16 luglio 2015

Il dilemma dell'onnivoro (lavorativo)

Da me stanno licenziando a bestia, a grappoli.
Ogni venerdì facciamo il segno della croce (io mi tocco le palle che non ho) e via.
Aspettavo da mesi la festa aziendale perché fottesega, io bevo e mi diverto, ho degli amici lì dentro con cui sfogarmi, ballare, bere e dire cazzate.
Ma ora lo spirito è perso, non c'è nulla da festeggiare. Già da un po' di tempo i reparti sono ben separati, in particolar modo tutti si tengono a distanza dal nostro reparto.
Poi queste "sparizioni": gente che oggi c'è, dopo un'ora non la vedi più e sai che l'hanno mandata via solo perché qualcuno te lo dice. Sottovoce, come se fosse un segreto.
I muri ascoltano tutto e riferiscono, così molto spesso finiamo per non parlare di queste cose, lasciando solo una velata tristezza nei nostri occhi.
Con quale spirito posso andare alla festa aziendale?
Lo scorso anno, appena entrata, non sono andata perché ero nuova. Non mi andava, non conoscevo nessuno e questa cosa mi è stata rimproverata perché "la festa è un'occasione importante di socializzazione" - ma alla fine, tra le righe, socializzare (soprattutto tra reparti diversi) non è un bene.
E' un doppio legame, questo? Secondo me sì.

Comunque ci penso, ma per ora è un forte no.

Nessun commento: