22 giugno 2014

Il museo più bello a Torino

Le cose più belle sono spessissimo nascoste alla vista degli occhi di tutti. Il che le rende ancora più belle, perché al loro fascino si aggiunge quell'alone di mistero che le rende più preziose.

Cosa consigliare alle persone che vengono in visita a Torino? Finora i miei consigli sono sempre stati i soliti: la passeggiata sotto i lunghi portici fino al Po, la scalinata di Palazzo Madama, il museo egizio che vanta il primato di essere il secondo al mondo dopo quello de Il Cairo, la Mole Antonelliana col suo museo del cinema e il suo ascensore trasparente, il santuario de La Consolata, di fronte al quale potrete assaggiare il vero Bicerin, se ancora vi avanza tempo la Gran Madre di Dio, chiesa a pianta circolare, e il bellissimo Parco del Valentino col suo Borgo Medioevale (ricostruito ma pur sempre caratteristico).

Ovviamente a questo si possono aggiungere altri musei famosi, come la GAM (galleria d'arte moderna), Il MAO (museo di arte orientale, ancora mai visitato) e se avete i mezzi la Palazzina di Caccia di Stupinigi e la Reggia di Venaria Reale.

Torino ha tante cose da offrire ma nessuno lo sa perché molti hanno in mente l'idea di una città triste e grigia, un'accozzaglia di fabbriche che poco ha da mostrare al turista curioso.
Torino ha però un museo che vale la pena vedere se avete tre ore del vostro preziosissimo tempo, e vi assicuro è una cosa che non vi deluderà.

Giovedì mattina siamo partiti alla volta di Torino e siamo tornati a casa solo oggi... Mi piace quando posso fare la turista a Torino, mi godo le cose che da lavoratrice non mi sono mai goduta e riesco a non dare per scontato nulla. Così pian pianino mi sono salvata tra i preferiti del browser i siti dei luoghi che mi piacerebbe visitare a Torino. Nella sera tra giovedì e venerdì sono andata a riguardarmeli e ho trovato questo sito. Ma, cosa ancor più interessante, ho trovato questo.

Date le mie attuali letture sulle istituzioni totali, l'idea di visitare un ex-carcere era un'idea troppo allettante. Così l'ho proposto a Fry che non sembrava molto entusiasta, ho poi scoperto perché: era convinto che nulla potesse essere più interessante delle prigioni delle Stasi, visitate a Berlino, ma si è presto dovuto ricredere.

Due parole sul museo "Le Nuove".
Il carcere (appunto "Le nuove") si trova a poco più di un chilometro di distanza dalla stazione di Torino Porta Nuova, ed è praticamente di fronte al palazzo di giustizia: quindi facilissimo da raggiungere per eventuali turisti. Per altre informazioni dettagliate vi consiglio di dare un occhio al loro sito, ma intanto vi posso dire che nel museo ci sono due percorsi. Quello relativo al carcere vero e proprio e quello relativo al ricovero antiaereo. I percorsi costano 6 euro l'uno e non c'è possibilità di un biglietto cumulativo. Esiste una sola visita guidata, al giorno, per il carcere da lunedì a sabato alle 15, mentre la domenica si aggiunge anche una visita alle 17. Per il ricovero antiaereo ci sono visite guidate solo sabato e domenica alle 17.15 ed è necessario prenotare (dato che il numero massimo di partecipanti, per motivi di sicurezza, è di 15 persone). La visita al carcere dura circa due ore, quindi sabato è possibile (come abbiamo fatto noi) combinare entrambe le visite.
Il museo è gestito da volontari ed è quasi sconosciuto. La cosa stupefacente è che la struttura, anche se dedicata ad essere museo, è fatiscente e assolutamente genuina. A differenza di altre strutture di internamento (ad esempio i campi di concentramento, ormai divenuti dei musei con installazioni artistiche e vetrinette contenenti oggetti vari) le celle sono celle, le gabbie sono gabbie, i portelloni di metallo sono portelloni di metallo. La guida è eccellente e saprà spiegarvi la storia del carcere senza mai annoiarvi, arricchendo il tutto con aneddoti (anche ascoltati in prima persona da visitatori anziani che un tempo erano stati internati nella struttura).

Poche cose al riguardo:
purtroppo non si possono fare foto, ed è un peccato perché per me raccontare emozioni senza le foto è difficile. Sappiate che in più di un'occasione vi si stringerà il cuore e vi verrà voglia di piangere a dirotto.
Il carcere è stato costruito intorno al 1860 ed è diventato operativo nel 1867-69. E' rimasto attivo fino al 2003: ha passato due guerre mondiali e periodi di terrorismo.

Uno dei bracci era sotto gestione dei nazisti durante la seconda guerra mondiale. Occhio, partigiani, ebrei e "nemici politici" sono partiti da qui per luoghi meno simpatici (campi di concentamento, i treni partivano dal binario 17 della stazione Torino Porta Nuova) o per una sofferenza più breve, verso il Martinetto, per essere fucilati.

Molti dei partigiani fucilati avevano 20-22-24 anni. Ragazzi. Fucilati. Per la libertà, per il futuro.
E noi?
Stiamo a guardare.
Non dobbiamo dimenticare che durante la seconda guerra mondiale noi ci siamo sporcati le mani di sangue esattamente come i tedeschi.
Mi piacerebbe andare a visitare i campi di concentramento italiani, primo fra tutti la risiera di san sabba.

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