19 dicembre 2016

Tornare a fare cose

Da quando ho avuto l'incidente ho guidato poco. Praticamente niente. È capitato qualche volta, ma si possono contare sulle dita di una mano e l'incidente è stato quasi sei anni fa. Non amavo guidare nemmeno prima: ricordo ancora le prime volte in autostrada, diciamo che ho colto l'occasione dell'incidente per dichiarare apertamente di non volere guidare (avevo ora una scusa senza dover dare troppe spiegazioni: la paura degli insetti, dei ragni, dei luoghi affollati sono paure socialmente accettate).
Per intenderci, non è una fobia, è una cosa che faccio solo se strettamente necessaria.
Però d'altro canto non avendo più guidato diciamo che ho avuto modo di alimentare una sorta di fobia. Mannaggia quanto scrivo male stamane.
Comunque.
Questo weekend siamo stati a Treviso, Cividale del Friuli e Udine con una coppia di amici. Loro sarebbero andati in treno e noi li avremmo raggiunti a Treviso in macchina. Durata del viaggio da Cömo, circa 4 ore.
Fry sbuffa un po', è indeciso, 4 ore non sa.
Gli dico che se vuole me la sento di fare metà viaggio all'andata e metà viaggio al ritorno. Però se faccio storie, di insistere, di avere polso con questa cosa.
"Ma poi dici che sono rompicoglioni"
Se insisti su altre cose sì, ma su questa ti chiedo io di insistere!
Ok.

Partiamo, con moccoli trattenuti (perché il mio impegno per il 2017 è non bestemmiare) ma ce l'ho fatta (senza la necessità di insistere).
Con scleri vari ma ce l'ho fatta, al ritorno abbiamo anche beccato nebbia e ho persino canticchiato.

So che è una piccola cosa, ma per me è una grandissima cosa. Vi faccio un esempio: io adoro ragni e insetti. Ma se chiedessi al 90% delle persone di farsi camminare un insetto addosso, probabilmente sclererebbe e non lo farebbe mai.
Per me è questa sensazione, l'essersi fatta camminare addosso diversi miriapodi senza battere ciglio (io li amo, ma è per fare capire cosa ho provato).
Quindi sono molto orgogliosa di me stessa.

A voi le foto (in elaborazione) della gita. Perdonate se non ho fotografato palazzi storici e piazze turistiche ma mi sto concentrando sulle sensazioni. È difficile avere uno sguardo personale sulle cose.
Se pigiate sulla foto vi si apre l'album di flickr. Molto probabilmente le prime due foto andranno al macero, per ora non è ancora l'album definitivo.

La foto dell'omino illuminato di rosso è quella che preferisco. Ma c'è un motivo. Eravamo dentro questa chiesetta molto semplice, soffitto con travi in legno, buia, piccola. Questo signore (il custode? un prete? chissà) passeggia e ci osserva. D'un tratto si va a sedere sotto una stufetta elettrica a infrarossi e viene illuminato da un raggio di luce rossa.

Era una scena molto simpatica che non sono riuscita a fotografare al meglio. Gli ho chiesto se potevo fargli una foto e lui ha acconsentito. In realtà ho fatto diversi scatti e non sono nemmeno sicura di avere scelto il taglio migliore, ma l'idea di un pretino illuminato col colore del peccato mi garbava abbestia.


Udine o Udire?

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