22 luglio 2008

Habemus Vaffanculo

Mea culpa, oggi riascoltavo il cd del concerto ed ebbene sì. Il Vaffanculo non l'hanno levato. Bene.

Stasera sono proprio soddisfatta, mi sono allenata al basso e mi è venuta l'idea di prendere anche lezioni. Anche solo per capire se metto bene le mani. Perché sapete, sto suonando col plettro. E ogni tanto mi chiedo: come si fa a suonare un basso col plettro?
Il basso va suonato con le dita. E' il su' bello, come direbbe Roccio. Lui pensa che le lezioni non mi servano. Ma io sono terrorizzata dal prendere un'impostazione sbagliata e vorrei che qualcuno mi dicesse come si mettono e dove queste turlupine di mani.

Così siamo giunti ad un accordo, posso andare in una di queste scuole e provare una lezione aggratis, di solito lo fanno. E magari farmi insegnare un po' da un nostro amico che è mastro bassista. Peccato che questa persona non ha mai tempo. Ma nemmeno noi.
E sono pronta a scommetterlo: le sue ore libere saranno le nostre ore impegnate e viceversa. Comunque va bene, per ora sto facendo esercizietti del cavolo che tanto del cavolo non sono. La mia difficoltà, il mio Everest, la mia balena bianca è il dito mignolo. Oltre a non avere forza perché nella sua vita non ha fatto altro che dormire (come lo invidio) è proprio piccino. Anzi diciamo che tutte le dita sono piccine. E il manico di un basso a 6 corde è grosso. E i tasti larghi. E saltare dal primo tasto all'ultimo, dall'indice al mignolo, senza staccare l'indice dal primo tasto (Roccio mi frusta ogni volta che stacco un dito dalla tastiera senza che ci sia un pericolo incombente, ad esempio se per la fatica mi diventa blu e sta per andare in cancrena).
Insomma, nonostante il lavoro, la casa (che comunque è sempre disordinata e io devo dirlo sto diventando piuttosto paziente, un po' perché mi rendo conto di essere caotica da morire - vanto la presenza di un portatile sempre acceso sul tavolo della cucina, anche quando mangiamo - e un po' perché non voglio diventare di quelle donnine che corrono dietro l'uomo dicendo tiragiùlatavolettaraccogliicalzininonsbriciolarmipercasa, ecc ecc), gli impegni casalinghi e cibari quali la spesa, gli impegni igienici come doccia und bidet, le coccole, il lavoro, il lavoro e ancora il lavoro riesco a ritagliare sempre mezz'oretta per il basso. Tant'è che ho quasi deciso di dargli un nome.

Stasera è tragica anche perché non abbiamo acqua. Non esce acqua dai rubinetti, quindi non possiamo nemmeno tirare lo sciacquone, figurarsi fare la cacca come speravo. In viale morgagni hanno sostituito delle tubature e alle 21 erano ancora lì che martellavano con l'acqua che gli arrivava alle ginocchia.

In buona sostanza e per riassumere. Sono felice di queste scelte. Sono soddisfatta della mia vita.

E sono sempre più innamorata.

Anche se mi frusta quando stacco le dita dalla tastiera del basso.

1 commento:

Zion ha detto...

le donne non si toccano nemmeno con un fiore! :D beh, però le musiciste sì...
^_-

Zion