15 settembre 2013

Le mie analisi

Ho appena terminato il mio periodo delle analisi (sangue, ecografie, ecc) e devo dire che è tutto a posto. Stranamente anche le analisi del sangue per la prima volt da quando ho 18 anni, sono perfette. Con T4, T3 e FSH nella norma. Non ricordo analisi del sangue così semiperfette (tranne valori lievemente bassi di emoglobina ed eritrocina). Potrebbe essere merito della variazione del dosaggio delle pastiglie del mio endocrinologo? Può darsi, ma quando ho fatto le scorse analisi erano già diversi mesi che prendevo il nuovo dosaggio. Chissà se è l'aver smesso di mangiare carne? Bha.

In ogni caso tutto ok, e di questo dovrei gioire se non fosse che sto passando una giornata di merda.
Ma andiamo con ordine.

Tra le mie innumerevoli passioni ci sono le piante carnivore. E' una vita che non vado a un meeting annuale di appassionati, col terrore di non riuscire a intrecciare rapporti e la paura di trovarmi a disagio e fuori luogo.
Questo weekend c'è stato il meeting annuale, nella splendida cornice di Viareggio.

Torno indietro di una settimana. Lo scorso sabato avrei avuto un provino a Cologno Monzese per una particina in un telefilm comico (conoscete Maccio Capatonda? Ecco, il telefilm Mario, che va in onda su MTV). Sapevo benissimo che non avrei avuto a) nessuna speranza, b)modo di accettare in caso di esito positivo. Lasciare un lavoro con contratto a due anni, per quanto schifoso, per un lavoro sottopagato per due mesi è un po' una follia che potrei permettermi a 18 anni vivendo con mia madre, ma non a 32 vivendo da sola.

Ci volevo andare per curiosità, per mettermi in gioco, per fare qualcosa di diverso. Parlandone con Fry però ho pensato che saremmo dovuti stare in coda tutto il giorno. Ne sarebbe valsa la pena? Inoltre, gli specificai, ci sono tante cose che vorrei fare questo mese, per esempio la settimana successiva ci sarebbe stato il meeting di piante a Viareggio. Saremmo potuti andare domenica (perché sabato mattina ho lavorato), passare un paio d'ore a rifarmi gli occhi sulle piante e poi fare un giro a Lucca insieme, che è tanto carina.
Bella idea vero? Fino a qui nessuna obiezione, anzi.

Sapendo che a Fry stressano molto queste cose ho cercato di non pressarlo durante la settimana chiedendo dettagli, orario della partenza, ecc (stressando in questo caso me, ma cos'altro avrei potuto fare?)

Sabato mattina prima di uscire di casa mi azzardo a dire, sinceramente felice, "Che bello, domani andiamo a vedere le piantine!" e mi sono sentita rispondere "Ma è proprio vitale andarci?"
"Perché, non ti va?"
"Non molto"

Vado al lavoro con le lacrime agli occhi, sembrerà una cavolata ma ci tenevo. Se avessi saputo prima che non gli andava, mi sarei organizzata diversamente, per esempio andando sabato pomeriggio a Firenze e cercando un passaggio, o andando direttamente a Viareggio in treno e dormire lì sabato per avere più tempo (il viaggio in treno prevede 3 ore). Al lavoro sono stata sulle mie, cercando di farmi passare la rabbia e alla fine un po' ci sono riuscita. Mi sono messa l'anima in pace, come si suol dire, ormai ero sicura di non andare, mi sono detta pazienza, ho fatto un grosso sospiro e anche se mi spiaceva non andare ero comunque rassegnata all'idea.

Ieri pomeriggio andiamo a fare un po' di spesa, quando a un certo punto Fry mi dice "domani quando vorresti partire?"
"di mattina!"

Diciamo così mi illumino di nuovo. Parto col trip, che bello vedo le piante, che bello vedo i miei amici carnivorofili.

Ma pochi minuti più tardi mi dice ancora che non se la sente. E sono di nuovo arrabbiata, triste, ecc

Così stamane mi sveglio che non so se prepararmi, farmi la doccia, quando alzarmi. Ha senso alzarmi presto? Ha senso truccarmi?

Mi metto al computer a fare altro e non se ne parla più, ormai sono convinta che non si parta più. Dobbiamo andare a prendere i rovi per gli insetti stecco, è tardi, sono un po' stressata per tutta la faccenda.
E mi sento dire "Se vuoi dopo aver preso i rovi possiamo partire".

Ecco, sbotto. Mi metto a piangere, sono assolutamente nervosa quasi ai miei massimi livelli.

E dopo una mattina in lacrime, più per il nervoso di non riuscire a programmare niente che per tutto il resto, prendo una decisione irrevocabile.

Il mio più grande errore con i miei compagni è considerarli un'estensione di me. Io ho tante passioni, tante, troppe. E' dura starmi dietro e non è detto che le persone che ho accanto desiderino fare le stesse cose che voglio fare io. Fare queste cose richiede un dispendio di energie, tempo e soldi. E posso capire che se non se ne ha l'interesse diventa difficile.

Dato che non posso fare affidamento su Fry per fare queste cose, per sue difficoltà personali, mancanza di interesse, impossibilità a programmare le cose, decido, e lo scrivo per ricordarmelo, di considerare sempre la mia vita come la mia vita. Di organizzarmi da sola per fare le cose che mi piacciono. E che eventualmente se vuole venire anche lui sono ben contenta, ma dovrà aggregarsi alla mia modalità. Se vuole si potranno riarrangiare delle cose (variare il programma in funzione dell'essere in due - come mi era parso di aver già fatto per il meeting. Non passare ovvero tutto il giorno lì perché so che può essere pesante, ma fare un giro da qualche altra parte) ma per il resto queste sono cose mie, alle quali (dato che non richiedono un pesante impegno da parte di entrambi - se decido di andare da sola) non è giusto che io rinunci. Abbiamo tutte le sere da passare insieme, tanti weekend, tanti giorni festivi. E ci sono delle cose che desidero fare.

Perché se voi pensate di avere tempo, o di avere un'altra possibilità, mi spiace. Io non sono di quell'idea.

2 commenti:

Zion ha detto...

sacrosanto pensiero.

Direi che è un modo sano di vivere lo stare insieme, intendo quello di fare per conto tuo, più che arrabbiarsi perchè non vuole venire.

Io mi sarei arrabbiata per il fatto di stare sulla corda: o è sì, o è no. Così invece è tortura inutile.

In ogni caso, un bel "in bocca al lupo" perchè all'inizio sarà difficile fargli capire che se per caso gli chiedi "vuoi venire anche tu?" non è che lo stai forzando, e che sei perfettamente tranquilla se lui dice di no. D'altro canto, anche fargli capire che se non gli chiedi se vuole venire (perchè ti fai le pare che lui si senta pressato), è un comportamento normale, e che se ha voglia di venire può dirtelo senza remore e anzi ne sarai contenta (viceversa, se non te lo chiede non sarai delusa). Complicato? Da morire! ma anche il tuo Fry è complicato, quindi...teniamocelo così, e impariamo piano piano a ritagliare i nostri spazi. :-P

Auguri!!!

Carla ha detto...

Sì siamo belli complicatini entrambi :)

Comunque anche a me quello che ha innervosito è stato tenermi sulle spine...