07 dicembre 2018

Amatevi

Ogni volta che mi arriva un messaggio è un colpo.
Una bastonata sullo stomaco. Mi formicolano le estremità, comincio a sudare.
Sto male.
Mi manchi.

Io penso si sottovaluti il significato di questa parola.

Mi manchi ma non sei qui.
Mi manchi ma non con me.
Mi manchi ma non sei tu.

Tra i complimenti, qualche aggiustata di tiro.

Eh ma fumi la pipa.
Eh ma sei una bandieruola.
Eh ma non sopporto che controlli le cose su facebook.
Eh ma sei andata dalla cartomante.
Eh però non mi piace quando bestemmi.

No.

Ieri guardavo una stand up comedy di Daniel Sloss (finora il mio secondo preferito), che è un comico un po' dark, molto pungente. A un certo punto ha detto una cosa che mi ha dato un'ulteriore bastonata.

Amatevi.
Sì, banale.

No, amatevi al 100%. Perché se voi vi amate al 20%, incontrerete una persona che vi ama forse al 30% e penserete "Oh mio Dio quanto mi ama!". E non è nemmeno la metà.
Amatevi al 100% perché la persona che incontrate dovrà amarvi in tutto e per tutto. Dovrà dimostrare di amarvi al 110% perché altrimenti non sarà abbastanza.
Dovrà amare la mia pipa, il mio modo di essere, incoerente a volte, ma sicuramente curioso, la mia passione per gli insetti, le mie insicurezze e paure che, credetemi, sono tante, amare il mio desiderio di viaggiare e scoprire, il mio essere inconcludente, i miei momenti tristissimi al pari di quelli gioiosi, dovrà sopportarmi cantare sotto la doccia e le caterve di libri che prendo, dovrà amare il sentirmi suonare (male) tutti i miei strumenti, amare il mio desiderio di spazi e di libertà, il mio desiderio inespresso di essere incoraggiata.

E. dice che soffriamo perché non siamo fatti per stare da soli.
No, io dico che soffriamo perché non ci amiamo abbastanza.

Ma in queste condizioni il potere manipolatorio delle persone che ci circondano è immenso.
Perché se incontro, oggi, chi mi ama al 30% ha ancora il potere di cercare di cambiarmi per poi riscoprirmi, io, a essere una persona che detesto, solo perché non sono più io.

Io sono quella che parla di cazzi col collega, quella che bacia l'amico gay, quella che balla coi vecchi nei locali, quella che va a vedere i bisonti nella foresta, quella che bestemmia.

E non voglio più sentirmi dare dell'inaffidabile solo perché chi mi guarda vede riflessa un'immagine distorta di sé.

Che non sono io l'inaffidabile.
Ma chi, frequentando un'altra persona, mi dice che gli manco.
E se fosse capitato a me, mi dico? Se fossi io quell'altra persona? Come penso che sarebbe andata a finire? Quanti mi manchi inviati ad altri numeri?
Tra i miei tantissimi difetti ce n'è uno che danneggia soprattutto me stessa, ovvero la capacità di dare TANTISSIME possibilità. Non c'è limite alla mia distruzione in questo senso. Ma riguadagnarsi la mia fiducia è dura.

Anche perché perderla è davvero una missione impossibile.

Canzone del giorno: Skunk Anansie Twisted (Everyday Hurts)

2 commenti:

alessandro ha detto...

Hai cancellato, chissà che ti ha mosso in questa direzione...

Carla ha detto...

ma no, ma no, è tornato :)