28 novembre 2007

Quel sembra trascinare una delle due zampette posteriori è stato un fulmine a ciel sereno. Ieri sera Poldo è stato dal veterinario che dopo una lunga ed attenta visita mi ha consigliato un neurologo da cui farlo visitare per poi procedere all'intervento sulla colonna vertebrale. Sì, intervento.
Era davvero ernia del disco. Peggiora di minuto in minuto, oggi ad esempio se messo in piedi sulle quattro zampe non riusciva a reggersi su quelle posteriori e scivolava. Il neurologo è stato molto bravo, ci ha spiegato tutto sebbene io mi fossi informata talmente tanto su internet da porgli domande mediche molto specifiche. Poldo tremava e piangeva, ma è stato comunque buono quando ha fatto le radiografie e gli hanno prelevato il sangue. Ora è ricoverato, gli stanno facendo la mielografia (la dottoressa mi ha chiamata poco fa), ovvero una specie di radiografia con mezzo di contrasto iniettato direttamente nel midollo spinale. Dato che per fare questo esame lo anestetizzano totalmente, subito dopo, se lo ritengono necessario, effettueranno l'intervento. Il neurologo ci ha rassicurato dicendoci che è un'operazione di routine e che il cane ha quasi sempre una ripresa del 100%. Ovvio, dovrà fare fisioterapia e tutto il resto. Ma quello non importa.
Ieri sera ero molto spaventata, in realtà perché sono una persona ossessiva e cerco di tenere tutto sotto controllo. Il fatto che io non possa controllare questa cosa mi spiazza.
La mia reazione è stata la solita: pianto a dirotto, razionalizzazione, praticità. Nella prima fase penso al peggio e piango come una fontana. Nella seconda capisco che non ci sono alternative. Nella terza fase mi rendo conto che se non ci sono alternative non c'è ragione per cui io mi disperi o stia male.
Poldo è la bestia che più sento mia tra tutte quelle entrate in casa da quando sono nata. E non per mia scelta. Per sua scelta. Lui mi ha scelta come padrona e da quando è nato (già per miracolo) ha coltivato questo rapporto speciale.
Del resto le bestie sono capaci di una cosa che noi non sappiamo nemmeno cosa sia: l'amore incondizionato.
Solo una cosa mi torna strana. Noi abbiamo un po' di soldini da parte e riusciamo comunque a sostenere il costo dell'intervento (rinunciando, ad esempio, ai regali di Natale quest'anno). Ma chi ha proprio poco e solo un cane come amico come fa?

26 novembre 2007

Stasera sono un po' triste. Poldo sembra trascinare una delle due zampette posteriori. Questo in un cane in genere non è mai bene, ma soprattutto in un bassotto, razza soggetta a malattie delle ossa. Ovvio che una persona tragica come me pensa al peggio, ma solo per essere preparata e poter sperare davvero al meglio. Stasera fa fatica a fare tutte le cose che erano abituali per lui, come saltare sul divano, tirarsi in piedi su due zampe, scendere le scale o salirle. Domani lo porto dal veterinario che mi dirà: su internet ho trovato qualcosa e nulla di positivo.

Nella peggiore delle ipotesi è ernia del disco a cui può seguire un intervento che deciderà quanta mobilità potrà avere ancora Poldo nella sua vita.
Nella migliore ha solo male a una zampa.

25 novembre 2007

Eppure

Fine weekend.
Oggi io e Roccio, prima di andare in stazione abbiamo conosciuto un musicista alla Fnac. Era lì tutto intento a cercare cd di musica un po' particolare. E anche noi eravamo lì, così ci ha dato consigli su che cd prendere, e ci ha raccontato un po' di lui. Pare abbia uno studio di registrazione a Torino, ci ha lasciato anche il suo numero e il suo nome. In effetti il web ci ha dato conferma della sua esistenza nel panorama musicale italiano e internazionale.
Che cosa buffa: alcune conoscenze sembrano arrivare a caso, eppure.

23 novembre 2007

Senza idee

Speriamo ci sia bel tempo

22 novembre 2007

Quello che le donne non dicono (ma vorrebbero tanto)

Ci fanno compagnia certe lettere d'amore: parole che restano con noi... cantava la nostra Fiorellona.
Lei però svelava particolari ormai noti (come dicono gli informatici: è un problema noto. Che vorrà mai dire non so. Sai del problema e non hai voglia di risolverlo?). Quello che gli uomini non sanno è che:
anche noi facciamo la cacca, che puzza generalmente e non profuma di violetta;
questo ci porta a pensare che, ragionevolmente, anche l'intestino della vostra dolce metà sia interamente riempito da gas semitossico che può essere espulso, a volte anche con rumore;
sebbene qualcuno stenti a crederci la donna ha davvero le mestruazioni (e non è una scusa grazie alla quale alcune si sottraggono ai piaceri dell'amore fisico);
e, mettetevelo bene in testa, il sesso piace anche a noi e anche noi abbiamo desideri particolari.

Fatta questa premessa a cui pensavo ieri sera prima di andare a letto (non so perché ma riferita alla canzone in questione) l'altroieri sera mi sono incontrata con MinchiettaUno a Le Gru. Alle 18 non è proprio come al sabato pomeriggio: ho trovato infatti subito parcheggio. Ho svaligiato il negozio kiko e intanto continuo a sperimentare strani accostamenti di colore (che si possono vedere qui). E' stata un'idea geniale andare in un centro commerciale. Tanto alle 22 già sono in stato semicomatoso tantovale vedersi prima, mangiare tranquille, fare un giro e salutarci presto.
Alla Fnac, in cassa, c'era una ragazza dal volto familiare. Tant'è che ho comunicato telepaticamente con MinchiettaUno chiedendole Era una compagnia di Biologia? mentre la guardavo intensamente, ma lei non ha capito e mi ha restituito uno sguardo perplesso. Fino a che la ragazza ha sorriso e mi ha detto 892424?. Ecco dove l'avevo vista.
Dimentico sempre che 892424 è come una grande famiglia, prima o poi ci si rivede tutti. Forse perché la quasi totalità dei ragazzi torinese ha lavorato lì essendo l'unica speranza di un contratto a tempo determinato semi-onesto.
Ieri sera ho forzato il camaleonte a mangiare facendolo arrabbiare e lanciadogli le camole in bocca quando la spalancava per mordermi. Non sta molto bene e, anzi, non sono sicura sopravviverà a lungo. Posso provare a curarlo, ma quando i batteri tornano non è mai una buona cosa.
Confido comunque nelle medicine e nella nostra forza di volontà. Si riprende da capo: disinfettare il camaleontario, cambiare le piante, fare le punture al bestio, acqua e gatorade ogni tanto.
I miei colleghi si stanno interessando e mi chiedono sempre come sta, che dice il veterinario, mangia, non mangia, ecc.
Io ho imparato un'altra grande lezione: anche i rettili sono bestie tanto impegnative e questo non è il momento per me di impegnarmi con loro.

21 novembre 2007

Anubi

Oggi in pausa non ho scritto perché sono andata all'Anubi a prendere una ricetta che il veterinario mi aveva lasciato per il cama. Speriamo che stavolta guarisca in via definitiva.

20 novembre 2007

CartoNinne di Natale

Il camaleonte sta di nuovo male: ha entrambi gli occhi chiusi e sia io che il mio nuovo veterinario di fiducia per rettili (bravo anche se distratto) siamo concordi nel dire che si tratta di un fattore ambientale. Il batterio pseudomonas è difficile da debellare perché ama l'umidità. Il camaleontario è umido perché anche il camaleonte ama l'umidità. Quindi è un circolo vizioso senza fine e temo che, nonostante le nuove cure, tra pochi mesi sia tutto da capo.
Oggi mi han dato un compito infausto: progettare le cartolina di Natale. Nel mio caso si tratta solo di fare una scrittina che andrà dentro le cartoline, perché le cartoline vengono comprate a parte.
Se per molti può sembrare una cosa divertente per me in realtà non lo è in quanto si risolve in questo modo.
Faccio tre progetti, in genere uno molto bello e gli altri due inguardabili, con una scala che va da pessimo a nonsipuòguardare, quindi consegno fiera i miei bozzetti a chi si occupa di queste cose che intanto sceglierà per quello pessimo aggiungendo qualche componente trash, chessò, un babbo natale ciccione o un fiocco rosso. Quindi i miei tre bozzetti (di cui uno, il pessimo, già modificato) passeranno alla supervisione del capo che boccerà tutto ma avrà una certa predilezione per la bozza nonsipuòguardare e ancora deciderà di ingrandire i loghi dell'azienda fino a fargli prendere il 50% dello spazio disponibile e aggiungerà qualche particolare-chicca che promuoverà la bozza da nonsipuòguardare a oddiovomitostovomitando. Il tutto tornerà a me e quello che ne uscirà sarà una scritta illeggibile per via di un fondino schiarito che tutti amano (ma ditemi! Perché voi capi amate tanto l'immagine di sfondo?) ma a te fa cagare circondata da un'ombra cupa che sembra che sia stata fatta a mano da una persona affetta da parkinson con fiocchi rossi, fiocchi di neve, babbi natale & co, da farti rimpiangere i disegni natalizi che facevi a 8 anni, quando ancora non avevi le tette e tutto ciò che producevano le tue sante manine era superlativo.
Anche le palle di DAS.

19 novembre 2007

EmotiCarla

Oh finalmente siamo andati a casa del Primo Cavaliere e della sua Dama. La cena è stata ottima (buona la pasta, buone le bruschette, buona la salsa al tartufo, insomma proprio buono tutto). La casa è molto carina, la cucina sembra una stanzetta a sè perché, anche se collegata alla sala. è in un angolino tutto suo. Quindi la sala è abbastanza grande, c'è un bel divano e parecchio spazio per sedie e persone.
Dopodiché abbiamo giocato a Taboo: ci ho messo un bel po' per nascondere la mia naturale repulsione ai giochi di società essendo io un animale poco sociale.
Questa va raccontata però.
Dovevo descrivere la parola Raptus e c'era un testa a testa, io e un'altra persona a mia scelta che doveva indovinare la mia parola. Non ho trovato niente di meglio che usare la triste vicenda di Annamaria Franzoni.
E ho scelto la Fra.
Annamariafranzoni ha avuto..?
Un figlio!
Sì, e l'ha ucciso. Quindi ha avuto..?
Un altro figlio!

C'è stata una piccola scaramuccia tra me e Roccio, nulla di che considerato che non abbiamo ancora mai davvero litigato (e in un anno e mezzo lo considero un guinnes dei primati). Certo abbiamo dormito male tutti e due, ma ci siamo chiariti.
E poi chissà, ho sempre certe reazioni esagerate io. Sono troppo, troppo emotiva.

16 novembre 2007

Oggi è una giornata splendida: c'è il sole ed è venerdì. Cosa potrei volere di più dalla vita?
Giusto per fare qualche cazzata ho scritto sul forum al femminile, nella sezione make-up, postando la foto di un mio trucco e accogliendo un'approvazione quasi imbarazzante (difficile trovare tante donne che fanno complimenti ad altre donne, forse solo ad una festa gay). Però mi ha fatto gran piacere. Tant'è che oggi ho replicato il trucco biancoviolanero.
Roccio voleva vedermi completamente nera: comincio a sospettare che gli piaccia molto lo stile dark. Ama lo smalto nero, il trucco scuro, la pelle bianca, le donne magre. Oggi sarebbe stato audacissimo truccarmi di nero per venire qui. Ma domani... perché no?

Non so che fare qui al lavoro e googleggio, forte anche del fatto che il mio vicino di scrivania non è qui e non può vedere che combino.

Stamattina all'entrata della tangenziale ho visto una sfilata di mezzi militari corazzati bizzarrissimi. Erano almeno 7-8, credo avessero 6 ruote e sembravano carri armati ma senza cingoli e senza cannoncino. Omini completamente coperti (occhialoni, passamontagna) che spuntavano da ogni dove mi facevano cenno di sorpassarli.
Peccato che la digitale era dentro la borsa che si trova dentro lo zaino e in più stavo guidando a una certa velocità se no li avrei fotografati.
E' stato comunque un bello spettacolo... Chissà dove andavano?

Lunedì mi toccherà andare al centro anubi, l'ospedale per animali e lasciare lì il nostro amato Big Joe. Non sta bene, ha tutti e due gli occhi chiusi e ha bisogno di cure che, stando qui tutto il giorno, non riesco a dargli. Speriamo in bene..

15 novembre 2007

14 novembre 2007

Notizie di questo mondo

Due notizie incredibili
Da la Repubblica

ESTERI

Scandalo nella serie A elvetica: "Abusi ripetuti su minore"
Il presidente: "La squadra è costernata, attendiamo sviluppi"

di FRANCO ZANTONELLI

Svizzera, sesso con una 15enne
fermati 12 calciatori del Thun



GINEVRA - Una brutta storia di abusi sessuali su una ragazzina di 15 anni ha portato a 21 arresti, tra cui quelli di 12 calciatori professionisti, ieri in Svizzera. Si tratta di giocatori del Thun, la squadra celebrata 2 anni fa come la cenerentola della Champions League, ma che attualmente milita, con scarso profitto, nella Super League, la serie A elvetica. La notizia è piombata, nella mattinata di ieri, su Thun - a pochi chilometri da Berna - come una vera e propria doccia gelata. Siamo di fronte ad "abusi ripetuti", spiegano gli inquirenti, aggiungendo che i fatti "risalgono all'inizio dell'anno". Procura e polizia rivelano anche che la ragazzina era "consenziente" ma citano anche il codice penale svizzero che non concede scampo a chi ha relazioni sessuali con giovani sotto i 16 anni. "Sono reati perseguibili d'ufficio", ricordano, prima di opporre un fermo riserbo, davanti alle richieste di ulteriori precisazioni. In effetti, visto che l'inchiesta riguarda un minore, la legge impone l'assoluta riservatezza.

Il calcio svizzero è piombato nello sconcerto. "Le conseguenze sulla squadra del Thun e sul campionato non sono ancora chiare", dichiara Pierre Benoit, portavoce della federazione. Dal canto suo il presidente del Thun, Kurt Weder, dice che "la squadra è costernata" ma che preferisce "attendere ulteriori sviluppi", prima di decidere eventuali sanzioni nei confronti dei suo tesserati implicati negli abusi sessuali sulla ragazzina. Sicuramente, se il processo che seguirà confermerà le accuse, tutti gli arrestati, che nel frattempo sono stati rilasciati, rischiano pene severe.

Nell'agosto scorso un tribunale di La Chaux de Fonds usò la mano pesante nei confronti di 2 giocatori di hockey, riconosciuti colpevoli di stupro. Uno si beccò 30 mesi, l'altro 22. Entrambi, riconobbe la corte che li processò, sfruttarono la loro notorietà per ottenere prestazioni sessuali da giovanissime fans. Per Yves Debonnaire, allenatore della nazionale svizzera Under 17 non si deve, comunque, fare di ogni erba un fascio: "L'immagine del campione che approfitta delle ammiratrici- tiene a sottolineare - risponde più che altro a un cliché, in realtà gli abusi sessuali sono un problema della società, più che un problema specifico del mondo sportivo". "Non sono d'accordo", ci dice l'ex-allenatore dell'Avellino e del Lugano, Roberto Morinini, secondo cui "il mondo del calcio ha, in realtà, una grossa responsabilità, perché non aiuta i giovani a crescere".

Resta il fatto che il Thun, grazie a questa brutta storia, è passato in 2 anni dal paradiso all'inferno. Nel 2005, al suo debutto in Champions League, con un budget inferiore ai 2 milioni di euro, estromise dalla competizione prima la Dinamo di Kiev, poi gli svedesi del Malmö. Qualcuno, allora, accomunò la piccola squadra del Canton Berna al Chievo di Campedelli e Del Neri. Oggi, dopo le terribili accuse verso alcuni dei suoi giocatori, il sogno del Thun è diventato un incubo. Un brutto risveglio per lo sport svizzero, già provato dalla recente uscita di scena, per cocaina, della tennista Martina Hingis.

E poi ovviamente.. Mastella.

CRONACA
Il ministro della Giustizia contro il comico genovese per le sue affermazioni sul caso De Magistris
"Attacchi gratuiti ed inaccettabili". Il risarcimento sarà devoluto alle vittime delle mafie


Inchiesta Why Not
Mastella cita Grillo per danni


ROMA - Il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha dato mandato ai suoi legali di "intraprendere le vie giudiziarie necessarie a tutelare la sua onorabilità a fronte degli attacchi gratuiti ed inaccettabili mossi nei suoi confronti" dal comico Beppe Grillo, intervenuto ieri a Strasburgo con il pm di Catanzaro Luigi De Magistris, il magistrato che ha iscritto nel registro degli indagati lo stesso Mastella e il premier Romano Prodi nell'ambito dell'inchiesta 'Why not'. "Il risarcimento dei danni richiesto - si legge in una nota dell'ufficio stampa dell'Udeur - sarà devoluto alle vittime delle mafie".

L'attore genovese ieri aveva affermato, tra l'altro, che dare i fondi europei all'Italia è "come darli a Bokassa" e che i giudici italiani, quando intervengono, "vengono bloccati dal governo e dai partiti". Ma a mandare su tutte le furie Mastella è un'altra frase di Grillo, riportata da diversi quotidiani: "La magistratura è stata fermata dalla politica. Una volta, nel 1992, con Falcone e Borsellino si usava il tritolo. Oggi interviene direttamente il ministro della Giustizia".
Ogni tanto viene fuori un periodo di scimmie senza senso: questo è il periodo della scimmia del makeup. Ho tutti i sintomi.
La sera penso a come mi truccherò il giorno dopo, ho comprato accessori abbastanza costosi ma indispensabili per me questo periodo (pennelli di Sephora, anche se loro mi stanno sul cazzo perché ogni volta che entro in uno dei loro negozi mi guardano come se fossi una ladra e mi seguono come fossi una vip), ho fatto un ordine dal sito di Bottega Verde comprando tutto ciò che era in offerta (anche cose inutili, come l'incenso), sto imparando a fare dei perfetti smokey eyes e so distinguere una cipria da un fondotinta, da un illuminante, da un correttore. Quest'ultima in particolare è abbastanza grave. D'altro canto c'è Roccio che non distingue i colori ("Che colore è il lilla?") ma apprezza il fatto che mi curi. E anche se non sa cosa sia un ombretto cotto perlato e se kiko gli sembra il nome di una casa produttrice giapponese di videogiochi a volte mi da' anche apprezzabilissimi consigli.
Oggi il mio unico pensiero è terminare la settimana: il mio cervello ripete questo mantra continuo trapocoèvenerdìtrapocoèvenerdì ecc e io voglio solo tornare a casa e spegnere il cervello. Oggi un mio collega mi ha fatto notare quanto io sia compulsiva-ossessiva col cellulare. Ah: che dire. Forse se io convivessi col mio uomo e avessimo una casa tutta nostra ambirei a tornare a casa il più presto possibile invece di rimanere fino a sera tardi come fa lui, o scrivere continuamente al cellulare come faccio io. Ma non ho risposto: chissà perché non rispondo mai.
Ho borbottato che se anche lui avesse una donna a distanza lo farebbe. Ma no, secondo lui è la generazione. Davvero? Quando andavo all'università e non avevo mai una lira il mio unico mezzo di comunicazione col mondo tramite il cellulare era rappresentato dagli squilli. Il messaggio era solo per le emergenze.
Ma il cuore non è forse un'emergenza?

12 novembre 2007

Questo weekend ci siamo dedicati al pensiero dei regali di Natale. Se è vero che è il pensiero quello che conta, noi siamo già a posto. Difatti abbiamo pensato molto, ma ancora non abbiamo preso nulla. Per chi crede che sia presto voglio solo ricordare che siamo a metà novembre, manca un mese alla ressa micidiale natalizia e noi abbiamo solo il sabato (e la domenica, se i negozi sono aperti) per girare.
Vorrei essermi segnata almeno una delle mille volte in cui mia mamma dichiarava a gran voce Avrei proprio bisogno di..., e ora invece sono qui che non ho la minima idea. Anzi, ce l'avevamo, ma abbiamo scoperto che il digitale terrestre non è cosa che fa per lei, dato che le garberebbe di più il canale fox che è solo sul pacchetto Sky. E noi Sky non lo mettiamo perché lo avevamo ma ci litigavamo ogni 2-3 mesi.
Per mia sorella e il suo compagno abbiamo qualche idea che potrebbe essere interessante, così come per la sorella di Roccio. Rimangono grossi dubbi sui genitori di entrambi.
Io ho già rinunciato all'idea di farmi regalare qualche euro per comprarmi la reflex digitale, quella che mi piace costa davvero troppo. Ed è una di quelle cose non necessarie. Per rimpiazzare la futura assenza della reflex mi sono comprata un paio di ombretti della kiko, marca poco costosa e abbastanza buonina rispetto alle marche da supermercato. Ieri dopo aver accompagnato Roccio in stazione (lo odio il treno che mi lascia da sola sul binario e si avventura verso l'orizzonte: sogno un treno che parta vuoto e noi due sul binario che torniamo a casa insieme) sono uscita con RagnoB. Abbiamo chiacchierato un po' del suo nuovo lavoro, del mio, e della visione del mondo che hanno alcune persone che ci circondano.
A proposito di treni e partenze. Ogni tot ci capita di incontrare in stazione (a Firenze o a Torino) un amico di Roccio che sta con una donnina di Torino. Anche loro si sono conosciuti tramite il blog di lei.
Dio (se esiste, anche se sono quasi certa del contrario) benedica tutti i blog e non faccia cascare i server. Soprattutto questo.

09 novembre 2007

Che fatica la costanza: è una di quelle cose che mi è sempre mancata. Ripetere ogni giorno le stesse cose per dovere, impegno più che per desiderio di farle.

Lamentele e mal di pancia mestruoso a parte oggi è una magnifica giornata. C'è un vento pazzesco e nemmeno una nube. Dalla finestra vedo le montagne innevate e gli alberi del parcheggio che si agitano e perdono foglie autunnali.

E poi stasera arriva Roccio, con cui passerò un bel weekend rilassante (sono semidistrutta: ieri sera avevo sonno già alle 21.40 ma ho resistito fino alle 22 perché andare a dormire prima mi sembra troppo grave).

Scrivo poco perché sto leggendo il libro "Schiavi Moderni". Si può scaricare liberamente dal blog di Beppe Grillo e oggi più che mai desidero scappare all'estero. Nemmeno troppo lontano: Irlanda o Spagna. Insomma dove ancora si può vivere e non solo sopravvivere.

08 novembre 2007

Posso rifiutarmi di lavorare? Almeno oggi.
Zzzzzzzzzz

06 novembre 2007

Detto/fatto

Stasera è arrivato il compagno di mia sorella (con mia sorella al seguito, piegata in due dal dolore): sono andati in ospedale che presto nasce il pupo. Siamo zii!

P.s. sono riuscita a dire a mia mamma che mi trasferirò a Firenze.

Canzone del giorno: Ti scatterò una foto Tiziano Ferro

Diventerai zio

Ieri pensavo ai regali di Natale, a quelli che vorrò fare e a quelli che mi faranno. Mi piacciono i regali, farli e riceverli. Non raccontiamoci balle, aprire i pacchi è divertente. Poi il Natale ha qualcosa di particolare, è un rito. Tutti attorno all'albero, pieno di regali farlocchi e no, con aria allegra.
Mia mamma ogni anno ci prova a chiedermi cosa voglio: togliermi l'effetto sorpresa per qualcosa che può servirmi davvero e io ho sempre detto di no. A costo di ricevere un elettrodomestico per fare il cioccolato o un maglione semitrasparente e scollacciato che non avrò mai occasione di mettere.

Quest'anno ci sto pensando sul serio. Più che per mia mamma, per gli altri parenti. Negli ultimi anni ho ricevuto: candele di vari colori, dimensioni e forme, braccialetti e ciondoli di ogni tipo, indumenti improbabili.
Mia zia ha vinto il concorso regalandomi tutte queste cose e spendendoci anche un sacco di soldi: braccialetti, ciondoli e portachiavi swarovski, candele giapponesi giganti e persino un completo intimo (marca yamamay) verde di paillettes, per giunta non della mia taglia (zia, sono piatta come una tavola da surf, non puoi regalarmi una terza misura. Io ci navigo lì dentro). Così, anche se un po' mi spiace, opterò per i soldi: li potrò mettere da parte e comprarmi finalmente una reflex digitale. Magari non ci arrivo, ma almeno aiuta. Del resto mia mamma voleva comprarmi un televisorino, ma non guardo tv. Sarebbe uno spreco.

Tolta questa piccola parentesi ne apriamo una grande. Sta arrivando un nipotino nuovo di zecca. A giorni nascerà Leonardo, e anche Roccio subirà questa grande emozione di diventare zio. Il grosso miracolo non è tanto quello, ma è vedere che razza di buffo miracolo è la vita. Conoscere questo esserino tanto piccino quanto forte che con tutta la mano a malapena riesce a prenderti un dito ma lo tiene così forte che sembra non volersi più staccare.

Sono cose che segnano. Questo e la sala parto.
A volte mi sogno ancora le urla.

05 novembre 2007

Schemi (e schermi) mentali

Non pensate che sia facile dire alla propria mamma che si va via di casa. La mamma è sempre la mamma, soprattutto se non ha più un marito e la figlia maggiore è già fuori casa. Io le dico il meno possibile, più che altro per salvaguardarmi dai suoi consigli (l'altra sera mi ha raggiunta in bagno per dirmi "Ho spento la luce in sala. Se vai di là accendila!") e dalle sue domande (ha smesso di chiedermi "Chi era?" dopo una telefonata da quando ho cominciato a risponderle sempre "Nessuno"). Così mentre io mi scervello per trovare il modo migliore - scappare di casa, lasciarle un biglietto, mettere una bambola gonfiabile seduta davanti al pc, fare un annuncio alla radio o alla sua soap preferita (Tempesta d'amore), fare un annuncio ufficiale stile sono incinta con Roccio che mi tiene la mano mentre lacrimo a gogò e sbatacchio il coltello sul bicchiere per ottenere attenzione - mi ricordo del weekend da favola passato a Firenze.
Mercoledì sono arrivata alle 10.30, Roccio mi ha confessato che aveva casini al lavoro e gli sarebbe toccato tornare nel pomeriggio in ufficio (primo sgrunf). "Va bene, mi metterò un po' a giocare col pc" sentenzio.
Intanto andiamo a vedere qualche casupola. Ne troviamo due proprio carine, ma costosissime. Per sopravvivere a Firenze bisogna vendersi le chiappe a quanto pare. Oppure tutti, a parte noi, guadagnano più di 2000 euro al mese!
Dopo mangiato Roccio mi dice che forse forse mi avrebbe accompagnato da qualche parte, dove lo avrei aspettato tranquilla mentre stava in ufficio, perché non sapeva di che umore fosse il suo capo (secondo sgrunf). "Va bene, magari al centro commerciale così giro un po'". Dopo le 17 mi passa a prendere e andiamo da Dreoni, come da programma. Volevo controllare se avevano del cerone bianco da spetasciarci in faccia per la serata di Halloween, ma non c'è. Il nostro amico pazzo commesso dreonico ci dice che arrivando a quell'ora è ovvio che non troviamo nulla (terzo sgrunf). Dopo un po' la smetto di grugnire. Non è giustificato lo sgrunf se non ci si trova in fase premestruale.
Quindi resettiamo il cervello e dopo cena andiamo a spassarcela un po' al concerto di Claudio Simonetti. Mi piacerebbe spiegare chi è quest'omino ma vi rimando alla generosissima wikipedia perché la pausa pranzo termina lentamente e non avrò tempo di scrivere tutto.
In questi giorni ho avuto modo di rivalutare persone giudicate troppo frettolosamente da un istinto che non mi lascia tregua e ricredermi di molte cose. Alla fine chissà, anch'io avrò suscitato opinioni discordi e forse, per la prima volta sinceramente, non mi interessa affatto.
Gli schemi mentali sono strutture abbattibili, ora lo so.