16 giugno 2012

Stand by me

Ieri è successa una cosa strana. Una ragazza, molto carina e gentile con me, ma purtroppo isolata dal resto della ciurma, è passata accanto alla mia scrivania, l'ha sorpassata, è tornata indietro, ha preso il mio quadernetto degli appunti e ci ha coperto il libro che tenevo sulla scrivania: "Fahrenheit 451".

Poi mi ha sorriso ed è passata oltre. So che non possiamo tenere accesi i cellulari (e nemmeno guardarli un attimo per controllare l'ora) o smanettarci su ma non pensavo che il mio libro potesse essere una minaccia nel mio ambiente di lavoro. La cosa strana poi è proprio questa: il libro parla di una situazione simile, in cui i libri sono proibiti, resi inutili e scomodi. Eppure non è che io mi metta a leggere tra una chiamata e l'altra. Sia mai.
Il libro è lì, perché leggo fino a un secondo prima di entrare in sala, è nella mia mano quando giro la sedia per sedermici sopra, è sulla scrivania quando mi siedo. Una presenza rassicurante, della serie: "Ok, so che dovrò resistere queste 8 ore, poi sarò di nuovo con te, fuori da questo mondo".

So che la mia collega ha voluto proteggermi, è evidente che se si è comportata così, un libro sulla scrivania non è ben visto. Mi ha lasciata perplessa.

Inoltre sempre ieri abbiamo conosciuto il megaipersuperdirettore del personale, arrivato apposta dal nord per conoscerci.
Incredibile vedere come alcune mie colleghe nuove di pacca scoppino in risolini nervosi a parlare con una persona un po' più in alto nella catena alimentare aziendale.
Persona che ci ha ricordato con parole meno dirette che siamo carne da macello, che faranno altre selezioni in questo periodo (di un mese) in cui siamo assunti a termine.

Ho sentito strane voci. Voci che non mi garbano affatto. Tengo occhi aperti e non mi faccio influenzare se no finisce che divento paranoica.
Voci di chi parla di altre persone che hanno lavorato lì che si lamentavano di non avere la pausa sigaretta, e che commentavano con un "si vede che non hai mai lavorato da nessuna parte" e alle quali avrei voluto rispondere "si vede che tu non hai lavorato in nessun posto al di fuori di questo, posti in cui i dipendenti possono prendere un caffè alle macchinette e magari fumarsi anche una sigaretta ogni tanto senza rischiare che una tua collega se la faccia addosso perché sei fuori da troppo tempo e si può uscire solo uno per volta"

Procedo, a rilento, un po' stanca, su una via che non sento mia.

Oggi ho scritto un bel pensiero, volevo condividerlo sul blog perché mi sembra che ciò che scrivo su i social si perda nei meandri di foto di tettone, video musicali, auguri di buon compleanno e invito a giocare a qualche gioco assurdo.

Bellissimo "stand by me". L'ultima frase "Non ho mai avuto amici come quelli che avevo a 12 anni. Gesù, chi li ha?" è più che vera.
Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a 12-13 anni. Persone con cui condividevo ogni istante, a cui raccontavo tutto, con cui dormivo, progettavo, sognavo.
Ricordo quando ci si raccontava di cosa si voleva fare da grandi, snocciolavamo i sogni senza sapere che invece saremmo stati inglobati da una società che corre troppo forte per poter aprire quel cassetto dove li abbiamo riposti, piegati con cura, per poi dimenticarli. Chissà se è troppo tardi per aprire piano quel cassetto, sbirciare un attimo, respirare l'odore, per poi riprendere la propria vita e lasciare che tutto torni nell'oblio, di quella lontana estate.
 Non ricordo nemmeno più dove si trova quel cassetto...
Ovviamente la canzone del giorno è Stand by me. Nemmeno ve la posto.

7 commenti:

Zion ha detto...

anche se non l'hai postata, ce l'ho in testa sin da quando ho letto il titolo del post.

Onestamente, che azienda limitante. Davvero non ho un'altro modo di esprimere cosa penso.

Zion ha detto...

uh tra parentesi: farenheit 451 è uno dei più bei libri che io abbia mai letto. Bradbury mi ha un tantino deluso con altri libri e racconti, ma QUELLO è un libro che mi ha terribilmente segnato.

Carla ha detto...

Mi è piaciuto tantissimo. Non pensavo...

rompina ha detto...

lavoro anche io in un ambiente pessimo...e mi sto rovinando la salute a furia di compromessi...consiglio, cercati altro e se puoi...scappa. non ci pagano e non ci pagheranno abbastanza per farci accettare come normali imposizioni assurde come quelle da te descritte...

Carla ha detto...

non preoccuparti, non smetto mai (e in nessun caso) di guardarmi intorno ;)

Anonimo ha detto...

Oggi non avevo voglia di far niente. Mi sono buttata a letto e poi, mi sono chiesta se ancora i vostri blog (zion e carla) andavano avanti. All'epoca li leggevo spesso. E plin! E' una mezz'oretta che sono quì a leggere e un pò m'è tornato il sorriso :D
Farenheit e bello ma L'estate Incantata? Bradbury m'ha segnata con quel libro.... E' un distillato di vita. Non avevo mai letto niente di simile... Come resuscitare dal mondo dei morti.
Chiudo perchè non sono più abituata a scrivere, un saluto a entrambe :)

Carla ha detto...

ma ciao! e bentornata! :) come mai hai smesso di scrivere?