20 dicembre 2007

Credo

Quando dico che credo a tutto la gente non mi crede (io ci crederei subito!).
Eppure è davvero così: credo a tutto.
Credo nelle fate, negli elfi, negli ufo e negli alieni, credo che la fine del mondo sarà un evento davvero biblico e che durante i sogni si vivano esperienze fuori dal corpo e/o dimensioni parallele. Credo nella Wicca, nella Natura e nell'ordine naturale delle cose. Credo che la cattiveria sia un'imperfezione genetica e che Lombroso non ci abbia poi visto così tanto male nelle sue teorie. Credo nei fantasmi e credo che siano anime imprigionate nel nostro mondo per chissà quale ragione. Non credo nella reincarnazione, credo che questa sia l'unica vita che abbiamo a disposizione e che dopo la morte non ci sia nulla, ecco perché dobbiamo dare il massimo ogni secondo. Credo che la fortuna sia solo l'espressione di una positività interiore. Credo nella legge del 3 espressa nella Rede. Ho creduto a un tizio che un giorno mi ha detto di essere un elfo, ed ero contenta di aver conosciuto un elfo in carne e ossa (diceva di chiamarsi Aurin e parlava sempre di sè in terza persona Aurin oggi non sta molto bene, oppure Aurin ha un grosso problema da risolvere, ecc). Credo che Poldo mi capisca e mi parli, a modo suo e che riesca a sentire i terremoti, e che quando abbaia senza alcuna ragione apparente sta osservando cose che noi non riusciamo a vedere. Ma a volte credo solo nel suo udito più fino.

Penso che impazzirò a credere a ogni cosa letta o comunicata.
Ma è bello immaginare di non avere per forza confini.

19 dicembre 2007

Invito a cena con delitto

Nei sogni di ogni amante del giallo esiste questa chimera: la cena con delitto. Organizzata in castelli lontani e con prezzi inaccessibili ai comuni mortali, primo o poi questa caccia alle libagioni con morto finto desta in noi qualche curiosità: come sarà? Come non sarà?
Nessuno lo sa, nessuno può permetterselo o arrivarci.

Meno male che arriva in nostro aiuto MinchiettaUno. Lei, che abita da qualche parte tra le sperdute montagne, ha avvistato in un comune lontano (il comune di Chianocco) una "Merenda Sinoira con delitto" organizzata dalla proloco. Più che una merenda sinoira era però una cena a base di piatti freddi.

Alle 20.30 c'è poco da fare merenda.

Io, Roccio, MinchiettaUno e tre suoi amici ci incontriamo in un luogo già sperduto (Avigliana o Almese? Non ricordo mai, cominciano entrambe con la A) alle 18. Decidiamo di fare un aperitivo alla Mandragola, locale più vicino a Chianocco che ad Avigliana (o Almese?) e quindi lontanissimo. Arrivati al locale degustiamo un ottimo vino locale, l'Avanà (anche questo con la A, mi confondono!) con spuntini vari e poi andiamo a Chianocco. Le regole del gioco sono queste: degli attori inscenano un delitto e i partecipanti alla cena devono indovinare. Chi vince e indovina tutti e tre i quesiti (Assassino, Movente e Particolare) vince la cena. La cena in effetti è molto economica, solo 13 euro. Quindi accessibile.
Quando entriamo notiamo di essere i più giovani in sala, ma questo non fa differenza perché a fine serata (alle 3 circa) noi andiamo via e tutti gli altri rimangono a ballare, comprese le nonnine settantenni che dove la troveranno mai tutta questa energia?

Seduti a tavola noi cominciamo a mangiare, abbiamo una fame incredibile (nonostante gli spuntini alla Mandragola e l'antipasto eccellente offertoci prima della cena vera e propria). Avvistate delle acciughe al verde cerchiamo di appropriarcene e l'eroico Roccio si lancia verso la parte della tavolata fortunata posseditrice di questo alimento (ma come scrivo?). Ma viene mandato via: senza il Conte (uno degi attori) non si mangia. Io e gli altri, con la bocca piena di salumi e grissini ci guardiamo e cerchiamo di immobilizzare, invano, le mascelle.

Arriva il Conte e si mangia. Parte la scena, lui Conte e il socio, in bancarotta, discutono di affari. La Contessa seduta accanto al Conte è la seconda moglie del Conte. Il Conte vuole cedere una delle sue cantine (o la sua cantina) al socio per aiutarlo con i debiti. Entra in scena la figlia e sgrida il patrigno, se lascia la cantina al socio poi a lei cosa rimane? Intanto un Maggiordomo gira tra i tavoli parlando in bolognese. E' un altro attore.
Roccio lo incolpa subito: sei stato tu.
Ma nessuno è ancora morto.
E noi mangiamo.
Arriva la zia del socio del Conte (altra attrice). Parla con uno strano accento francese, è esuberante e non la smette mai di parlare. Si scopre che ha una tresca con il Maggiordomo.

Arriva il momento del brindisi, il Conte stappa la prima bottiglia della cantina, ma il vassoio su cui è poggiato il calice è sporco di vino e scriga il Maggiordomo. Dopo il primo sorso però crolla. E muore (nessuno potrebbe rendersi conto se fa finta, stiamo tutti mangiando).

Il nostro compito è scrivere su un foglio le tre risposte ai quesiti. Il primo che indovina e porta il foglio a chi di dovere vince la cena. Io, MinchiettaUno e K scopriamo subito chi è, ma poi scopriamo aver cannato decisamente il particolare e il movente. Roccio e il suo gruppo (di soli maschietti) si rende conto del nostro colpo d'occhio e decide di scrivere una cazzata: il Conte si è suicidato perché il vino delle cantine faceva schifo.
In verità era stata la figliastra, voleva le cantine per sè. E il particolare era un fazzoletto sporco di vino che ha sventagliato sulla Contessa quando è svenuta dopo la morte del Conte. La lettura di tutti i biglietti ha reso Roccio e il suo gruppo un mito. Ne avete di fantastia però.

Arrivano tizio e tizia che cantano dal vivo. Richiedo Gli ostacoli del cuore e vengo accontentata, mentre rubiamo il cappello all'attrice che impersona la zia e ci facciamo le foto in tutte le pose.

Cominciano le danze, io e Roccio ci muoviamo fuori tempo e cerchiamo anche di ballare un liscio (con una fatica immonda, nessuno dei due sa esattamente cosa sta facendo).

Dopo esserci scatenati in tutti i modi e verso le 3 del mattino andiamo via, lasciando mr Garibaldi (un tizio fortissimo con una barba bianchissima che era arrivato lì già ubriaco per guadagnare tempo e non riusciva nemmeno a parlare) & co. ancora a ballare e cantare. Roccio è stanco, quasi si addormenta in macchina. Sarebbe quasi bello addormentarsi lì, sotto quel cielo pieno di stelle. Quasi al buio assoluto.

Incantevoli come sempre.


14 dicembre 2007

Lo sciopero dei tir ha fatto più che danni. Innanzitutto per tutta questa settimana sono venuta al lavoro in bus (il che significa uscire di casa alle 7 e tornare alle 19-19.30) e poi non c'è stato verso di spostarmi. Domenica avevo un po' di benzina, ma poca poca, per intenderci a fare un viaggio andata-ritorno casa-lavoro non ce l'avrei fatta. Poi lunedì penso, massì vado col bus e martedì è successo il patatrac. O mercoledì? Non ricordo. Comunque progettavo di andare lunedì, martedì, mercoledì col bus e poi prendere l'auto. Non mi è stato possibile. Come non mi è stato possibile partecipare a una cenetta con colleghe e non corredata da scambi natalizi di doni in modalità random.
Una mia collega ha trovato questo diabolico (ma carino) sistema per farsi dei doni senza spendere cifre enormi. Ognuno fa un regalo a una sola persona, ma non la sceglie lei. Un sistema randomico manda una mail a tutte le iscritte con il nome della persona a cui dovrà fare il regalo e quindi è una doppia sorpresa.

Peccato non essere potuta andare: i benzinai da me erano ancora chiusi, il tram ci ha messo un sacco a portarmi a casa e ho anche dovuto litigare con una vecchina che non voleva che Poldo pisciasse su un cespuglio sotto la sua finestra.

Avevo un'idea di regalo davvero incredibile. Davvero.

11 dicembre 2007

Obiettivi eroici

Decido di riprendere il Bus dopo aver preso, per un mesetto, solo la macchina per venire al lavoro. La guida spericolata dei torinesi (me compresa) mi rende un bersaglio mobile per tutti i frettolosi patentati. La nebbia e il freddo contribuiscono a rendere ancora più rischioso questo tragitto di 33 km e, nonostante l'ora e mezza che mi ci vuole ad arrivare qui col bus+tram, ho optato per questa soluzione. Oggi ho due obiettivi (non suonare il basso, quello era di ieri): andare da Roccio, ma sempre, sempre sempre, e salvare il mondo giocando a resident evil.

Sono appena a metà gioco. Ma si può?

Notizie positive: io e Roccio avevamo comprato un auricolarino bluetooth della SBS qualche mese fa. Ho perso l'archetto che lo agganciava all'orecchio. Ieri mi sono decisa a scrivere all'SBS e mi hanno risposto che provvederanno a spedirmene uno a loro spese. Grazie grazie grazie.

Vi segnalo un nuovo trucco che nel forum di nsm (che ho scoperto voler dire Non Solo Moda, argh) che ha riscosso un successo portentoso ed è stato acclamato come uno dei più belli della storia del forum. Qui.

10 dicembre 2007

M

Nel calendario di ogni donna c'è almeno un appunto.
Le mestruazioni.
Non so voi ma io odio questa parola. Odio la parola mestruo e tutti i derivati: è cacofonico. Memore della mamma di un mio amico che segnava M sul calendario quando aveva il ciclo (anche ciclo è una parola che non riesco ad associare. Mi fa venire in mente una cosa circolare e penso a tutte le parole che la contengono, monociclo, ciclomotore, bicicletta, ciclope.. e così via) e che lui cambiava aggiungendo ario in modo che la parola finale risultasse Mario, anche io non scrivo nè mestruazioni, nè ciclo, nè lemiecose ma nemmeno M o Mario.
Non sapendo cosa meglio fare nella vita ho deciso di chiamarle Meremeo. Non chiedetemi il motivo. So solo che nel calendario del cellulare sono presenti, in un mese, almeno due eventi. Meremeo e Previsione meremeo. Perché quella bestia mitologica metà essere umano e metà ginecologo ogni volta ti chiede: Quando ha avuto il ciclo l'ultima volta?. E per me che non ricordo esattamente cosa ho fatto stamattina prima di uscire di casa può diventare un problema senza i Meremeo.

Questo weekend mi ha di nuovo raggiunta Roccio. Però è salito un giorno prima e io ho preso un giorno di ferie, così abbiamo avuto modo di riposarci (insieme) un giorno in più. Venerdì mattina siamo andati ai magazzini musicali Merula. Non gli ho detto la destinazione, volevo che fosse una sorpresina. E sorpresa è stata, abbiamo girato un pochetto dentro ma a malincuore non tutti gli strumenti erano prezzati e i commessi erano piuttosto scazzati.
Nei giorni successivi abbiamo invano cercato Guitar Hero 3 per Wii. Alla fine l'abbiamo trovata domenica da fnac.
Ovviamente l'abbiamo comprata. Solo che io ho una settimana di allenamento di vantaggio per batterlo nel prossimo weekend, dove salirà ancora lui: abbiamo una cena con delitto sabato sera, insieme a Minchietta Uno. Spero solo che l'omicidio avvenga dopo il dolce che il sangue finto mi fa tornare su tutto e mi rovina il pasto.

Obiettivo: imparare a suonare il basso.

Canzone del giorno: Ti sento Matia Bazar

05 dicembre 2007

Tranquilli: c'è la nonciclopedia!
In questi giorni ho passato ben poche pause pranzo ad aggiornare il blog. Con Poldino malato ci sono state una serie di sconquassamenti temporali e slittamenti di partenze e arrivi. E poco tempo per fare tutto il resto.
Lo scorso weekend è venuto Roccio qui, e anche il prossimo verrà lui. Poldo non può fare le scale e devo portarlo in braccio perché l'ascensore non funziona (da ormai un mese, credo). Ci sono poi visite di controllo, ad esempio lunedì ne ha avuta una e venerdì ne avrà un'altra. Già lo scorso weekend quindi non sono partita, Poldo è stato dimesso sabato e io sono l'unica nella mia famiglia che guida (mia sorella ha la patenta ma non ha mai guidato dopo averla presa) e che quindi poteva scarrozzare Poldo e famiglia dalla clinica veterinaria a casa. Questo ha fatto sì che io abbia avuto la forte necessità di cambiare i biglietti dei treni (a/r) con gli stessi biglietti ma in altre date.
Prima puntata: sfrutto la mia pausa pranzo per andare alla stazione di Torino Lingotto. Già il tragitto sembra un po' un videogioco dello stile "Non calpestare lo studentello che attraversa a cazzo di cane" (per rimanere in tema). Vado dal bigliettaio e gli chiedo di convertire i miei biglietti in bonus.
Funziona così: se gli chiedi un rimborso dei biglietti loro trattengono il 20% dal costo totale del biglietto. Il perché nessuno lo sa. Se gli chiedi un bonus, che in pratica è un biglietto simile a quello del treno dove è scritto il totale dei soldi che puoi usare per comprare altri biglietti, ti restituiscono il 100%. Anche se puoi usarlo solo con i treni.
Mi guarda e mi dice che non si fanno più i bonus. Comincio a bestemmiare in silenzio e torno indietro. E' giovedì, in teoria ho tempo fino a venerdì sera e non voglio che si trattengano il 20%. Decido di cambiare i biglietti, solo che non sapendo quando partire torno indietro per farlo su internet. Sorpresa delle sorprese, il camio dell'IC non è ammesso perché non ho il numero CP (cambio prenotazione) sul biglietto. Quindi torno il giorno dopo, sempre in pausa. Mi faccio cambiare il biglietto IC, solo che per l'ES non ho ancora deciso.
Sabato dimettono Poldo ed è una giornata un po' corri corri.
Idem domenica, vorrei solo dormire e infatti dormo, stretta a Roccio come fosse il mio scoglio e io la sua patella (in questo caso la metafora regge).
Domenica cambio il treno ES per il 13 Gennaio. Mi faccio arrivare l'sms? Massì, facciamo arrivare l'sms. Che non arriva. Che fare? Non arriva nemmeno la mail. Che fare?
Andiamo in stazione, si avvicinano le 17 e Roccio deve andare via. Cambiamo lo stesso identico biglietto alla macchinetta. Lo cambio per il 6 Gennaio perché per il 13 Gennaio mi dice che non è possible (maledetti). Domenica a mezzanotte mi arriva l'sms di conferma per il cambio del 13 Gennaio. E ora non so quandomi tocca partire. Chi me lo dirà? Mha.
L'altroieri sono andata in un negozio di animali in pausa per comprare un collare di Elisabetta perché il bau non si lecchi i punti. Peccato che riesce a levarselo.
Poldo intanto migliora per la gioia dei loro padroncini. Quando il veterinaio aveva detto ernia al disco ho pianto come una fontana. Ho pianto come solo Roccio sa.

02 dicembre 2007

Dal blog di Beppe Grillo.


Vaticano uber alles



In Italia la politica, di centro sinistra o di centro destra, ha sempre un comune denominatore: prende ordini dalle potenze straniere. La prima è il Vaticano, la seconda gli Stati Uniti. La prima detta le nostre leggi, la seconda insedia basi militari in Italia e ci arruola per le guerre, come i mercenari di una volta.
Tra le due la più pericolosa è, senza dubbio, il Vaticano. Ha più esperienza e vince (sempre) le sue battaglie facendole combattere ai devoti partiti italiani che stanno in Parlamento.
Telmo Pievani, che ha documentato tutto nel libro “Sante Ragioni”, mi ha scritto una lettera.

“Caro Beppe,
vorrei parlarti dei comportamenti recenti di una delle numerose “caste” che popolano il nostro paese. Sto parlando della casta ecclesiastica e dei suoi sempre più numerosi accoliti presenti nell’arco costituzionale e nei media.
Di mestiere, insegno filosofia della scienza. Insieme ad un’amica giornalista, Carla Castellacci, ho scritto un libro per discutere analiticamente le “Sante Ragioni” addotte dai vertici delle gerarchie vaticane per giustificare il condizionamento religioso sulle scelte fondamentali che riguardano la vita di ogni cittadino, dal nascere al morire, dalla famiglia alla scuola, dalla bioetica alla vita civile. Ci viene ripetuto che si tratta non di articoli di fede, non di convincimenti personali, ma di argomentazioni frutto del “retto ragionare” e del “diritto naturale”, e dunque valide per tutti. Noi le abbiamo prese sul serio e verificato che si tratta di una razionalità inesistente, ideologica, del tutto infondata. Abbiamo esaminato le conseguenze di queste contraddittorie “ragioni” - tradotte in leggi dello Stato da politici sempre più solerti, ben distribuiti in entrambi gli schieramenti - sulle scelte di vita di noi tutti.
Ci siamo accorti che il clima culturale in questo Paese sta rapidamente cambiando e che in materie importanti come la libertà della ricerca scientifica, la libertà di insegnamento, la libertà di scelta in campo biomedico, è in atto un’autentica, e documentabile, regressione. Si sta diffondendo, nelle scuole e sui media, una letteratura creazionista che pensavamo confinata ai fondamentalisti evangelici americani. Libri di violento discredito contro la teoria dell’evoluzione, ricolmi di falsità, di insulti e di strafalcioni scientifici, vengono recensiti dal Corriere della Sera e dai canali RAI. L’ultima “opera” di Rosa Alberoni, “Il Dio di Michelangelo e la barba di Darwin”, viene presentata a Roma, in sede prestigiosa, da ex Ministri come Rocco Buttiglione, da direttori di telegiornali RAI, da eminenze quali Monsignor Rino Fisichella.
Proviamo ad analizzare alcuni fatti recenti, i documenti, le decisioni parlamentari, i finanziamenti stanziati, le dichiarazioni pubbliche. Qualche esempio:
- le nuove linee guida ministeriali sulla Legge 40 tardano ad uscire, nonostante il profluvio di dati che mostrano gli effetti, controproducenti in termini di nuove nascite e discriminatori verso le donne, di quella sventurata legge
- riguardo alle proposte di legge sulle coppie di fatto (Pacs, Dico, Cus, ...), nel comitato ristretto del Senato che avrebbe dovuto preparare il progetto di legge nella sua versione definitiva sono stati presentati circa duemila emendamenti, abbastanza per bloccare l’attività del comitato per i prossimi mesi
- legge sul testamento biologico: dallo scorso giugno il tentativo di unificare in un unico progetto gli undici disegni di legge presentati non ha dato frutti
- la legge sulla libertà religiosa ha smesso di dare notizie di sé
- finanziamenti per le ricerche su cellule staminali esclusivamente adulte, un caso unico di indirizzo etico di Stato sulla ricerca: il Ministro Turco respinge duramente l’appello degli scienziati che lavorano su linee di staminali embrionali già ricavate e parla addirittura di una “guerra fra bande” rivali di ricercatori
- il Comitato Nazionale di Bioetica è ormai in uno stallo permanente a causa dei conflitti fra la minoranza laica e la (schiacciante) maggioranza confessionale. Elena Cattaneo e Cinzia Caporale, autorevoli studiose e scienziate laiche, sono state “dimissionate” dalla carica di vicepresidenti
Se queste notizie danno l’impressione che l’attività parlamentare e ministeriale vada a rilento... non è così, infatti:
- nell'ambito della discussione sulla legge finanziaria il Senato ha confermato, con il solo voto contrario di dodici senatori, l'esenzione dal pagamento dell'ICI degli immobili a uso commerciale di proprietà degli enti ecclesiastici
- il ministro Fioroni ha dato il via al pagamento della prima tranche dei contributi statali alle scuole paritarie (private), pari a circa 127 milioni di Euro. Il Ministero ha precisato che “questi importi da accreditare immediatamente alle singole istituzioni scolastiche, costituiscono solo la prima parte del finanziamento previsto”.
Questi fatti non sono quasi mai raccontati dai media italiani. Viene da chiedersi se non siamo diventati un Paese a laicità condizionata. Un caro saluto.” Telmo Pievani, Università degli studi di Milano Bicocca, telmo.pievani@unimib.it


Poldo si sta riprendendo pian piano. Ma ne parlerò una volta terminata la trafila di medicine, veterinari, esercizio limitato che sta (poverino) subendo. Voglio raccontare la sua avventura passo passo in modo da aiutare chi si trova nella stessa situazione e non sa che pesci pigliare, e su internet trova termini strani e parole terrificanti come paresi o paralisi.