01 marzo 2012

Strano sogno

Ogni tanto, quando ci sono periodi stressanti e il sonno fa fatica ad arrivare, io e Fry prendiamo delle goccine omeopatiche di valeriana. Ieri non abbiamo trovato la valeriana e in farmacia abbiamo comprato un misto di valeriana, biancospino e passiflora. E stanotte nemmeno il casino (ma davvero casino) di Maya ci ha potuti svegliare. La sentivo ma il mio cervello era rilassato e stava pensando "sì, vabbhe, smetterà, ora goditi questo riposo". E stamattina eravamo un po' storditini quindi sicuro stanotte meno gocce. Anche se funziona, eh?

Il sogno che ho fatto stamane era molto confuso. Mi trovavo in una casa strana, con luci basse e strane e pareti bianche e drappi colorati alle pareti e tende divisorie. Una casa fatta di scale e scalette. Sembrava una di quelle mostre d'arte un po' particolare, uno scenario alla David Lynch, in realtà io ero lì per fare il test del 730. Forse quello che ho saltato. La realtà è che questo posto era pieno di gente, poteva sembrare una festa, anche perché sembrava notte. Difficile dirlo dato che eravamo al chiuso. Ovunque c'erano strane installazioni, gente che parlava inglese. Ricordo di essere passata davanti a una ragazza con tratti orientali, che era salita su una scaletta e guardava la parete davanti a sè (in un corridoio) su cui c'era un piccolo forellino. Mentre guardava questo buco, mandando un bacio, diceva timidamente "Hello", a bassissima voce, ma in quel momento le sono passata davanti e ho visto un flash. Ho capito dunque che le avevo rovinato la fotografia, quindi ho detto un timidissimo "mi scusi" e sono passata avanti. Sta di fatto che mi scappava la pipì (in effetti mi sono svegliata che ne avrei fatti due litri) e quindi mi sono messa a cercare un bagno. Ovviamente trovare un bagno non era cosa facile con tutte quelle luci basse, di ogni colore, le scalette e nessuna indicazione. Finalmente trovo quello che potrebbe essere un bagno e mi ci siedo, ma il water era (non so come spiegarlo a parole) una specie di sedia ripiegabile che una volta seduta, mi aveva intrappolata. Stavo in una posizione scomodissima, al buio, schiacciata dentro questa seggiola e drappi ovunque. Solo allora mi rendo conto di essere in un corridoio lungo e sia alla mia destra che alla mia sinistra mi sono trovata una fila lunghissima di queste seggiole, occupate da altre donnine.

Una ragazza in piedi passava dietro di noi e a un certo punto disse "Ok, ragazze, state calme. Ora vi passo la pasta di olive". Io non avevo il coraggio di chiedere a cosa servisse (e come mi capita nella realtà, non volevo apparire ignorante e chiedere informazioni aggiuntive) così guardai che facevano le ragazze prima di me. Quella seduta due seggiole alla mia destra (che ricordo come sinistra perché nei sogni mi vedo spesso come in una telecamera, che mi riprende) prende questa pasta, abbastanza duretta e gommosa, e comincia a spalmarsela sui denti e sul viso. Quindi la mia vicina più prossima prende coraggio e chiede a cosa serve e la donnina risponde "Per pulirsi i denti!".

Guardo la donnina due seggiole in là che sapeva cosa fare e la imito. Noto infatti che preme la pasta sull'arcata dentale superiore, come a farne un calco (premetto che aveva la consistenza del didò, per intenderci), poi fa la stessa cosa anche con l'arcata inferiore e poi mastica il tutto e reimpasta con le mani.

Poi mi sono svegliata. Ricordo di esserci andata con altre persone, ma non ricordo se con gli amici di Firenze o i miei amici del corso Java.

Buffo.

Canzone del giorno: Prima di partire per un lungo viaggio Irene Grandi

Oggi tenterò di rifare questo makeup. Mi faccio gli auguri da sola .


Source: google.co.in via Carla on Pinterest

4 commenti:

Anonimo ha detto...

uh...che sogno!
Quando mi scappa la pipì sogno sempre di essere in una casa sconosciuta, di andare in bagno, sedermi sul water e farla...ed accorgermi, solo a quel punto, di essere seduta su una poltrona, o sulla sedia di una cucina, piena di gente intorno! olè!

Carla ha detto...

che è quello che è capitato anche a me! :D

Anonimo ha detto...

mi sa che sono più border-line d te!!!

Carla ha detto...

Eh ce la battiamo! :)