30 giugno 2007

Scrivo in fase R.E.M. (Losing my religion, trying to keep up with you.. lallallalla). Mi sono dimenticata di scrivere alcune cose buffe capitate al lavoro.
Mi hanno chiamata due ragazzotti di non so dove che cercavano un ristorante sul mare, senza indicarmi la località. E' ovvio, volevano scherzare. Mi fanno ridere quelli che vogliono burlarsi di me e intanto mi pagano lo stipendio, buffo davvero. Così sto quasi sempre al gioco.
Dopo avermi chiesto il ristorante uno dei due mi chiede se può chiamarmi zia. "Come preferisce" gli dico. Sai che differenza mi fa? L'importante è che non mi insulti. Alché mi passa un altro ragazzotto che si scusa per la maleducazione del fratello che non si era presentato e minaccia di dargli due ceffoni. Dopo circa 5 minuti mi avevano fatto già girare abbastanza le palle, li avviso che siamo al telefono da un po' e li saluto.

Ieri l'uomo solitario (un nuovo supereroe) mi chiama e dice "Buongiorno, mi scusi, volevo solo provare il cellulare nuovo".

Quando trovo il numero di un'azienda chiedo al cliente in linea se vuole che gliela passi. A volte mi precedono e vengono fuori i termini più buffi tipo Mi contatti, oppure Mi metta in linea, Mi allinei, ecc. Ieri mi hanno detto Mi inoltra?: certo, le faccio il forward, avrei voluto rispondere.

Ho ricevuto un invito a cena a Gorizia. Quando ho detto al cliente che ero un po' lontanuccia per arrivarci mi ha rassicurata dicendo che mi avrebbe mandato un taxi. "Le costerebbe troppo". "Ma non c'è problema". Azzo.

Ho scoperto come fare alcune cosine. Ad esempio: abbiamo la possibilità di accedere limitatamente ad alcuni siti. Notizie nazionali, sito su ricette, il meteo, fino a qualche giorno fa anche l'oroscopo. Peccato che molti funzionino solo in chiamata. Li puoi aprire fuori chiamata ma quando arriva una chiamata le pagine web si chiudono e ogni volta si fa fatica a riaprirle perché il tempo di cercare la sezione nel menù dell'applicativo e di aprire arriva un'altra chiamata. Ho trovato il modo di lasciare alcune di queste finestre sempre aperte, così mentre sono in attesa di passare un cliente ad un numero (o a inoltrarlo) leggo qualche cazzata. Peccato che mi han levato l'oroscopo, era una delle cose più interessanti che avessero. Insomma sono l'unica del call center che ha 10 finestre sempre aperte e questo spiega perché il mio computer del paleolitico si blocchi ogni tot.
Comunque se io fossi in loro cambierei totalmente politica. Basta con internet inaccessibile: ci capita milioni di volte che ci chiami qualcuno dicendo "Senta, mi va su questo sito che c'è il numero di questa azienda?" e noi siamo costretti a spiegargli che non abbiamo accesso a internet. E loro riattaccano delusi. Io rivedrei questa parte. Facciamo un sacco di roba, vendiamo biglietti aerei, di traghetti, prenotiamo alberghi, ristoranti, sappiamo il meteo, possiamo indicar loro la strada e controllare il traffico autostradale. Perché non fare ancora più gli spocchiosi e permetterci di dare davvero l'idea di poter fare ogni cosa?

Adesso basta, mi voglio godere queste due giornate. Finisco di prepararmi e vado a Firenze.

28 giugno 2007

Quanto è divertente

E' emozionante il metal. Alle superiori il mio migliore amico era metallaro e fan dei Megadeth. Così passavamo le giornate a guardarci i loro video dei live facendo finta di suonare la chitarra (io il basso, ovviamente) con strumenti veri e anzi, lui forse suonava davvero dato che era ed è molto bravo. Ora è il leader di una band che si chiama Decadence.

Comunque Roccio è metallaro, se vogliamo semplificare, e spesso ci capita di chiacchierarne un po'. Le band metal sono divertentissime. Ce sono tante da riempire un'enciclopedia, e anche i generi in cui si divide sono talmente tanti da poterci scrivere fino a domani. Sono buffi ma a volte sorprendono. Come i Manowar, cattivoni muscolosissimi e vestiti in pelle, che hanno un cantante eccezionale.



Ancora più bizzarri sono gli insulti che si dedicano l'uno con l'altro. A quanto pare i Metallica, una volta eccezionale band metal, si sono svenduti dopo il loro "black album" e sono stati accusati dal mondo musicale per essersi dedicati a un genere facile e di essere passati dal thrash a una cosa che più si avvicina al nu metal.
Da wikipedia:
Pesanti critiche giunsero alla band californiana da parte del gruppo epic metal Manowar, il cui leader e bassista Joey DeMaio rilasciò una dichiarazione nel 1999 rispondendo alla domanda: "Cosa pensi dei Metallica?".
« Mi spiace, non ascolto musica country. »

Altre scelte stilistiche possono sembrare buffe ma nel metal sono necessarie. Pare che Dave Mustaine, leader dei Megadeth, licenziò il primo batterista del gruppo, Greg Handevidt, perché non aveva capelli.
Sugli Slayer, ancora da wikipedia:
Il fondatore dei Machine Head, che considerava Kerry un suo idolo, dichiarò questo in una intervista riportata dal sito della Roadrunner Records:
« L'altro giorno, qualcuno mi domandò cosa ne pensavo di Kerry King degli Slayer che continuamente insulta i Machine Head e me. Volete sapere cosa ne penso? Penso che il ragazzo sia un idiota. Penso che il ragazzo sia un culo lardoso. Penso che il ragazzo abbia mangiato così tanti cheesburgers che il suo cervello abbia iniziato a intasarsi e non può più ragionare. Non pensate male, io sono un grande fan degli Slayer, non un fan di Kerry. »


Fate difficoltà a capire le differenze tra il thrash, l'epic, il death, il black, il cicciocazzo metal?
Ecco il metal spiegato ai bambini (più o meno..):
HEAVY METAL: Il protagonista arriva su una Harley Davidson, uccide il drago, beve qualche birra e si fa la principessa

GRIND METAL: Il protagonista arriva, urla qualcosa di completamente indecifrabile per circa 2 minuti e poi se ne va...

POWER METAL: Il protagonista arriva a cavallo di un unicorno bianco, fugge dal drago, salva la principessa e fanno l'amore in una foresta incantata

THRASH METAL: Il protagonista arriva, combatte contro il drago, salva la principessa e se la fa... rapido e indolore

FOLK METAL: Il protagonista arriva con degli amici che suonano accordion, violini, flauti e molti altri strumenti bizzarri, il drago si addormenta (a causa di tutte le danze), il protagonista se ne va senza la principessa

VIKING METAL: Il protagonista arriva a bordo di una nave, uccide il drago con la sua potente ascia, lo cucina e se lo mangia, stupra a morte la principessa, razzia il castello e dà fuoco al luogo prima di andarsene

DEATH METAL: Il protagonista arriva, uccide il drago, si fa la principessa e la uccide, poi se ne va

BLACK METAL: Il protagonista arriva a mezzanotte, uccide il drago e lo impala davanti al castello.....poi sodomizza la principessa, beve il suo sangue in un rituale prima di ucciderla.....poi impala la principessa deflorata

GORE METAL: Il protagonista arriva, uccide il drago e sparge le sue viscere davanti al castello, si fa la principessa e la uccide.....poi si fa ancora il cadavere, le squarta il ventre e mangia le sue viscere, si fa la carcassa per la terza volta, dà fuoco al cadavere e se lo fa per l'ultima volta

DOOM METAL: Il protagonista arriva, vede quant'è grosso il drago e pensa che non lo potrà mai sconfiggere, cade in depressione e si suicida.....il drago mangia il suo corpo e anche la principessa

PROGRESSIVE METAL: Il protagonista arriva con una chitarra e suona un assolo per 26 minuti, il drago si ammazza per la noia, il protagonista arriva nella stanza da letto della principessa, esegue un altro assolo con tutte le tecniche imparate all'ultimo anno di conservatorio... la principessa fugge, e ora sta cercando il protagonista "HEAVY METAL"

GLAM METAL: Il protagonista arriva, il drago si fa beffa del suo aspetto e lo fa entrare, dopodiché ruba i trucchi della principessa e cerca di dipingere il castello di un bel rosa

NU METAL: Il protagonista arriva in skateboard, cade. Il drago e la principessa si fanno beffa di lui.

NU METAL (TAKE 2): Il protagonista arriva ricoperto di piercing e dreadlocks. Sta per attaccare il drago ma si ricorda di quando suo padre lo menava da piccolo e scoppia a piangere, facendo il movimento classico del nu metal "mi guardo le palle"... La principessa si fa il drago

oppure:

- I PRINCIPI AZZURRI METALLARI -

HEAVY METAL: Il principe arriva su una Harley Davidson rombante con le ruote di fuoco, uccide il drago con il suo martello da guerra, beve una birra e si scopa la principessa, il tutto mentre i suoi fratelli guerrieri del metallo si insediano nel castello e inneggiano a mani alzate le lodi del loro signore (sapendo che prima o poi quella troia della principessa se la passeranno tutti, essendo fratelli nel metallo).

In inglese è molto più bella (i Manowar insegnano): The prince arrives on a roaring Harley Davidson with wheels of fire, kills the dragon with his mighty hammer of war, drinks a beer and fucks the princess, while his brother warriors of metal settle in the castle and sing loud, hands into the air, the glory of their lord (knowing that, being brothers in metal, they will all get a chance to fuck that bitch sooner or later).

GRIND METAL: Il principe arriva, urla qualcosa di totalmente incomprensibile per circa 2 minuti e poi se ne va. La principessa fa spallucce e scopa con il principe HEAVY METAL.

POWER/SPEED METAL: Il principe arriva, spara un acuto talmente acuto che fa esplodere i timpani del drago, e lo finisce con migliaia di colpi di doppia cassa che lo riducono in poltiglia; quindi beve una birra e perde i sensi perchè non è abituato a bere; la principessa fa spallucce e continua a scopare con il principe HEAVY METAL.

POWER/EPIC METAL: Il principe arriva a cavallo di un unicorno bianco, fugge dal drago, salva la principessa e infine fanno l'amore in una foresta incantata, abitata dagli elfi.

THRASH METAL: Il principe arriva, combatte col drago, salva la principessa e se la scopa, poi si ubriaca e le vomita addosso.

FOLK METAL: Il principe arriva insieme a un gruppo di amici, suonando accordion, violini, flauti e molti altri strumenti stranissimi; il drago si addormenta (dopo aver ballato per molte ore), e il principe se ne va ubriaco dimenticandosi della principessa; quest'ultima, insoddisfatta, si scopa il principe HEAVY METAL.

VIKING METAL: Il principe arriva con una nave, uccide il drago con la sua terrificante ascia da guerra, lo cucina e se lo mangia, violenta la principessa fino a ucciderla, svaligia il castello e da fuoco a tutto prima di andarsene.

DEATH METAL: Il principe arriva, uccide il drago, si scopa la principessa e poi la uccide, quindi se ne va più incazzato di prima.

BLACK METAL: Il principe arriva, uccide il drago e lo impala davanti al castello, poi sodomizza la principessa, beve il suo sangue in un rito satanico prima di ucciderla, e poi ne impala il cadavere deflorato di fianco a quello del drago.

GORE METAL: Il principe arriva, uccide il drago, lo sventra e sparge tutte le sue budella di fronte al castello; poi si scopa la principessa e la uccide, poi si scopa una seconda volta il suo cadavere, gli apre la pancia con un coltello e si mangia le sue budella, si scopa la carcassa sanguinolenta per la terza volta, brucia il cadavere e se lo scopa una quarta e ultima volta.

DOOM METAL: Il principe arriva, vede le dimensioni del drago e pensa che non potrà mai batterlo, si deprime e si taglia le vene; il drago si mangia il suo cadavere e anche la principessa, che scopava con il principe HEAVY METAL.

PROGRESSIVE METAL: Il principe arriva e suona un assolo di chitarra di 26 minuti che spinge il drago a suicidarsi per la noia, poi raggiunge la camera da letto della principessa e suona un altro assolo mettendo in mostra tutte le tecniche che ha imparato nell'ultimo anno di conservatorio; la principessa scappa alla disperata ricerca del principe HEAVY METAL.

GLAM METAL: Il principe arriva, il drago si disfa dalle risate vedendo il suo trucco assurdo e lo lascia entrare; il principe ruba il set da trucco della principessa e cerca di ridipingere tutto il castello di rosa shocking mentre beve un whisky, si fa di eroina e la principessa gli fa un pompino con ingoio.

INDUSTRIAL METAL: Il principe arriva con una tuta da lavoro sporca di olio e grasso di motore, fa gesti osceni al drago e alla principessa, e viene scortato fuori dal mondo delle favole dai tizi della security. La principessa fa spallucce e scopa con il principe HEAVY METAL.

NU-METAL: Il principe arriva con una chitarra a 8 corde super rumorosissima, suona un riff sulla corda più bassa fatto da 1 solo accordo sincopatissimo, e rappa una canzone sulla libertà e sul sè interiore. Il drago lo guarda, alza un sopracciglio e lo incenerisce con uno sbuffo di fuoco. La principessa, presa com'è a scopare con il principe HEAVY METAL, non lo nota nemmeno.


Ringrazio il mio amico Cliff Burton per avermi mandato questo simpaticissimo testo.

Canzone del giorno: One Metallica

27 giugno 2007

Canzone del giorno: Always with me, always with you Joe Satriani

26 giugno 2007

Nuovo Videogame: "Operazione Pretofilia"

Ancora una volta il clero è al centro delle polemiche per gli abusi ai danni dei minori. Il Vaticano ha creato una task force per garantire l'impunità dei preti pederasti. Assumi il comando delle operazioni pretofile: consolida l'omertà, insabbia le indagini, contieni lo scandalo finchè l'attenzione mediatica non sarà calata.

Non lasciare che la giustizia secolare si intrometta negli affari della Chiesa!


Per giocare al videogame clicca qui.

Coniglio aprilettere

Venerdì è arrivato il veterinario: dopo un'accurata visita (guardandolo da ben lontano mentre mi camminava sul braccio e con le unghie mi combinava peggio di come avrebbe fatto un micetto) mi ha detto che è uno dei camaleonti più belli che abbia mai visto, ma chissà se ne ha mai visto uno. Mi ha prescritto dei farmaci, ma l'occhio stava bene e quindi non so esattamente se darglieli. Appena il veterinario è andato via il camaleonte ha richiuso l'occhio. Ovvio, no?
In ogni caso più che del camaleonte si è messo a parlare del processo evolutivo che ha portato i rettili fino a noi, di quanto siano antichi, mentre io guardavo l'orologio, che era arrivata l'ora di mangiare per poi scappare al lavoro. Non sapendo come mandarlo via con dolcezza gli ho offerto un caffè: ha accettato e ha continuato a parlare. Fino a che gli ho chiesto quanto venisse la visita (che consisteva praticamente nell'aver scritto due ricette e avermi detto che la ciste che ha sulla coda posso aspirarla io con un ago se si ingrossa). Un totale di ben 50 euro. E non ho ancora comprato gli antibiotici e il multivitaminico. In ogni caso non mi faccio intimorire e chiedo ancora sul forum. E' difficile che io mi fidi di un veterinario. Per i cani sono stata fortunata perché ho trovato un medico eccezionale: se non capisco qualcosa, cioè sempre dato che non sono una veterinaria, lui apre il libro e mi spiega. Le sue visite durano sempre dalla mezz'ora in su perché gli piace spiegare ai padroni dei suoi pazienti come stanno le cose, e non è assolutamente caro. Decisamente onesto.
In ogni caso ho appena chiamato il veterinario dei rettili per chiedere come sono andate le analisi delle feci e pare non ci sia nulla: almeno questa è una cosa positiva.

Il viaggio verso Firenze, sabato, è andato molto bene. Una vicina di posto, chiamata così anche se si trovava dall'altra parte del corridoio, aveva una borsa talmente buffa che ho dovuto chiederle dove l'avesse presa. E dato che è stata acquistata a Torino, nei prossimi giorni farò un salto per vedere se l'hanno ancora. Il mio dolce Roccio era in stazione già quasi un'ora prima del mio arrivo per salvarmi dal mostro sferragliante che invece è sempre in ritardo. Sabato siamo andati un po' in giro per negozi e centri commerciali e domenica siamo andati a vedere i fohi (i fuochi di S. Giovanni). Il mestiere della donna cacapalle è questo: insistere per fare una cosa piuttosto che un'altra, come ad esempio andare su piazzale Michelangelo a vedere i fohi piuttosto che stare tranquilli a vederli sull'arno. Ma ci tenevo. E' una roba da donnine tenere agli anniversari anche quelli che possono sembrare stupidi: ma dato che l'anno scorso eravamo stati lassù a vederli ci tenevo che anche quest'anno fosse così. Il Cavaliere e la sua Dama non ci sono stati ma sono venuti Stephen e Francesca (sfidando le forze dell'ordine). Noi eravamo lì già da qualche ora. Saliti con grande fatica siamo stati cacciati da un'orda di carabinieri che facevano la guardia all'ingresso del piazzale. Incredibile ma vero: una decina di carabinieri per due persone che ogni tanto cercavano di salire lassù. Ci è toccato fare il giro lungo ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Cena con un gelato e attesa. Ma quando si è noi l'attesa è sempre breve.
È forse questa la felicità: un sorriso sporco di cenere e il ricordo del rumore degli spari ancora nelle orecchie. Un abbraccio illuminati a giorno sotto un cielo splendente e colorato.
È la tua sorprendente perfezione, la nostra complicità, il mondo che ci circonda: è tutto questo che mi rende felice. E anche se a volte sbarello e sembro impazzire, anche se a volte ti dico cose in maniera tale che possano venir fraintese, anche se a volte sembro isterica ma sono solo in sindrome premestruale sappi che è solo perché mi manchi tanto. E non c'è nulla al mondo che io desideri di più di svegliarmi al mattino ogni giorno e trovarti accanto a me. Negli occhi i tuoi sogni. Nel mio cuore tu.

22 giugno 2007

L'altroieri avevo chiesto un giorno di permesso per oggi pomeriggio. Nella causale avevo scritto chiaramente che il camaleonte stava male e dovevo portarlo da quello che fino a ieri sera credevo essere l'unico veterinario specializzato in rettili a Torino, che si trovava dall'altra parte della città e aveva l'ambulatorio aperto solo il pomeriggio. Secondo me non mi hanno creduto, difatti hanno respinto la mia richiesta e oggi attendo il veterinario che visiterà Big Joe a domicilio.
In ogni caso stamattina il camaleonte ha l'occhio bello aperto, come a dirmi "Io sto bene sai?".
In Seat vogliono rifare un altro libro, dopo il successone di questi, e sono talmente arrabbiata che quasi quasi non gli segnalo le cavolate che ogni giorno accadono durante le mie chiamate.
Questa richiesta bizzarra che ha dato il titolo ai tre libri 892424, quella per l'ambulanza dell'iguana della sorella di chissà chi, è talmente famosa che l'iguana è diventata il simbolo semiufficiale del call center. Sugli schermoni LG sparsi qua e là appesi al soffitto ogni tanto compare il disegno del rettilone.
Ho scoperto che il veterinarione che verrà oggi scrive anche qualche articolo ogni tanto su la Stampa (almeno la versione online) e che è anche il presidente responsabile di qualcosa, insomma è abbastanza conosciuto e famoso. Però ho trovato un veterinario che ha anche un sito e un forum dove gli si possono chiedere info direttamente online, e non dovrebbe essere nemmeno troppo lontano a giudicare dal numero di telefono. Vediamo un po', mi farebbe comodo un veterinario un po' più vicino.

21 giugno 2007

Piccoli grillini crescono



A cosa serve un blog?

Causa il mio particolarissimo egocentrismo, che penso tutti abbiano ma pochi sono disposti a riconoscerlo, che mi porta in continuazione a parlare di me me me me e ancora me, dopo esasperati tentativi col genere umano mi sono buttata sulla carta. Diari diari diari di io io io (sono un po' ripetitiva oggi). Quando poi rileggevo le pagine mi rendevo conto dell'effettiva utilità di tenere memoria delle cose che facevo dato che il mio neurone non ce la fa proprio. Però il diario è una cosa proprio personale, sul diario puoi scarabocchiare, scrivere qualsiasi cosa e poi nasconderlo sotto i vestiti invernali sicuro che nessuno te lo leggerà (a parte tua mamma che scova ogni cosa ovunque). Il blog non ha la stessa valenza. Lo leggono tutti, ci si arriva dai motori di ricerca scrivendo le cose più impensate, oggi ad esempio sono arrivati qui scrivendo su google "centro commerciale le fornaci beinasco+fototessera" e quindi chiunque può leggere.
Ieri mi è arrivata una lettera di trenitalia, i miei carissimi amici mi scrivono circa una volta ogni due settimane per rimborsarmi un ritardo, peccato che appena aperta già notavo il minimo spessore della busta: che si siano dimenticati di inserire l'assegnino del bonus? Difatti il riferimento era ad un treno di un anno fa che aveva ritardato di un'ora. Come posso ricordarmi che cosa è accaduto un anno fa? Io non ricordo con cosa ho fatto colazione stamani. Cerco sul blog ed eccolo qui. E ora leggete la motivazione del mancato rimborso:

"Gentile Cliente,

Le comunichiamo che non è possibile dare corso alla sua richiesta di bonus presentata in data 19/07/2006 e relativa al treno 9413 del giorno 15/07/2006.
Il ritardo di 54 minuti maturato in corso di viaggio è stato infatti determinato da eventi le cui cause non rientrano tra quelle attribuibili a responsabilità dell'impresa ferroviaria.


E, in particolare:
* 31 minuti sono da ascrivere a eventi accidentali
* 4 minuti sono da ascrivere a evento programmato e preventivamente pubblicizzato.

Il residuo di minuti di ritardo accumulato, non raggiungendo il limite previsto dalla Carta dei Servizi, non comporta l'erogazione del bonus."

ecc ecc.

Dato che ci siamo prendetemi anche a sprangate in faccia.

Il camaleonte è fuori e sembra più giocherellone: gli ho dato la pappa e mi è salito sul braccio un paio di volte. Non badate alla mia faccia mattiniera senza capelli stirati e predoccia. Please.


20 giugno 2007

Brutte nuove. Ho trovato anche un bozzo sulla coda del camaleo. Potrebbero essere parassiti. Chiamo il veterinario, perché non voglio attraversare tutta la città per trovare poi chiuso l'ambulatorio. E difatti l'ambulatorio apre solo il pomeriggio, mi dice la segreteria, e mi lascia un numero di cellulare per le visite mattutine. Chiamo questo numero e fissiamo un appuntamento, tutto molto bene, venerdì verso le 12, fino a che non mi chiede l'indirizzo. Come mai? Chiedo. Perché le visite al mattino sono a domicilio.
Sudo un attimo.
Ok, gli dico.
Poi attacco e mi faccio un paio di calcoli. Se lui viene a casa attraversando tutta la città per una visita, mi viene a costare moooolto di più che chiedere una giornata di permesso da lavoro per attraversare io tutta la città per andare da lui. Quindi mi tocca chiedere un giorno di permesso oggi per venerdì. Specificando che si tratta di una visita veterinaria (così magari pensano sia per me). Se mi danno il giorno di permesso disdico l'appuntamento e vado io. Altrimenti stringo il culo e pago.
Ieri ho ritirato la macchinina dal meccanico. Pare che i danni non siano stati tantissimi, più che altro la manodopera per prenderla a martellate e darle una forma quasi automobilistica. La colla per rimettere su i fari. Ecc.
Oggi, invece, ci tocca andare dal veterinario dei rettili che è dall'altra parte del mondo rispetto a dove abito. Il camaleonte ha ancora questa specie di congiuntivite ed è meglio curargliela. La prima volta che il veterinario ha controllato BigJoe non è andata così bene. Quando incontri un veterinario esperto in rettili ti aspetti che riconosca almeno le due specie più famose per tipo di rettile: le specie più riconoscibili tra camaleonti sono il Chamaleo calyptratus e il Furcifer pardalis. Big Joe è un pardalis.
Appena il veterinario lo ha visto ha esclamato "Ma che bel calyptratus" e dopo gli ha infilato un filo di ferro nel sedere (povero). Le prime operazioni del mattino sono: dare da mangiare al bestio, così se nel tragitto fa anche la popo' siamo più contenti, infilarlo in un fauna box e mettergli qualcosa attorno, così magari dorme pure, anche se ne dubito, e via. Verso l'infinito, e oltre.

19 giugno 2007

Di freccette tricolori

Trenitalia mi ama, per questo ha deciso di spostare il treno delle 5.55 alle 6.30, giusto il tempo per farmi dormire e sognare quella mezz'ora in più. Peccato che ho fatto un po' male i calcoli e mi sono trovata a correre per le scale con lo zaino ancora aperto e i pantaloni da abbottonare. Però ce l'ho fatta, sono salita sul treno e sono entrata in coma quasi immediatamente.

Sabato abbiamo fatto un giro alla dmail e poi ci siamo rinfrescati un po' al centro commerciale dove abbiamo incontrato il Primo cavaliere e la sua dama.
Domenica siamo corsi a Viareggio a vedere le frecce tricolori. Lo spettacolo era cominciato con una serie di acrobazie da parte di ultraleggeri (noi intanto cercavamo parcheggio e lo abbiamo cercato per circa mezz'ora). Poi elicotteri che hanno eseguito manovre particolari e hanno simulato una situazione di recupero di uomoammare.

Qui vediamo un canadair che, dopo aver incanalato all'interno ben 6000 litri d'acqua, li rilascia tutti insieme sul mare.

Qui invece la simulazione da parte della guardia costiera del recupero di un omino in mare.
E qui un hh3f che recupera un altro omino.


Foto buffissima: le frecce tricolore in formazione e un aereo che si lascia scappare una scoreggina rossa prima degli altri.




Ieri ho ricevuto una chiamata da un feticista dei piedi.
Io: Pronto?
Lui: ...
Pronto? Non riesco a sentirla? Mi sente?
...
Pronto?
Sì, pronto.
Mi sente?
Sì la sento.
Mi dica.
Buongiorno, ecco io ho una passione particolare. Ho una passione per i piedi.
... (trattengo a stento le risate)
Mi spiace, noi forniamo solo numeri di telefono.
Click.

Appena entrata in Seat mi avevano raccontato di questo personaggio buffo. A quanto pare è tornato a colpire.

16 giugno 2007

Oh che bello il vicinato


Questo il foglio appeso all'entrata del mio portone. Fantastici..

Ho inventato una poesia per la mailing list poetica. Ovviamente non è seria. Tzè.

Stu-fare
Con-dire
Man-giare.
Tu, giara della mia vita.
Fare ciò che vogliamo.
Dire diciamo.
Scendo un gradino, lo salgo,
lo riscendo, lo risalgo.
Step (by step) mi ras-sodo.
Sudata crollo, in confusione.

Dio che poeta.

15 giugno 2007

Il camaleonte stamattina mi ha fatto lo scherzone di richiudermi l'occhio. Ho passato mezz'ora a fargli impacchi con la camomilla e ora sta bene. Fiù.
Prima di partire devo istruire mia mamma su come fare gli impacchi al bestio, nel caso ricapiti. Domani mattina finalmente scendo a Firenze. Questa settimana è stata un po' pesante ma sono contenta perché ho fatto un po' di robine che mi trascinavo dietro da anni. Qui temporaleggia di continuo: adesso non c'è nemmeno quel po' di sole che illuminava gli altri giorni. Piove - nuvolo - piove - nuvolo. Caldo umido, e oggi ho solo voglia di lamentarmi.
Sono felice come una pasqua però.
Ieri in Seat abbiamo festeggiato l'ultimo giorno di due colleghe con spumante. Avrei bevuto anche più di un bicchiere se non fossi già stata in coma profondissimo.
Ma all'università di Firenze hanno solo Merdintosh? ;)

14 giugno 2007

L'asl

Dio vi guardi dall'asl. E poverini quelli che ci lavorano, sono pochi e sono costretti a subire anche la polemica di chi aspetta da tanto tempo. E davvero non ne possono nulla.
Comunque secondo la mia dottoressa è ora di una visita ginecologica, forse perché sono millenni che non la faccio, del resto non ricordo davvero quando è stata l'ultima volta. Lei mi dice di andare in consultorio (ma forse aveva detto ambulatorio e io ho capito male) così chiamo l'asl per prenotare ma mi viene detto dal centralino che non c'è bisogno di prenotazione. Decido quindi di prendere un piccione con due fave (malformazione genetica, penso) e porto anche tutta la documentazione per richiedere l'esenzione dal ticket. La tiroide non guarirà, quindi è giusto che io non paghi il ticket per le prestazioni mediche. Una cosa per volta. Vado al consultorio, quando è il mio turno un'infermiera, credo, arrogante e antipatica mi dice che il medico non c'è (una signora aveva chiesto un permesso da lavoro per non fare nulla! Assurdo) e che per una visita non devo assolutamente andare da loro e in ogni caso non senza prenotazione e blablablabla. Doppia cazzata quindi. Della dottoressa che mi ha spedita lì e del tizio del centralino che mi ha detto che potevo andare senza prenotazione. Mi dice di andare a prenotare al piano di sotto una visita ginecologica. Ok. Scendo e prendo i due numerini. Uno per l'esenzione e uno per la prenotazione. La richiesta dell'esenzione dura poco (intanto le prenotazioni sono al numero 41, io ho il 65): la segretaria guarda attentamente il foglio e sospira. Sospira e dice che conosce il mio medico, e quanto è bravo e quanto è buono e sospira e fa gli occhioni dolci. E' innamorata del mio dottore? Giù le mani dal mio dottore. Quando ho in mano la mia tanto agognata esenzione mi siedo tra la folla stremata della coda in attesa di prenotare: ora, penso, posso togliere questa cosa dalla lista. Sono arrivati al numero 55. Mi siedo e quasi dormo, anche se mi è impossibile perché la polemica è in agguato. Sono solo due impiegate per una montagna di gente, e tutti aspettano da troppo troppo tempo. Sapete la cosa buffa? Sono sempre gli anziani pensionati a lamentarsi. Non le persone che magari hanno qualcosa da fare. Partono, si lamentano ad alta voce ed inveiscono da soli contro un sistema che non se ne può più, ma guarda che roba, ma si può, ora gliene dico quattro e, la più gettonata, ma non è possibile o ma non è roba. Non solo lo scazzo di aspettare, anche lo scazzo di sorbirsi le persone che si lamentano di aspettare. Uno scazzo al quadrato. Mi impongo un massimo orario (non di attesa, ma di sopportazione dei pensionati che polemizzano l'un l'altro dandosi sempre ragione): rimango fino alle 11 e poi torno a casa e prenoto telefonicamente (ci vogliono due minuti due). Il mio turno è alle 10.58 (incredibile eh?): prenoto con la donnina più antipatica del mondo che mi ricorda tanto la tipa che piaceva a Fantozzi e vado alla fermata, dove un omino siciliano si lamenta delle donne.
Ma questa è un'altra storia.

Sono nati i grilli

Sono microscopici! Alcuni ancora bianchi, quindi appena appena nati. Oh, bene bene!


13 giugno 2007

Autoguida non galattica per strizzonisti
La Rubrica dei consigli di Carla

So benissimo che ci possono essere situazioni in cui non avete Imodium a portata di mano e potreste farvi prendere dal panico, ma la regola numero 1 è proprio quella: non farsi prendere dal panico.
Oggi passeggiavo tranquilla per le vie del centro di Torino, facendo acquisti stupidi su dmail, in particolare il macinapepeconunamanosola e il sollevapiccì. Volevo anche comprare una borsa che aperta diventa un materassino da mare in gommapiuma ma era finito. Esco tutta contenta dei miei nuovi acquisti e comincio ad avere quel dolore indefinito al basso ventre, innocuo e quasi piacevole, e pensi "Va bhe, la farò stasera a casa". Poi all'improvviso, tran, le fitte. Ora, stavo andando a piedi da Piazza Castello a Porta Susa, ero circa a metà, mi ci voleva ancora una decina di minuti per arrivare a destinazione. E un quarto d'ora totale per prendere la metro, arrivare alla fermata e farmi il pezzo a piedi che mi separa dalla Seat. 25 minuti di questa agonia farebbero cadere chiunque nella più totale disperazione.
Ma come precisato dalla regola numero 1, non bisogna farsi prendere dal panico. Le soluzioni possono essere diverse: andare in farmacia e fare la scenetta tipica della pubblicità imodium, in modo da evitarvi anche la richiesta imbarazzante del farmaco, il farmacista capirà da sè.
Entrare nel primo bar aperto. Se siete donnine non dovrebbero esserci problemi, magari i maschietti verranno visti un po' maluccio. Se non ce la fate a essere abbastanza facce di culo vi tocca anche comprare qualcosa, che in un bar potrebbe facilmente voler dire prendere un caffè e aumentare la vostra sofferenza. Non fatelo: prendete delle gomme da masticare.
Se abitate in grosse città ad alta concentrazione di Mc Donalds, avete risolto i vostri problemi. Entrate noncuranti e fiondatevi al cesso che ovviamente, sarà il più lontano possibile dall'entrata. Idem se nella vostra città c'è una fnac e voi siete abbastanza vicini da raggiungerla in breve tempo. Il bagno della fnac però, potrebbe essere difficile da scovare, se non sapete dov'è ubicato esattamente. Potreste perdervi in mezzo al reparto libreria oppure in quello elettronico. Sareste costretti ad accucciarvi tra il Thompson 42" e il Samsung 38", ma non vi conviene. L'odore vi tradirebbe.
Se avete la sfortuna, come me, di non trovarvi in nessuna delle suddette situazioni tenete duro. Io ho sudato come un lucertolone del Sudan fino alla Seat. Sono arrivata quasi strisciando ai bagni che, grazie a DioSeat, hanno anche il bidet, e mi sono liberata da tutti i pensieri.
Un'altra storia a lieto fine, dunque.
Per oggi abbiamo finito, vi aspettiamo in un futuro indefinito con la vostra rubrica definita: i consigli di Carla.

Ringrazio le due risate di oggi: una signora di Benevento che cercava il padronato, e una signora che cercava qualcosa ad Aguto (Acuto).
E la mia felicità: Roccio. Sempre

12 giugno 2007

Pilates prova uno

Ho eseguito i miei primi esercizi di Pilates.
Punto primo: ero convinta che servissero a rafforzare gli addominali (il titolo recita "Pilates per la pancia piatta" o qualcosa di simile) ma ho male alle gambe.
Punto secondo: molti degli esercizi non riesco a svolgerli perché mentre negli addominali normali generalmente ci sono le braccia a sostenere il collo mentre sollevi le spalle, qui devi tenere le braccia lungo i fianchi e sollevare lentamente la testa e poi il collo. Però non ho muscolatura al collo, davvero. Faccio una fatica immonda a tirarmi su, mentre se faccio gli addominali tradizionali non ho problemi.
Punto terzo: ci sono delle posture di streching che nemmeno Carla Fracci potrebbe.
Punto quarto: ogni tanto mi scrocchia la schiena, non credo sia buon segno.

Sono andata dalla dottoressa. L'orario era dalle 8 alle 14, tipo. O dalle 8 alle 12. In ogni caso sono arrivata alle 8.07 e c'erano 11 persone davanti a me. La saletta piena di gioventù (ovviamente il tono è ironico) e ovviamente sono uscita di lì poco prima delle 10.
Vi lascio con foto di Torino ecc ecc.

Capoufficio reward

Oggi mi sento mitica: per quello indosso le mutande di barbie e ho laccato le unghie delle mani di nero. Ci vuole una certa sicurezza per andare in giro a 26 anni conciata in questo modo.
Mia mamma ha un gusto sopraffino nel scegliermi le mutande: ogni tanto torna a casa e dice "guarda che ti ho comprato". La differenza sostanziale tra me e lei è che io compro le mutande al centro commerciale, e mi si sfaldano già la terza volta che le uso (poi vengono usate per pulire il monitor del computer). Lei invece compra queste imbarazzantissime mutande nei mercatini e non si sciupano mai. Mai. Una volta è arrivata a casa con dei tanga (giuro, dei tanga) con una scritta poco equivoca all'altezza della patata: "Punto caliente". Per lo smalto nero invece la cosa è diversa, mi sento un po' dark. Colpa del tempo, non si capisce che cazzo di tempo faccia. Ti svegli al mattino che è estate e torni a casa la sera in autunno inoltrato. Tipo ieri, esco di casa prima per andare a fare un giretto in centro, un sole che spacca le pietre, un caldo assurdo. Mi metto una canotta mitica, che però nessuno nota, e vado in centro a fare un paio di foto. Il tempo di arrivare in centro e diventa buio: un gigantesco nuvolone sovrastava i cieli e pareva dovesse arrivare un temporale, che ha solo tardato un po', perché si è presentato alle 17 circa. Non ero l'unica, comunque. Una mia collega aveva un top e le scarpe aperte.

Comincio a fare la donna, in tutti i sensi. Tipo, spacco le balle con cose assurde. Adesso mi sono intrippata col pilates, non che lo faccia, ho solo comprato un libro nella speranza che fosse quel tipo di ginnastica da fare davanti alla tv senza pensare. Ma la prefazione recita "il metodo pilates non è un'attività fisica qualsiasi per la quale non dovete fare altro che andare avanti e resistere. Pilates è concentrazione e rilassamento". Addio ginnastica davanti alla tv, insomma. Sto anche cercando di fare un sito per Minchietta Uno, ma non ho mai fatto siti quindi non mi riesce proprio. Ho imparato a malapena a fare un menù a comparsa e volevo inserirlo in un frame. Ma come santaciufola si fa? Oltre a questo sto continuando a studiare java, a rilento, perché man mano che vado avanti con i capitoli gli esercizi sono più difficilotti e mi impiegano un sacco di tempo. Anche perché ho un'allergia particolare alle parentesi graffe.

Snoopy è ripartito per Vicenza, ma non prima di avere messo su un blog.

Il plog alla fine non l'ho più aperto. Il titolo che volevo era troppo ambiguo a parere del webmaster, nonostante gli avessi detto che poteva levare le parentesi che appunto lo rendevano "stupefacente". Il titolo era Voglio l'erba (voglio).
L'altro giorno (che potrebbe essere pressappoco un giorno qualsiasi della scorsa settimana) mi chiama il meccanico e mi dice che il carrozziere vorrebbe all'incirca 1000 euro per sistemarmi la macchina. Dopo aver perso i sensi dico che nemmeno facendo marchette per un mese riesco a trovare quella cifra ( in verità non ho detto così ma il senso era quello), così mi dice che prova a dargli qualche martellata e vede se riesce a sistemarmela in questo modo.
Oggi invece mi tocca andare dal medico. Io ho l'appuntamento mensile dal medico, dato che raramente ho tutte le cosine a posto, e quando vado da lei, mi scruta a fondo e mi dice "cosa abbiamo combinato stavolta?". Le stesse parole del meccanico, in fondo.
Ci ho messo un sacco a scrivere. L'unica ragione è che volevo cercare un programma di video editing per postare uno spezzone della puntata più bella di South Park, ma:
  • Cinelerra non mi riesce installarlo
  • Avidemux non è tra le repository di Ubuntu e su Windows sembra farmi casini
  • Kino non legge gli mpeg
  • GOPchop mi esporta solo l'audio
Il software libero non mi aiuta in questo caso.

Caso Trenitalia: mi sono rivolta ad un'associazione dei consumatori. Innanzitutto devo iscrivermi all'associazione, poi c'è un rimborso spese di 14 euro, poi se la controparte non accetta ci sono le spese legali da sostenere e dato che, usando un termine Southparkesco, sono un po' Kenny, mi sono fatta un paio di calcoli (renali) e sono giunta alla conclusione che se fallisce tutto l'ambaradan ci vado solo a perdere. Anche quella briciola di rimborso che mi da' trenitalia. Anche se la cosa mi fa incazzare: per ottenere un rimborso decente da loro, e quindi dei soldi, devi averli già i soldi. Ecco perché chi ha soldi continua a fare soldi, è un circolo vizioso. Chi è Kenny rimane Kenny, non c'è nulla da fare.

Caso lavoro: comincio ad annoiarmi. Anzi, mi annoio a morte. L'unico passo in più che ho fatto è stato quello di ricevere anche le chiamate dai vip. Quando un vip (che può essere un giornalista, una soubrette, un presentatore, insomma, uno) ti chiama, a monitor compare la scritta "Prontissimo vip". Per dirla tutta, ieri mi ha chiamato una famosa soubrette che non sa assolutamente parlare italiano. Chissà come si sforzano in tv, chissà che impresa riuscire a mascherarlo. Però mi annoio lo stesso. Non posso mandare sms col cellulare e non posso leggere quando ho un microspazietto di tempo tra una chiamata e l'altra, che il team leader grandefratello ti vede e ti chiude il libro/giornale, ti riprende dicendo che usare il cellulare non è consentito. Allora ho cominciato a fare pipì: tipo che bevo quasi un litro d'acqua e ogni due per tre sono costretta ad andare in bagno, almeno stacco un po' e faccio due passi. Oppure rompo le palle al GO (Gruppo Operativo, o Operatività, non ricordo) e gli dico "dai come si fa a diventare GO? Dai fammi diventare GO".
Insomma, rispondere al telefono comincia a stancarmi. Fatemi fare qualunque cosa, pulire i monitor, scoraggiare i novellini, organizzare i turni, gli orari, le ferie, riparare i pc che non vanno mai, sistemare l'aria condizionata che lì si gela, ma basta chiamate.

Questo weekend è stato Roccio qui, abbiamo girato un sacco e comprato due fantastici bicchieri con le mucche e un ombrello perché nel frattempo aveva cominciato a piovere. Meno male che nel centro di Torino puoi fare i km senza quasi mai uscire da sotto i portici. I prossimi due fine settimana, ma anche tre, sarò io giù. Domenica 17 ci sono le frecce tricolori a Viareggio. Il 24 ci sono i fochi di S. Giovanni. Il 30 c'è squamata a Bologna (ovviamente mi hanno contattato i falconieri per dirmi che il 30 ci sarà la famosa giornata del falconiere ma stavolta non scombino nessun programma).

Ultima chicca: mi arrivano ogni giorno via mail un sacco di annunci di lavoro. Oggi annuncio spettacolare. Cercasi operatori per call senter. Mitico, no?

06 giugno 2007

Di bracchi, grilli e fauna box

In questa settimana Snoopy è a Torino.
Snoopy è, più che un bracco, un cane viaggiatore. L'ho conosciuto a Torino, si era trasferito a Bologna per scappare, nel vero senso del termine, e ora sta a Vicenza con la sua attuale donnina vicentina, appunto. Nonostante la pioggia il giro in centro è d'obbligo, del resto a ripararci ci sono i portici. Ma prima una birretta al consueto localino irlandese. Quattro chiacchiere urlate perché il fracasso è indescrivibile. E poi via Po, i portici, i ragazzotti della Torinobene che si sbronzano, un drogato che urla in mezzo alla strada tenendosi la testa, visibilissimi spacciatori appoggiati alle colonne che guardano i ragazzini in festa. La pioggia che ticchetta sull'asfalto. Non ci siamo sentiti molto ultimamente: lui ha una perenne emorragia di soldi, tra affitto bollette, vita da solo, è dura andare avanti, quindi niente internet, poco cellulare. Sono stata contenta di vederlo. Il fatto che abbia preso una strada così difficile lo rende un semieroe e qualunque strada prenderà non penso sarà più dettata da una scelta impulsiva.

Oggi ancora giornata di grilli. Mi sono detta: non ho un tappetino riscaldante. Nel frattempo come tengo le uova al caldo?
Innanzitutto ho fatto delle cose da vomito. Ad esempio, non so per quale ragione molti grilli vanno a morire nel terriccio umido dove dovrebbero deporre le uova. Questo vuol dire che io me li ritrovo a zampette all'aria e praticamente decomposti. Quindi (guanti alla mano) li ho toldi da lì uno a uno, anzi, pezzo pezzo, e li ho gettati nel water (cenere alla cenere..). Ho finito di pulire uno dei fauna box che ho (non si contano quanti sono) e ci ho posizionato il contenitore con le uova. Poi però non mi convinceva questa sistemazione.
Ho recuperato un altro fauna box a cui avevo attaccato una lampadina e l'ho ripulito dalla terra. Per dirvi quanto sono distratta: questo contenitore aveva il fondo pieno zeppo di torba. Dovevo prendere una busta e svuotare il fauna box da tutto il contenuto: eppure mi sono fiondata in bagno e ho gettato tutto nel cesso. E mentre lo facevo pensavo "cazzo". Anzi, forse l'ho anche detto ad alta voce, non so, non ho filtri di pensiero in questo periodo. La torba secca a questo modo è abbastanza idrorepellente ma se bagnata a dovere diventa come un tappo di terra. Avevo praticamente intasato il water. Mi rimetto i guanti e levo la torba da dentro il wc (per oggi non avevo vomitato abbastanza). Il problema per ora era risolto. Pulisco bene con alcol all'interno, ci ripiazzo la lampadina, collego tutto al timer e accendo: funziona. Ripiglio l'altro fauna box e prendo il contenitore con le uova e lo rimetto dentro il fauna box riscaldato con la lampadina. Questo dovrebbe tenere le uova abbastanza al caldo per fare uscire i piccoli in un tempo ragionevole. Speriamo.


05 giugno 2007

Problema grilli

A volte mantenere un animale non è molto faticoso. E' più difficile procurargli il cibo. I camaleonti mangiano insetti, vivi. Gli insetti vanno allevati.
I grilli vanno allevati. Ora stanno facendo le uova, con tutto il casino che il loro accoppiamento comporta. Vari cri cri cri e qualche criii che eccheggiano in casa. E poi, umidificare di continuo il terriccio dove fanno le uova. E poi. Una volta fatte le uova?
Su internet, ma soprattutto sul forum di sanguefreddo, ci sono diverse opzioni. Io le ho provate quasi tutte. I grillini nascono (appena nati sono tantissimi e sembrano formichine), crescono fino a raggiungere la dimensione di circa 1 cm e poi schiattano. Così, senza nemmeno salutare. Un po' di perdite le ho via via, soprattutto a causa dell'ovatta bagnata che uso per abbeverarli. Ci rimangono appiccicati e non riescono a liberarsi.
Ho provato anche il metodo "sembroscemo" (non è un metodo scemo, ma il nickname dell'utente che lo ha creato è questo). Lui usa una lampadina spot a basso wattaggio da inserire dentro il faunabox dove vengono allevati i grilli. Funziona così: te fai un buco nel tuo nuovissimo faunabox. Ci infili una lampadina e attacchi tutti i cavi (sì: ho imparato anche a fare queste cose), sigilli con colla termica o silicone. Sul fondo spargi terriccio, prendi i rotoli vuoti di carta igienica e li piazzi dentro (serve ai grilli per nascondersi dentro e a noi per prenderli). Spruzzi bene il terriccio, ci lanci i grilli dentro. I grilli amano il calduccio della lampada spot e spesso si appisolano là sopra. Però il terriccio impedisce un'ottima pulizia, ha bisogno di continua manutenzione e i grilli mi muoiono lo stesso. Sbuffando sbuffando ho ripreso il vecchio metodo (nessuna lampadina, nessun terriccio, acqua tramite erogatori per canarini, croccantini per gatti della marca più scadente come cibo). All'arrivo delle uova però tornano i dubbi. Secondo amiciinsoliti la temperatura è importantissima per il corretto sviluppo delle bestiole. Così una temperatura attorno ai 30° favorisce la crescita veloce (importante data la voracità dei camaleonti). Altrimenti possono passare anche 5 mesi dai grilli piccini ai grilloni. Così, il prossimo passo, è comprare un tappetino riscaldante. Voglio proprio vedere se muoiono ancora così, senza tanti complimenti.
Sto cercando i cosiddetti silent crickets. Il loro nome è abbastanza esplicito ma lo scrivo lo stesso nel caso non si fosse capito. Sono alquanto silenziosi (vantaggio numero 1) e sono anche piuttosto grossi (vantaggio numero 2). Se qualcuno sa dove trovarli per favore mi faccia sapere.
Oggi un amico, sposato da poco tralaltro, mi ha detto che sarebbe carino fare un blog dal nome maisottolostessotetto. Ma mantenere due blog sarebbe troppo impegnativo. Anche se mi piacerebbe aprire un plog (è scritto proprio con la pi di Palermo) sul sito aipcnet dal nome Voglio l'erba voglio. Sottotitolo: perché non esistono solo le carnivore. E ora che ho anche l'Amorphophallus rivieri nessun plog è più appropriato.
Oh, quanti link oggi. E ora caffè e poi lavoro.

03 giugno 2007

E uno
E due
E...

E uno.
02/06/07
Il primo anno. Come poter dimenticare il brivido del primo abbraccio appena scesa dal treno, un anno fa? Come fare un resoconto dettagliato di quanto è stato bello, di quanto sempre lo è, ogni giorno di più?
Pur non essendo tanto conformisti e/o tradizionalisti abbiamo festeggiato andando a cena fuori. Il locale carino, la pizza anche, la birra pure. Ma nulla di più bello di guardare con i suoi occhi fuori dalla finestra, quando il cielo versa lacrime e dentro di te hai il sole, quando riprende a far fresco ma senti caldo. Quando vorresti dire tante cose e non riesci a parlare. Quando forse ti rendi conto che non esistono parole. Quando lo guardi e sorride, forse perché ha capito. Un anno, e per la prima volta non mi chiedo quanto durerà.
Gli sorrido. Ho capito.



E due.
02/06/07 quasi all'una.
Ho di nuovo tamponato. Poco dopo la stazione di Torino Porta Nuova. Complice la mia distrazione, le basole bagnate e scivolosissime e la mancanza dell'abs. Pur pigiando il freno la mia macchina si è schiantata sul paraurti della macchina di fronte a me. Lui non si è fatto nulla, mentre la seicento.. bhe la seicento mi sa che stavolta ha bisogno di un bel lavoro di ripristino. Siamo tornati a casa io e Roccio, io mortificata a mille. Ho tamponato due volte e tutt'e due le volte con lui accanto, pur avendo guidato in mille occasioni peggiori (neve, ghiaccio, in autostrade impensabili, con nebbia, diluvio universale e grandine). La macchina fuma un po' però non riesco a pensarci più di tanto. E' il nostro anno, questo giorno, e nulla può farmi pensare a qualcosa di brutto. Il tizio che abbiamo tamponato non è il solito uomo urlatore, è tranquillo e domani andrò al bar di sua gestione a completare lo scambio dei dati assicurativi (era notte, buio, fresco, pioveva e nessuno aveva voglia di stare lì a discutere).
Saremo senza macchina ma poco conta. Roccio non mi fa mai pesare nulla e non esiste disagio, con lui.



E...
Oggi
Mi manca. Conto i giorni che ci separano, i giorni che ci separano dallo stare sempre insieme. E mi ripeto quanto sono fortunata.
E mi sorrido. Ho capito, davvero.

01 giugno 2007

Il cactus mi somiglia molto.
Vive in posti dove sembra non crescere nulla, eppure c'è lui. Sotto il sole cocente e senz'acqua. Spine appuntire per proteggersi da chi vuole mangiarlo. Le sue necessità sono minime e cresce con una lentezza esasperata. Troppa acqua lo uccide. Poi, quando si sente pronto, tira fuori un fiore più grande di lui. Un fiore dal colore vivace.
Ed è allora che capisci che le spine non servivano per proteggere se stesso. Ma la cosa più bella che possiede. Il suo fiore.

Canzone del giorno: Live Your Dreams Save the Last Dance soundtrack
Ho installato beryl sulla mia Ubuntu Feisty. Adesso ho anche il desktop tutto animato e spocchiosissimo.

Oggi giornata pigra e lenta, l'orologio scandisce i secondi nell'attesa di questa sera. Devo muovermi, fare un sacco di cose ma sono inchiodata su questa sedia e non mi muovo. Non ci riesco. Ho delle foto bufe (con una effe sola) da mettere sul blog, ma sono scattate dal cellulare e dovrei riavviare su windows per scaricarle e poi riprenderle qui. Aspita. Ma si può fare, in ogni caso. Intanto vi lascio un bel filmato su beryl e ubuntu feisty.
Buona visione.