24 febbraio 2013

Ci sono cose che vorresti proprio dimenticare. E sono quelle che, alla fine, tornano sempre in superficie e che non scorderai più.

15 febbraio 2013

e altre avventure

COme scrivevo nel post precedente da lunedì ho cominciato il turno 8-14. Figo - penserete voi, ma non lo è affatto. Ho preferito il turno in cui iniziavo alle 9 e finivo alle 20 con una pausa di 4 ore nel mezzo. Non so come spiegarlo ma quando hai una pausa così lunga e esci tardi sai che devi fare tutto in quelle 4 ore. Leggi, studi, cazzeggi... mentre quando esci alle 14 sei stanco dalle 6 ore di lavoro peso, devi mangiare, dopo mangiato hai il mega abbiocco e ti dici che tutte le cose le puoi fare anche dopo, o meglio domani. E' una questione psicologica. E alla fine in questa settimana non ho fatto tedesco, pur avendo tutto il tempo del mondo, non ho pulito casa (bhe oggi sì, infatti sono stramazzata sul divano a scrivere sul blog proprio per quello) e in più domani, sabato, mi tocca lavorare 10 ore. Non so se mi spiego, lavorare 6 ore al giorno e sabato 10 non è una cosa così figa. Tra 6 e 8 ore di lavoro (continuative) non c'è molta differenza ma se lavori 8 ore continuative il sabato è tutto un relax.

Così in questa settimana mi sono un po' annoiata. Lunedì mi è arrivato l'avviso dell'arrivo di un pacchetto, così ho chiamato per farmelo consegnare Martedì, dato che sarei stata a casa dalle 14.30 in poi. Quindi lunedì megacazzeggio con film. Martedì arriva il pacchettino: una vera sorpresa, dei sample di un'azienda che si chiama Alchimia Natura. La cosa davvero figa è che non soltanto vendono prodotti davvero bio, ma si occupano anche della coltivazione delle piante con cui poi creeranno i cosmetici.
L'idea di partire dalla pianta coltivata in proprio per arrivare al prodotto è un'idea innovativa e spero davvero che abbiano tanta fortuna.

Comunque i prodottini sono questi:




Per ora ho provato solo il tonico ma non voglio anticipare niente perché voglio provare anche la crema viso (l'olio massaggi non so come usarlo, vedo se è abbastanza delicato da usarlo come struccante).

Presa dall'entusiasmo del pacchettino ricevuto e dopo un'abbondante dose di cazzeggio mi sono decisa al grande passo. Era tempo che ci pensavo, e che lo dicevo, e me lo ripetevo. E alla fine martedì l'ho fatto. Mi sono tinta i capelli di viola.
Ma non il viola accettabile che avevo prima, un violetto leggero che tende al blu elettrico. Lo stesso, identico, preciso, spiccicato colore (e tinta e marca di tinta) che mi ero fatta a 16 anni. Anzi, che mia sorella mi aveva fatto a 16 anni mentre lei si era tinta di blu.
Nello specifico la tinta è stargazer, colore violet.
Ecco le fasi con le foto fatte dal cellulare in quella giornata incredibile.





Dopo la decolorazione i miei capelli erano sull'arancio andante ma il viola ha attecchito comunque anche se, per mia totale incapacità nel fare queste cose, alcune ciocche sono bianchine, alcuni ciuffetti sono gialli perché non ci ho proprio passato la tinta (specie nell'attaccatura dei capelli di lato al viso) e in una ciocchettina addirittura non ci ho passato nemmeno il decolorante, infatti è bella castanina!

Il giorno dopo ho fatto qualche foto alla luce del sole, giusto per mostrarvi davvero di che colore incredibile siano!





Nella terza foto si vede perfettamente il ciuffetto castano ribelle e nell'ultima le ciocchine gialle ai lati del viso, ma va bene comunque. Ieri mi sono lavata i capelli e non ha scaricato tantissimo, conto quindi di tenermi questa tinta per un po' prima di farmi quest'altro colore. Un po' più scuro e molto più carico.

Cosa mi hanno detto al lavoro?
La mia responsabile ha detto "Perché non verdi? Secondo me staresti bene verde"
Una mia collega mi ha portato questo biglietto:



Eh insomma che ci vuole un bel coraggio. Non penso, il coraggio (vedi post precedente) è su altre cose. Portare un abito bizzarro, un rossetto bizzarro



vuol dire solo essere moderatamente eccentrici e la stessa cosa è per un colore di capelli bizzarro.
E' il terrore di essere troppo comuni, di essere mediocri.
Psicologia da quattro soldi a parte mi piacciono un casino e sono ben contenta di averli fatti.

Dopo un San Valentino non festeggiato (Fry odia festeggiare San Valentino) e passato a guardare Sanremo con l'aiuto di un gruppo d'ascolto su facebook (grazie al quale ci siamo fatti un sacco di risate) ieri ricevo dagli Stati Uniti una cipria che sembra miracolosa.
Il suo nome è Vegan Perfecting Powder e dal loro sito pare faccia meraviglie. Lo usa anche una delle mie blogger preferite quindi perché non provarci?

Ah comunque un verdino in futuro ci potrebbe stare. Ma non il verde che pensate voi, qualcosa che tenda più all'azzurrino, stile questo. O un bel turquoise. Perché no.

Arriviamo dunque a oggi. Sono stanchina, raffreddata da lunedì, e domani mi tocca questa maratona.
Anche se essendo arrivato proprio oggi lo stipendio, è tutto più sopportabile.

Ah, ieri per fare la figa ho comprato a Maya la carne di almonature. Tutta roba naturalissima e certificata senza schifezze. Peccato che mentre di solito quando le metto la carne non faccio in tempo a versarle tutto che già comincia a sbranarla, questa non se l'è inculata manco di striscio a parte mezza leccatina snob non appena messa. Secondo gli ecologisti devo fare morire il mio gatto di fame o posso comprarle le scatolette normali?

Canzone del giorno: Sotto Casa Max Gazzè

14 febbraio 2013

Di fatti coraggiosi e altro

Non so se vi ho mai parlato di I. Bhe I è un mio amico, di quelli che non c'è bisogno di esserci frequentati una vita per esserlo. Più un passato ospedaliero comune, una conoscenza avvenuta tramite il giornalino dell'UGI (Unione Genitori Italiani per la lotta contro il tumore nei bambini) in cui lui scriveva e che io leggevo. Così da spingermi, ormai anni addietro, a mandargli una email per raccontargli la mia esperienza. Da quella email io e Igor ci siamo visti due volte.
In una pausa pranzo del lontano 2006 (o 2007?) e sabato a Bologna.
In realtà I non era a Bologna per una bella vacanza, ma doveva essere rioperato, una specie di tagliando dopo 20 anni. Doloroso ma necessario.
E così un intervento che doveva durare un'ora e mezza è durato 3 ore e passa. Io sono passata a trovarlo sabato e l'ho trovato (nonostante il lungo taglio da metà coscia al polpaccio e l'idea di una lunga riabilitazione) abbastanza bene. Si è parlato del più e del meno, mi sono goduta il panorama dalla finestra della sua stanza

se aprite la foto potete vedere una delle due torri e la basilica di San Petronio in centro un po' a sinistra.
Sono arrivati anche de suoi amici da Torino e sono stati molto carini a fare tutti quei km in giornata.
Ma da che ho capito lui era un vecchio amico del periodo "brutto".
E' inutile, in quei momenti nascono forti legami. Le asprezze della vita uniscono più delle cose belle, le difficoltà più dei momenti sereni.
Mi ha fatto piacere vederti I, per la becks promessa (dal 2006) spero che riusciamo a berla una volta che ti sarai rimesso.
Prenditi il tempo che vuoi, le birre non scappano.

Appena usciti dall'ospedale io e Fry (che era rimasto ad aspettare pazientemente fuori dato che non ama particolarmente gli ospedali) siamo andati al Santuario di San Luca, o come lo chiamo io, "la Superga di Bologna".
La cosa carina è che ci si può arrivare a piedi camminando sotto una strada porticata tutta in salita. Noi ovviamente siamo andati in macchina.







 se vi paio pallida è solo perché ho sbagliato tonalità di fondotinta!

Da lì siamo andati poi a giocare con l'elicottero. Il giorno successivo sarebbe stato il compleanno di Fry ma ho deciso di anticipare di un giorno la consegna del regalo, per avere un giorno in più per giocare con l'elicottero che gli ho regalato. Un modello dotato di telecamera!

Anche l'ordine di questo aggeggio è stata una peripezia. Avevo fatto l'ordine la domenica precedente e giovedì non avevo ancora ricevuto la mail di conferma spedizione (me l'ero fatto mandare al lavoro). Così li chiamo per chiedere spiegazioni, con tono un po' sfavato, e loro mi comunicano altrettanto sfavati che erano stati a lutto per due giorni e che avrei ricevuto il pacco la mattina seguente.
Mi sono sentita un po' cacca ma va bhe.

Così venerdì mi arriva e il pacco è molto più grande di quanto mi aspetto (cosa buffa, quella domenica siamo andati alla fiera dell'elettronica a Ferrara e abbiamo trovato lo stand del negozio online da cui ho comprato l'aggeggio) così quando sabato Fry lo apre... Bhe è grande effettivamente!


Sabato e domenica ci abbiamo giocato un po'. Vola benissimo ed è praticamente indistruttibile.
Domenica appunto siamo stati a Ferrara a questa fiera dell'elettronica, con alcuni cosplay e gente in divisa militare o tuta mimetica che gica a softair. Un poutpourri di gente che mescolata faceva un effetto strano, molto surreale. Vedere Gandalf accanto al finto generale che non ha mai visto una guerra ma gli garba crederci perché gioca convintissimo a softair, ecco... strano!

Domenica torniamo ma è già buio per giocare quindi niente elicotterino..

Lunedì ho cominciato il turno 8-14 che è un po' una fregatura per mille ragioni. Ma ora vado a nanna e continuo il racconto domani che ci sono ancora tantissime avventure da raccontarvi e comincio ad avere sonno.

Canzone del giorno: La canzone mononota Elio e Le Storie Tese

04 febbraio 2013

Oggi il sole

Dopo settimane di nebbia, finalmente il sole. Sono andata al lavoro fischiettando, mi sono messa in gonnella, pareva essere una buona giornata dopo aver passata la serata prima col mal di testa, la notte col mal di testa, essersi svegliati col mal di testa... Ma un analgesico ha aiutato tanto, fino a stasera, in cui il mal di testa è tornato con prepotenza. Prendo quindi un'altra pasticca e penso che se potessi fare qualcosa contro i miei violenti mal di testa (che non ci ho mai pensato ma non è così normale passare quasi ogni weekend col mal di testa) per migliorare la qualità della mia vita lo farei. Considerando che ultimamente mia sorella soffre di emicranie con aurea e dee andare dal neurologo forse è bene che anche io mi faccia controllare.

Le labbra, dopo un primo apparente miglioramento, sono tornate a screpolarsi. Ho consumato il mio burrocacao a tempo di record e ne ho comprato un altro. Visto l'ottimo INCI ho voluto provarlo e non è male.

La linea viviverde coop coi cosmetici sta facendo roba favolosa, che costa poco e con ottimi ingredienti. Quindi ho voluto provarne anche il burrocacao.

Qualche giorno fa ho ricevuto la richiesta di amicizia da una mia compagna delle superiori. Nella sua foto di profilo è rasata a zero e qualcuno ha commentato con una cosa del tipo "l'importante è prenderla col sorriso", così non mi ci è voluto molto a fare due + due. Dopo una prima negazione "mi sono rasata i capelli perché volevo provare" e un mio incitamento "scusa se te l'ho chiesto ma sai che ci sono assata anche io, se però te li sei solo rasati hai fatto bene, stai molto bene" è arrivata la confessione.
Essì, ha un tumore e sta facendo la chemio.
Interessante notare come a 13 o a 30 anni le reazioni siano simili. Io non volevo sentirmi malata, lei non vuole sentirsi malata. Per non sentirsi malati fai le cose che altri fanno normalmente ma che te non puoi fare. Ad esempio con la conta dei globuli bianchi bassa si dovrebbe uscire da casa solo con la mascherina chirurgica. Io non lo facevo. Mai. Lei non lo fa. Mai.
Ma le ho detto che forse oggi lo farei. E le ho dato uno spassionato consiglio: se proprio non vuole mettersi la mascherina, che non esca e stia a casa.
E poi ho voluto smettere di parlarne.
E' stata una reazione strana la mia perché di solito ne parlo volentieri. Ma forse proprio come lei non vuole sentirsi malata, io non voglio essere un'ex malata, una che ce l'ha fatta, una tosta, un'eroina, una persona forte. Vorrei che non esistessero etichette, che mia madre non abbia detto per una vita (e dica ancora) che sono una persona coraggiosa e forte, perché mi ha impedito di crollare quando ne avevo bisogno e ora per guadagnarmi l'affetto delle persone devo sempre seguire il mio copione da persona coraggiosa e forte e invece vorrei tanto, ma tanto, ma proprio tanto, lasciarmi andare.
Sono stata a trovare una mia cara amica che ha partorito, in ospedale, e in quell'oretta sono state date così tante etichette a quel neonato (che verranno ripetuto nel corso della sua vita) che ho pensato che non c'è soluzione. E' così.
Non siamo mai chi siamo davvero, ma solo chi gli altri vogliono che noi siamo. E recitiamo questa stupida parte perché siamo convinti che così possiamo guadagnarci l'affetto delle persone che ci circondano.
E' una delle ragioni per cui non voglio figli. Per quanto si sia bravi si rischia sempre di riporre in un'altra persona le proprie speranza, facendola crescere con l'illusione di poterci davvero soddisfare, e facendola sgobbare per ottenere il nostro affetto in un modo del tutto innaturale.
Per farla breve, credo che al giorno d'oggi fare figli (dato l'elevato numero di persone che popolano la terra) sia un atto abbastanza egoistico.
Mi dicono che è la natura, che tutti gli animali lo fanno. Rispondo allora che l'uomo ha la capacità di pianificarle certe cose, che noi facciamo di molte altre (e peggiori) cose assolutamente non naturali. Parliamo di Natura solo a convenienza e non sappiamo assolutamente, o non vogliamo vedere, che il mondo in cui viviamo non ha più *niente* di naturale.
E scusate lo sfogo.