12 luglio 2015

Sapessi com'è strano

incontrare personaggi così a Milano.

E' così, Milano o la ami o la odi. Ma non è vero, sono una delle poche fortunate che riesce a trovare delle scale di grigio anche in questi casi. E così io Milano la apprezzo per tante cose...

Ma per la stazione di Milano Centrale io ho una sorta di venerazione. Avendo tanti parenti (comunque sempre molisani) che abitano lì, quando ero piccola almeno una volta al mese mi toccava andare. Partivo da Torino Porta Susa che non era la figaggine di oggi, bensì uno sputo di stazione, quasi pari a Como S. Giovanni, da cui partivano solo i treni per Milano. Gli IR, i famosissimi interregionali.
Che mia mamma arrivata a Rho (la stazione prima di Milano Centrale) attaccava a dire "La prossima è la nostra" e mi faceva alzare anche se mancava ancora un quarto d'ora e non avevamo valigie perché andavamo e tornavamo in giornata.

A Milano Centrale (ma ho scoperto al ritorno anche a Torino Porta Nuova) hanno messo un pianoforte. Sta lì da un po'. Ogni tanto qualcuno lo stuzzica senza saperlo suonare e si sente nell'aria quel dlin dlin dlin fastidioso, senza senso.

Ma ieri, uh ieri.

Sono andata a Torino perché oggi io e mia sorella siamo andate a vedere Tamara De Lempicka e invece che farmela in giornata, solo di domenica, sono partita ieri pomeriggio per evitarmi l'ammazzata.
In verità stavo cercando di costringermi a non entrare alla Feltrinelli, dirigendomi proprio verso di essa. E' una prova di coraggio la mia: "Riuscirà la nostra eroina a non acquistare l'ennesimo libro che non leggerà?", quando sento un suono celestiale, anche se giovane.
Sono due ragazzi giapponesi che suonano al piano, lei e lui.
Carini da morire.
Li filmo anche se ogni tanto non sono sincronizzati. Fottesega, donerei una cornea per suonare così.
Mi si avvicina un signore e mi chiede come hanno fatto a portare lì il piano, gli dico che no, il piano è lì a disposizione di tutti. Gli si illuminano gli occhi. "bhe il mio treno parte tra un'ora magari riesco a suonare qualcosa".
Allora gli domando, gli chiedo, cosa suona, cosa fa, da quanto suona. Mi domanda, mi chiede, se suono qualcosa e se mi piace qualche tipo di musica.
Mi comunica di aver suonato col batterista dei Deep Purple (mi da' il biglietto da visita e mi fa andare sul suo sito dal mio cellulare, e sì, non mente in effetti). Gli dico che mi piacciono Le Orme e gli faccio vedere la mia foto con Michi Dei Rossi. Sorride e mi dice di vedere gli altri filmati caricati perché ce n'è uno dove suonano dei pezzi de Le Orme.
E così intanto il piano si libera e si mette a suonare. Poi mi dedica Child In Time e quasi mi commuovo. Poi un ragazzo, che scopro lì essere russo, chiede di suonare insieme a lui.
E insomma c'è un bel concerto. Perché non c'è musica più bella di quella che ti strappa un sorriso.
E quindi poi il ragazzotto si ferma a parlare e si presenta. Mi chiede se suono, mi lascia la mail per mandargli il video. Così con nome e cognome lo aggiungo su facebook. E ora ho anche il video da mostrarvi.

Il signore prima di andare mi rivela un Segreto, che proprio perché rivelato non posso scrivere. Ma mentre me lo dice continuo a sorridere anche se so che per lui è un orribile Segreto. Voglio fargli capire che non lo compatisco ma lo capisco, perché quello che mi ha regalato ieri mi ha riempito il cuore e anche se lui non lo sa, e anche se il mio cuore custodirà un segreto per lui orribile, si renderà presto conto che finché riempirà altri cuori di musica questo grosso peso che si porterà addosso verrà alleggerito, fino quasi a non sentirlo così grave come oggi.

Mi chiede l'indirizzo di casa per spedirmi un DVD dove suona. è anche un giornalista e mi chiede di fargli sapere se mai metterò su una band che ne scriverebbe un articolo e mi dice che insieme al DVD mi manderà anche un libro.
Guardo sul suo sito e scopro che ha scritto un botto di libri. Non faccio in tempo a fermarlo, perché si sa, le persone speciali entrano veloci nella tua vita. Non è detto che debbano rimanervi.
Però lasciano impronte speciali nel tuo cuore.

Sul treno una volta conobbi uno dei musicisti de "Il parto delle nuvole pesanti". Proprio ieri mi ha scritto in privato su facebook per commentare la mia foto insieme a Michi Dei Rossi, gli ho chiesto se si ricordava come ci eravamo conosciuti ma non lo ricordava.
Non è importante: prima dell'avvento di facebook ho conosciuto tante di quelle persone: sceneggiatori, musicisti, scrittori... E di nessuno ho ricordo.

Ora sono in contatto con questo altro pianista, il ragazzotto, e probabilmente avverrà la stessa cosa. Ma i destini sono fatti a volte per intrecciarsi così, senza scopo né futuro.
E si può solo restando aperti, solo parlando con le persone, solo non essendo chiusi come io, una volta, ero.

Quindi grazie, personaggi misteriosi che affollate la mia vita di tutti i giorni: anche voi contribuite a renderla speciale. Ed ecco il video. Scusate la mia voce fastidiosa.


4 commenti:

Zion ha detto...

"le persone speciali entrano veloci nella tua vita. Non è detto che debbano rimanervi."
come comete nel cielo.

Carla ha detto...

Tante persone speciali sono come stelle fisse, restano lì a illuminarti il cielo, anche quando cammini a testa bassa sai che ci sono e basta sollevare lo sguardo per vederle. Tante altre a volte sono comete. Illuminano per una decina di minuti il tuo mondo e lasciano quella scia di polvere stellare, ma non sono destinate a rimanervi sempre.

rompina ha detto...

ma che cosa BELLISSIMA hai postato...!

Carla ha detto...

Grazie! Ho deciso di riprendere il blog. E' prezioso, è importante. E' ME! :)