20 gennaio 2016

9/10/2015: a colazione con le blatte [ma anche Ranomafana: il parco dei sogni]

Oggi sveglia alle 7.30 per avviarci verso il parco di Ranomafana. A colazione ci ha tirato la pezza uno statunitense, viaggiatore solitario che per un mese si gira il Madagascar in taxi brousse.


a colazione non siamo soli (blatta volante)!
Ci vuole pazienza e tanto tanto tempo: sai quando parti ma non sai quando arrivi con i taxi brousse!

Anche ieri sera si era accollato e non la smetteva di parlare. E' bello condividere ma ogni 10 minuti si apprezza almeno un minuto di silenzio!
Andiamo al parco dove ci attende Luigi, la nostra guida che parla italiano. Da lì abbiamo fatto una faticosissima passeggiata di 3 ore e mezza: lo so non sembra molto, ma credetemi.. avrei voluto del voltaren per le gambe!
SALITEDISCESESALITEDISCESE era un continuo.
Sono arrivata a non riuscire a sentire più le cosce!
Abbiamo visto un sacco di animaletti, una rana che si chiama Bofisia che ora non riesco a trovare online quindi probabilmente non è il suo vero nome o forse non l'ho capito bene io. Comunque carinissima.

Abbiamo visto anche il tenerissimo Lemure dorato del bambù che vive solo in questo parco, il lemure fulvus che abbiamo già conosciuto all'isola dei lemuri, il prolemure dal naso grande (ha davvero un naso grande!), l'Uroplatus phantasticus, che la guida ha definito satanique. E poi il lemure dalla pancia rossa, il Sifaka di Edward che come comportamento è simile all'Indri indri (è monogamo) e difatti appartiene alla stessa famiglia, una Brookesia (non potete capire la mia felicità nel vederla! E' la specie di camaleonte più piccola del mondo) e due insetti stecco spinoso.

Il lemure del bambù mangia solo la parte tenera delle foglie e butta il resto a terra mentre il lemure dalla pancia rossa mangia anche i tronchi. Insomma quando casca qualcosa dal cielo o è sterco o qualche foglia che cade!

Dato che le foglie del bambù contengono piccole quantità di cianuro, i lemuri ogni tanto scendono a mangiare un po' di terra per pulirsi dal veleno.


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La ranocchietta senza nome

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Lemure del bambù, non siamo riusciti a fargli una foto decente!

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Uroplatus phantasticus, ovvero geco foglia. Perfettamente mimetico e notturno. Ho dovuto fargli la foto col flash perché era davvero molto buio

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Ranocchietta senza nome

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Liane (sì anche io me le immaginavo più piccole...)

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Eulemur fulvus, è proprio un furbacchione!

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prolemure dal naso grande

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altro Uroplatus

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Insetto stecco spinoso
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Sifaka di Edward
Splendida vista della foresta di Ranomafana

e si cammina!


E' stato faticoso ma bellissimo, lo rifarei ora! La giungla è sempre la giungla e vedremo altri parchi bellissimi ma Ranomafana e Mantadia mi sono rimaste nel cuore.
Ci rimettiamo in viaggio per Ambalavao. L'albergo Bouganvillèe è molto carino e Ambalavao mi piace un sacco.

ecco come sono i miei capelli senza stiraggio!


Dopo una pausina in cui sono riuscita anche a lavarmi una maglietta, ci siamo visti con Eric e Mami per fare un giro al mercato e ho finalmente comprato un Lamba.
Il Lamba è un fazzolettone di stoffa che viene usato per qualsiasi cosa: per trasportare cose, come capo di vestiario, come base per poggiare grosse ceste sulla nuca.
Io l'ho usato anche in spiaggia come telo da mare, come pareo... insomma il lamba si usa per qualsiasi cosa. [manca una foto del mio fottutissimo lamba!]


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Ambalavao

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Le onnipresenti galline: le caricano persino sul tettuccio dei taxi brousse dopo averle immobilizzate per bene

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Il mercato: le gonne che si vedono addosso alle donne sono in realtà dei lamba che sono anche pratici trasportabebè

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tipica architettura degli altipiani centrali, della tribù merina
Al mercato tutti ci guardano, guardano i miei tatuaggi e i bambini urlano VAZAHA!
Ovunque sentiamo urlare questa parola, ma soprattutto i bambini la pronunciano.
Non mi da' fastidio, anche se significa straniero, anche se significa bianco, non sempre ha connotati negativi, anzi!

Sempre al mercato Fry ha comprato una tripla a pochissimo prezzo: peccato che tornati in albergo ci siamo accorti che era una scatola vuota con dei buchi, niente componenti all'interno e quindi inutilizzabile. Pazienza!
Dopo una bella cena andiamo a nanna, domani visitiamo la fabbrica della carta Antaimoro, e infine un parco che, nel mio diario ho scritto così, non ho capito come si chiama!

Qui tutte le foto della giornata.

3 commenti:

vr ha detto...

le ranocchie del MAdagascar si chiamano Boophis..non credo che abbiano un nome comune italianizzato visto che sono endemiche. Bel post!! E bei post!

Carla ha detto...

Ahahah grazie! Seguimi anche per i prossimi.. Un abbraccio

Carla ha detto...

Ahahah grazie! Seguimi anche per i prossimi.. Un abbraccio