27 maggio 2020

Minuti scritti - esercizio 3. Che cos'altro può succedere?

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Che cosa succederebbe se i denti degli esseri umani cadessero ogni autunno e ricrescessero ogni primavera? Elencate tutte le conseguenze che vi vengono in mente.
  • I dentisti non esisterebbero, basterebbe un medico che curi i sintomi in attesa della primavera successiva.
  • Poche persone userebbero gli spazzolini, forse solo per l'alito ma non per l'igiene dentale.
  • La caduta dei denti dei bambini non sarebbe più festeggiata. Niente più soldi sotto al cuscino.
  • Non potendo contenere la caduta, che avverrebbe in ogni luogo, le strade sarebbero piene di dentini scricchiolanti e invece di organizzare passeggiate nei viali pieni di foglie secche autunnali, ci sarebbero passeggiate dentali, con i denti che scriocchiolano sotto i piedi.
  • Il cibo sarebbe stagionale, solido d'estate e liquido d'inverno.
  • I complottisti, ritenendo questo un complotto dei potenti dei denti, protesterebbero vivamente cercando di incollarsi i denti che cadono.
  • I paradenti non esisterebbero. Molti combattimenti sarebbero programmati solo in inverno.
  • Esisterebbero diversi modelli di dentiere in vendita, dalle extralusso a quelle usa e getta o stagionali per i meno abbienti.
  • Chi non può permetterselo non indosserebbe dentiere, ma potrebbero esistere ospedali o strutture apposite che ne confezionerebbero e "installerebbero".
  • Esisterebbe un esercizio di scrittura intitolato "Che cosa succerebbe se i denti degli esseri umani non cadessero ogni autunno?".
  • Le diete sarebbero obbligatoriamente invernali in quanto difficile ingrassare col cibo liquido. Anzi, l'obesità sarebbe un metro di ricchezza in quanto solo i più abbienti potrebbero permettersi dentiere buone per mangiare cibi solidi.
  • Esisterebbe un mercato di denti caduti "ancora buoni" e la mafia ci sguazzerebbe dentro.
  • Niente più torroni a Natale.
  • Non esisterebbe l'espressione "battere i denti dal freddo" che sarebbe sostituita da "battere le gengive dal freddo" o "tremolìo di dentiere dal freddo".


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Le prime categorie identificate per distinguere tra le diverse attitudini creative sono quattro:
  1. fluidità: quanto si è scritto
  2. flessibilità: la quantità di campi diversi coinvolti nelle risposte
  3. originalità: quante risposte poco ricorrenti sono state date?
  4. elaborazione: quanto dettagliate sono le risposte?

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