08 maggio 2015

Madagascar e Zombies

Chissà quando avrò di nuovo due settimane di tempo per le ferie. E' per questo che alla fine Fry ha pensato di dirmi di andare in Madagascar, perché sa quanto ci tengo.
Ma proprio ora mi è venuto lo sconforto. I voli aumentano di giorno in giorno e non avrò responso sulle mie ferie fino al 15/5. Se in una settimana sono aumentati di 100 euro a testa non oso immaginare fino al 15/5.
Le guide locali che parlano italiano non sono molte e chissà se saranno ancora libere per quella data. Perché non è un posto dove, almeno la prima volta, ci si possa avventurare così, come viene. I mezzi sono quasi inesistenti, le strade asfaltatate sono poche e per fare 70 km ci voglio in media un paio di ore. Per l'unico treno non va molto meglio. Fa 200 km in circa 10 ore, fermandosi in 17 stazioni, ognuna delle quali è un mercato, una festa.
Ma ogni volta che ci penso, nonostante il rischio malaria, le sanguisughe di terra (sì avete letto bene), gli insetti, i problemi, i rischi, gli inconvenienti che sicuramente ci saranno, la fatica nelle escursioni nei parchi nazionali (alcuni sono foreste quasi incontaminate) questo viaggio mi entusiasma. Mi immagino colori e odori nuovi, animali impossibili da vedere in altri luoghi, popoli poveri ma genuini e cibo sano. O forse no?
Penso che anche in questa occasione mangerò carne. Lo zebù fa parte della vita delle tribù del Madagascar. Lo accompagna dal matrimonio (fa parte della dote nuziale) al lavoro nei campi, al trasporto con carretti lungo le dissestate strade nazionali, e lo accompagna anche nella morte. Il culto dei morti (degli antenati) è fortemente sentito. Gli zebù sono preziosi e non esistono allevamenti intensivi. Esistono per il loro lavoro, per il loro valore, per il loro nutrimento.
Il pesce viene pescato, nella costa ovest, dai pescatori della tribù Vezo che lo vanno a prendere al largo delle coste con le loro piroghe di legno. 
Effettivamente mi sono resa conto di non essere vegetariana ma semplicemente una carnivora (più o meno) responsabile. Del resto i piatti malgasci sono poveri, la maggior parte di loro mangia solo riso. La carne è preziosa.
Spero che mi dicano di sì per le ferie.

Poi ho fatto degli incubi. Zombies, ad esempio. Però confesso di aver cominciato la scrittura di questo post diversi giorni fa, quindi non ricordo esattamente cosa ho sognato.

Vorrei scrivervi di altre meraviglie che sto leggendo e annunciarvi che giovedì 14 maggio sarò a Bologna per un altro tattoo. Seguiranno aggiornamenti.
Stay tuned!

2 commenti:

Zion ha detto...

Mi piacetantissimo questo modo di vedere le tue sceltealimentari. È bellissimo. Sei molto consapevole di te stessa, Carla, è una cosa che apprezzo moltissimo ed è rara. Spero che il tuo viaggio sia possibile e sia una esperienza indimenticabile.
Ti abbraccio.

Carla ha detto...

Grazie tesoro, lo spero anche io. Ti abbraccio