14 aprile 2008

un gran daffare

Finalmente riesco a scrivere: quanto è difficile trovare due secondi di tempo libero per scrivere un paio di righe. Cominciamo da domenica: siamo partiti da Torino con la 600 carica carica di roba. Libri, vestiario, computer, hard disk, sembravamo dei trafficanti di roba rubata. Il che ci porta al passo successivo: come dei bravi trafficanti di roba rubata non abbiamo fatto nemmeno una sosta. Nemmeno una. Odio fermarmi quando viaggio, mi sembra che il viaggio si allunghi terribilmente. Quindi una tirata di 4 ore e mezza fino a Firenze. Tappa dai suoi genitori per prendere la 207 e poi l'esperienza di vita più devastante che si possa fare. Guidare a Firenze. Per quanto a Torino i guidatori siano sfrenati, passino con rosso e non abbiano il minimo rispetto delle regole, puoi essere certo che se vai piano e se rimani nella tua corsia non può accaderti quasi nulla. Ieri nei due minuti di guida almeno due persone mi hanno tagliato la strada e uno ha cercato di venirmi prepotentemente addosso. Fatto il trasloco e poi parcheggiata la 600 in luogo sicuro siamo tornati a casa. Abbiamo mangiato qualcosina veloce e poi a nanna, stanchissimi. Io ovviamente non ho dormito moltissimo, oggi avevo il primo giorno di corso di formazione in un altro call center. Non sapevo le fermate del bus (perché internet andava e non andava) e stamattina siamo partiti un po' all'avventura. Meno male che il bus numero 2 arriva quasi lì davanti e sono arrivata appena in tempo. Il corso stamane è stato molto molto carino e la ragazza che ce lo teneva era davvero competente. Ho scoperto un bel po' di cose, ad esempio che una discussione è bene affrontarla 24 ore dopo una causa scatenante, perché il cervello ci mette 24 ore a elaborare delle emozioni. Ci vogliono 13 settimane per creare una nuova connessione neurone-neurone e far passare un'azione dal conscio all'inconscio. La prima impressione di una persona ce la si fa in 7 secondi ma poi ci vuole un anno e mezzo circa a smontarla.
Ho scoperto di essere brava a parlare in pubblico e a "reggere il palcoscenico" come mi è stato detto.
Ma ora sono stanca morta, per fortuna Roccio mi da' un sacco mano in ogni cosa. Anzi potrei dire che il 90% delle cose le fa lui. Stasera però sono proprio morta, è venuto a prendermi a Calenzano e poi siamo anche andati a fare spesa prima di tornare a casa.
Mia mamma è un pochetto triste, penso sia normale e spero le passi. Spero che capisca quanto difficile sia anche per me fare il passo che sto facendo, ma lo faccio perché felice di farlo e sicura della persona che ho accanto. Spero che si ricordi di quando era giovane, avendo fatto lo stesso con il mio babbo. Lei si è sempre lamentata di lui ma sono certa che lo rifarebbe ancora, potesse tornare indietro..

4 commenti:

Zion ha detto...

come sei coraggiosa, carla! e giusto per non darti neanche un po' di tregua, ti ho lasciato un meme piccolissimo da fare....puoi farlo entro i prossimi 6 anni.
Tanto io ti leggerò sempre :)

http://nowhereinmymind.blogspot.com/2008/04/memmizziamoci.html

Zion

Carla ha detto...

Bella Zion! Ora non posso fare il meme e non voglio leggere cosa hai scritto per non influenzarmi! Appena ho due secondi di tempo (siamo appena riusciti a configurare la connessione! eheh) lo faccio, anzi mi segno intanto sul blogghete le regole! Bacio fortissimo, capo.

Anonimo ha detto...

http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/cassazione/cassazione-call-center/cassazione-call-center.html

Carla ha detto...

Ho letto: speriamo che sia davvero così. E speriamo che io riesca a trovare un altro lavoro! eheh