24 aprile 2012

Prima che il ricordo svanisca

La fine della settimana è stata parecchio emozionante. Tanto per cominciare venerdì sera ho passato una meravigliosa serata tra amici. Dopo aver dato di stomaco giovedì ed essere stata male - ed esserci rimasta male perché ero d'accordo coi ragazzi del corso java ma nessuno si è fatto sentire e non solo; non hanno nemmeno risposto ai miei messaggi... il venerdì sera è stata una serata davvero incredibile. Passa a prendermi la Frappesca appena uscita dal lavoro, poverina è distrutta perché è uscita alle 21 ma mi dice che ci vediamo così poco quindi va bene lo stesso. Andiamo a casa di Calogero, fratello di RagnoB - ci si conosce da quando siamo piccini ovviamente. Gli è presa la passione della cucina: il che non è un male anche perché è piuttosto bravino. Decide di fare la pizza in casa. Quando arriviamo un AF si sta dedicando al karaoke con "Ricominciamo" di Pappalardo mentre la Frappesca spera arrivino i vicini a terminare quel supplizio che però ci diverte da morire.

Ci sono un sacco di persone che non conosco e dimentico i nomi. Ma ben presto cominciano i giochi. Riproponiamo il gioco delle coppie, trasmissione televisiva degli anni '80, e io ripasso: Nunzio, Mauro, Sara, Paola...
Dopodiché propongo di creare un fotoromanzo. Voglio dire: c'è abbondanza di personaggi, c'è la reflex, ci sono io che sono notoriamente pazza, c'è RagnoB che capisce all'istante le affinità elettive delle coppie che ancora non sanno di esserlo...

Così partiamo con Mario, il fotomodello, conteso dalle fanciulle:


Ma Mario ha una fidanzata che in realtà lo tradisce. Lui le dice che sospetta qualcosa.


Così lei va dall'amante a dirgli che non possono andare avanti così, altrimenti saranno scoperti...



Un amico consola Mario...



... ma un altro amico li osserva. E' geloso perché segretamente innamorato di Mario. E così via...

Devo dire che questa idea ha riscosso così tanto successo che, non essendo riusciti a trovare un finale, penso ci rivedremo per portarlo avanti. Non sto a mettervi tutte le foto, ma devo dire è stata una serata meravigliosa. Tant'è che abbiamo fatto le quattro.

Piccolo assenzio per il salutino e brindisi finale: questa è stata un'occasione speciale. Calogero torna in Sicilia e voleva salutare tutti con una cena. E sono stata davvero bene, ringrazio tutti perché ho trovato persone splendide e sì, mi mancheranno.


E la nostra foto di gruppo:


Torniamo a casa che sono le quattro e mezza, io non ho sonno e mi metto a leggere il mio meraviglioso libro sulla DDR. Penso però che il mattino dopo mi sarebbe piaciuto andare al balon.
Difatti quando la sveglia suona alle 8 tutto vorrei fare tranne alzarmi. Riesco ad alzarmi solo alle diecimenounquarto. Acchiappo mia mamma e andiamo al balon: il mercato delle pulci di Torino, uno dei più grandi d'europa. Il balon non si può descrivere: bisogna andarci. Giuseppe Culicchia, amato scrittore Torinese, ha scritto un libro-guida su Torino intitolato "Torino è casa mia", in cui identifica ogni zona con una parte della casa. L'ingresso è Porta Nuova (la stazione), il salotto è Piazza San Carlo, il ripostiglio è il balon. Quale migliore descrizione! Solo al balon puoi trovare un paio di occhiali con una sola lente, un guanto o un pattino singolo, miriadi di scarpe spaiate, foto vecchie di estranei, filmini vecchissimi, anni '50, di vacanze al mare di chissà chi. Ogni bancarella è un gioiellino.
Io sono lì per una ragione, cercare macchine fotografiche. Ne troviamo quasi subito una, a soffietto, molto vecchia. Ma non sa dirmi se funziona e vuole 70 euro.


E' molto bellina, ha anche la confezione originale, ma spulciando su ebay dal cellulare la trovo a 25 euro, quindi passo oltre. Troviamo, dopo poco, una Yashica FRII a 50 euro, comprensiva di flash. Questo invece era un affare ma al balon la regola d'oro è trattare. Per cui continuiamo a passeggiare in attesa di ritornarci e abbassare ancora di più il prezzo.
Finché, che ridere, non troviamo una bancarella che vende sia la macchinetta che ho ereditato dal mio babbo (vi ho postato delle foto? forse no) a 10 euro, sia una polaroid a 5 euro. Funzionerà? Non importa, penso, costa solo 5 euro.
Le polaroid hanno un valore basso ma chissà come mai su ebay le trovi dai 40 euro in su.
In particolare la macchinetta che abbiamo trovato era questa. Non era messa bene, nel senso che l'ho trovata chiusa e molto molto sporca. Stavo cercando di aprirla senza riuscirci. Anche il ragazzotto che teneva la bancarella (che era in realtà un telo messo a terra) è venuto a darmi una mano ma non riusciva ad aprirla. Così gli dico che per un pezzo di plastica non funzionante non posso spendere 5 euro.
Mi dice allora che me la vende a 2 euro: immaginate, ero contentissima. Poi magari a casa sarei riuscita a combinarci qualcosa. Pochi istanti dopo l'offerta a due euro non solo riesco ad aprirla, ma scatta anche il flash. "Ah allora 5 euro!"
"Ma no dai ormai mi hai detto 2 euro!" - insomma per farvela breve l'ho portata via a 4 euro.

Torniamo indietro verso la bancarella della Yashica FRII:

La macchina è in ottime condizioni. Ma dico comunque che me la porto via se me la fa a 30 euro. La donnina mi guarda poi si rivolge a un omino seduto lì accanto, che scopro essere il marito. Lui guarda per terra, scuote la testa e dice "no 30 euro no". La moglie mi guarda e mi dice che hanno comprato questa macchinetta in giappone. Chiedo loro perché la vendono e la donnina mi risponde che ora hanno una compatta.
Che brutta risposta: è evidente che per l'omino questa macchina è un ricordo. Altrimenti la darebbe via anche a 30 euro. Dico che non sono interessata e proseguo. Non volevo né fargliela svendere né spendere 50 euro.

Decidiamo di andare via e passiamo per Porta Palazzo per andare a prendere il bus. Su una bancarella vedo questo Casio. E' da quando siamo andati a Lisbona e Cosimo l'aveva comprato che mi piacerebbe averne uno. E' l'orologio che usava mio papà e ha la sua confezione originale:
ci penso un attimo ma vogliono 10 euro. E se fosse un capriccio? Sono anni che non indosso un orologio. E' proprio necessario?

In un istante dico di no, che non sono interessata. Viene però visto come un desiderio di contrattazione. Per cui mi dice "8 euro!"

A quel punto non resisto e lo piglio.

Andiamo ancora più avanti e c'è una bancarella cinese che vende trolley. La mia spietata guerra ai trolley sta per terminare. Vado spesso su da sola, in treno, e il borsone è una cosa da suicidio. Ne compro uno, a 20 euro, viola shock. In realtà tutti questi sono stati regali di mia mamma per il compleanno. Devo dire che sono stata molto contenta. L'orologio è sempre al mio polso e, come di consueto per me con gli oggetti nuovi, non gli ho ancora levato la plastichina a protezione del quadrante.

Di corsa a casa per il pranzo e poi ho appuntamento con MinchiettaUno e Ondina. E' tanto che non vedo entrambe e sono contentissima. Si chiacchiera di più e del meno: MinchiettaUno fa shopping e io e Ondina aspettiamo pazientemente fuori dai camerini.

Mi accompagnano alla libreria x, dove lavora il mio amico "detenuto" insieme a me in ospedale. Lo riconosco, è cambiato poco. Mi riconosce e ci si abbraccia a lungo. "Sono contenta di vederti ancora viva!" - è ironico e apprezzo la cosa.
Parlottiamo del passato, del presente, di cose più o meno personali e dell'incapacità di procedere in linea retta. Ha una forza incredibile e mi sorprende. E mi chiedo: "è questo che le altre persone vedono in me?". Un po' questa cosa mi galvanizza. Voglio dire, ho perso in salute ma ho acquistato forse una personalità da urlo. Purtroppo appunto, lui era al lavoro quindi non abbiamo molto tempo. Spero di avere più tempo la prossima volta, in effetti ci sono 15 anni di buio.
E d'improvviso il flashback. Avevamo le stanze comunicanti tramite una porta. Ricordo che un giorno ho sentito strani rumori nella sua stanza. Mi affaccio per chiedere se va tutto bene. Lui però è nella classica posa da vomito "Tutto bene" mi dice "solita routine". In effetti il vomito era parte integrante della nostra vita.
Questo incontro mi ha rigenerata. E' come se non mi sentissi più un'aliena e fossi più pronta ad affrontare il mondo. Quindi grazie AI :) spero potremo prenderci un caffè in tranquillità prossimamente.

Lo saluto e procediamo con il nostro giro, quando accompagno in stazione Ondina (MinchiettaUno è scappata di corsa perché aveva il treno) lei mi da' un pensierino. Questa ragazza mi fa sempre commuovere perché i suoi pensierini sono fatti a mano. Inutile dirlo che hanno un valore affettivo enorme perché siamo tutti capaci di entrare in un negozio e comprare qualcosa. Ma "creare" qualcosa è una roba che va oltre. Mi porta un ovetto di cioccolata e due caramelle tipo mou che arrivano dalla polonia. E poi due bicchierini con disegnini fatti da lei e con su inciso il nome mio e di Fry. E' un regalo splendido e non vedo l'ora di usarlo (ehm ci sono un po' di piatti da lavare.. ehm). Insieme al regalo un biglietto che mi ha chiesto di aprire dopo. E che qui non riporterò ma voglio solo dire: grazie.

La sera c'è la cena in famiglia. Il ristorante dove ogni tanto andiamo è un delirio totale. Di solito offre sempre mia mamma e mi spiace perché cercano di farle spendere tanto. Arriva il cameriere e dice "facciamo tutto pesce?".

Ho già l'embolo. "Ma scusa non ci puoi portare il menù?"
E lui "intanto facciamo degli antipasti?"

Nella mia mente ho una piccozza e lo sto rendendo simile a un impasto al sugo.

Però è una serata in allegria, quindi alla fine si mangia senza troppi pensieri. Arriva a un certo punto la cantante e da lì in poi diventa difficile parlare. Inoltre ho dovuto più volte rifiutare l'offerta di farmi cantare "tanti auguri a te" dalla stessa o comunque di annunciare il compleanno. Almeno ho visto i miei nipotini, ho chiacchierato un po' con mia sorella. Insomma è stata una serata divertente. Mia sorella ora si sta trasferendo in una casa nuova. Io e Fry siamo andati a vederla ed è molto bella.

Domenica riparto, Fry è in ritardo per venirmi a prendere alla stazione per di più c'è sciopero dei treni. Quindi quando arriva sono un po' sfavonchiata ma contenta di vederlo.

Apro il pacco che è arrivato e le foto sviluppate della diana. Le foto sono qualcosa di meravigliose. Potete visionarle qui. Purtroppo la scansione non rende bene, ma vi assicuro che sono fenomenali.

E poi apro il paccone!
Attendevo questa macchina, senza obiettivo (arriverà a breve spero):

E' una macchina della DDR, non vedo l'ora di usarla. M'è partito l'embolo guardando questa foto. Credo sia partita una scimmia inarrestabile.
Oltre al corpo macchina c'è la sua custodia originale (tenuto tutto alla perfezione) e il manuale di istruzioni in tedesco.

Questa macchina fotografica non ha esposimetro e mi sa che ci sarà da lavorarci un po' prima di ottenere foto decenti. Quanto l'ho pagata? 9,80 euro escluse spese di spedizione. Un affare.

Volete sapere del lavoro? Semplicemente hanno preso un'altra ragazza.
Beviamoci su.

P.s. il primo maggio verranno a farci visita gli amici fiorentini. Non potete immaginare quanto ne sono felice. Dovevamo andare noi a Firenze ma poi hanno proposto di venire qui.
E ora cerchiamo lavoro.

Canzone del giorno: United Judas Priest

6 commenti:

Zion ha detto...

BELLISSIMO POST.
Comunque quando ti prende la scimmia per qualcosa, ti ci getti anima e corpo eh? xD divertentissimo! :-)

Carla ha detto...

mammamia, divento esperta in 24h :D

tra qualche mese avrò un'altra scimmia e ripartirò da capo :D

rompina ha detto...

mi spiace per il lavoro, ma quanta invidia per tutto il resto....e..............#¶**§§§@@!!## (ossia imprecazioni di varia natura)...ANCHE IO SABATO ERO AL BALON!!!! XD

Carla ha detto...

prima o poi ci si incontrerà, magari per caso! a che ora eri al balon? :)

rompina ha detto...

boooh...saran state le 11 quando abbiam fatto la parte antiquariato/cose usate...siamo entrati dal Lungo Dora...siam andati via dopo le 13 sicuramente, panini con salumi comprati da una bancarella pugliese e poi via alla Villa della Regina (carina, non so se l'hai vista...la stan restaurando, e' sopra la Gran Madre)

Carla ha detto...

eheh allora se non ci siamo incrociate è stato per un pelo!

mai vista la villa regina: ci andrò :)