08 ottobre 2009

La mia paura

Ho capito cos'è che mi fa una terribile paura. Sin da piccina (e parlo di un'età davvero tenera, attorno ai 4 anni) guardavo i film horror con mia mamma, che è una superappassionata. Non ho mai avuto grandi paure. L'unico film che mi abbia mai impressionato, e avevo circa 7-8 anni, è stato "Profondo Rosso". L'unica volta che ho dormito con i miei.
Per il resto no, ricordo che mia sorella, di 6 anni più grande, mi svegliava di notte chiedendomi di dormire con lei perché aveva paura.
La cosa però non la tranquillizzava perché la sottoscritta soffriva di leggero sonnambulismo che mi faceva sedere di notte sul letto ad occhi aperti bofonchiando qualcosa. Mia sorella, dormendo con me, era più devastata che riposata.

Sto leggendo molto in questo periodo, qualcosa tipo 2-3 libri al mese. Leggendo persino nella pausa pranzo perché il tempo è poco (già risparmio tantissimo tempo non facendo le pulizie, i rotolini di capelli miei e di Roccio ringraziano perché proliferano a vista d'occhio). Il libro che sto leggendo ora è "Risvegli" di O. Sacks. Adoro i casi clinici, mi immergo totalmente nelle storie personali dei pazienti, e mi ci ritrovo. Forse perché sono stata, sono e sarò paziente e leggendo le storie cliniche riesco a capire cosa vede in me un dottore.
La differenza tra gli altri medici e Oliver Sacks è la sua umanità. Quando capisci che un medico dovrebbe essere, prima di tutto, un essere umano e avere il dono dell'empatia e vedi che spesso non è così, leggere un libro come questo ti apre il cuore.
Su "Risvegli" hanno fatto un bellissimo film con R. Williams e R. De Niro. Se siete minimamente interessati ai casi clinici vi consiglio, dello stesso autore "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" (il mio prossimo acquisto sarà la fonte d'ispirazione di O. Sacks, Lurija "Viaggio nella mente di un uomo che non dimenticava nulla").

Ho divagato.
L'altra sera stavo appunto leggendo questo libro, "Risvegli" che parla di gravi pazienti post-encefalitici risvegliati, per un breve periodo, dalla L-Dopa (farmaco usato nel morbo di Parkinson). Le storie di questi pazienti sono tragoche e bellissime. Persone che, fino a pochi giorni prima erano praticamente dormienti, assenti, ora si risvegliano, apprezzano la vita, scrivono diari. Ben presto la malattia torna nella forma più estrema e la L-Dopa nulla può più. Si manifestano allucinazioni, psicosi, acinesia, crisi oculogire, tremori parkinsoniani e molti di quei pazienti tornano nel loro stato precedente. La risposta al farmaco è, però, del tutto personale e imprevedibile. Capita che alcuni pazienti non rispondano molto bene, ma fuori dall'ospedale e in ambiti più tranquilli, riescano a vivere senza alcun problema di sorta.
Mentre leggevo le loro storie ho avuto un piccolo attacco di ansia. Il respiro mozzato, la deglutizione frequente, lievi allucinazioni visive. La cosa mi ha inquietato e presto ho capito. Ho il terrore delle malattie croniche. Nè mostri, nè demoni, nè spiriti mi inquietano tanto. Ho il terrore di non essere più me stessa, di impazzire, di non essere più Carla, ma la persona affetta da tale sindrome.
Questa non è una paura che termina spegnendo la tv o chiudendo il mio bel libro. E' una paura ancestrale dell'essere umano.
Posso scriverlo? Va bene.
Ho come l'impressione a volte di sentire le mie cellule invecchiare, o moltiplicarsi senza sosta. Piccole microscopiche formiche che scorrono nel FormiCarla. Pazzia?
Forse.
Ma questo blog, non a caso, si chiama bambina borderline.

P.s. visitate la mia libreria.

3 commenti:

Zion ha detto...

a volte ci si ritrova ad essere coraggiosi anche se non ci si crede. sei coraggiosa, mica ha torto quel medico ossigenato!!! ;-)

Zion ha detto...

ops...ovviamente ho sbagliato a postare qui e non lì, ma spero che sia chiaro...è che sono una cicciopasticcio!!! >_<

Carla ha detto...

Eheh non preoccuparti!!! E grazie!! davvero. Io mi sento più pragmatica che coraggiosa. E più rassegnata a volte. Della serie "non è che abbia molte alternative". Mi devono operare? Ho una fifa boia ma non ho scelte. Devo assumere una pastiglia che mi fa gonfiare e mi scombussola gli ormoni? Non ho scelte.
Ho provato con le pastiglie a rimandare ma il mio endocrinologo mi ha tirato le orecchie... e non ho avuto più scelte!