29 novembre 2012

Non c'è verso

Questo lavoro non mi garba e non c'è verso che mi garbi...

27 novembre 2012

Sono in attesa di foto che possano dimostrare l'evento ma...

... ce l'abbiamo fatta. Io, Fry, Zion, Nega e consorte ci siamo finalmente incontrati a Bologna. Mi piacerebbe raccontarvi di tre piccoli fumetti che si aggirano furtive per le strade di Bologna e di due consorti preoccupati per la loro vivacità, ma vi lascerò alle foto che caricherà presto la carissima Nega.

E' bello e buffo, incontrate così sul web, prese per gli stessi gusti, la simpatia, il casino, capelli e trucchi. Nonostante io sia una persona dai tempi biblici in fatto di amicizia sono riuscita a stabilire un bel contatto e sì, lo dico, una bella amicizia. Per cui grazie, non vedo l'ora di rifarlo, magari vedere con altri occhi un'altra città, una delle vostre. Mi ci voleva, per staccare, per sentirmi una persona e non un automa casa-lavoro, e so che sono stati contenti anche loro.
E nonostante un piccolo momento di ansia, siamo stati tutti incredibilmente in sintonia.

E Bologna non è mai stata così bella.

Grazie Baffetto e Nega per il pranzo, grazie Zion per le mandorle col miele (mangiate con i formaggi o senza sono così deliziose!), grazie Fry per la pazienza, ma soprattutto grazie a tutti di esserci, e di esserci stati. Vi voglio bene.

20 novembre 2012

Saranno 32!

Alla fine a parte lo shock del precedente post è stato un bel weekend. Sabato mattina ho lavorato, disgraziatamente. Domenica siamo stati a una fiera di modellismo qui a Bologna.
Come mai?
Bhe nemmeno sapevamo dell'esistenza di questa fiera, ma Roccio mi aveva detto che avrebbe fatto un salto da queste parti e con la scusa ci si poteva vedere così mi avrebbe dato della roba che aveva trovato in mezzo alle scatole. La mia borsa comprata a Berlino, per esempio, ma anche una maglietta e un paio di toppe dei Sofisticator.

La trovata era di mangiare qualcosa al volo tutti insieme ma Umberto e Roccio sono arrivati a Bologna molto presto così, approfittando del fatto che io e Fry avessimo lo stomaco sottosopra, abbiamo deciso di entrare in fiera e saltare il pranzo.
Abbiamo passato un bel primo pomeriggio anche se abbiamo dovuto ricordare a Roccio di non toccare nulla. soprattutto i modellini in movimento.
Ci siamo trovati bene e ci siamo anche messi d'accordo per il concerto.

Quale concerto?

Ah sciocchini.

Il 26 aprile è il mio compleanno e Till lo sapeva bene, quindi ha pensato di fare un bel concerto qui a Bologna con il suo gruppo.

Non potete capire, volevo subito i biglietti! Ma alla fine abbiamo aspettato qualche giorno per capire se qualcuno si fosse aggregato (e per qualche giorno intendo due).

Alla fine andremo io, Roccio e Umberto, anche se lì troveremo amici di Bologna. E poi chessò, mi piacerebbe prendere una birra tutti insieme in qualche dove, alzare il calice e brindare ai miei 32 anni. Ma mi basterà vedere i Rammstein e gustarmi una serata tra amici.

Non vedo l'ora!

Il mio lunedì

E scoprire che il parroco della parrocchia in cui sei cresciuta è stato allontanato perché pare molestasse i bambini. Il mondo non è più lo stesso.

16 novembre 2012

La mia multa, il mio Till

Salgo sull'autobus mentre sono al telefono. Parlo con L. ex collega con cui era successo tutto quel macello al lavoro. Dopo un mezzo casino, ma nessuno ha mai capito cosa è successo, l'avevano messa a spillare fogli, a fare piccoli lavori in magazzino. Insomma dicendo quel parolone che nessuno vuole mai pronunciare, le avevano fatto un po' di Mobbing.

A un certo punto salgono i controllori. Salgono sempre in tanti, per perlustrare meglio la zona.

Io sono senza biglietto.
Ma lo sono ormai da mesi, da agosto credo, quando avevano ridotto i bus e andavo sempre con S in motorino, al lavoro.
Non mi faccio scoraggiare, il bus è pieno, c'è parecchio macello. Per non dare nell'occhio rovisto nella borsa facendo finta di cercare il biglietto. Infine prendo il portafogli, estraggo una punta di biglietto mensile (vecchio) del bus e continuo a parlare al telefono.

Nessuno di accorge di me. Vuoi la confusione, vuoi che avevano ormai fatto il pieno di multe, ma ne esco indenne. Era la prima volta che beccavo i controllori su quella linea.

Penso quindi di non rivederli per un bel pezzo.


Qualche giorno dopo.

Salgo sul bus, non sono al telefono. Mi siedo in fondo accanto a S, il bus è in ritardo, come al solito. Noi siamo in quasi ritardo. Fermata prima della nostra, salgono i controllori.

S sbotta "Ci sono i controllori". Nemmeno lui ha il biglietto. La mia è una protesta sociale. La sua non so.

L'abbonamento mensile del bus si può comprare solo in due punti, e sono in centro. Dal tabaccaio sotto casa nisba. E coi miei orari diventa complicato andare in centro a comprare un biglietto del bus.
Eppure a Torino si vendono ovunque. Mha.

S tira fuori il suo documento, è un po' in ritardo e vuole che la cosa finisca in fretta. Io titubo.

Lascia il documento al controllore e dice di renderlo poi a me che lui deve andare al lavoro. "Ma faccio in un attimo" dice il controllore.

Ecco la nostra fermata. Penso di aver avuto troppo culo e di poter dividere la multa di S e quindi avere ancora risparmiato sul mio mancato acquisto dell'abbonamento. Ma proprio mentre mi alzo per scendere, una vocina dietro di me "Signorina? Il biglietto".

Sbuffo "Non ce l'ho"

"Ah ma non avevo capito che nemmeno lei aveva il biglietto"

Inutile dire che siamo stati la barzelletta dell'ufficio per tutto il pomeriggio.

Altre novità: il mio taglio di capelli suscita strani interessi e tantissime invidie. Da ingegneri, capocci, responsabili che mi fanno domande a colleghi e farmacisti che passando davanti all'acquario mi indicano come se fossi un animale in gabbia.
Ma non mi interessa. E' normale e se avessi voluto passare inosservata di certo non cambierei taglio ogni tre per due.

Scopro oggi che il 26/4, giorno del mio compleanno, i Rammstein suoneranno a Bologna. Gioia e gaudio, non posso mancare.

Molto probabilmente ci sarà anche Roccio e TeddyBear e forse qualche altro amico di Firenze, nonché la mia ex collega tatuata che però è in dubbio perché va già a vedere gli Iron Maiden a giugno (che garberebbe vedere anche a me) e sono concerti che disgraziamente costano un botto di soldi.

Ma i Rammstein. A Bologna. A un tiro di schioppo da casa.
Eh no, non posso mancare.

13 novembre 2012

Il mio taglio radicale







Canzone del giorno: Don't Call Me White NOFX




P.s. per la rubrica "ma come sei messo", presentiamo le parole chiave con cui sono arrivati a questo blog. Scovare la frase di senso compiuto.



08 novembre 2012

Queste ve le devo raccontare.

Nel mio lavoro succedono cose buffe, a volte. Come quando mi chiedono i sandali del dottor Scion (Scholl) o come quando vogliono i sali di Sciuffler (Shussler). O come quando, in un eccesso di francesismo, mi chiedono la crema de La rosc puason (la roche posay).

Ma altre sono davvero esilaranti.
"Buongiorno, vorrei la forcella elettrica della Oral B"
"Sì, c'era, si chiama Colibrì ma è andato a esaurimento qualche anno fa"
"No, non si chiama così, le dico come si chiama , lettera per lettera...
acca u emme emme i enne gì bì i erre dì (hummingbird"
"Ehm, sì, significa Colibrì, appunto"

"Mi spiace questo prodotto glielo invio da Bologna, le arriva domattina"
"Sì, presso...?"
"... no mi scusi può ripetere?"
"Presso?"
"Vuol dire presto? Sì le arriva domattina presto prima dell'apertura"
"No no (ridendo) presso presso, quanto costa! Sa in Emilia Romagna la zeta..."
"Mi scusi, non capisco la lingua"

"Buongiorno, mi servirebbero le gocce amare della Tropfen"
cerca cerca, dopo un po'...
"Mi scusi ma io non trovo la ditta, non mi risulta nessuna Tropfen, provo a chiedere alle mie colleghe dell'omeopatia"
Mi giro verso una mia collega "Ma che cacchio sono 'ste gocce amare della Tropfen?"
E lei, ridendo: "Ma no, Tropfen non è la ditta, vuol dire in tedesco, cerca 'Amare Tropfen', e della Weleda!"

"Buongiorno, mi servirebbero dei sacchetti"
"Di che misura?"
"Una spanna per due"
"...Le dico le misure, 17x31?"
"Eh sì, appunto, una spanna per due!"

Inutile anche dirvi che a me sono capitate quelle due di mezzo, le altre mi sono state raccontate. Ma anche:

"Buongiorno mi servirebbe uno sciroppo"
".. uno sciroppo come? Per la tosse, lassativo..."
"Uno sciroppo!"
"Sì ma che sciroppo?"
"Lo sciroppo, su lo sciroppo, quello di glucosio!"
"Ah la soluzione glucosata!"
e dillo!

In questi giorni scopro che una mia collega è incinta da tre mesi. Lo sapevano tutti, va bhe, io sono un po' un orso, sto molto sulle mie, è difficile che le persone vengano a raccontarmi qualcosa. Un altro magazzino ha chiuso. Io mi sto abituando al mio orario, anche se questo mi scazza più di quando non ero ancora per niente abituata. La mia collega dolcissima mi ha regalato una coccinella adesiva da attaccare al cellulare, socializzo, mi affeziono, e la mia dipartita ormai sta diventando qualcosa di sempre più irraggiungibile.
La cosa mi deprime alquanto.


05 novembre 2012

Di ragni, insetti, cani, rettili e leggi di cui non eravamo a conoscenza

Domenica mattina io, Fry e il mio collega con cui facevo la strada ogni mattina (ci hanno cambiato i turni e purtroppo non ci incrociamo quasi più) siamo andati al Reptilia e Amphibia day a Cesena, mostra mercato di rettili e anfibi.
A dirla tutta quando arriviamo lì non potete immaginare la gioia nello scoprire che si trattava in realtà di una esposizione canina con una piccola parte di rettili, insetti, anfibi e ragni. Sì, c'era un ragno così grosso che un topo di fogna (senza la coda) avrebbe avuto le stesse dimensioni.

In particolare c'era il campionato italiano di bassotti. Gioia incredibile nel vedere questi buffi cagnolini (che abbaiavano come dei matti rispetto ai loro cugini più grandi) di tutti i colori e taglie.
Oltre ad essermi rifatta gli occhi sui rettili (che però diciamocela tutta, alla fine sono sempre gli stessi espositori, sempre con prezzi da furto, sempre con le stesse specie. Quella di Cerea era molto più grande) ho avuto l'opportunità di vedere e conoscere nuovi cani. In particolare mi sono innamorata del Cane Lupo Cecoslovacco.



Questa razza è stata creata incrociando dei pastori tedeschi con dei lupi. L'intento era di avere un cane molto simile al lupo ma con un carattere più dolce e meno selvatico. L'esperimento è riuscito in parte. Il CLC può vivere accanto agli umani ma si dimostra spesso diffidente e ha bisogno di un polso fermo. E' un cane che davvero va dominato altrimenti farà di testa sua e non ci sarà verso di integrarlo in famiglia.

Guardandolo non si può che vedere il lupo. Non ha niente del pastore tedesco. Pelo ispido e selvatico, occhi color ambra chiara, profondi come le radici che li collega alla natura,  zampe alte e sottili. Manto grigio e bianco, orecchie dritte, muso lungo.
Quegli occhi mi hanno penetrato il cuore. La signora che ne aveva due mi raccontava che li tiene in giardino, che non soffrono assolutamente il freddo (il che è molto probabile dato che in natura non hanno cuccia riscaldata) e che loro hanno anche un gatto ma che il gatto non esce più da quando i cani sono cresciuti. Ho guardato il maschio e mi sono inginocchiata in modo da avere il mio viso sul suo muso. Ha dato una lieve leccata al naso come dire "ok, ti sto esaminando, ma non ti aspettare che ti dia quella confidenza che vorresti ricevere".

Ho trovato un'associazione che da' in adozione CLC abbandonati. Quel cane non è che sarà mio, è già mio. Al cuor non si comanda.

Ecco alcune foto. Purtroppo in fiera non ho fatto molte foto ai cani. Dovevo decidere se fare foto o farmi coccolare e sbavusciare tutta. Indovinate cosa ho scelto?

Dimenticavo, il gioco preso sabato alla fiera dell'elettronica non fungeva così tornando verso Bologna lo abbiamo riportato alla bancarella. Il tizio guarda la confezione del gioco e dice "Ma l'hai aperto!".

Dovevo provarlo telepaticamente. Fry dice che comunque sarebbe un nostro diritto restituirlo entro 10 giorni e lui ribatte con il fatto che questo vale solo per le vendite a distanza, che non dobbiamo scaldarci e mi lancia i soldi sul bancone.

Alla fine aveva ragione, un negoziante non è tenuto a riprendersi un oggetto. Sta di fatto che, a ragione o a torto, è stato ben scortese. Avrebbe potuto dire che gli dispiaceva ma che non si sarebbe ripreso il gioco perché non ne era tenuto e sarebbe finita lì invece di fare mille storie e lanciarci i soldi in gesto di disprezzo.

Spero che quel gioco gli rimanga sul groppone.

03 novembre 2012

Ho scritto ogni cosa tranne che sabato mattina io, Fry, MinchiettaUno e RagnoB siamo andati a vedere la mostra di Degas. Bella, non bella come le mostre che ho visto in altre città, ma meglio, molto meglio di altre mostre viste a Torino.

Una cosa buffa. Siamo andati a fare colazione all'associazione di Scherma, nel Parco del Valentino. Lì accanto c'erano delle attrezzature per fare ginnastica, totalmente gratuite e per tutti. Magari non c'era questo popò di strumentazione ma meglio che niente.

E' inutile, è una città avanti.







Si rideva tanto semplicemente perché riesco a essere incapace e scoordinata anche su questi attrezzi.
Della serie, non ci si smentisce mai.

Don't Stop Believing

E' circa un mese che non scrivo. Di cose ne sono successe. Per esempio siamo saliti a Torino.


Ho visto un po' di persone, ho rivisto la mia famiglia, i miei cani. Ho portato via tante cose.
La telecamera e tutti i miei filmini (che finalmente sto digitalizzando). Dentro ci sono pezzi della mia vita. La mia amata Australia. I miei nipoti da piccini. Poldo da cucciolo. La mia nonna. Un mio vecchio compleanno. Io e le mie amiche che facciamo le sceme.
Ho portato via le mie scarpe, i miei fauna box, ancora altri libri, vecchie foto.
Sabato sono andata a trovare la cugina di un mio ex.
Non so se ne ho mai parlato. Comunque siamo stati insieme quasi 5 anni, dai miei 16 ai 21. E' stata la prima persona per cui ho lasciato il tetto familiare e con cui ho fatto grandi progetti (avevamo comprato casa e io andavo ancora a scuola). Come tutte le prime grandi storie è finita e come tutte le storie che finiscono rimangono qua e là grappoli di tristezza dovuti alla mancanza della persona, delle abitudini, ma anche dell'altra famiglia che, tutto sommato, mi aveva accolto come una figlia. E i dubbi su come poi mi avrebbero vista. Lo so, non si dovrebbe pensare a queste cose, ma è normale.
Così quando ho ritrovato questa ragazza su facebook (insieme alle sue due sorelle, compresa quella piccinissima che io lasciai che aveva 4 anni e si ricordava ancora di me) ero un po' in apprensione nell'aver preso appuntamento per quel sabato. Ma mi sono detta che era una cosa da provare.
Così io e Fry siamo andati da lei.
La sua casa è davvero carina, in centro a Torino (come al solito a Torino ancora si può vivere senza svenarsi) e il suo gatto Ernesto è meraviglioso.
Ma lei è diventata più in gamba di quanto ricordassi.
Presto sono arrivati anche sua mamma, il suo babbo e la sorellina piccola. La mia apprensione aumentava.
Immaginate che sollievo non solo nel sentirsi completamente a proprio agio, ma nel sapere che non c'è stato alcun astio dopo quello che era successo. Che anzi, mi avrebbero voluto ricontattare ma non sapevano come e se era il caso di farlo.
Questo incontro mi ha aperto il cuore.
Ma non voglio approfondirlo del tutto, è stata comunque una cosa bella.

Di altre cose accadute. Il 30 ottobre siamo andati a vedere The Rocky Horror Picture Show al cinema (ridato in occasione di Halloween). Inutile dirvi che c'era un botto di gente travestita. Da Frank'n Furter, da Riff Raff e non ho più contato quante Columbia o Magenta erano sparse per la sala.
Altrettanto inutile è dirvi del caos generato dal pezzo del Time Warp. Si sono alzati tutti e hanno cominciato a ballare e io li guardavo con indignazione mista a invidia perché sapevo bene che anche io avrei voluto unirmi al gruppo ma mi sentivo troppo in imbarazzo per farlo.

Oggi invece dopo il lavoro, siamo andati a comprare un paio di calendari del canile di Calderara di Reno. I volontari mi hanno comunicato che ora il canile è aperto ai volontari anche la domenica. Non sarebbe così male una domenica ogni tanto andare a portare a spasso qualche cagnolone. So già che vorrò adottare tutti i cani che mi leccheranno la mano o che mi faranno lo sguardo tenero o che semplicemente avranno coda e orecchie tali per essere cani.
E dopo ancora siamo andati alla fiera dell'elettronica dove, insieme ad altre cose, per soli 10 euro abbiamo recuperato (guardate e sbavate) questo:


Domani, fiera dei rettili e anfibi a Cesena.
Spero di riuscire a scrivere più spesso ma il tempo è quello che è. Poco e merdoso.

Canzone del giorno: Don't Stop Believin' Journey