06 dicembre 2016

Bagagli dimenticati

La cosa positiva è che mi sto ricordando i sogni.
La cosa negativa è che se mi ricordo i sogni vuol dire che il mio sonno notturno è fatto di microrisvegli e in effetti sì, dormo un po' meno.

Questa notte sono su un treno. L'interno ricorda un po' i vecchi Intercity per cui provo ancora tanta nostalgia, ma non è a scompartimenti chiusi.
D'improvviso il treno si ferma e io devo scendere. Credo di essere a Genova, ma la stazione non ha nulla che ricordi Genova.
Scendo di corsa, felice di esserci riuscita.
Appena sulla banchina, all'aperto (non sotto la tettoia che copre parte del treno quando arriva in stazione - quindi sono scesa parecchio indietro) mi ricordo che mi manca il bagaglio. L'ho dimenticato sul treno.
Corro (cammino velocemente in realtà, sono relativamente tranquilla, come se la perdita di quel bagaglio non fosse così grave) sotto la tettoia e qui noto una cosa strana. L'accesso al treno non è diretto. Tra la banchina e il treno c'è una sorta di muro e si accede al treno aprendo, facendo scorrere, dei portelloni enormi e verdi (se riesco farò un disegno). Mi avvicino quindi alla carrozza 8 e chiamo il capotreno "Mi scusi, ho lasciato il bagaglio sul treno, posso salire a recuperarlo?"
Lui urla qualcosa a qualcuno, come "Che treno è questo? Ah ok!"
Poi parlando con me ma senza guardarmi direttamente, dice "Non è un treno superveloce, quindi possiamo fermarci quanto vogliamo. Sia mai ricevere altre lamentele". Lo dice guardando oltre me, in tono scocciato.
E apre l'enorme portellone verde per farmi salire.

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