31 marzo 2008

Apripista, capialzàta, capiclaque

C'è chi ha la stoffa del leader.
Ad esempio quelli che aprono lla pista a coloro che sono dietro, quando salgono sul bus. E' un continuo scendiscendi ma se questi riescono a fare un gradino per salire sul bus, gli altri dietro lo seguiranno e allora saranno quelli che scendono a dover aspettare.

E' anche il caso del capoclaque, sempre così in ombra. Eppure ho partecipato come pubblico a una trasmissione (di mediaset): Candid Angels, presentato dal trio De Grenet, Mertz, Lagerback. Se fare il pubblico a una trasmissione è una cosa noiosissima (soprattutto quando non è richiesta la tua attiva partecipazione) lo spasso vero è rappresentato da lui, il capoclaque. Perché si sappia nulla delle trasmissioni televisive registrate è reale. Prima di cominciare registrano gli applausi e fanno le inquadrature delle gente che applaude. 10 minuti e le mani quasi diventano viola a forza di applaudire. E poi le risate.
Ridere alla battute sgallinate delle conduttrici è impossibile. Non sanno recitare nemmeno le battute che altra gente scrive per loro. Così ci pensa il capoclaque. Dice Ridete. E se ridere non vi riesce dice qualche cazzata, prende per il culo le presentatrici e via così. La gente ride e loro riprendono e poi quando montano mettono un po' di applausi, un po' di risate, un po' di applausi, un po' di risate e via dicendo.

C'è un leader ancora più invisibile, il capoalzàta. Nella vita è un ansioso, teme i ritardi ed esce di casa sempre in anticipo e sempre prima. Si alza a orari improponibili perché vuole avere tempo di fare tutto con calma. Quando prende il bus e magari ha finalmente trovato un posto, si alza due fermate prima della sua per essere sicuro di riuscire a scendere.
Quello, signori, è il mio caso. Ansioso nella vita, leader sui mezzi.

Sui treni in particolare, si ha vergogna di alzarsi per primi. Aspettano tutti che qualcun altro lo faccia. Però se qualcuno si alza e fa il primo movimento per mettersi la giacca (quel tengo con le dita la manica della maglia e ruoto la spalla perché il braccio entri nella manica della giacca) si assiste a uno scenario incredibile. Quasi come nel nuoto sincronizzato anche gli altri si alzano e roteano la spalla, tirano giù borse, si arrotolano sciarpe al collo. Poi tutti in fila indiana si dirigono all'uscita e ogni tot qualcuno si aggiunge alla coda, da dietro, dal mezzo, un serpentone unico e tu non arrivi più all'uscita. E pensare che da brava ansiosa avevi cominciato a vestirti ben 20 minuti prima. Ma per la tua carrozza sei quasi un'eroina.

28 marzo 2008

Occhio che

Ci sono dei giorni in cui il mio essere bambinaborderline si fa particolarmente sentire. E' che ho un lieve difetto, non riesco a tenermi dentro nulla. O meglio, la mia capacità di filtrare ciò che penso è inversamente proporzionale all'affetto che provo verso una persona. E' banale: più ci tengo a una persona e meno riesco a stare zitta.
Questo, va da sè, ha connotati anche abbastanza negativi. Ed è per quello che oggi sono un po' musona (ma il muso mi dona con questo rossetto ectra creamy marcato kiko).
Scherzi a parte, è quasi una settimana che ho un occhio gonfio, sembra che uno zanzarone gigante mi abbia punto sotto la palpebra inferiore dell'occhio, creandomi un gonfiore ma senza prurito. Per cui nessuno fa domande. Sembra che ho il muso perché ho sbattuto l'occhio contro lo spigolo della porta.

27 marzo 2008

Ieri sera serata fimo, quanto ho mangiato.

Praticamente stanotte non riuscivo a dormire perché ero ancora in fase digestiva e quindi oggi sto dormendo in piedi. A chi mi chiede qualcosa rispondo sempre Uh?.

Oggi sono in fase scazzata più del solito: i miei colleghi hanno ricevuto la paga e io no, per fortuna domani io e Roccio dormiremo per la prima volta a casa nostra (davanti alla quale non possiamo parcheggiare ma almeno ci possiamo dormire dentro).

Mi ha chiamato un call center di Calenzano (FI). Full time su turni però pagano più di quanto prendo qui e in più mi danno i buoni pasto. Contratto di 6 mesi. Se impazzisco almeno ho il sederone parato. Poi mi cercherò altro.

Vorrei scrivere altro ma mi sto scompisciando ascoltando "Gli atroci": me li ha passati Roccio.

Canzone del giorno: Volevo un taglio semplice Gli Atroci

26 marzo 2008

Questa è bella

Roccio stamattina ha avuto un po' di impegni. Il tecnico telecom doveva arrivare a casina nostra per allacciare la linea e l'appuntamento era alle 8.30. Peccato che alle 9.30 non era ancora arrivato nessuno. Così il nostro eroe decide di andare alla Firenze parcheggi. Per chi non abita in quelle zone sappiate che viverci è un dramma. I parcheggi sono a pagamento su quasi tutta Firenze e se vuoi parcheggiare senza pagare devi chiedere un permesso, ti danno un tagliandino e te puoi parcheggiare ma solo nella zona a te riservata. Che se una sera non trovi parcheggio e devi andare due isolati più in là paghi. O ti fanno la multa. E paghi comunque.

In ogni caso già la settimana scorsa entrambi abbiamo provato a chiamare per chiedere informazioni. Ma non c'è essere umano con cui comunicare: solo una voce registrata che prima di annunciarti il menù ti fa stare al telefono mezz'ora a spiegarti che se sei disabile devi fare così, se no devi fare colà, il numero per richiedere questo è quello, ecc ecc.
1 euro di telefonata e non se ne ricava nulla.

Quindi dicevo, alle 9.30 il nostro eroe va alla Firenze parcheggi (nel frattempo lo chiamano i tecnici telecom che "erano arrivati un po' in ritardo", peccato che si trovavano anche al numero civico sbagliato). Mentre con fatica parcheggia prestando attenzione al parcheggiatore abusivo perché non gli righi la macchina dato che non aveva pagato il pizzo, cerca con fatica l'entrata giusta. Come al solito gli uffici comunali (o delle società che lavorano per il comune) non hanno mai indicazioni chiare, giusto per creare ulteriori code solo nel cercare di capire dove si debba andare.

Quando finalmente trova lo sportello, prende il numero e tocca a lui, una commessa gli fa presente che se una persona è residente a Firenze ma in un altro posto, anche se ha domicilio presso la zona di cui sta richiedendo il tagliando, non è fattibile. Deve avere la residenza lì. Ma se una persona ha la residenza fuori dai comuni di Firenze o Prato va bene anche solo il domicilio. Così dico a Roccio "Vengo io a richiedere il permesso. Ho la residenza a Torino, più fuori di così!".
Peccato che ho scritto una mail e mi hanno risposto dicendo che posso richiedere questo benedetto tagliando solo se la macchina è intestata o a me o a un parente di primo grado. Altrimenti ciccia.
E dato che per legge noi poveri conviventi non siamo (e non saremo mai) neppure considerati famiglia, finchè Roccio non cambia residenza non possiamo parcheggiare davanti casa nostra.
Bello, no?

C'è almeno una bella notizia, oggi: il meeting delle piante carnivore si rifarà a Sesto Fiorentino, al liceo Agnoletti, dove Roccio ha studiato e (anche) grazie al quale ci siamo conosciuti.

Stasera riunione Fimo, vediamo che combiniamo!

25 marzo 2008

Comprare o non comprare?
E' una cosa da imparare

Sono preda dello shopping compulsivo di cosmetici. Cazzate, insomma.
Il problema è che sono partita con marche supereconomiche (l'anno scorso non avrei speso più di una decina d'euro per un articolo di makeup) fino ad arrivare a quelle un po' più importanti.
Sappiate che un ombretto (1,5 grammi di polvere colorata) MAC costa 15 euro. I pigmenti MAC costano 21 euro. Un blush NARS (pare che siano tanto bellini) costa 18,50 sterline.
Un buon rossetto marcato Benefit costa 13 sterline.

Ogni tanto però vado a comprare da kiko. Kiko è un'ottima marca italiana che costa molto poco. Un ombretto monocromo costa 2 euro. Un ombretto cotto 5,50 euro. Un mascara in offerta 3,50 euro. Idem un rossetto.

Ora sono in forse per un blush NARS e un illuminante. Sbavo dietro l'illuminante. Sbavo sbavo sbavo.

L'illuminante fa effetto vip americano. Avete presente quelle gotine tutte luminose con quell'effetto lucido ma non unto (come sarebbe invece per la pelle grassa)?

Esempio.






Quel luccichìo sulle guance, quell'effetto luminoso tanto cercato! Ma come ca**o si fa?
Eheh.

Che notiziona!

Certe notizie dovrebbero darmele da seduta e sotto l'effetto di sedativi.
Insomma uno dei miei amici da sempre si sposa. La news è arrivata così: io e Roccio portavamo a spasso Poldino, quand'ecco che lui, G, mi invia un sms chiedendomi l'indirizzo di casa che mi deve spedire una cosa. Io e Roccio ci guardiamo e ci diciamo "Mettiamo l'indirizzo di Firenze così gli facciamo una sorpresa!". Che ne sapevo che doveva inviarmi un invito per le sue nozze?
Mi risponde "Mannaggia, ma sarete qui per il 10 maggio? Mi sposo!".

E noi che pensavamo di fargli una sopresa!
D'accordo, sono un po' sconvolta. E' che quando con le persone un po' ci cresci (ci siamo conosciuti quando io avevo 13-14 anni) non riesci mai a immaginare che diventeranno adulte e si sposeranno.
Reagisco sempre in maniera bizzarra quando qualcuno che conosco da tempo mi dice che sta facendo un passo importante. La verità è che nessuno dei miei amici di vecchia data finora aveva compiuto il grande passo.
I l'ultima volta che lo avevo sentito era ancora sul prendilascia con una ragazza. M ed S che stavano insieme da 10 anni si sono lasciati questa estate.
Sono felice per G e C, sono una coppia solida e stabile, già convivevano da un paio d'anni e ora fanno questo grande passo.

Io e Roccio ci siamo rilassati questa pasqua e pasquetta. Dovevamo organizzare qualcosa con MinchiettaUno ma alla fine non abbiamo organizzato nulla. Così domenica abbiamo passeggiato in centro e lunedì idem. Intanto sogniamo delle cosine che vogliamo mettere a casa, ikea e non, di quali cose portare giù ora e quali dopo.

Venerdì mi è preso un attimo di follia e ho deciso di andare da Jean Louis David. La scelta era tra questo e un parrucchiere che si chiama Il bello delle donne, entrambi in due centri commerciali. Ho scelto Jean Louis un po' perché ho chiesto consiglio a Roccio (che ormai pazientemente sta imparando un sacco di cose. Per esempio oggi ho scoperto che ha imparato cos'è un correttore..) e un po' perché l'ultima volta che sono andata a Il bello delle donne a una delle ragazze è cascato lo specchio rotondo gigante di 5 quintali che si è quasi frantumato sul mio labbro superiore. Temendo per la mia incolumità e a discapito del portafogli ancora mezzo vuoto (ancora niente soldi dal pianeta lavoro) vado da Jean Louis. Ma perché un parrucchiere? Semplice. L'ultima tinta in casa mi aveva lasciata a chiazze, così volevo proprio evitare una triste replica. E poi volevo tagliarmi la frangia a metà fronte. E i capelli li volevo di un bel neroblù.
E poi mi rilassa, e dato che non vado mai dall'estetista nemmeno a farmi la ceretta (lametta e silk epìl rulez) ne ho approfittato.
Ma come al solito mi sono dovuta ricredere.
Se vai da un parrucchello e chiedi una cosa impossibile lui te la fa quasi perfetta: ma a nessuno di loro ruiscirà fare una cosa semplicissima come la mia richiesta.
Così sono uscita da Jean Louis con 51 euro in meno (e c'è chi dice che ho speso poco.. mha, per tinta e taglio solo della frangia mi sembra eccessivo), i capelli neri e non neroblù, per giunta a chiazze (ironia della sorte era il motivo principale per cui non li avevo tinti a casa) e la frangia storta!

Voglio un Lucano, cazzo!

21 marzo 2008

SuperMeme!

1. HAI 5 € E VUOI COMPRARE DEGLI SNACKS AD UN AUTOGRILL. COSA COMPRI?
5 pacchetti di patatine! Ma mi basteranno?

2. SE POTESSI REINCARNARTI IN UNA CREATURA MARINA COSA SARESTI?
un polipone

3. CHI E' LA ROSSA CHE PREFERISCI?
Ero io (prima di tingermi i capelli di nuovo!)

4. COSA ORDINI AL FAST FOOD?
Doppio cheeseburger pieno di insalata, salse e spezie. Sbav..

5. L'ULTIMO LIBRO LETTO?
Sto leggendo Un lavoro sporco di un tale..

6. DESCRIVI LE TUE MUTANDE PREFERITE
Sono marrone cacca con il pizzo beige ai lati. Fanno davvero schifo ma che ci posso fare? Mi ci sono affezionata.

7. DESCRIVI L'ULTIMA VOLTA CHE TI SEI FERITO
Mi hanno levato un neo. Dato che sono stata io a chiederlo è come se mi fossi ferita io, no?

8. TRA TUTTI I TUOI AMICI CON CHI VORRESTI ESSERE GETTATO IN UN POZZO?
Devo proprio?

9. CONCERTO ROCK O SINFONIA?
Rock!

10. COS'HAI COME WALLPAPER SUL TUO CELLULARE?
Roccio avvolto da un peluche a forma di drago marchiato Ikea.

11. BEVANDA GASATA PREFERITA?
Non ne bevo. Ah ma anche alcoliche? Allora Birra.

12. CHE TIPO DI MAGLIA STAI INDOSSANDO?
Un maglioncino a righe orizzontali rosse e nere.

13. SE POTESSI USARE UN SOLO MEZZO DI TRASPORTO PER TUTTA LA VITA QUALE SAREBBE?
elicottero!

14. IL FILM PIU' RECENTE CHE HAI VISTO AL CINEMA?
La valle di Elah

15. GLI ATTORI/ATTRICI PER CUI HAI AVUTO UNA COTTA?
Nicole Kidman (è troppo bella, fosse uomo non sarebbe così bella!)

16. LA TUA TORTA PREFERITA?
la pastiera napoletana (in particolare quella che fanno alla pizzeria funiculì di sesto fiorentino è nu' babbà)

17. COSA HAI MANGIATO PER CENA IERI?
Penne alla puttanesca, patatine fritte fritte, salame e crackers.

18. COSA VEDI ALLA TUA SINISTRA?
Il mio collega che passeggia, una serie di scatole contenenti portatili, due monitor rivolti verso di me, una scrivania..

19. TI SLEGHI LE SCARPE PER TOGLIERLE?
No, Solo le scarpe alte

20. IL TUO GIOCATTOLO PREFERITO DA BAMBINO?
Macchinine, robot tranformers

21. TI COMPRI DA SOLO DA MANGIARE?
per ora ci pensa mammà, vivo con lei

22. PENSI CHE LA GENTE PARLI ALLE TUE SPALLE?
aivoja, cerco di immaginarmi ogni cosa che dicono. penso che tutti sparlino nel bene o nel male di tutti, lo faccio anch'io.

23. L'ULTIMA VOLTA CHE HAI INGHIOTTITO UN BOCCONE AMARO?
qualche anno fa. sono stata pesantemente offesa e ferita, umiliata dalla persona di cui più mi fidavo.

24. IL TUO FRUTTO PREFERITO?
Banana

25. HAI UNA TUA FOTO MENTRE FAI LA RUOTA?
Non ci ho mai nemmeno provato. Ricordo che le mie amichette lo facevano ma io sapevo solo fare capriole..

26. HAI UN RAGAZZO/A?
Ho un uomo!

27. HAI MAI MANGIATO LA NEVE?
Certo! E' una cosa che tutti i bambini dovrebbero fare

28. DI CHE COLORE SONO LE TUE LENZUOLA?
eheh rosa (che vergogna.. fanno parte del corredo che mi ha regalato la mia nonna!)

29. IL FIORE PREFERITO DI TUA MAMMA?
margherite

30. HAI MAI STUDIATO BALLETTO?
No, sono scoordinata da morire

31. ASCOLTI MUSICA CLASSICA?
Qualche volta, se mi capita. quasi mai di proposito

32. GUARDI SPONGEBOB?
No!

33. L'ULTIMA COSA CHE HAI MANGIATO?
latte e biscotti stamattina, ma era molto presto e poteva essere vov e patatine.

34. LA GENTE TI CONSIDERA INTELLIGENTE?
A volte penso che mi sopravvaluti un po'.

35. CHE ORE SONO?
12.20

36. HAI MESSENGER ACCESO?
Ho skype acceso e la chat di gmail da firefox

37. HAI MAI PROVATO AD INCOLLARTI LE DITA INSIEME?
Involontariamente aivoja..

38. CHE PAROLACCIA USI DI PIU'?
cazzo

39. A CHE ORA E' PUNTATA LA TUA SVEGLIA?
uff, a me piace dormire al mattino. però se dormo non so che sto dormendo. quindi mi alzo alle 6 ma metto la sveglia alle 5.30 così posso spegnerla e dire che bello, posso ancora dormire... lo so, sono da ricovero...

40. CHE CD HAI NEL LETTORE?
di tutto, dai rammstein agli 883

41. DI QUALE FILM CONOSCI LE BATTUTE A MEMORIA?
Tutte le manie di Bob. geniale!

42. LA TUA INSALATA PREFERITA?
con pomodorini, mais e tonno. ma anche solo pomodori e cipolla cruda.. mmm

43. USCIRESTI CON QUALCUNO COPERTO DI TATUAGGI?
e quindi?

44. QUANTI ANNI FARAI IL TUO PROSSIMO COMPLEANNO
27. Si avvicinano pericolosamente i 30 (e io mi allontano più velocemente che posso!)

45. L'ULTIMA VOLTA CHE HAI AVUTO FARFALLE NELLO STOMACO?
Stamattina.

46. IN QUALE MODO LA GENTE SPESSO STORPIA IL TUO NOME?
Clara, Chiara

47. SE DOVESSI DIVENTARE FAMOSO CAMBIERESTI IL TUO COGNOME?
Macchè!

19 marzo 2008

Boicotta Majestic Audiola

Va bhe com'è ovvio abbiamo fatto pace io e mia mamma. Lei ha optato per prendere un altro portatile.
Ma questi sono altri discorsi.

Oggi sono truccata molto dark e non ho voglia di fare nulla nulla. Ma proprio nulla.
Stamattina ho installato un portatile, la rete non va. Mi chiede il mio capo di chiamare la ditta di Milano ma non l'ho ancora fatto. Arriva dopo un po' a chiedermi se ho avuto news e dico che non ho ancora chiamato.
Mi chiede se ho fatto i test su quel programma ma stavo facendo altro. Oggi faccio proprio fatica a muovermi, a pensare, anche a scrivere. Persino a leggere.

Oggi non vedo l'ora di scendere.

Novità: ho litigato con l'assistenza Majestic/Audiola. Vi prego boicottate queste marche.
Vi faccio un esempio di marca con un'assistenza favolosa. SBS.
Quando il gancetto in plastica dell'auricolare bluetooth mi si era rotto, loro me lo hanno rispedito senza problemi e gratis.
La settimana scorsa lo stesso auricolare è morto. Non si accende più.
Scrivo all'assistenza, corto circuito, mi dicono loro. Mi chiedono di andare con lo scontrino dal rivenditore e se ci sono problemi, di spedire a loro una copia dello scontrino e l'auricolare che ci pensano loro.
Cerco come una matta ma non trovo più lo scontrino, così avviso l'assistenza che la fava sottoscritta non ha più lo scontrino, eccomesifa?

Mi rispondono Sperando di farle cosa gradita ci invii lo stesso l'auricolare seguendo le modalità sotto indicate. Cosa puoi pensare di un'azienda del genere? Ma io compro tutto SBS.
Se cominciano a vendere anche mobili compro i loro!

Assistenza Majestic:
Vado all'Auchan munita di scontrino e apparecchio rotto (in questione, un lettore divx portatile con tanto di schermo che a metà film si blocca). L'Auchan mi dice che se c'è l'assistenza a Torino devo portarlo direttamente io in assistenza. Culo vuole che l'assistenza sia qui vicino.
Ieri porto il lettore e un commessillo mi dice che senza certificato di garanzia non si può fare. Comincio a incazzarmi. Certo che si può: a livello legale basta lo scontrino (mi ero informata apposta perché di questo apparecchio ho invece perso il tagliando di garanzia).
Mi dicono di chiamare l'indomani mattina (cioè oggi) il numero verde Majestic e chiedere a loro, se mi dicono sì (ma come?!?) di dire loro di richiamare il negozio di Torino per procedere con la riparazione. Chiamo, armata di bella incazzatura del giorno precedente. L'operatore quasi mi ride in faccia perché senza cedolino di garanzia non possiamo fare nulla. Ribadisco che legalmente, per la garanzia, vale solo lo scontrino. Lui ride (ride il bastardo) e dice che possono chiudere un occhio. Chiudere un occhio? Ma io ti denuncio (se solo fossi ricca, se solo avessi i soldi, se solo mi pagassero al lavoro!). Insomma alla fine dice che va bene, però con tutta quell'aria spocchiosa che me la immagino la sua faccia da fighetto ben pettinato che se mi passi davanti ti faccio crescere i capelli in dentro fino a occupare quello spazio vuoto nel cranio dove negli altri è presente un formoso cervello.
Gli dico di chiamare l'assistenza di Torino per dargli l'ok. Ride (ride ancora! Non dovrebbe farlo se ha intenzione di tenersi cari cari i suoi denti originali) e risponde che facendo così la procedura si allunga. Non mi interessa, dico io, ho già perso troppo tempo e questa è la procedura che mi hanno indicato in negozio.

Ma la legge, cazzo, che ci sta a fare se poi ognuno fa come minchia gli pare?

Canzone del giorno: quella che fa lallall lalallalalla lallalllala lallala carry me on lallalllalla sentita alla radio

18 marzo 2008

Che palle che palle che palle.
Possibile che mia mamma non si renda conto? Vado a vivere a più di 400 km da casa e vorrei insegnarle a usare il pc per videochiamarci gratis.
Ma perché non si sforza nemmeno un attimino per imparare qualcosa di nuovo per sua figlia? Ecchecazzo. Non ci prova nemmeno: ha deciso che è no, ed è no.
No perché dovrei richiedere il portatile a mia sorella, portatile che le avevo dato qualche mese fa e nonostante io sia sicura che lei non usi, non si chiedono indietro i regali.
No perché tanto ci sono i telefonini per videochiamarsi (ma forse non sa che quelli costano)
No. Punto.

Di liste da aggiornare

Finalmente ce la faccio a scrivere qualcosa.
In questi giorni ho avuto tanto da fare, anche in pausa. Sto cercando di risolvere ogni cosa prima di partire e lo voglio fare in meno tempo possibile. Ieri mi sono informata per l'asl, per le mie visite specialistiche che voglio continuare a fare qui. Ho spedito un auricolare bluetooth che non funziona più all'SBS (ho perso lo scontrino ma me lo riparano ugualmente, gentilissimi). Quindi sono andata in posta a fare mezz'ora di coda per spedire una bustina.
Poi dovevo inviare un fax per il subentro del contratto telecom, che ora sarà intestato alla mia mamma (per poi disdire e fare adsl+voce con tiscali, questo perché voglio che mia mamma impari a usare skype per videochiamarci e non voglio che paghi più il canone).
Altra cosa da fare, attivare l'internet banking sul suo conto. Se ha bisogno di qualche movimento particolare è possibile farla accedere da web (se con calma ci si mette a imparare).
Insomma un po' di roba.

Domenica sono uscita con RagnoB, era parecchio indietro sulle news. Non sapeva del basso, della rimozione del neo (2 grammi in meno, poco male, li ho ripresi tutti con gli interessi del 10000%). Poi mi ha chiesto della casa, è contenta per me anche se le spiace che vado via. Credo che alcuni rapporti possano rinforzarsi quando uno va via.
Noi ad esempio ci conosciamo dalla prima elementare. In quarta elementare, per motivi familiari, la sua famiglia si sposta in Sicilia. Quindi anche lei.
Da quella quarta elementare fino al 2000 circa ci siamo sentite solo per lettera. Ci si scriveva un sacco e a rileggerle adesso chissà che vita, che diari, che storie.
Poi pensando all'università ha deciso di tornare a Torino, città di cui era rimasta innamorata. Ma tornando ha capito che poi non era sto granché, che un po' le mancava Palermo, città dove ha studiato.
Eppure lei è una che si adatta ovunque e non si è fatta problemi. Ha riallacciato i contatti con me e un'altra compagna di classe con cui credo però non si senta più.
Piano piano e con mille cose che fa ha creato una rete fitta di conoscenze, e ora fa mille cose.
Ora chissà che succede, ritorneremo a scriverci molto probabilmente!
La cosa non mi dispiace, le lettere cartacee mi piacciono molto (ricevo ancora qualche lettera e devo dire che fa piacere selezionarle dallo spam quotidiano della mia buca delle lettere).

Oltre a cancellare voci da una lista rimasta troppo tempo in sospeso mando anche un sacco di email. Ogni giorno mi viene in mente qualcuno che vorrei avvisare della mia partenza. E scrivo.
Ho avvisato addirittura un mio professore delle superiori, abbiamo mantenuto un ottimo rapporto e ogni tanto ci sentiamo via mail. L'ho visto l'ultima volta poco prima di conoscere Roccio, ero andata a trovarlo nella struttura dove ora lavora.
Ha scritto una cosa molto bella e cioè che mi ha sempre stimato e continua a farlo.
Questo attaccamento infantile e quasi paterno verso il professore mi ha ricordato di quanto mi piacerebbe avere mio padre vivo oggi perché veda quanto sono felice. E per riappacificarmi un po' con lui.
Ma questa è un'altra storia.
Ieri Roccio è andato a casa nostra a incollare i nostri nomi sul campanello. Manca davvero poco.

P.s. abbiamo comprato l'ultimo libro di Remo Bassini. Forse nessuno se lo ricorda ma tempo fa mi aveva offerto un lavoro di grafica nella sua piccola testata giornalistica locale. Però sarei dovuta recarmi ogni giorno a Vercelli ed era davvero lunghissima, peccato. Era un lavoro che mi piaceva. Scopro così che sto comprando solo libri sulla morte. Sto leggendo un libro che si intitola Un lavoro sporco. Abbiamo comprato questo di Remo Bassini intitolato La donna che parlava con i morti e poi un libro intitolato Le intermittenze della morte. Vanno ad aggiungersi alla mia bellissima Antropologia della morte, testo infinito che ogni tanto apro senza mai davvero leggerlo.
Sapevo di essere un po' macabra ma così è troppo.

Canzone del giorno: Beautiful Stranger Madonna

12 marzo 2008

L'odissea delle nuove dimissioni

Ragazzi, forse non lo sapevate, ma adesso dimettersi è diventato più difficile che trovare lavoro.
Prima c'era la letterina. Ognuno la scriveva come gli pareva, magari ci faceva due cuori sopra. I più romantici la cospargevano di profumo, i più malinconici ci piangevano sopra, i feliciperchémenevado scrivevano insulti al datore di lavoro con inchiostro simpatico.

Ora non più, niente lettere corredate di fiorellini o insulti.
Ora ci pensano direttamente delle strutture che fanno da intermediario.

Comuni, centri per l'impiego e simili sono i fortunati vincitori dell'asta.
Ora esiste una procedura per le dimissioni volontarie. Incredibile come l'Italia riesca a mettere burocrazia dove non c'era, a rendere difficili cose prima semplicisissime, a complicare il Belpaese.

Per dare le dimissioni bisogna andare al centro per l'impiego (e prendere un permesso per farlo! Dato che hanno orari fortunatissimi, almeno per loro che ci lavorano), compilare il modulo informatico e farselo validare. Tornare al lavoro e dare il modulo, compilato e verificato al datore entro 15 giorni. Se no le dimissioni non sono valide.
Mi informo e scrivo al centro per l'impiego più vicino casa. La tizia, tra uno sbuffo e l'altro, mi dice che devo prendere appuntamento via mail.
Scrivo una mail e chiedo di poter prendere appuntamento. Mi rispondono di chiedere a un altro centro per l'impiego, che loro sono pieni fino al 20 marzo. Scrivo all'altro centro per l'impiego dove mi dicono che sono liberi e posso andare quando voglio (ovvero negli orari di apertura).
Dopo due giorni finalmente riesco a dimettermi infatti domani andrò al centro per l'impiego. Oggi parlo con i miei due capi (sono dipendente di un'azienda di Milano ma lavoro qui a Torino e oggi sono presenti entrambi i boss).

Il mio collega qui accanto mi riferisce che proprio quel centro per l'impiego è vicino casa sua però già quando ci passa lui è pieno di gente (lui passa di lì per le 8,15 credo) anche se aprono alle 9.
Sarà una mattinata devastante.

Roccio in queste sere va a pulire la casa e a togliere di mezzo un po' di cose della proprietaria. Sabato facciamo un salto da Ikea e controlliamo tende, mobili per il bagno, ecc ecc.
Io, presa dalla makeup mania, stasera mi sa che faccio un salto in centro a scovare prodotti ARTDECO e Make Up For Ever.

11 marzo 2008

1%

Oh, finalmente! Abbiamo firmato il contratto di affitto. Questo ha scatenato in me reazioni a dir poco contrastanti. In parte dovute alla sindrome premestruale (depressione, incazzatura facile, senso di colpa, pentimento, e poi via da capo) e in parte dovute al pensiero di ciò che devo fare (dimissioni, documenti, domicilio, ma poi l'asl? le mie visite? l'iscrizione al centro per l'impiego?).

Tutto questo condito da entusiasmo per questa novità estrema e paura, un po' di paura, ma penso sia normale.

Così mi sono fatta prendere un po' dal nervosismo, ma nulla di che. Solite cose a cui gli uomini sono abituati.
La fortuna estrema è che io non insulto mai, cerco di non mancare mai di rispetto e se alzo un po' i toni chiedo subito scusa. Mi piace la discussione ma non quella inutilmente aggressiva.

Oggi non posso dare le dimissioni perché purtroppo dal 5 marzo le procedure per dare le dimissiono sono cambiate, bisogna andare al centro per l'impiego, compilare un modulo, farlo validare, portarlo al capo e solo allora si può fare il countdown. Geniale.

Ho sentito il veterinario intanto che mi ha detto molto chiaramente che per Fiocco non si può fare molto. Ora sta bene ma l'emangiosarcoma è il peggior tumore che può capitare a un cane. Si propaga tramite il sangue e la rottura splenica che ha avuto ha facilitato quasi certamente micropropagazioni. Idem l'intervento chirurgico.
Ci sono tre strade:
- si aspetta e si lascia che il cane viva e muoia normalmente senza stressarlo
- si programmano controlli serrati ogni mese che non potranno salvarlo però ci daranno idea di cosa sta succedendo dentro di lui
- si programmano controlli ogni 3 mesi, per non stressarlo troppo e per lasciare che la natura faccia il suo corso senza per questo non essere a conoscenza di ciò che sta avvenendo dentro il suo corpo.

La prima strada è quella per cui opterei. Non voglio che soffra e voglio che rimanga in pace (se mai dovesse peggiorare, c'è sempre quell'1% di probabilità che non gli accada più nulla). E' quello che farei per me e sarebbe ipocrita per lui fare un'altra scelta. Però mia mamma è di vecchio stampo. Lei lo farebbe anche rioperare per salvarlo (in realtà rischiando di più e allungandogli di molto poco la vita). Quindi penso opteremo per la terza strada. Controlli ogni 3 mesi, così non stressiamo troppo Fiocco che comunque ha una certa età, e abbiamo un'idea di quanto gli rimane.

Anche per poter prendere una decisione definitiva. Sono a favore dell'eutanasia e se potessi, in condizioni simili, la sceglierei anche per me. E dato che lui ha la possibilità di non soffrire fino all'ultimo secondo..

Ma c'è anche l'1%. Speriamo.
Odio le statistiche.

05 marzo 2008

Un addio al nubilato che..

Ieri c'è stato un bellissimo addio al nubilato per una collega che va a vivere a Ginevra. Un salto incredibile.
Consideriamo che è venezuelana e vive in Italia, si sposa con un ometto di Ginevra. Bhe ne ha fatta di strada.
Ieri l'abbiamo conciata per le feste. Apericena all'Obelix (Ne avevo parlato un'altra volta sul blog, ricordate?).
Una tavolata accanto alla nostra ha praticamente fetseggiato con noi, così mentre noi abbiamo sistemato il finto velo alla nostra amica, una giarrettiera rosa con su scritto sexy ben visibile sopra i jeans e una fascia attorno alle spalle da addio al nubilato, un ragazzo tra loro ha confessato di averla sempre amata.

Eccolo (i pazzi hanno il video su youtube):


Dopo le abbiamo detto di girare tutto il locale conciata così per farsi dire qualcosa di carino (ma nessuno è stato in grado di dirle qualcosa di veramente carino, terribile!) ma visti gli scarsi risultati è stato necessario uscire. Tutte abbiamo indossato una coroncina comprata dalla sorella della futura sposa che ho indossato oggi anche al lavoro, eccomi:



Purtroppo a Torino sono tutte mezze cozze, ma in piazza Castello abbiamo incontrato un altro gruppo che festeggiava: i goliardi di Torino. Una fraternita universitaria (ma chi sapeva della loro esistenza qui in Italia?), tutti vestiti con mantelli e cappello stile Harry Potter.
Eccovi una foto che ho trovato sul web:



Quando mi sono avvicinati a chiedere loro come mai fossero vestiti così uno mi ha detto E come mai tu hai una lapide in testa? (la mia bellissima coroncina l'hanno chiamata lapide!).
Insomma erano lì per un rito di iniziazione: non appena ci hanno viste (eravamo in piazza Castello) ci sono venuti incontro. I tre iniziati si sono inginocchiati e hanno improvvisato uno spogliarello (mostrandoci il pannolone che gli altri adepti avevano fatto indossare loro). Con quel freddo allucinante sono rimasti a petto nudo cercando di convincere la nostra amica a non sposarsi e poi il sommo ha lasciato che lei scrivesse con pennarello indelebile sulla loro schiena. Dopo vani tentativi di farci bere con loro il vino che avevano portato ci siamo salutati e tornando indietro abbiamo beccato un gruppo di uomini veneti che si sono accollati e anche loro hanno cercato in tutti i modi di farci andare a bere con loro! Ma noi ciccia.
Però ognuno di loro si è fatto una foto con la futura sposa corredato da semiserie proposte di matrimonio.

E poi, ridendo e scherzando, ognuno è tornato alla macchina. Con la promessa di arrivare oggi al lavoro con la coroncina in testa. E difatti.

Dato che il forum che frequento delle donnine è inaccessibile anche oggi, metto qua un trucco fatto oggi che mi garba tanto tanto.




03 marzo 2008

Roma è...

In un'altra occasione avrei forse detto che la nostra gita a Roma è stata dettata dalla sfiga: venerdì e sabato ha fatto nuvoloso e ha piovigginato, domenica quando dovevamo partire era tornato il sole, ho avuto una lieve influenza intestinale ecc ecc. Non posso dirlo per varie ragioni.
In primis eravamo noi. Noi che abbiamo fatto la nostra prima vacanzina insieme, anche se solo per due giorni, anche se a Roma, dietro casa. Poi proprio venerdì ci hanno dato la notiziona: abbiamo casa (habemus casa, dato che siamo passati per San Pietro).
Ci hanno chiamati proprio mentre facevamo le foto di rito alla fontana di Trevi. Che dire! Felicità!

Roma è felicità alla fontana di Trevi quando l'agente immobiliare ti chiama per dire che finalmente avete tetto!
Roma è grandiosità ai fori imperiali e sotto il colosseo.
Roma è coatta e burina e buffa quando il finto centurione tutto tatuato dice Lèvate dar cazzo alla macchina di passaggio.
Roma è incredibilmente romantica perché siamo Noi.
Roma è terribilmente religiosa, davanti alle tombe dei papi.
Roma è antica e moderna.
Roma è bellissima.

Soprattutto perché a Roma c'è un monomarca MAC (e non Macintosh). Sappiate che ho fatto la pazzia di comprare due ombretti MAC che sono quasi una giornata di lavoro (e la tizia voleva ancora vendermi roba!).
Scriverò un post più lungo corredato da foto non appena riesco. Per ora beccatevi il ghigno malefico di chi finalmente inizia una vita di condivisione con la persona che ama. Tiè.