31 gennaio 2012

Sud

Mi chiedono sempre da dove arrivi, perché il mio accento è più del sud che del nord, che non si sente il piemontese ma un misto di qualcosadinonbenspecificato che però arriva da posti caldi, gente amichevole e sorridente, mare. Sud.
Mi chiedo qual è la mia identità su questa Terra, quando nomi e luoghi si confondono, strade e vie, mezzi e stazioni, monumenti e ricordi. Dove finiamo, dove arriviamo, quali luoghi ci portiamo nel cuore?
Ma è davvero così importante? Sono io il luogo in cui sosto? O io sono semplicemente io?

30 gennaio 2012

Il mio narcisismo imperfetto

Mi avevate promesso che sorridendo avrei avuto il mondo ai miei piedi, che essere coraggiosa era la cosa migliore, che l'amore non esiste, che avrei fatto meglio a scegliermi un marito ricco che mi avesse fatto fare la vita da "signora", e che, quindi, nessuno era abbastanza per me. Ricordo ancora le esatte parole "Non fare come me, sposati un ricco dottore...".
Mi avrebbero anche detto di essere intelligente, di avere un futuro. Mi avevano umiliata, derisa quando piangevo. Eppure so che nessuna di queste cose è stata fatta con cattiveria.
E allora perché? Perché non riesco a scrollarmi di dosso queste parole? Perché sulle mie spalle grava la responsabilità di essere sempre perfetta, impeccabile?
Perché stare male se l'imperfezione è la norma e la perfezione non esiste?

28 gennaio 2012

Review e terremoti

Come forse saprete ho cominciato il corso da addetta alla compilazione del 730. Non credevo di essere così portata per i numeri.
Le mie speranze per questo corso sono state due: fare amicizia (sì lo so, c'è bisogno anche di questo e io sono una persona purtroppo particolarmente difficile) e imparare qualcosa che potesse essermi professionalmente utile. Mi sono gettata quindi in una materia a me del tutto sconosciuta. E mi ci sto trovando bene, vedremo come andrà. Oggi abbiamo avuto la lezione obbligatoria che prevedeva al mattino quattro ore sulla sicurezza dei lavoratori (abbiamo parlato, non ci crederete, anche di terremoto) e nel pomeriggio un avvocato ci avrebbe spiegato diritti e doveri dei lavoratori. Ecco, verso le 16 sentiamo una lunga scossa di terremoto, non particolarmente intensa, almeno io non l'ho sentita molto, però ecco ho saputo che Roccio a Firenze ha visto diversa gente scendere giù in strada (mentre lui ascoltava i Sepultura e non ha sentito nulla). Idem Chiarina e le altre mie ex colleghe. So che a Parma si è sentita molto, a Milano qualcuno si è spaventato. A Vercelli e a Torino è stata sentita, a Venezia pare sia stata molto forte. Io devo dire, se la mia collega non avesse detto ad alta voce, zittendoci tutti "TERREMOTO!" probabilmente non avrei sentito nulla. Quando l'ha detto però ho sentito la sedia dondolarmi da sotto al sedere.
Mi ricordo di terremoti più forti quando ero piccina, ma capisco che chi non ne ha mai sentito uno intenso, si spaventi abbastanza facilmente. Soprattutto dopo il caso de L'Aquila.
La scena migliore è stata in pausa pranzo.

X: "Ma tu, Carla, quanti anni hai?"
Io: 30
X: "Cavoli, non li dimostri assolutamente"
Y: "No davvero, ne dimostri al massimo 26!"
Io: "Grazie! Tu X quanti anni hai?"
X: "Io 44"
Io: "Cavoli, complimenti, nemmeno tu li dimostri!"
Y: "Io ne ho 36!"


...


....

(canto dei grilli)


....
Il 20 febbraio comincerà un altro corso a cui mi sono preiscritta e a cui penso di partecipare. Il corso è per Web Designer ed è a Torino. Sono 6 settimane quindi per me è importante sapere prima se mi daranno o meno l'indennità di disoccupazione. Se me la danno sono più tranquilla a stare 6 settimane senza fare colloqui. Altrimenti devo solo muovere il culo a trovare un lavoro. La domanda è: entro il 20 febbraio, avrò notizia della mia posizione? Chi lo sa?

Per ora mi godo questo corso, è un po' stancante, molta teoria, tanti calcoli, nessuna possibilità di errore. Però inspiegabilmente mi sta piacendo, i miei compagni sono molto carini e potrebbe essere un campo su cui vale la pena investirci del tempo, chissà.

Avevo anche voglia di parlarvi di due prodotti che ormai uso da qualche mese e di un prodotto che ho rovato ora ma di cui sono già innamoratissima.
I primi due prodotti li accorpo e sono il fondotinta liquido e il correttore della Lavera.
Ho deciso per questi due prodotti per due motivi principali: non sono testati sugli animali e hanno un INCI particolarmente buono. Ovviamente quando elimini la paraffina e i siliconi dai cosmetici hai un buon cosmetico per la composizione ma assolutamente poco buono per la coprenza e la resa sulla pelle. Questo è vero in parte. I fondotinta con paraffine e siliconi formano una sorta di patina sulla pelle: credo sia quello a dare l'effetto coprenza. Questo, appena steso (diciamo che comunque la tonalità più chiara è troppo scura per la mia carnagione), si fonde abbastanza bene ma non appena si "asciuga" diventa come polvere che fa uno strano effetto sulla pelle. Soprattutto il correttore finisce nelle pieghe delle rughette e dopo poche ore il risultato finale è che sembra di avere gli occhi più stanchi di prima. Questo è il prezzo da pagare per un fondotinta bio. C'è da dire un'altra cosa però: ho scoperto questo fondotinta della Glominerals e quando ho visto il video di questa ragazza mi sono innamorata. La domanda è: sarà testato sugli animali? L'INCI?
Quindi volevo prima informarmi. Nell'attesa vi lascio col video in questione:



L'altro prodotto di cui vi volevo parlare è uno smalto Top Coat della Orly che fa un effetto matte sulle unghie. Messo su uno smalto lucido fa un effetto non male. L'ho appena messo su uno smalto nero e questo è stato l'effetto finale. Non male, vero? Nell'immagine era stato utilizzato uno smalto nero opaco, mentre io, usando uno smalto nero qualunque e applicando il top coat ho ottenuto lo stesso effetto.

In questo giorno non ho però scritto l'unica vera cosa importante. Ovvero di non dimenticare. E' il giorno della memoria. Vorrei quindi lasciarvi con questo pezzo.

Canzone del giorno: Auschwitz Guccini



Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi, Se questo è un uomo)

23 gennaio 2012

Mostre e 730

Questo sabato abbiamo fatto il bis, ripetendo la gita fuori porta dell'anno passato, quando siamo andati a vedere la mostra di Dalì.
Peccato ma la mostra di quest'anno, su Cezanne, non si avvicinava nemmeno lontanamente alla bellezza dell'anno prima. A parte la tragedia iniziale dell'aver sbagliato fila (e esserci accorti proprio all'ultimo che la fila non c'era, perché noi stavamo seguendo le persone sbagliate), devo ammettere che qualche quadro davvero bellino e degno di nota ci fosse. La cosa più bella per me è stata una giornata fuori porta con Fry, con RagnoB, con Zion che avevo visto una sola volta e che, devo dire, è stata così dolce da portarci dei dolcettini e delle pizzettine per smangiucchiare. E poi è stato davvero piacevole, mi fa un'incredibile piacere quando si sta tutti insieme in armonia, senza aver bisogno di fare niente in particolare: una mostra, 4 chiacchiere, una passeggiata. Mi sono sentita molto rilassata e a mio agio e sono stata davvero contenta.
RagnoB era devastata per una notte passata quasi in bianco, in effetti si è ripresa solo dopo un pranzetto e altri due passi. Io e Fry quando siamo arrivati alla macchina, parcheggiata fuori Milano accanto a una fermata della metro ci siamo poi diretti a Parma. Perché a Parma? Dierete voi. A Parma per andare all'Ikea. Ma come? a Bologna non c'è l'Ikea? Sìsì ma hanno finito gli scaffali che volevamo e che useremo per farci una libreria personalizzata e quindi, controllando sul sito Ikea, dato che Parma era lungo il tragitto per tornare a Bologna... Peccato per la nebbia che ci ha tenuto compagnia per quasi tutto il viaggio: in alcuni tratti si vedeva talmente poco che sembrava di percorrere una linea curva mentre stavamo sempre andando dritti. E' una sensazione orribile che qualche anno fa, mattino presto e io in autostrada da sola, mi ha fatto attraversare un attacco di ansia/panico davvero orribile.
Domenica è stata una giornata relax anche perché oggi è cominciato il mio corso. A dire la verità mi sono preiscritta a tre corsi:
questo che è cominciato oggi che riguarda la compilazione del 730, uno per diventare help desk informatico (per cui ho il colloquio domani) e uno a torino per Web Designer. Ho dovuto scartare il terzo perché, anche se gratuito e interessante, mi terrebbe impegnata fino a marzo, non potrei cercare lavoro qui a Bologna e ancora non so se mi daranno l'indennità di disoccupazione, quindi non posso adagiarmi troppo sugli allori, come si suol dire. Il corso da Help Desk informatico che all'inizio mi era parsa una cosa furba ora non so se lo è più, pertanto mi sa che continuerò il corso cominciato oggi.
I miei compagno sono di tutte le città d'Italia. La cosa è buffa perché si sentono accenti diversi e modi di dire nuovi e la cosa è davvero divertente. Il mio compagno di banco è lucano e parla come Rocco Papaleo (è proprio di Maratea), mi fa schiantare. Il corso è molto interessante, ma 8 ore di teoria sono pesanti, è noioso. Comunque posso farcela ad arrivare alla fine, anche se domani ho un colloquio. Speriamo...

Canzone del giorno: People are strange The Doors

12 gennaio 2012

RLX

Mi pare di non aver mai camminato tanto. Vai a fare l'ISEE, corri al centro per l'impiego a iscriverti all'asta, torna a fare l'ISEE perché prima il sito dell'INPS era bloccato, vai a fare la spesa, corri a fare un colloquio, compra le cartucce della stampante, manda un paio di curricula, torna a casa a mangiare, corri a mangiare con Fry, chiedi l'esenzione del ticket, vai dal medico di base, fatti fare il tesserino sanitario europeo, chiedi la disoccupazione.
Non tutto in un giorno eh? Fossi matta.
Oggi ad esempio sono andata al centro per l'impiego, ieri al patronato per richiedere la disoccupazione e fare l'ISEE. Però l'ISEE non me lo potevano fare (spiegato sopra). Allora oggi vado al centro per l'impiego, mi iscrivo all'asta, torno al patronato per vedere se si è sbloccata sta cosa dell'ISEE ma ciccia. L'è un bell'andare. Nemmeno da dire, ok sto a casa non lavoro ma almeno me la godo un po'.
Spero di finire di fare tutte le cose che devo fare, godermela un paio di giorni e poi sì, ripartire in quarta con curricula e tutto il resto.

Canzone del giorno: 5 secondi Nadàr Solo

04 gennaio 2012

Machecazz

Novità dall'INPS: ho finalmente il mio tesserino sanitario europeo richiesto oggi all'ASL che mi permette di avere la seconda parte del PIN (mi dicono dal centro per l'impiego che la domanda per l'indennità di disoccupazione può essere fatta solo online o tramite i patronati, non si può più fare direttamente all'INPS) per accedere ai loro favolosi servizi online. Bene. Ottengo la seconda parte del PIN, lo inserisco e immediatamente me ne crea un altro, per sicurezza.
Va bhe ci sta.
Quindi vado nella pagina per richiedere l'indennità di disoccupazione. Ma mi dice che il mio PIN non va bene, va convertito in uno dispositivo. Ok, e come faccio? Ma semplice: mi devo recare all'INPS.

Sapete i topi nel labirinto? Uguale.

Il mio colloquio oggi: non dico com'è andato per scaramanzia. Io non sono superstiziosa ma che sia bene cominciare ad esserlo?
Cose da appuntarsi: dietro porta San Felice c'è un negozio che tratta rettili, portare immediatamente il curriculum.
Libro che sto leggendo: parla del narcisismo. Così scopro che il mio essere accondiscendente è in realtà un modo per manipolare gli altri.

Canzone del giorno: Somebody To Love Jefferson Airplane

03 gennaio 2012

La disoccupazione è un lavoro

Fatico tanto a scrivere questo post, ho molta resistenza e non so come mai. In ogni caso, se ancora non lo sapete, se non avete letto su facebook, o su twitter o su google plus, a due settimane dalla scadenza del mio contratto l'agenzia interinale mi comunica che l'azienda finale non ha intenzione di rinnovarmelo. Mi comunica anche di chiamare eventualmente il mio referente per saperne di più.
Dovete sapere che io avevo già chiesto la settimana prima di avere informazioni: trovare lavoro non è cosa semplice e non è cosa che si fa da un secondo all'altro. E poi ci sono le bollette, e l'affitto, e le spese. E poi c'era quel viaggio a Cracovia con il treno della Memoria che tanto avrei voluto fare e ora diventa un miraggio (questo a dirla tutta è il mio primo pensiero quando ricevo l'email dall'agenzia interinale). Una bella email mattutina, quella. Prima di Natale, tralaltro.
La mia giornata lavorativa è come se fosse annullata. Inoltro la mail di cui sopra a Fry (che in quel momento va in crisi mistica e mi risponde con un messaggio confuso, qualcosa come "siamo nella merda") e al mio responsabile commerciale che, prontamente, mi chiama comunicandomi che purtroppo non possono tenermi perché sono rientrate due maternità e non possono permettersi di tenere una terza persona. Però, mi comunica, *forse* apriranno un nuovo piccolissimo sportello e ovviamente, dato che mi vogliono tenere (dovreste sentire una sorta di beep a ogni presa di culo che percepite e unendo tutti i suoni costruire una sorta di melodia) e stanno lavorando per tenermi (ecco, l'avete sentito?) sarò la prima persona che contatteranno se dovesse verificarsi questa cosa.
In un primo momento ascolto in silenzio, ma qualcosa non mi torna. Saranno tutti quei beep che sentivo man mano che il mio responsabile si arrampicava sugli specchi. C'è qualcosa che non quadra, come disse l'omino tondo al termine della barzelletta.
Mi da' il numero del supercapo, se voglio parlare anche con lui: ovvio che voglio parlare anche con lui. Ma aspetto perché allo sportello siamo solo in due e non voglio rallentare il mio collega, attendo l'arrivo della terza persona e poi lo chiamo.
Lui mi spiega che sì sono tornate due maternità ma che si sono trovati bene con me, per questo vogliono tenermi e dato che probabilmente apriranno un altro sportello sarò la prima a essere contattata però devo avere una macchina.
Lo sapevo che avrebbero tirato fuori la storia della macchina.
Mi comunica che uno dei motivi per cui non mi hanno tenuta è il fatto di non essere automunita e io ho bisogno di un jolly che mi giri tra gli sportelli.
Torno indietro al colloquio, in quel lontano... credo fine luglio.
"Lei ha la macchina?"
No
rivolgendosi al responsabile commerciale: "Abbiamo macchine aziendali da darle?"
"No"
"Oh bhe non importa, noi raramente spostiamo le persone, può capitare ma non è una cosa comune. E poi con un lavoro una macchina può anche pensare di comprarla no?"
Bhe certo - gli avrei invece dovuto rispondere: con un contratto a due mesi chi mi paga le rate? Tua madre?
In ogni caso la storia è stata questa: non avevano bisogno di un jolly, al colloquio mi era stato detto che spostano raramente le persone, e soprattutto nessuno mi aveva comunicato che era per una sostituzione maternità, altrimenti avrei cominciato a cercare da prima. Anzi mi era stato detto che volevano assicurarsi che una volta formata non me ne sarei andata via. Io continuo a sentire dei beep, voi?
Comunque al telefono il supercapo insiste con questa storia della macchina e mi dice "Ma non puoi comprarne una a rate?".
Vi farei vedere la mia busta paga per farvi capire che non è possibile. E poi ripeto, chi concede finanziamenti a una persona con un contratto a due mesi? A modo mio, lo ripeto anche a lui: "Ora una macchina non posso permettermela".
Ma è ovvio che anche questa storia della macchina sia una serie continua di beep. Ecco cosa non mi tornava.
Avevo sentito voci di un rientro maternità ma non ci avevo prestato troppo occhio, anzi orecchio, in quanto non sapevo, non pensavo che la mia assunzione derivasse da questo. Quindi loro sapevano da tempo del rientro di queste maternità e non me lo avevano comunicato. Nessuno aveva scritto una email o alzato la cornetta il mese prima per dirmi "ciccia, non ti rinnoviamo il contratto perché sono rientrate due maternità e non possiamo tenerti". Ci sarebbe stato, anche se al colloquio non mi era stato comunicato. Mettere nell'impasto la storia della macchina è stato da vigliacchi. Da persone che non vogliono prendersi la responsabilità di mandarmi via. Perché? Non rinnovare un contratto non equivale a un licenziamento? Forse anche più subdolo del licenziamento.
Fatto sta che comincia il mio sciopero bianco, non posso incrociare le braccia, non me la sento. Posso però lavorare lentamente. Il mio supercapo paga una penale se i tempi di attesa superano un tot. Io lavoro sì, ma piano. Mando dei curricula tra un cliente e l'altro. Non rispetto al 100% le procedure. Le mie colleghe sono esterrefatte. Proprio il giorno prima della notizia il responsabile commerciale era venuto a farci visita e mi aveva detto, dietro mia specifica domanda, che non sapeva ancora niente.
La melodia si forma pian piano.
Io sono un po' demoralizzata, ottengo solo un paio di colloqui e comprendo che dietro a ciò che scrivono negli annunci si nascondono tipi di lavoro totalmente diversi. Per esempio i famosi annunci farlocchi, già visti quest'estate. Rispondo a un annuncio tipo "cercasi segretaria" e al colloquio mi propongono di fare il venditore porta a porta. Per lo meno questo è stato chiaro. Però glielo devo dire "mi scusi ma se cercava un venditore porta a porta, perché non è specificato nell'annuncio?"
"Eh ma anche le segretarie devono passare prima dal lavoro porta a porta"
"Allora dovevate mettere un annuncio come venditore porta a porta specificando la possibilità di carriera"
"Non li scrivo io gli annunci"
Ecco, questo è.
Oppure annuncio da "Addetta al guardaroba per centro polifuzionale" al colloquio è diventato lavanderia, stireria per una casa di riposo per anziani. Domani ho un altro colloquio, non oso immaginare cosa si nasconde dietro l'annuncio che ho letto.
Fry è molto arrabbiato e come me non certo per il mancato rinnovo. Può capitare che per varie ragioni non si possa rinnovare il contrario ma per legge ci dovrebbe essere un minimo di preavviso, una dicitura su contratto che specifichi esattamente il motivo per cui è a termine. Il lavoratore non è tutelato, nemmeno dai vari beep che avete sentito anche voi.
La cosa meno divertente è stato l'invito alla festa di Natale e regalo natalizio. All'inizio pensavo di non accettarlo ma le mie colleghe mi hanno fatto notare di mangiare tutto alla facciaccia loro (regalo gastronomico, essendo in provincia di Modena).
Le mie colleghe ci sono rimasta male, con una quarta persona loro potevano giostrarsi meglio le ferie, ora in tre faranno sicuramente più fatica. Una mia collega si è commossa quando sono andata via, nonostante abbiamo passato insieme solo quattro mesi.
Io, passata la botta iniziale, sto cercando in questi giorni di ottenere l'indennità di disoccupazione ma è un lavoro anche quello. Per raccontarvi la mia chiamata all'INPS.
"Buongiorno, la chiamo per avere alcune informazioni. Prima di tutto mi servirebbe la seconda parte del mio PIN per accedere ai servizi online" "Per avere la seconda parte del PIN basta andare sul nostro sito e..."
"Sì, mi scusi se la interrompo, ma sul sito mi chiede il numero di tessera sanitaria e dato che al momento non ce l'ho, c'era scritto che in sua assenza dovevo chiamare il numero verde"
"La metto un attimo in attesa"
(... musica diventata famosa per essere la sigla di Quark)
"La ringrazio per l'attesa, dunque mi servirebbe il codice fiscale, data e luogo di nascita, nome e cognome e il numero del tesserino sanitario"
...
Ma non è finita.
"ah mi scusi poi volevo chiederle: per fare la richiesta dell'indennità di disoccupazione cosa devo fare?"
"un attimo in attesa"
(... ancora musica di Quark)
"allora deve essere iscritta al centro per l'impiego, portare le tre ultime buste paga e compilare online il modulo DS21"
...
"sì, ma non avendo il PIN non posso compilarlo online.. ho capito forse è meglio che vada direttamente lì. grazie eh?"

povera stella avrà cominciato a lavorare lì da ieri...
Vado quindi al Centro per l'Impiego, è vero arrivo tardi, verso le 11.30, ma sono aperti fino alle 13 al mattino e poi riaprono il pomeriggio. Trovo la fila all'esterno, e una guardia che non fa entrare. Non solo non fanno più entrare ma è lui a dare i numeri (non nel senso che è impazzito). Dice che ormai è meglio tornare il pomeriggio (io ho il numero 173) perché sono ancora al numero 60 e forse forse nel pomeriggio arrivano a 120. Ma posso sempre tentare. Un po' scoraggiata vado al centro commerciale vicino a dove lavora Fry, per pranzare insieme e poi torno al Centro per l'Impiego. Mi compro anche un libro per essere sicura di non aspettare senza fare niente. E invece appena entro, tocca a me.
L'impiegata dice che non vede nessuna mia posizione lavorativa terminata. Mi chiede in che città lavorassi: "Ero assunta da un'agenzia interinale di Modena". Ah, ecco perché, mi dice. Allora qui non vedo niente, dovresti portarmi il contratto di lavoro dove si vede la scadenza.
Sapete, entrare nel panico? Tornare di nuovo, magari al mattino presto con la coda già fuori?
Oppure, mi dice, mi compili un'autocertificazione del termine del tuo contratto. "Ah, menomale".
Ora ho l'iscrizione al centro per l'impiego. Rimane il problema della disoccupazione. Dovrei andare al CAF ma non trovo gli orari. Ho scritto una email ma non hanno risposto. Sembra che l'INPS accetti solo domande online che non posso fare per il PIN che non ho. Faccio prima a fare richiesta del tesserino sanitario in modo da poter fare ogni cosa online.
Solo richiedere l'indennità di disoccupazione è un altro lavoro.

Canzone di oggi: Ballo in Fa Diesis Minore Branduardi



e anche La Pulce D'Acqua Branduardi