22 febbraio 2012

Vecchi

Sto facendo il mio bel tagliando. Tutte le mie visitine. Oggi quella che preferisco in assoluto. L'ecocardiogramma.
Stai lì sdraiato in relax e guardi il cuoricino che si muove, lo ascolti mentre batte, e ti chiedi se il segreto della vita è davvero in una robina così piccina...
Partiamo con ordine. Sotto casa mia passa un bus, l'86, che spesso e volentieri è in ritardo. Questa zona è appannaggio di vecchi, che puntualmente stanno alla fermata a lamentarsi del ritardo. Ma dico io, che minchia avete da fare tutto il giorno? Forse il loro lavoro è questo: lamentarsi.
Salgo dunque sul bus in spaventoso ritardo di 10 minuti e, che ve lo dico a fare, anche il bus è pieno di vecchi che, probabilmente, mancano di capacità propriocettiva e finiscono sempre per calpestarti i piedi o venirti addosso.
Comincio a pensare che vorrei avere una macchina solo per non trovarmi più i vecchi sul bus, peccato però che siano anche in strada, che guidino. Insomma sono propri cattiva, eh?

Io tanto non invecchierò, la lettura della mia mano mi dice che morirò a 40 anni per cui me la godo adesso.

Arrivo in questa clinica privata convenzionata con l'Asl (che qui si chiama Usl) e mi metto in coda allo sportello dell'accettazione per farmi registrare. C'era un solo omino ed era al telefono.
Arriva una vecchia impellicciata (ah, a proposito, in nome della mia famosa intolleranza ho deciso che non farò più sedere sul bus donne con pelliccia di vero pelo...) che si piazza dietro di me e sbuffa. "Certo, c'è una persona sola e sta pure al telefono!"
Ok, è troppo, mi giro e sbotto "Forse sta prenotando una visita, sicuramente sta lavorando!"
"Assìsì mica volevo dire niente, sa?"
Ah no? Ma dai.

Comunque la vecchia, sbuffando, è riuscita anche a passarmi avanti andando allo sportello delle prenotazioni, invece che a quello dell'accettazione.

Mi registra, salgo e attendo. Ad un certo punto arriva un omino coi capelli bianchi, alto meno di me, che parla come Ficarra&Picone e mi dice che posso andare: "Si spogli e si stenda sul lettino, io arrivo subito".

Mi tolgo i miei 200 strati di maglie e mi sdraio, lui arriva con un caffé "Mi scusi se non le ho chiesto se ne voleva uno, oggi è stata una giornata molto pesante non ero ancora riuscito a prenderlo!".

Gli dico di non preoccuparsi, ha fatto bene, in ogni caso io il caffè lo avevo già preso.
Comincia l'esame. E succede una cosa straordinaria: mi spiega quello che vede. Cioè pian pianino mi accompagna nel viaggio dentro al mio cuoricino e mi sposta anche il monitor per farmi vedere meglio.
"Ha un lieve prolasso della valvola mitralica, lo sapeva?"
"Sì, mi hanno detto qualcosa del genere, ma so che è una cosa comune e non patologica"
"Diciamo che non le causa niente, non è proprio nulla, vede qui? Questo sportellino dovrebbe fare una conchetta ma rimane piatto..."
Mette i colori e ".. vede qui? questo è il sangue che torna indietro perché la valvola non si chiude bene. Diciamo che non è nulla, è solo un atteggiamento della valvola mitralica."
Quando ha detto "atteggiamento", e ricordate che parla come i due comini, stavo scoppiando a ridere.

Strani modi di dire a parte mi sono trovata molto bene. Mentre stava scrivendo il referto entra un'infermiera, disperata, che dice al dottore "Senti, appena puoi, chiama la prossima signora che è lì che dice che a mezzogiorno deve andare in un altro punto, lei è la ragazza delle 10?" Annuisco. "Ho già detto alla signora di aspettare tranquilla, ma.. " e fa un faccino spazientito come a dire, ma non osa, che la signora in questione è una gran scassaballe. In effetti quando il cardiologo era entrato con il caffè in mano e io stavo già sdraiata con le zinne al vento, sentivo che diceva a una signora "No, non entri ora, la chiamo io, mi attenda fuori", quindi già questa scassaballe voleva entrare. Poi voglio dire, mica colpa mia se il mio esame è durato 45 minuti. Lascia il tempo alla mia valvola mitralica di respirare, suvvia.
E, indovinate? Era una vecchia pure lei.

Canzone del giorno: Morelli Mirko Samuele Bersani



2 commenti:

Anonimo ha detto...

ci vuole una pazienza da santi.
da santi, da santi, da santi.

e magari fossero solo le persone anziane.

Carla ha detto...

Hai proprio ragione. Ci sono un sacco di spaccaballe in giro. Da rompergli le ossa!