08 giugno 2018

Le mie f.a.q.

[post mai pubblicato del 6 novembre 2016]


Sarebbe bello, conoscendo qualcuno di nuovo, che questi ti presentasse le proprie f.a.q. con le relative risposte. Sai che comodità?
Io non sono capace a leggere dentro me stessa, figurarsi le altre persone. Oltre al banalissimo intuito di "sì ok è uno affidabile" oppure "no questo è nammerda" il mio radar a lungo termine è totalmente sfasato. Le persone che conosco, accanto a me e dopo lungo tempo, passano dall'essere calme all'essere nervose. Da seminormali a malfunzionali. Da amorevoli a gelosi.

Ah non parlo solo di uomini, intendo proprio persone. LEPERSONE.
Ho la proprietà di tirare fuori il peggio dagli altri. Per loro è una catarsi, per me uno scatarramento.

Così comincio io, ecco le mie f.a.q. Leggetevi bene le domande ma soprattutto le risposte e studiatevele.

1. Sei davvero vegetariana?
Sì, ma non troppo. Cerco di non mangiare mai bestie ma se devo scegliere e in situazioni eccezionali le mangio. In genere cerco di non mangiare mai carne da allevamento intensivo. Né carne e né pesce perché quest'ultimo non so come è stato pescato o in che allevamento ha vissuto. La domanda intrinseca a questa non la formulerò ma indicherò solo la risposta: il tonno è un pesce. I vegetariani non mangiano pesce. I vegetariani non mangiano tonno.

2. Ti piacciono gli insetti? Really?
Sì io adoro letteralmente gli insetti, soprattutto quelli eusociali. Per intenderci, formiche e api ad esempio. Amo il fatto che in esserini così piccoli ci sia tutto quello che serve a mangiare, cagare e guarda un po', anche fare all'amore. Ovvio, non possiedono che gangli nervosi ma chi se ne frega. A volte vorrei davvero trasformarmi in un insetto per qualche minuto. E smettere di pensare.

3. Ho sentito che coltivi piante carnivore. Ma cosa gli dai da mangiare?
Ecco, per le persone fuori dall'ambito delle piante carnivore questa è una domanda quasi doverosa. Insieme alla più classica "ma mordono?". Noi appunto di questo mondo cerchiamo di non farci rivoltare le viscere ogni volta che ce lo chiedono ma no, mangiano da sole, non sporcano e sono bravissime. Peccato che io non le coltivi più.

4. Ti piace stare in mezzo alla gente?
Detesto le persone.

5. E perché parli con tutti allora?
Perché spero di detestarle di meno.

6. Come mai hai quelle cicatrici al collo?
Un chirurgo un giorno ha deciso che avevo dei pezzetini di me stessa in più e me li ha tolti. Il resto è storia saputa.

7. Come mai quei tatuaggi? E quando sarai vecchia?
Risponderò con un'altra domanda: come mai quella montatura di occhiali di merda che già ti porta avanti con gli anni? Quando sarò vecchia sarò vecchia, solo molto più cool.
Ah perché i tatuaggi? Non li avevo mai fatti prima per paura del dolore, il dolore è una cosa che mi spaventa enormemente. Ma ho preso coraggio e ho fatto il primo. E nello stesso giorno il secondo e non mi hanno fatto per niente male. Così ho optato per il terzo e non ho mai sofferto così tanto. Nonostante ciò, a ruota sono arrivati il quarto, il quinto e il sesto. Non appena troverò di nuovo un lavoro farò il settimo. Così non mi rompete le palle sulla storia dei tatuaggi dispari.

8. Cosa ti fa soffrire di più in assoluto?
L'indifferenza. E il dolore fisico. Ma molto meno rispetto al primo.

9. Non sei mai triste?
Avoglia, ma lo maschero benissimo. Puoi capire il mio malesserometro da alcune cose.
In genere amo mangiare. Se smetto di mangiare sto male (però divento figa quindi wow). Detesto poltrire troppo. Se dormo tutto il giorno vuol dire che sto male. È davvero easy.

10. Quando stai male come puoi essere tranquillizzata?
Lasciandomi da sola.

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