14 febbraio 2006

san valentino

che barba. non mi credevo così romantica. io sono un ragazzaccio.
per esempio per dirne una. alle medie non mi depilavo le gambe. facevo educazione fisica e potevo essere tranquillamente scambiata per un maschietto se non fosse stato strano avere i capelli lunghi fino al sedere per un maschietto.
portavo quei cespugli sulle zampe con fierezza.
non mi vergognavo di nulla.
adesso mi stiro persino i capelli. non riesco a uscire di casa spettinata. mi faccio la *ceretta*. non so se mi spiego. la CERETTA.
alle medie mi distinguevo dai ragazzini perché avevo un abbozzo di tette. e così sono rimaste tutt'ora. i maschietti mi prendevano in giro (hai la terza? sì, la tre centimetri!) e io andavo fierissima di me. indossavo solo anfibi. pantaloni improponibili al giorno d'oggi. colore verde pisello, rosa shock.
alle superiori ero lievemente migliorata. avevo capelli gialli, arancio, o viola, a seconda dell'anno scolastico. mi truccavo sempre in maniera molto dark, mettevo una cipria bianchissima che mi faceva sembrare ancora più pallida (per chi mi conosce sa che è praticamente impossibile) e contornavo gli occhi di nero. solo nero. rossetto rosso mattone. pantaloni viola e anfibi con lo scotch, perché dalle medie ne avevano subiti di colpi.

i miei professori si lamentavano della mia poca femminilità e io ne andavo fierissima.

adesso se ripenso a quegli anni in cui mi sentivo a mio agio con me stessa in quelle strane tinte, mi viene da ridere. non riesco a uscire di casa se non ho i capelli a posto. se non mi trucco mi sento spaesata. con orgoglio non ho portato la gonna fino alle superiori e adesso almeno una volta a settimana la indosso. mi arrabbio se mi si smagliano la calze.

bha, secondo me sono stata rapita dagli alieni che mi hanno inserito dentro qualcosa. la femminilità dentro a una capsula. forse nel naso. che negli anni pare essere diventato ancora più grosso.

e chi mi conosce e pensa sia impossibile, si ricreda pure.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravina cara, a fare questo blog... eh, ne sento taaanto parlare ma non mi hanno mai "tirato" abbastanza da spingermi a crearne uno personale... Forse anche perché nell'etere ce ne sono così tanti... che è difficile che proprio il mio venga notato...

Ma comunque mi ricredo: pare una cosa carina e semplice...

Ciao, un bacino!

Carla ha detto...

Ciao Teo, che bello sentirti. Non preoccuparti. Il mio e' un blog anonimo. Proprio come me.

Anonimo ha detto...

Per ripagare all'error commesso o carletta io ti dono queste rime:
Deh, Carletta, che in ombra d'Amorel
negli occhi miei sì subito apparisti,
aggi pietà del cor che tu feristi,
che spera in te e disiando more.
Tu, Carletta, in forma più che umana,
foco mettesti dentro in la mia mente
col tuo piacer ch'io vidi;
poi con atto di spirito cocente
creasti speme, che in parte mi sana
là dove tu mi ridi.
Deh, non guardare perché a lei mi fidi,
ma drizza li occhi al gran disio che m'arde,
ché mille donne già per esser tarde
sentiron pena de l'altrui dolore.

Carla ha detto...

l'ultimo commento è di charles. guardatevi il suo blog va.. http://charles.leonardo.it

;-)

mica sono l'unica matta in questo mondo di matti