Gargano o giù giù in provincia di Lecce ;)