12 luglio 2011

Musica e nostalgia

Se non avete ancora letto i racconti di ieri vi invito a farlo immediatamente.
Due cose stamane.
Prima nota: ci sono due punkabbestia che dormono nel pratone fuori dall'ufficio (si trova in un complesso che una volta era una fabbrica di succhi di frutta, pensa te - a memoria è rimasta la ciminiera) sistemati alla bell'e meglio su un materasso di fortuna preso chissà dove.
Li invidio perché sono liberi. Io mi sono venduta per il lavoro e per un sacco di cose. Non potrei avere la cresta o i capelli colorati come piace a me, non posso vestirmi come mi pare (oddio bhe in quello ci sono quasi eh?) e penso allora: rinuncerei a tutto ciò che ho, tutte le mie comodità per vivere scialla in libertà? Mi dico di no e sorrido della mia ipocrisia.
In ogni caso li invidio.
Ci penso spesso, dovrei trovare qualcosa da fare che mi possa permettere di essere come sono (nel mio caso penso ci possano essere poche cose: l'artista, la parrucchiera, l'estetista o lavori tipo la fotografa).
Seconda nota: mi sono svegliata con un po' di nostalgia. Ma forse è perché mi devono arrivare. Quando mi devono arrivare qualunque cosa mi fa piangere.
Poi penso alla Corsica, si sta avvicinando la vacanza, e stasera ho un altro colloquio, e domani sera parto per Torino quindi mi rilasserò un bel po' (oddio nemmen tanto dato che dovremo studiare per l'esame) fino al venerdì della settimana successiva, giorno in cui riscenderò perché la sera c'è il concerto de Le Orme a Grosseto. E chi se lo perde?

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