31 dicembre 2014

La quiete e la tempesta dentro

Che poi lo so, non scrivo da tanto. Ho voluto prendermi del tempo.
Non è che l'ho fatto apposta. Ci sono delle cose che vengono da sé, e non scrivere sul blog è una cosa venuta spontanea: dopotutto, in fondo, dal 2006 non ho quasi mai smesso di scrivere.
Danza del ventre stranamente prosegue, credo però di essere arrivata al punto o prosegui o molli. Vedo che le altre ragazze sono più brave e questo mi sconforta. D'altra parte vedo che mi fa bene, soprattutto a livello muscolare e per la schiena. Non sembrerà vero ma addominali e glutei lavorano un sacco. Le spalle finalmente si rilassano, la schiena fa movimenti "diversi" e mi permette di svilupparne piano piano la muscolatura.
E poi ho cominciato ad andare a lezione di basso.
Il mio insegnate è bravo e molto paziente e riesce sempre a incastrarmi in nuovi orari per permettermi di non perdere troppe lezioni.
Per ora sto suonando Hey Joe di Jimy Hendrix e dovrò fare il saggio di fine anno (quello di danza del ventre è, per fortuna, facoltativo). Dato che Fry sta suonando chitarra nella stessa scuola possiamo fare il saggio insieme scegliendo un pezzo, io sono già in panico ma vedremo.

Qui in Svizzera e a Como c'è il sole. Adoro il sole d'inverno. Il freddo che pizzica le guance e le chiappe ma il cielo terso, sto bene qui. Ritaglio la mia dimensione con tutta la calma che posso, nonostante mi manchi il tempo per accendere il pc, ad esempio. Ormai gioco solo sul mio cellularone (OnePlus One - comprato a fine novembre online, ne scriverò qualcosa a breve se mi riesce. E' gigante, tipo 5,5" di schermo!): la sera suono un po' se riesco, poi gioco se riesco, ma in genere dormo (e in quello riesco!). Leggere è un lusso, purtroppo, e scrivere sul blog è impossibile.

Ma sono qui, sorrido, vivo e, tutto sommato, sono serena.
Ho cominciato il percorso con una psicologa che però non mi piace per cui cambierò.
I miei capelli si sono stinti ma non sto troppo male, posto una foto in cui sembro figa ma non fatevi ingannare: prima di scegliere questa ne ho fatte altre 20.


30 dicembre 2014

Sognincubi

Sono in un luogo tipo Far West, in una casa tutta di legno. C'è anche una sorta di porticato, io sono vestita con abiti tipo anni '50.
Sono a letto con un uomo, è Fry ma non ha l'aspetto di Fry.
Vedo in corridoio mia mamma, in penombra. Entra nel letto dicendo: "mi sono stancata di O. (un mio collega). È qui da diverse settimane non se ne va, per cui dormo qui"

Separiamo il letto matrimoniale in due singoli.

Il giorno dopo mi sveglio. C'è il sole. Corro incontro a Fry (ma è lui?). Ha una tuta da meccanico. Una salopette di jeans e una camicia a quadri bianca e rossa. Si gira sorridendo ma ha uno sguardo triste e mi abbraccia.
Cambio scena.
Di nuovo la stessa.
È mattina e c'è il sole. Corro sotto al porticato e vado verso Fry (ma è lui?). Si gira e ha lo sguardo triste. Qualcosa non va. Il sole sparisce, ci sono nuvole nere, un vento terribile. Mi stringe, mi dice che dobbiamo scappare. È come se i giorni che stavano scorrendo sempre uguali siano stati spazzati da una tempesta terribile. Una cosa non in programma. In effetti non è molto distante dalla realtà.

Secondo sogno. Premetto, sto giocando a un gioco abbastanza angosciante che si chiama "Alien Isolation"

Sono in un vicolo buio, ho una pistola. Sento dei passi avvicinarsi, vedo solo un'ombra. È Alien.
Sono terrorizzata e mi accuccio a terra sperando di non essere né vista né sentita.
In effetti mi supera e va via ma io sono paralizzata. Trovo dei gradini e ci striscio sopra. Piangendo rimango lì.