23 dicembre 2013

Il dramma del trasloco

Ci siamo fatti un paio di calcoli e le soluzioni erano due, scartata l'ipotesi di fare avanti e indietro con la macchina.
Potevamo noleggiare un furgone, farci il culo, spezzarci la schiena e spendere meno oppure pagare un traslocatore che facesse tutto per noi.

Io ho la schiena a pezzi solo facendo le scatole. Così abbiamo sentito un paio di traslocatori.
Per convenienza economica ho scelto una cooperativa bolognese, la quale mi aveva assicurato una tariffa (molto cheap a dire la verità). Così dico di no al primo e mi fiondo sui secondi.
Ci mettiamo d'accordo per lunedì 13 alle 8 finché stamane non mi arriva una email (tralaltro email scritte tutte con il caps lock, roba da farvi rizzare i peli sotto le ascelle!) in cui mi scrivono che non avevano capito che la merce doveva arrivare a Como, e il prezzo cambia.

Conoscendomi, data la mia pignoleria, gli ho sicuramente scritto la destinazione la prima volta, sul form del loro sito (di cui purtroppo non ho traccia). Li chiamo, con bestemmie scritte a chiare lettere nella mia testa dicendo loro che ero stata precisa nelle mie indicazioni. Non si scusa ma afferma che "non ci siamo capiti bene" e mi dice che mi manderà il nuovo preventivo.
E il nuovo preventivo è ovviamente più alto del preventivo del primo traslocatore.

Bestemmie a go go.

Torno a casa in pausa pranzo e chiamo il primo traslocatore, chiedendo scusa se ho fatto un po' di casino. E' sempre libero e disponibile.

Inoltre chiamo Mercatopoli, un negozio che vende roba usata e che tiene in deposito i tuoi oggetti finché non li vende, dandoti una percentuale sul ricavato, per sapere se potevano venire a ritirare il frigo in caso la proprietaria non lo volesse tenere in casa. Chiamo la proprietaria per sapere quando può passare a vedere se le garba il frigo e la libreria che ha costruito Fry, altrimenti dobbiamo smontarlo.

Chiamo mia mamma. Birba negli ultimi mesi ha avuto sempre delle infezioni all'orecchio che non guarivano. Finché da un esame più approfondito non hanno visto un polipo di cui hanno fatto una biopsia.

E' risultato essere un tumore, e ora devono asportarle il canale uditivo. Però è vecchietta, e ha il cuore che non va, quindi siamo spaventate. Per fortuna il 10/1 sono su a Torino, posso almeno salutarla, comunque vada poi l'intervento.
Spero non le capiti nulla, non ora, non così. Basta tumori. Ho perso due cani per via di un tumore, non posso pensare che tocchi anche a Birba.
No.

22 dicembre 2013

Su quel(l'altro) ramo del lago di Como

Finalmente posso scriverlo, dato che ho avvertito al lavoro e ormai non è più un segreto.
Stiamo per trasferirci in un'altra città.
E' andata così: Iolao è stato contattato da una recruiter che lo ha cercato per un lavoro oltre il confine svizzero, siamo andati al primo colloquio verso inizio ottobre.
Abbiamo aspettato.

Siamo andati al secondo colloquio, a fine ottobre.
Abbiamo aspettato.

Gli è stato chiesto di fare un powerpoint con i loro magheggi nonchiedetemicosa.
Abbiamo aspettato.

Ha fatto un ultimo colloquio telefonico.
Abbiamo aspettato.

Ah, tutti i colloqui erano in inglese.

Finché a inizio dicembre non lo hanno contattato, per un lavoro a tempo indeterminato con uno stipendio che in Italia è una favola, ma per gli Svizzeri del canton ticino è poca roba.

Inutile dirlo, comincia il 15 gennaio e stiamo correndo. Sabato scorso siamo andati a vedere un paio di case, ieri abbiamo firmato il contratto per una casa a parer mio favolosa. Bhe sì, ci sono delle cose da rivedere, ma il palazzo è costruito sulla roccia e abbiamo la vista sul lago e sul duomo.
A Como.

Inizialmente pensavamo di andare a Varese ma dopo aver sentito alcuni pareri ci siamo concentrati su Como. In effetti è carina, il lago è una cosa incredibile, non mi stupisce che Giorgio Clunei abbia deciso di prenderci 3 case (così ci ha detto l'agente immobiliare). Io l'ho detto a qualche collega, poi mi sono decisa a dirlo con dovuto anticipo anche alla mia responsabile. Tanto andrò via a fine gennaio/metà febbraio, ma ha apprezzato il fatto che glielo abbia detto già adesso. Non ve lo dico, sono felicissima.
Ci sono cose che mi fanno paura, Como è molto piccola, ma ci sono altre cose che mi galvanizzano (per esempio cambiare posto! Per esempio lasciare il mio lavoro!).
Sono dispiaciuta per altre cose, andarmene via vuol dire lasciare rapporti che piano piano stavo rinsaldando, nuove conoscenze che sarebbero potute diventare nel tempo ottime amicizie, colleghi a cui voglio bene.
Sono spaventata perché ho paura che non riusciremo a fare tutto entro il 15 gennaio, mi spiace perché starò per un mese da sola qui (per via del preavviso di questa casa).

In attesa di aggiornarvi vi lascio con una foto panoramica del lago!



04 dicembre 2013

Happy birthday

XIII carta delle minchiate fiorentine: La Morte.

Oggi è l'anniversario della morte di mio padre. 13 anni fa, alle 4 del mattino, il telefono squillava in casa Colombo. L'ospedale ci avvisava di andare lì, perché mio padre aveva avuto un altro attacco, e non ce l'aveva fatta.

Ieri i miei colleghi erano presi dall'installazione dei festoni di Natale, io in verità questo mese non lo amo. Un po' per quanto scritto sopra, un po' la famiglia che ti vuole vedere e te non hai voglia quindi ti senti in colpa, un po' per la gente che ti chiede cosa fai a capodanno quando tu vorresti solo stare a casina tua, con una copertina, del buon vino, il tuo fidanzato e un filmetto. E siamo solo a inizio mese!

Oggi visita, ultima visita prima di andare su a Torino dalla senologa. Trattasi di ecografia transvaginale, ovvero mentre fai conversazione con la dottoressa in posizione comoda (con le gambe all'aria e la patata al vento) lei, senza troppi complimenti, infila un gentilbastonediplastica mentre scandaglia l'interno della tua baginga. Tutto bene là sotto e anche se le mie cose sono in ritardo (da almeno una settimana direi) secondo la bagingologa il mio endometrio è ben lontano dal dare segni di vita, quindi tutti gli incazzi di questo ultimo periodo sono solo incazzi, niente sindrome premestruale.

Stanotte inoltre ho fatto un sogno brutto. E strano.

Esco da lavoro, dovrebbe essere sera ma è giorno. La mia collega Lisetta arriva in macchina,nel parcheggio di quell'orrendo capannone, con altra gente per chiedermi se mi va di uscire. Dico che non ho molta voglia (è la mia risposta di default anche al di fuori dal sogno). Prendo la mia macchina (nel sogno ho aggiustato la mia seicento dopo l'incidente mentre nella realtà io e Fry abbiamo una sola macchina) e sono sorpresa. C'è un mezzo ricordo dell'incidente della seicento, non ricordo ma a quanto pare l'ho aggiustata, per cui prendo la strada di casa ma c'è coda per la tangenziale/autostrada/strada così sbaglio uscita e quando ne vedo una esco in velocità ma la macchina non tiene le curve per cui dopo la seconda curva esco fuori strada, passo una sorta di muretto e finisco di sotto "volando" letteralmente giù con la macchina.
Non faccio in tempo a pensare a come fare per tirarmi fuori da quella situazione quand'ecco Fry. E' a torso nudo, probabilmente anche in mutande. Gli occhi rossi. Ha visibilmente freddo, è arrabbiato forse stanco. Chiedo come ha fatto a trovarmi in così breve tempo ma non so se mi risponde. Nello spiazzale dove la macchina è finita precipitando troviamo due turisti, una coppia di anziani signori. Ci chiedono dove possiamo trovare i "bagni oleosi" e io vedo un cartello bianco con scritta nera che indica la direzione per raggiungere i bagni oleosi. Quindi tutti e quattro ci mettiamo in marcia, io sono ancora sotto shock per l'incidente.

Oltre al sogno tante novità: un possibile trasferimento ma ancora non si sa niente, tempeste emotive ma quelle ce le teniamo, noia e devastante noia.

Canzone del giorno: Ballo in fa Diesis Minore Branduardi