09 marzo 2010

Un weekend tra piante (carnivore, ovvio)

Questo weekend è stato impegnativo, ma molto bellino. Sabato mattina arriva il pacchetto con la palette (o come la chiama la mia collega "la paletta") di Alice in Wonderland made by Urban Decay. Ovviamente la provo subito, i colori sono molto pigmentati, le matitine sono spettacolati e la confezione, bhe è il pezzo meglio. Dopo aver rotto tanto finalmente è arrivata.
Sabato pomeriggio facciamo due passi, anche perché al liceo dove ci sarebbe stato l'incontro di piante non c'è nessuno, quindi scopriamo in un bar lì vicino, una tavoletta di cioccolato spettacolare, marca Amedei.
Appena arriva l'ora x andiamo a casa, ci devono raggiungere amici per andare alla cena al buio.
Cos'è una cena al buio? E' una cena dove usi tutti gli altri sensi perché si mangia al buio totale. E' organizzata da un'associazione di non vedenti, e gli stessi non vedenti ci fanno da camerieri. Si entra in questo stanzone buio accompagnati dai camerieri, stile trenino, che ci portano al tavolo e ci fanno accomodare sulle sedie.
Mangiare al buio ti fa gustare tutti i più piccoli sapori, i rumori diventano preziosissimi, e ogni cosa si presenta in maniera differente. Non ci sono distrazioni visive e si è più concentrati su ciò che dice l'altra persona. Quando Massimiliano, uno dei camerieri, ci fa fare un giro per la stanza, scopriamo che per terra sono sistemati dei cavi che permettono loro di orientarsi, e che all'altezza di ogni tavolo, incollato al pavimento, è presente un cartone. Questo gli serve per capire dove fermarsi quando passano con i carrelli. Il caffè si prende alla luce, questo per evitare che qualcuno si scotti. I commenti successivi sono stati relativi a queste cose, soprattutto versarsi l'acqua è stato molto difficile. Per quanto ci sembrava di inclinare la bottiglia alla fine il bicchiere non si riempiva.
La cosa che più di tutte mi ha commosso è stato il tocco di Massimiliano che non è un tocco di una persona che ti sta prendendo per mano ma che, in qualche modo, ti vede.
Due ore certo non sono una vita. Ma sicuramente hanno un significato.

Domenica mattina mi sveglio presto per farmi la doccia, ci aspetta una giornata carnivora. E' tanto che non vado agli incontri, un po' perché non c'è più nessuno che conosco, un po' perché è cambiato lo spirito e questo mi spiace. Infatti la prima parte dell'incontro riguarda un progetto di conservazione delle piante carnivore in Italia (nello specifico di un particolare tipo di piante che sembra crescere solo in un particolare posto della Toscana). E' una cosa molto bella, ma... non lo so. In ogni caso ho imparato delle cose nuove e ne sono contenta. In più ho comprato una Sarracenia flava var. Cuprea ed ero felice come una bambina che ha un giochino nuovo. Il grandissimo Sergio Cecchi mi ha donato un po' del suo sfagno e una fogliolina di Cephalotus che spero riesca a fare la sua taleina.
E' stata una giornata carina ma confesso di essermi sentita un po' fuori posto. Non lo sento più come un mondo che mi appartiene, per cui continuerò a coltivare ma non so quanto potrò andare agli incontri, se non altro per "incontrare". Se ci andrò sarà per acquistare qualche pianta o per fare una passeggiata e quest'anno spero di non saltare Longarone, più per i rettili che per le piante.

Domenica sera una pizza tra amici è la scusa affinché i nostri ometti possano mettersi d'accordo per preparaci la cenetta per il giorno dopo, festa della donna. L'idea è stata di Melania che ha proposto "ma perché invece di andare a mangiare fuori non ci facciamo preparare una bella cenetta?". L'idea è fantastica e i nostri ometti, il giorno seguente, sono stati davvero eccezionali.
Hanno fatto la spesina e hanno preparato una cena eccezionale.
La tavola era carinissima e al centro tavola era pronto un menù scritto a mano: ogni piatto aveva il nome di una donna famosa. Antipasto in bicchierino di formaggio e aceto balsamico, e rotolini di strisce di zucchine cotte alla piastra ripiene di prosciutto cotto e formaggio frullati, mezze penne con 'nduja e gorgonzola, coscette di pollo impanate nei cornflakes, cotti al forno e contorno di zucchine, torta mimosa.
Decisamente la festa della donna più bella della storia. Qui le foto.
Bravissimi i nostri ometti, ora scusate c'è uno spogliarello che mi aspetta, devo mettere su la
Canzone del giorno: Hot Stuff Donna Summer

P.s. stanotte ho sognato il matrimonio di una mia cara amica. Lei aveva lo stesso vestito del suo vero matrimonio, però era bianco invece che verde. Camminavamo tutti dietro di lei e dello sposo come a una processione per un funerale, in una piazza di una città sconosciuta. C'era tantissimo vento e molto silenzio. Io la vedevo da dietro e i suoi capelli si muovevano in modo convulso. Si gira verso di me e mi dice "Vedi perché? Hanno tagliato tutti i pini. Questo è male".

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