22 marzo 2015

Di nuove e vecchie scimmie

L'esperienza della vasca di deprivazione sensoriale è stata un po' una merda.
Ma spiego meglio.
Ero molto agitata quella mattina, non sapevo cosa aspettarmi. Agitata però non è forse il termine giusto, direi più... emozionata, eccitata.
Insomma, era una sensazione tutto sommato bella, come quando progetti di andare dall'altra parte del mondo e non sai cosa aspettarti e c'è quella piacevolissima paura del nuovo e dello sconosciuto.


Mi presento venti minuti prima delle 9 nel posto X, suono ma non aprono. Da bravi svizzeri aprono alle 9 in punto.
E quando entro sento il rumore dell'acqua della mia vasca che si sta riempiendo.
E l'emozione sale.
Mi spiegano come funziona.

A destra della stanzetta c'è una doccia, mi lavo come prima cosa, mi chiedono se voglio fare cromoterapia o proprio usarla come vasca di deprivazione sensoriale. Scelgo la seconda opzione. Non voglio luci né suoni e chiedo di disattivare anche il pulsante di emergenza. Mi spiega che prima di entrare in vasca dovrò solo premere su "Avvia" sul display nella torretta accanto alla vasca. Ci saranno le luci a led attorno alla vasca e la musica new age che si propaga solo nell'acqua (dall'esterno non si sente nulla) che mi terranno compagnia per qualche minuto. Poi piano piano si affievolità tutto e io rimarrò da sola. Al buio. Al chiuso (la vasca è provvista di coperchio che si può chiudere o lasciare semiaperta, a scelta). Senza suoni.

Sono sempre più emozionata.
Mi chiudo dentro la stanzetta, mi faccio la doccia. Mi asciugo poco con l'asciugamano per non gocciolare ovunque.

Premo "Avvio"

Mi immergo nell'acqua. L'acqua è densa (piena di sali Epsom) e calda (temperatura 37 gradi). Mi chiudo.

Galleggio. La musica new age mi risuona un po' fastidiosa e non vedo l'ora vada via. Le luci sono invece piacevoli. In quel galleggiare sento che potrei addormentarmi. Poi la musica va via, le luci anche. Rimane la luce della stanza che io vedo un po' perché il guscio non si chiude perfettamente. Sono infastidita da questa cosa, avevo espressamente chiesto il buio.
Poi si spegne anche la luce nella stanza.

Galleggio.
Sento il battito del cuore e il suono del respiro.
Però mi infastidisco, non capisco la posizione del mio corpo nella vasca, ed essendo quest'ultima non proprio enorme, in breve comincio a toccare coi piedi il bordo inferiore nella vasca.
Questa non è deprivazione sensoriale. C'è il tatto, che oggi è mio acerrimo nemico.

Così cerco i maniglioni presenti attorno a me per rimettermi nella corretta posizione, ma appena mi spingo un pochetto, continuo a galleggiare verso quella direzione, toccando nuovamente i bordi della vasca.

Piano piano riesco a trovare una posizione che dovrebbe essere quella ideale e provo a rilassarmi.

Ci riesco quasi, vedo i famosi lampi di luce di cui tutti parlano in questa esperienza. Ma presto accade l'imprevisto. L'umidità!
All'interno della vasca di produce un'umidità tale per cui l'aria diventa irrespirabile.
Cerco di resistere, ma comincio a respirare sempre più affannosamente e ben presto riesco a concentrarmi solo sul mio affaticato respiro e comincio ad agitarmi.
Allora mi tiro su e mi siedo per calmarmi, ma l'aria è davvero irrespirabile.
Decido con grande dispiacere di aprire il guscio della vasca.

A fatica trovo il maniglione e lo apro. Mi rimetto sdraiata ma forse per la colazione che ho fatto e l'immersione, non so come mai insomma, mi prende la nausea. Comincio a sentire odori fortissimi, probabilmente inesistenti e sono parecchio infastidita dalla cosa e non vedo l'ora che i miei 50 minuti di "rilassantissima" esperienza passino.

Peccato che a causa del guscio aperto cominci a sentire freddo nelle zone esposte all'aria. Cerco di resistere ancora un po'. Mi danno perché non so quanto manchi, non riesco a capire come stia passando il tempo e la cosa non mi mette bene.

Finalmente le lucine della vasca si riaccendono, riparte la fastidiosissima musica new age e io mi alzo e mi faccio la doccia. Manca poco per il treno per andare al lavoro e quando esco nessuno è lì per farmi pagare la mia meravigliosa esperienza.

Finalmente trovo un tizio e gli chiedo se posso pagare perché altrimenti perdo il treno, mi guarda interdetto, ma mi fa pagare.

Mi chiede se mi sono rilassata. "No, per niente", rispondo ma non sono stizzita. Sono sicura di aver sbagliato qualcosa io e vorrò riprovarci anche se a più di una settimana ho l'orecchio destro ancora pieno d'acqua (mi sa che mi toccherà andare dalla dottoressa) e tutto sommato il ricordo non è piacevole.
La cosa assolutamente buffa è che uscita da lì ero davvero più rilassata. Ma so per certo che l'esperienza avrebbe dovuto essere diversa e non demordo. La prossima volta farò una colazione più leggera o la farò dopo essere uscita da lì e non chiuderò subito la vasca, ma lascerò quei 10 cm che permettano di non farmi sentire freddo e di avere un leggero ricambio d'aria.

Per quanto riguarda tutto il resto, ci sto più o meno dentro.
Al lavoro è tutto più faticoso, ma reggo bene per quel che mi pagano è ok. Il ritmo è aumentato ma tutto sommato non mi lamento.

A Danza del ventre stiamo provando la coreografia. Siete tutti invitati sabato 14/6 alle ore 21 al Teatro Sociale di Como. Il tema è "Alice nel Paese delle Meraviglie" e noi principianti faremo le carte incazzate che rincorrono Alice.
Il pezzo da ballare è questo:

Questo il pezzo che usiamo per il riscaldamento (taaanto relax, magari me lo metto come musica iniziale la prossima volta che faccio l'esperienza di deprivazione sensoriale).

A basso le cose sono andate a rilento. Ieri ho fatto lezione e oggi sono stata tutto sommato brava, ho studiato e penso che continuerò oggi pomeriggio. Più che altro mi spiace, sono proprio peggiorata rispetto alle lezioni iniziali. Ho ancora difficoltà enormi a leggere la chiave di basso ed è ancora peggio ricordarmi la posizione delle note nella tastiera del basso. No, non ci siamo proprio.
Per sabato dovrò portare le intro di questi pezzi.





Cerco davvero di mettermi d'impegno. Sono certa di non fare il saggio della scuola di musica (un po' perché mi rendo conto di non essere in grado, ma comunque per scelta non lo farei).

Mi rendo conto di essere molto impegnata e vorrei fare anche un corso di Yoga ma il tempo libero scarseggia e così proseguo solo con queste due cose che tutto sommato mi rendono felice. Mi piace sapere che ora posso permettermi di iscrivermi a dei corsi, di usare quel poco tempo libero per qualcosa.

Inoltre stiamo facendo un mezzo progetto per il viaggio in Madagascar e quindi non posso davvero proprio lamentarmi.

Ho una nuova scimmia che non è nuova. Tempo addietro mi ero presa per una macchina analogica usata anche dalla bravissima Diane Arbus, ovvero la bellissima Pentax 6x7. Costa un po' ma magari me la regalo per il compleanno. O per Natale. O per uno qualsiasi dei miei Non Compleanni (rimanendo in tema Alice)...

P.s. Sono in fase di stacco da Facebook, questo è molto positivo. Ed è anche per questo che ho trovato il tempo di scrivere un post lunghino nel mio (quasi) abbandonato blog.
Stay tuned...

12 marzo 2015

Vasca di deprivazione sensoriale

Domani avrò un appuntamento per rilassarmi dentro una vasca di deprivazione sensoriale.
Inizialmente utilizzata per studiare il comportamento del cervello in assenza totale di stimoli sensoriali, oggi la vasca viene usata in alcuni centri estetici e/o sportivi per rilassarsi. Pare che le onde cerebrali emesse siano simili (se non identiche) a quelle emesse dai guru in meditazione. E' possibile avere allucinazioni.
Domattina prima del lavoro starò un'ora in questa vasca, al buio, chiusa. Sarà lunghissimo? Mi verrà il panico? Non lo so, ma sono dannatamente curiosa (perché è un'esperienza che voglio fare da un po' ma non sapevo dell'esistenza di questa vasca in alcuni centro estetici)...

Vi saprò raccontare...

05 marzo 2015

Un vero riassunto degli ultimi due mesi - e la promessa di tornare

Quanto silenzio.
E' stato un periodo un po' così. Abbiamo avuto un lutto importante molto recentemente. Meno recentemente stavo per andare via da casa, in mezzo a una crisi. Non lo sapevate? Non ne ho parlato con nessuno se non con Fry.
Ora sono tranquilla, anche se mi sono rassegnata a non esserlo mai al 100%. E' quello che sono, incostante, instabile, bisogna godersi la vita con me finché ci siamo, non aspettarsi troppo, vivere alla giornata.

In questo periodo sono successe cose, ad esempio so che il 14/6 ci sarà il saggio di Danza del Ventre al teatro sociale di Como. Ore 21. Ma io sarò alla fine insieme alle care mie novelline compagne di corso.

Il basso è il mio patema. Voglio andare avanti ma devo studiare a casa e a casa in genere preferisco fare quello che mi riesce meglio, ovvero poltrire.

Stasera con dei colleghi ci si magna una pizza. Uno dei ragazzi che lavorava con noi è stato licenziato, così lo salutiamo. Hanno licenziato ben 5 persone da due settimane a questa parte, Divertente vero?

Il viaggio a Cracovia - Varsavia - (ma soprattutto) Auschwitz/Birkenau è stato toccante. Le foto non sono troppe ma esprimono quello che ho provato. Le ho messe qui.

E qui sotto un po' di anteprime.













Il museo di Schindler



Il gruppetto

Il resto del muro del ghetto di Varsavia

Canzone del giorno: Generale Francesco De Gregori