20 settembre 2010

Tecniche e Tarocchi

La nuova tecnica per le pastiglie fa schifo: ogni mattina sono sempre stanca perché un conto è posticipare la sveglia in fase REM, un conto è sedersi sul letto, aprire le scatoline, prendere la bottiglietta d'acqua, cercare di ingollare pasticchino (eutirox) e pasticcone (tamoxifene) facendo bene attenzione che nulla rimanga incastrato in gola. Poi in genere una volta seduta sul letto mi scappa fortissimo la pipì: allora che faccio? Mi rimetto a letto che tanto rimango a contorcermi? No, mi alzo e vado in bagno. Risultato: già prima delle 7 sono sveglia e in coma.

Lunedì bestiale stamane: una signora al telefono continuava a dire "La 'un mi convince" qualsiasi cosa le spiegassi. Però, risolvendo un piccolo problema, ho ricevuto una mail dalla responsabile la quale ha affermato che "sono un mito". Questo compensa largamente l'essere pignola di qualche giorno fa.

Comprerò (anzi mi farò regalare da Roccio, perché non si comprano) un mazzo di Tarocchi. Il gioco dei Tarocchi è molto antico e non si riesce a risalire alla sua origine. Col tempo, poi, tutti hanno rivendicato la paternità del Tarocchi: ebrei, egiziani, cinesi (sono uscite carte molto belle: egiziane, delle fate, delle streghe ma tutte assolutamente finte). I Tarocchi sono un pout pourri di tutto questo. Jodorowsky, fumettista appassionato di Tarocchi, ha sempre utilizzato i Tarocchi di Paul Marteau, considerati quelli classici (di Marsiglia, come il sapone). In realtà, trovando un antico mazzo di carte dipinte a mano, Jodorowsky ha scoperto che anche i Tarocchi di Paul Marteau sono dei... tarocchi. O meglio, sono quelli che più si avvicinano ai "veri" Tarocchi, per lo meno le figure sono pressoché identiche, ma alcuni colori e alcuni dettagli cambiano. Ed essendo carte interpretative in cui la simbologia, anche dei colori, è importantissima, si può immaginare come il rosso, nelle scarpe dell'Imperatore che fino ad oggi venivano dipinte di bianco, cambi totalmente il senso. Non è infatti il rosso, colore più passionale che spinge l'immaginazione verso una probabile conquista, mentre il bianco fa pensare a qualcosa di più puro e retto? Così, visto che il mio mazzo di Tarocchi è andato perduto (preso da mia sorella? sistemato da mia mamma? portato qui e nascosto da qualche parte?) ho deciso che il mio prossimo mazzo di Tarocchi sarà quello ridisegnato in toto da Jodorowsky.
Premetto, non considero più i Tarocchi o l'I Ching come un'arte divinatoria. Quando ero piccola leggevo spesso carte, fondi del caffè, mani, I Ching nella speranza di trovare la risposta a una domanda spesso inesistente (oddio facevo anche sedute spiritiche e disegnavo amuleti su pergamena).
Ora ho capito che i Tarocchi e l'I Ching sono un "gioco", così vengono definiti almeno i Tarocchi, ma soprattutto sono interpretativi. Non dicono mai cose chiare ma ti aiutano a scoprire dove sei e dove stai andando. Se il Carro è accanto alla Morte, io posso dire che si verificherà un evento che porterà sicuramente dei grandi cambiamenti o che la persona in questione farà una scelta che porterà a un grande cambiamento. Io non posso sapere (come non lo sanno le carte) che tipo di cambiamento sarà: ma la persona che mi interroga sicuramente sì. Chi non si trova mai di fronte a una scelta? Se la persona in questione sta da tempo aspettando che qualcuno glielo ricordi eccole lì. Nessuna magia dunque, mera psicologia. L'I Ching è ancora più spettacolare. Non è visivo, perché quelle linee e quei tratteggi non ti possono dire nulla, quindi o vai di manuale (come me) oppure impari a memoria gli 8 trigrammi possibili da combinare in esagrammi e poi interpreti. Il risultato sarà qualche verso assolutamente senza senso tipo "La calma si trova nell'acqua, può essere utile attraversare un grande fiume".
Oppure "Distruzione: cercate di non muovervi". Nulla di quello che ricaverete dall'I Ching avrà un senso compiuto ma, una volta avvenuto il fatto, io ho sempre esclamato "Ecco, lo sapevo, l'I Ching me lo aveva detto". La verità è che nulla di ciò che aveva predetto era stato minimamente comprensibile per me prima che l'evento accadesse. Dopo in effetti è facile dire "me lo aveva detto". Se mi dice di non muovermi e io non capisco a che si riferisce, non appena compio un passo falso e faccio la cazzata ecco che lo strumento divinatorio dell'I Ching arriva: totalmente inutile. Tuttavia mi diverte farlo, perché a volte qualche frase può illuminare e magari farti riflettere. E' come quando una persona ti racconta una storia, una fiaba, con una morale. E non tutta la morale è applicabile a te, ma c'è una frase, una piccolissima frase che ti fa riflettere e che magari ti aiuta a capire delle cose.
Esempio: se la mia collega mi racconta che deve svasare delle piante perché le radici sono troppo grandi ed escono dal vaso, io posso pensare che è ora di portare i problemi fuori dalla mia testa prima di esplodere.
Tutto questo per dire che se qualcuno è convinto che i Tarocchi possano predire il futuro, molto probabilmente si sbaglia. E forse spenderebbe meno ad andare da uno psicanalista.
Ah, un'altra cosa buffa. Una volta ci sono stata da una psicoterapeuta, era molto brava ma sono stata da lei solo un paio di volte. Mi piaceva il suo modo non freudiano di trattare con la gente. E sapete che mi disse? Che ero molto giovane, ed era normale che volessi tenermi molte porte aperte, ma una volta presa una decisione la strada sarebbe stata tutta in discesa. Perché quando hai deciso cosa fare è tutto più semplice. Fu la stessa cosa che mi disse, pochi anni prima, un ragazzo leggendomi i Tarocchi. Disse che avevo molte scelte a disposizione e qualunque strada avessi scelto, mi sarebbe andata bene.
E avevano ragione entrambi.

Canzone del giorno: Paparazzi Lady GaGa

Qui qualcosa in più sui Tarocchi che pare siano italiani (?).

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