05 giugno 2020

Sogni

Sogno il mio Poldo, che non sta bene e dobbiamo portarlo continuamente in clinica, sogno il Balôn e sogno che si trova in mezzo a un bosco di città (come potrebbe essere il Treptower Park di Berlino), sogno di andarci con una persona anziana (mio nonno?), sogno di perdermi tra alberi e cianfrusaglie e di essere felice di perdermi, da sola, in quel bosco.
Sogno poi di vivere in una casa diversa da questa, con Cristiano. La coppia di vicini un po' invadenti, lui si chiama Pedro. C'è qualche dettaglio che mi suggerisce che io non viva esattamente lì, proprio come sta capitando adesso. È come se fossi di passaggio perché il nome di lei non lo conosco e mi dico "Se vivessi qui dovrei saperlo". La casa è tutta bianca e sembra non intonacata in quel misto di rustico e moderno. Su un tavolo (oltre ad alcuni libri) è poggiata una Polaroid compatta dentro una custodia pantone color bianco e carta da zucchero. La Polaroid, nella mia memoria da sogno è un parallelepipedo quadrato fatto esattamente come il logo di instagram, penso in quel frangente che ogni tanto ci potrei scattare. Scatto meno con la Polaroid perché la pellicola costa molto, ma se non scatto mai a che mi serve?

polaroid instagram
Polaroid e custodia


1 commento:

frida ha detto...


Mi piace questa idea di condividere i sogni. E lo fai con incredibile lucidità.
Sei coraggiosa ( di solito si fa solo durante le sedute analitiche e con una persona con cui si è creata una sorta di " intimità".)
I sogni sono quanto di più intimo ci sia...