26 marzo 2019

La ringraziamo per aver scelto la nostra compagnia

Vuole altro champagne?
La hostess sorride più del dovuto. È bella, bellissima e ha l'aria sveglia. Potrebbe fare qualsiasi altra cosa invece di essere qui. Proprio qui, poi.
Ricambio il sorriso con quella che a me riesce più come una smorfia.
Sì, la ringrazio.

Il posto accanto a me è libero, e l'aereo quasi vuoto.
Mentre la hostess mi versa lo champagne non posso fare a meno di pensare che, anche se ho investito tutti i miei risparmi in questo viaggio, sono felice.
Davvero felice come non lo ero da tempo.

Sorseggio le mie bollicine e penso che sia strano bere prima di decollare.
Rido di questo pensiero.

Rido così forte che gli altri passeggeri si voltano e mi guardano.
Qualcuno sembra molto agitato.

Sta bene? Le serve qualcosa?
La hostess sembra mi stia corteggiando.
Tutto bene, grazie. Solo un po' di agitazione pre-volo.
Sorride: la capisco, è il mio primo giorno di lavoro per la LT e sono molto agitata anche io, vorrei che tutto fosse perfetto.

Mi accarezzo i lobi delle orecchie per mostrarle i miei costosissimi orecchini.
Ho sempre considerato superflui certi vezzi, come questo vestito giallo, che ha impiegato l'altra parte dei miei risparmi. Ma valeva la pena, per oggi, per questa occasione.

Sorride ancora.
Forse ho sbagliato a giudicarla una sveglia, sembra che non sappia fare altro. Insomma un'esistenza di cui nessuno potrebbe sentire la mancanza.
Anche se mi sembra di avere intravisto un'ombra nei suoi occhi. Forse un barlume di coscienza, qualcosa.

Qui è il pilota della LT che vi parla. Allacciate le cinture, in meno di un'ora arriveremo a destinazione. La temperatura primaverile e questo sole renderanno il viaggio ancora più piacevole. 

Cerco la cintura. Rido di nuovo.
Non riesco a contenermi e gli altri passeggeri mi fissano.

Scusate, a volte mi succede.

Allaccio la cintura sotto lo sguardo indispettito dei miei compagni di viaggio. Sorrido. Magari funziona anche per me.

Chiudo gli occhi. Sento l'aereo che prende velocità. Accarezzo il morbido tessuto del mio vestito giallo.

Apro gli occhi. Devo essermi addormentata, perché siamo ad alta quota, sopra soffici nubi bianche. Avrei dovuto drogarmi, sarebbe stato davvero un bel trip. Rido di nuovo.
Altro champagne?
La hostess ha gli occhi lucidi, anche se sorride.
Nelle file opposte alle mie qualcuno piange stringendo una foto.

No grazie, sono a posto così.

Non volevo che fosse un viaggio triste.
Sgancio la cintura.

È proprio bello il colore dei suoi capelli.
Una lacrima le riga il viso. Continua a sorridere.

Il colore dei miei capelli è una variabile sempre così presente da diventare una costante nella mia vita. Dalle superiori in poi non ho mai avuto i capelli dello stesso colore e/o taglio. Ora sono azzurri, ma pochi mesi fa erano verdi, pochi mesi prima lilla, e così via fino a una storiografia del crine che arriva ai miei 15 anni.

Il passeggero triste ha smesso finalmente di piangere.

Guardo fuori dall'oblò: certo, è proprio una bella giornata di sole.

Presto però una fiammata venuta fuori dal motore interrompe i miei pensieri e li avvolge in una nube di fumo nero e denso.
L'aereo comincia a saltellare, come sotto la scia di una turbolenza.
Allaccio la cintura.
Sorrido.

Qualcuno piange o inutilmente grida Voglio scendere, ci ho ripensato!
Li guardo con malcelato disprezzo.
Ci vogliono le palle per fare una scelta e per portarla fino in fondo.

Qui è il pilota della LT che vi parla. Stiamo perdendo velocemente quota. Vi chiedo di mantenere la calma, restate seduti e con le cinture allacciate. Ripeto, mantenete la calma. Urlare non serve a niente.

Molto rapidamente, da sopra le nubi ci ritroviamo sotto. Posso vedere i tetti delle case
Chiudo gli occhi. Hoka Hey.
Le risate di Padre, l'abbraccio tenue di Madre, le furiose litigate con mia sorella, il mio primo bacio, le lacrime di un amico, l'amore che ho ricevuto, quello che ho donato, un regalo inaspettato, le brutte parole dette e ricevute, il calore dei miei nipoti, tutte le piccole bestiole di cui mi sono presa cura e che mi hanno curata, le chemioterapie, gli interventi, il cuore che batte forte, e ancora, e ancora, uno sguardo innamorato, una foto dimenticata, le nostre mani che si cercano, il calore dell'urina che sento scivolarmi via a macchiare il mio bel vestito giallo, il mio volto bagnato da silenziose lacrime, il buio.

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Se lo diceva spesso che la divisa da poliziotto non gli donava, Avesse almeno avuto un altro colore.

- Allora cosa hai trovato?
- Non molto. Se non che la compagnia LT registra il più alto numero di incidenti aerei finora riscontrati. A dirla tutta sembra non sia mai riuscita ad arrivare a destinazione.
- Avete ritrovato la scatola nera?
- No, nulla, sembra non esistere.
- Continuate a cercare.

Dal suo punto di vista, all'ormai decimo aereo della LT precipitato, poteva anche non fare nulla. Avrebbe potuto scrivere lo stesso verbale copiato dagli altri. Nessuna indagine aveva mai portato a nulla di fatto.
Aveva provato anche a guardare le cose da un altro punto di vista e cercare informazioni sui passeggeri. Alcuni soffrivano di depressione perché avevano perso il lavoro, dai conti bancari si notavano grossi prelievi prima della partenza. Perché partire e spendere così tanto dopo aver perso il lavoro?
Altri erano dei sociopatici.
Altri in apparenza, normali.
Ma cosa è davvero normale? Chi è davvero normale?
I corpi dilaniati delle vittime, coperti da teli neri, erano lì, pezzi di carne scomposti senza alcuna memoria di essere stati, un tempo, creature pensanti.

- Capo, abbiamo trovato questo.

Il solerte ragazzotto gli portò un foglio di giornale, non si poteva comprenderne la testata, dal quale era stato cerchiato un annuncio.



Si allontanò presto dalla scena, con quel pezzetto di carta, con il telefono in mano.
Del resto era molto che ci pensava, le cose non accadono a caso.
Non era successo per caso.
Era lì per lui.

- Sì, buongiorno, vorrei prenotare un volo, uno qualsiasi, con la vostra compagnia. Sì, no, posso partire immediatamente.

Chiuse gli occhi.
Presto sarebbe tutto finito.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissimo pezzo

Carla ha detto...

Grazie, Anonimo :)

kukri ha detto...

Welcome back :-)

Carla ha detto...

Grazie!