31 agosto 2007

Il mio primo colloquio (di dimissioni)

Bizzarro davvero, ieri alla fine sono andata al lavoro mezz'ora prima per fare questo colloquio di dimissioni, il primo in assoluto nella mia vita.
La ragazza che mi ha intervistato mi ha chiesto le ragioni delle dimissioni, come mi ero trovata in Seat, che rapporti avevo con i team leader e se si possono apportare migliorie al sistema.
Ho trovato un altro lavoro, mi sono trovata bene, i rapporti erano buoni, e.. ha una mezz'oretta in più?
Comunque ho sciorinato una lista delle cose che secondo me potevano essere migliorate: dalle cose più tecniche come usare seggiolini *davvero* ergonomici (quelli che abbiamo hanno i braccioli alti e non si possono incastonare sotto alla scrivania col risultato che o si abbassa la sedia a dimensione puffo per riuscire a farlo, oppure se si tiene il seggiolino ad altezza normale si è costretti a rimanere lontani dalla scrivania generando dolori alla spalla ecc ecc). Poi, pretendono ovviamente puntualità. Il ritmo in Seat è scandito con intervalli di 15 minuti. Quando ci si collega alla rete, inserendo utente e pwd bisogna farlo esattamente alla propria ora ma con il pc in modalità logoff non puoi controllare l'orologio. E in teoria i cellulari dovrebbero essere spenti. Ma allora non possono proiettare un orologio dagli schermi giganti dei monitor che ci sovrastano sparsi per tutta la sala? Poi, gliel'avranno chiesto milioni di volte il collegamento al web, ma non ci si caga di striscio. Non è una buona tattica: perché non dare l'idea di poter dare proprio qualsiasi risposta? Non volete che tutti si colleghino a internet? Bene, istituite una campagna internet. Un gruppo limitato di persone con accesso al web. Ogni qualvolta un assistente personale riceve una chiamata *impossibile* passa la chiamata alla campagna web che gestirà le cose con un motore di ricerca qualsiasi. Mi sono dimenticata di dirle dei mouse. Abbiamo ancora vecchi mouse ps/2 con sferettina. Mettiamo dei bei mouse ottici e non se ne parla più.
Insomma alla fine mi ha detto di compilare un questionario che conteneva esattamente le stesse domande che mi aveva fatto lei. E poi congedo. Adesso, dopo aver passato la mattina a cercare di sistemare una scrivania, mi vado a fare una bella doccia. Meritata.

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