07 aprile 2011

Compiti per casa

Devo fare i compiti che la psicologa mi ha dato da fare per casa. Ma non ne ho voglia. Sono impegnativi.
Il primo esercizio consiste nel cercare quali sono stati i miei modelli nell'arco della mia vita. Il suo sospetto è che ce ne siano stati troppi. In effetti.

Il secondo compito è di rileggere ciò che ultimamente mi è stato scritto di brutto. Ogni volta che qualcuno mi vomita addosso qualcosa, io mi sento come disintegrata. E' la mia immagine non ben definita di me stessa che si disintegra. Devo provare a leggere queste cose e dirmi che "quella di cui parlano non sono io, perché io non sono quel mostro".
Devo leggere con distacco e sapere che quella è solo un'opinione.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio. Senza dire il peccatore.

Mi è stato scritto, recentemente, di essere un po' opportunista, ipocrita e falsa. Ipocrita e falsa sono proprio termini utilizzati, mentre il primo è ciò che si deduce dall'intera mail (messaggio di facebook).
Appena ho letto questo messaggio, non dedicato a me ma a una mia amica, nella quale le si spiegavano i motivi per cui lei sarebbe stata esclusa dalle sue amicizie ("perché non voglio vedere quella Colombo nemmeno in foto") mi sono sentita mancare. E' una persona che io ho sempre difeso anche se non se lo sarebbe meritato, a quanto pare. Alla quale pensavo con tenerezza anche se non ho mai condiviso le sue idee. Nemmeno una, eh? Che a volte quando parlava mi si rizzavano i peli sulle braccia. Però ho sempre cercato di contestualizzare la situazione e anche se spesso mi faceva venire il nervoso, inghiottivo e basta.
L'altro messaggio, o meglio l'altra serie di messaggi, riguardano un caro amico. Che tipo un mesetto fa mi aveva detto che non ci saremmo mai più visti. Non ha più risposto al telefono, non ha più risposto ai messaggi.
Non capivo.
No, davvero non ci arrivavo. Così ho atteso paziente un mesetto prima di chiedere di nuovo. E ho ricevuto una bella batosta. Mi sono sentita dire che sono un tornado che entra nella vita delle altre persone senza chiedere il permesso e va via all'improvviso. Che sono tornata da mia mamma senza pensare a quanto questo l'avrebbe sconvolta. Che non agisco di cuore ma solo in base a ciò che in quel momento va bene per me.
Ovviamente questa è stata una mazzata ancora peggiore. So che in questo secondo caso non c'erano intenzioni cattive, ma a volte sentirsi dire certe cose, in certe modalità e con questi tempi lunghi, bhe non è facile.
Insomma devo ancora leggere questi messaggi e farmeli scivolare addosso. Per quanto mi riguarda, almeno ripensandoci non mi sento così agitata come prima.
La mia insicurezza è qualcosa di totalmente inumano.
Meno male che, finalmente, domani. Dopo due settimane.
Domani.

3 commenti:

Squilibrato ha detto...

Gli psicologi sono troppo costosi.

Zion ha detto...

le persone sono molto brave a ferire. Mi fai riflettere.

Carla ha detto...

@Zion alla fine ho riletto i messaggi col dovuto distacco. Ti dirò, rileggendo il messaggio della prima persona ho quasi sorriso. Nel secondo messaggio ci ho trovato del vero, ma le modalità, ragazzi, le modalità sono sbagliate obiettivamente.
Le persone a volte feriscono, e lo fanno al solo scopo di ferire. E' quello che non tollero.