06 novembre 2016

Di brevi ma fantastici incontri

[Post trovato tra le bozze di almeno 3-4 anni fa e pubblicato ora]

Sabato ho lavorato 10 ore. Sono uscita distrutta, con una stanchezza addosso che non si spiega. Mi sono detta che lo scotto da pagare per lavorare 6 ore al giorno (poco meno di 8) è davvero troppo e la cosa non mi piace affatto.
Tantopiù che sabato c'era a Bologna Chiarina, mia amica ed ex collega di Firenze, per un corso che segue un weekend al mese direttamente a Bologna. Per carità anche lei era impegnata fino a sera, ma mi dava noia l'idea di non essere per niente in forma. Così alle 20 Fry passa a prendermi e andiamo di volata verso la stazione dove la mia amica aveva la stanza d'albergo (nel quale teneva il corso). Chiarina è stanca, si vede, siamo in due. In tre contando Fry che, seppur riposato dal sabato, aveva addosso una settimana non proprio leggera.
Ma è stato davvero bello, non ci vedevamo da tantissimo tempo e abbiamo avuto modo di chiacchierare, fare quattro passi, vedere un po' di Bologna. Anche per noi che ultimamente non uscivamo mai.
Sotto la luce della serata bolognese ridiamo quando Chiarina mi chiede in silenzio "Ma si sente che sono di Firenze?" togliendo le ti e le ci e unendo di e firenze in un toscanissimo "diffirenze".

Ma a mezzanotte eravamo distrutti tutti quanti. A me il sabato così mi ha devastata. E ci abbracciamo e ci salutiamo "alla prossima" ma il 9/3 sarò a Torino e così dovremo saltare ancora, ma il bello delle vere amicizie è che non conta quanto ci si sente o quanto ci si vede. Si è, per l'altro, quando ha bisogno. E quando non ha bisogno ha la certezza che se avesse bisogno ci sarebbe.

Ho cominciato questo post proprio due sabati fa, quando tutto è accaduto. Ora non ricordo cosa è successo in queste settimane di buio. So che lunedì ho ricominciato a lavorare ma è come se non avessi mai staccato. Ho passato una settimana lunghissima.
La seconda settimana, ovvero questa, è quella della pausa lunga. Ho ripreso pian pianino a studiare tedesco dopo quasi due settimane di stacco. Una mia (carinissima e dolcissima) collega si è ricordata di portarmi i suoi libri di tedesco delle superiori che sono ancora imbustati e non so quando avrò tempo di aprirli. C'è stata una grossa nevicata in questi giorni ma non ricordo quando. Abbiamo prenotato un viaggio per Berlino dal 7 al 13 Maggio e progettiamo un secondo viaggio on the road (stile quello che abbiamo fatto in Corsica) per Luglio. Stiamo stringendo le chiappe ma siamo riusciti a mettere da parte due soldini che ci permetteranno di fare questi viaggetti senza troppi pensieri.

Oggi ho avuto un colloquio, ma non voglio dirvi nulla. Solo che è andato bene e che non è stato un vero e proprio colloquio.

Da domani cambierò postazione e sarò vicino alla responsabile. Sono sicura che lei sarà tranquillissima, ma lo stress psicologico di avere il capo quasi in braccio sarà palpabile. Quindi passeranno almeno 2 mesi (che è il tempo medio che ha di cambiare le postazioni) in cui sarò lagnosa e intrattabile. Per la gioia di Fry.

Ho rinnovato il viola ai capelli perché alcune ciocche davano sul bianco.
Prima

Dopo

Confesso: questi capelli mi piacciono da matti. Spero di non trovarmi costretta a tingerli di un cosiddetto colore normale perché sono anche questo. E mi piace essere così.

Seguirà un post molto più serio. Ma solo quando avrò voglia di scriverlo.

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