01 settembre 2008

Deserti abitati

Per tutta l'estate non abbiamo mai trovato nessuno in autostrada. Il deserto. Davanti e dietro di noi.

Per cui quando la radio annunciava il classico bollettino rosso o peggio, quello nero, noi ci guardavamo e pensavamo "Sì, vabbhe".
Ier purtroppo siamo rimasti bloccati all'altezza di Versilia, o meglio, 700 mt prima dell'uscita di Versilia. I 700 mt più lunghi della mia vita, che per percorrerli ci abbiamo messo il tempo che ci occorreva a tornare a Firenze senza traffico. Usciamo a Versilia ma la situazione non è rosea. La radio la indicava come uscita obbligatoria, anche perché in autostrada si erano formati prima 10, poi 12, km di coda. Abbiamo ripreso l'autostrada più avanti e ci abbiamo messo un'ora e mezza in più del massimo che mai ci abbiamo messo a fare quel tragitto in macchina.
Ma non importa, siamo arrivati e non ci abbiamo messo 10 ore.

Sabato sera abbiamo rivisto i nostri nipoti: come crescono. Il più piccino ora gattona e si appiglia a tutto per tirarsi su e camminare. La più grande cerca di attirare a sè l'attenzione anche alzando le mani.

Da venerdì sera ho cominciato a leggere "La solitudine dei numeri primi". Quando leggo libri così famosi devo lottare contro i pregiudizi e contro le aspettative: divento ipercritica. Avete mai provato a leggere Josè Saramago? I testi di per sè sembrano stupendi, ma ho acquistato Le intermittenze della morte e non sono riuscita a leggerlo. Saramago non usa punteggiatura. Non capisci se qualcuno sta parlando in prima persona. Non capisci a cosa si riferisce, mancano le normali pause che dovrebbero essere presenti in ogni frase scritta da un bambino delle elementari e, se può sembrare coraggiosa come scelta stilistica, a lungo andare diventa semplicemente noiosa e faticosa per il lettore. Giordano Paolo scrive in maniera essenziale, riesci a immaginare perfettamente le scene che descrive e non manca il minimo dettaglio. Finora mi è piaciuto, oggi lo porterò al lavoro così ne leggerò un altro pezzettino. Forse. Devo anche andare a fare un po' di spesa.
Vediamo.

4 commenti:

rompina ha detto...

io l'ho finito in due giorni, e' vero, scrive in maniera essenziale e riesce a dare fotografie nitide delle scene che descrive...ma manca qualcosa.
posso azzardarmi a critica?
l'idea e' buona, ma non l'ha sviluppata nel modo migliore...per me.
e sinceramente parlando credo che allo Strega quest'anno avessero dei decerebrati mentali sgrammaticati per far vincere un libro cosi' semplice...che di solito per me e' un complimento, ma non in questo caso...

Carla ha detto...

Ciao rompina! Sì è una critica che ho sentito da tante persone. Vediamo come finirà, mi hanno detto che la fine è così così..

Zion ha detto...

l'ho letto anche io, e pure io in 2 giorni!
a me è piaciuto, lo stile è asciutto come ci si può aspettare da una mente che ha studiato fisica :)

e anche la fine m'è piaciuta. de gustibus, dai!

Zion

Carla ha detto...

Anche a me è piaciuto. E' scorrevole e semplice. Bhe la fine è.. quasi a libera interpretazione? eheh