11 luglio 2011

Spaghetti, pollo, insalatina e una tazzina di caffè a malapena riesco a mandar giù...

Non devo mai dare retta a chi mi dice di andare all'ultimo momento in stazione. Venerdì pomeriggio alle 17 ho questo colloquio a Modena ma ho programmato tutto per arrivare in anticipissimo, anche in stazione. E faccio bene perché in stazione c'è il delirio. Treni con ritardi di 60 minuti, treni cancellati, macchinette per fare i biglietti che non danno il resto (emmeno male che ho il bancomat). Insomma in questo clima generale di ansia e terrore riesco a partire con un treno regionale, caldo abbestia, con aria condizionata naturale (ovvero finestrini aperti, un chiasso devastante, non sono nemmeno riuscita a leggere).
Arrivata a Modena (che comunque in treno non è molto distante) ho il problema dell'acquisto dei biglietti. Devo prendere il bus 3 che mi porta al luogo X, ma il gabbiotto per fare i biglietti all'esterno della stazione è chiuso. Così mentre mi chiedo che fare e il caldo mi squaglia il cervello, vado un attimo da McDonald's a prendere una coca cola: zuccheri e liquidi essenziali per sopravvivere a una giornata così caldissima. E poi pipì ovviamente. Salgo al bagno e al lavandino trovo una ragazza che si sta lavando i piedi e le infradito. Però, non male.
Ricordo di aver visto un bar poco distante da lì, magari vendono biglietti del bus o posso chiedere informazioni su dove acquistarli. Peccato che all'esterno abbiano una stampa molto esplicativa sulla loro politica informatica, ovvero: "Per informazioni è necessario consumare".
Pensando a tutti i doppi sensi sulla parola "consumare", torno indietro verso gli autobus ed ecco che passa il 3. Dimentico di non avere il biglietto e corro per prenderlo entrando dall'uscita ma rimango subito bloccata da un tornello che appunto permette solo l'uscita da quella porta, ma non l'entrata. Meno male che una signora scende e, tenendo aperto il tornellino, riesco ad entrare. Noto che vicino all'entrata c'è la macchinetta per fare i biglietti, peccato che anche lì ci sia il tornello e quindi mi devo sporgere in avanti per fare il biglietto. La macchinetta ha poi un enorme tasto giallo e un minuscolo tastino rosso. Per ottenere il biglietto, secondo voi, quale tasto andava pigiato? Ecco il tastino minuscolo rosso. Una signora è accorsa in mio aiuto quando mi ha vista in difficoltà.
Io già mi stavo rompendo le palle.
Modena deve avere a cuore l'ordine di salita sul bus perché, oltre ad avere sul versante esterno delle porte d'uscita, un'unica enorme decalcomania del divieto d'accesso, in ogni dove ricordano anche da che parte si entra sul bus e cosa bisogna fare. Qualcosa come "entrare sempre dalla porta anteriore" e poi "preparare i soldi per l'acquisto del biglietto" ecc ecc.
Arrivo dove devo arrivare, faccio un giro perché è molto molto presto e poi vado al luogo X.
Suono il citofono e mi accompagnano dal supercapo che mi fa accomodare a un tavolo tondo mentre lui, sulla scrivania poco distante, è al telefono.
Tempo 2 minuti e arriva un responsabile commerciale che mi stringe la mano, piacere piacere, e attendiamo il supercapo. Il supercapo ha i capelli bianchi e sembra apparentemente disordinato, ci impiega tantissimo a cercare il mio curriculum che alla fine è sulla scrivania e quando lo legge esclama "Barbagli, il migliore nel suo campo". Mi spiegano che tipo di lavoro andrei a fare, quando partirebbe ogni cosa, l'orario di lavoro, chiedo informazioni sulla paga, sui buoni pasto, sul tipo di contratto.
La loro filosofia mi piace, gli stipendi sono tutti uguali (ovviamente per chi fa lo stesso lavoro, ma non fanno distinzione tra interinali e assunti), andrei a guadagnare poco meno di quanto prendevo a Firenze ma anche qui avrei i buoni pasto e si tratterebbe di un part time di 33 ore settimanali. Ogni volta che mi parla di quello che dovrei fare ci tiene a specificare "se la cosa va in porto", però tra le righe mi sembra di piacergli in qualche modo. Mi dice che il lavoro è anche più complesso di quello che facevo a Firenze ma l'ambiente è tranquillo e le colleghe si trovano bene. Il colloquio dura abbastanza, anche perché alla mia domanda sullo stipendio si mette a fare un monte di calcoli, per i buoni pasto (dato che i primi due mesi sarei interinale) chiama l'agenzia per lavoro interinale e quando scopre che l'altra ragazza assunta da loro non ha i buoni pasto dice che devono darglieli perché paga e tutto il resto devono essere uguali. Quando chiedo la data di inizio ("se tutto va in porto") guardano il calendario e si consultano e decidono che il 22 agosto potrebbe essere una buona data, "così", mi dice "può anche andare tranquilla in ferie". Mi chiede se sono interessata, ovviamente sì, se ho la macchina, purtroppo no. Mi dice che ogni tanto bisogna spostarsi da una sede all'altra ma è raro. Chiede al responsabile commerciale se hanno macchine aziendali da darmi e lui dice di no. Guardandomi allora "Bhe, una macchina serve sempre, magari tra poco la ricomprerà". "Certo, con un lavoro ci si può pensare" gli dico.
Il commerciale mi dice che sarebbe bene andare a dare un occhio allo sportello (informativo dell'acqua e del gas) prima di cominciare a lavorare, per cui mi dice che mi richiamerà per darmi una data in cui c'è qualcuno presente che può farmi fare un giro a presentarmi i colleghi e vedere la sede (e qui omette il "se tutto va in porto") e quando il supercapo mi stringe la mano afferma "Ci faccia fare bella figura".
Mi è sembrato un "va bene la prendiamo". Così stringo la mano soddisfatta ed esco tutta contenta scrivendo sull'iPhone email, twit e post ovunque. Dico a Fry che torno a Bologna alle 19 e qualcosa se può passare lui in stazione a prendermi.
Mentre sono alla fermata del bus passa un signore in macchina che mi chiede dove deve andare per Modena2. Mi chiedo se il berlusca ha fatto irruzione anche lì e dico che non ne ho idea, sono solo di passaggio.
Una signora vuole vendermi un biglietto che, dice, non è ancora scaduto. La ringrazio e dico che non importa.
Il bus che riprendo non ha i tornelli, meno male.
Alla stazione di Modena vado nei bagni (gratuiti) che sono i più puliti del mondo considerando che sono bagni di una stazione ferroviaria e in sala d'attesa cerco di leggere ma sono troppo contenta e agitata.
Anche Fry è contento e sabato ci concederemo una giornata di shopping all'outlet di Castelguelfo. Io prendo due magliette e due pantaloncini di jeans, Fry un paio di scarpe (arrivando a quota 10, ha più scarpe di me), poi da scarpe e scarpe io cerco di avvicinarmi comprando un paio di sandaletti aperti, senza tacco.
Ora devo dirlo, l'entusiasmo per il lavoro si è già smorzato e mi manca quella sicurezza di avere fatto colpo che ho avuto immediatamente venerdì. Più che altro, credo, da lunedì ci saranno gli esami per il corso java e sono piuttosto agitata per quello.
E, sono sincera, non sono del tutto convinta che lo passerò. Ma voglio provarci.
Potrebbe accadere il miracolo della vita.
Canzone del giorno: Il Diluvio Subsonica

5 commenti:

Zion ha detto...

in bocca al lupo per esame e per il secondo colloquio (SE LA COSA VA IN PORTO) XD

Carla ha detto...

Crepi! Se la cosa va in porto :D

badguypt ha detto...

beh, visto che sono arrivato tardi ormai aspetto il finale è oggi no?

Carla ha detto...

eheh ma l'esame? no lunedì prossimo!:D

Teddy Bee(a)r ha detto...

Barbagli il migliore nel suo campo?
AHHHH AHHHHH AHHHHH e RI-AHHHHHHHH AHHHHHHHHH.
Sicuramente in questa azienda sono dei buontemponi.
Comunque complimenti per il colloquio e in bocca al lupo per l'esame.

Teddy B.