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13 luglio 2015

SBAM

Ti rendi conto un giorno, così per caso, passeggiando nella tua mente, di avere questo grossissimo, enorme deja-vu. 
E' quella sensazione che ti fa passare dall'essere speciale a essere una comune mortale, mediocre anche, simile a mezzo mondo... e lo realizzi solo quando, per un motivo o per l'altro, cadono tutti i castelli che ti eri costruita.
Ohi, io sono bravissima a costruirmi castelli: sono la regina dei castelli costruiti in aria.
Da qualche parte dovrei avere ancora la corona. Di cartone. Colorata in pastelli. Con gemme fatte di pezzi di bottiglia di birra rotti.
Ecco.

E qui, al terzo bicchierino di mirto, mi chiedo che senso abbia ogni cosa.

MA.
Ci sono cose importanti a cui pensare.
Per esempio che questa è la mia vita e la amo così com'è, con le cose sublimi (badate bene, non belle, sublimi) e le cose terrificanti e oscure. Sono più oscura e mi piaccio così, e va bene così.

Va bene sognare sogni orribili, va bene fare pensieri atroci, va bene custodire il mio cuore nero in una custodia blindata.
Va bene anche pensare, ogni tanto, non non fare più ritorno e non svegliarsi più.

Ma non ci spaventate (sorriso inquietante); amo la vita così tanto che non succederà mai, voglio continuare a sognare cose orribili, amo il mio cuore nero. 
Amo la strega che si nasconde dentro di me e mi porta per i boschi a fare sacrifici di sangue e a ballare alla luna.

Amo questo essere lunatico.

E forse non sarò così speciale, ma nessuno è come me.


25 settembre 2010

Caffè napoletano e Tarocchi marsigliesi, piemontesi e fiorentini

Mentre mi preparo un caffè con la macchinetta napoletana, mi godo le cartine arrivate stamani.









Ora, non si vede bene, ma le minchiate fiorentine sono un mazzo numerato e il nostro mazzo è il 325/2000. Sono tutte molto bellina e non vedo l'ora di usarle!


Ieri sera abbiamo festeggiato il compleanno di Francesca! Pizza al Giuggiolo (purtroppo Roccio non è rimasto aveva le prove). E' stata una serata molto carina, Francesca è stata molto contenta dei regali, un abbonamento al national geographic e due smartbox "insolito fuoriporta". Oltre al bigliettino del Cinfa mirabilmente decorato con una.. bhe. un pisello gigante.
Ecco le foto della serata!




Canzone del giorno: Fast Death/Slow Death Sofisticator

22 settembre 2010

In arrivo! Minchiate fiorentine, Tarocchi di Jodorowsky, e Tarocchi piemontesi

Canzone del giorno: This Is The Life Amy Macdonald

20 settembre 2010

Tecniche e Tarocchi

La nuova tecnica per le pastiglie fa schifo: ogni mattina sono sempre stanca perché un conto è posticipare la sveglia in fase REM, un conto è sedersi sul letto, aprire le scatoline, prendere la bottiglietta d'acqua, cercare di ingollare pasticchino (eutirox) e pasticcone (tamoxifene) facendo bene attenzione che nulla rimanga incastrato in gola. Poi in genere una volta seduta sul letto mi scappa fortissimo la pipì: allora che faccio? Mi rimetto a letto che tanto rimango a contorcermi? No, mi alzo e vado in bagno. Risultato: già prima delle 7 sono sveglia e in coma.

Lunedì bestiale stamane: una signora al telefono continuava a dire "La 'un mi convince" qualsiasi cosa le spiegassi. Però, risolvendo un piccolo problema, ho ricevuto una mail dalla responsabile la quale ha affermato che "sono un mito". Questo compensa largamente l'essere pignola di qualche giorno fa.

Comprerò (anzi mi farò regalare da Roccio, perché non si comprano) un mazzo di Tarocchi. Il gioco dei Tarocchi è molto antico e non si riesce a risalire alla sua origine. Col tempo, poi, tutti hanno rivendicato la paternità del Tarocchi: ebrei, egiziani, cinesi (sono uscite carte molto belle: egiziane, delle fate, delle streghe ma tutte assolutamente finte). I Tarocchi sono un pout pourri di tutto questo. Jodorowsky, fumettista appassionato di Tarocchi, ha sempre utilizzato i Tarocchi di Paul Marteau, considerati quelli classici (di Marsiglia, come il sapone). In realtà, trovando un antico mazzo di carte dipinte a mano, Jodorowsky ha scoperto che anche i Tarocchi di Paul Marteau sono dei... tarocchi. O meglio, sono quelli che più si avvicinano ai "veri" Tarocchi, per lo meno le figure sono pressoché identiche, ma alcuni colori e alcuni dettagli cambiano. Ed essendo carte interpretative in cui la simbologia, anche dei colori, è importantissima, si può immaginare come il rosso, nelle scarpe dell'Imperatore che fino ad oggi venivano dipinte di bianco, cambi totalmente il senso. Non è infatti il rosso, colore più passionale che spinge l'immaginazione verso una probabile conquista, mentre il bianco fa pensare a qualcosa di più puro e retto? Così, visto che il mio mazzo di Tarocchi è andato perduto (preso da mia sorella? sistemato da mia mamma? portato qui e nascosto da qualche parte?) ho deciso che il mio prossimo mazzo di Tarocchi sarà quello ridisegnato in toto da Jodorowsky.
Premetto, non considero più i Tarocchi o l'I Ching come un'arte divinatoria. Quando ero piccola leggevo spesso carte, fondi del caffè, mani, I Ching nella speranza di trovare la risposta a una domanda spesso inesistente (oddio facevo anche sedute spiritiche e disegnavo amuleti su pergamena).
Ora ho capito che i Tarocchi e l'I Ching sono un "gioco", così vengono definiti almeno i Tarocchi, ma soprattutto sono interpretativi. Non dicono mai cose chiare ma ti aiutano a scoprire dove sei e dove stai andando. Se il Carro è accanto alla Morte, io posso dire che si verificherà un evento che porterà sicuramente dei grandi cambiamenti o che la persona in questione farà una scelta che porterà a un grande cambiamento. Io non posso sapere (come non lo sanno le carte) che tipo di cambiamento sarà: ma la persona che mi interroga sicuramente sì. Chi non si trova mai di fronte a una scelta? Se la persona in questione sta da tempo aspettando che qualcuno glielo ricordi eccole lì. Nessuna magia dunque, mera psicologia. L'I Ching è ancora più spettacolare. Non è visivo, perché quelle linee e quei tratteggi non ti possono dire nulla, quindi o vai di manuale (come me) oppure impari a memoria gli 8 trigrammi possibili da combinare in esagrammi e poi interpreti. Il risultato sarà qualche verso assolutamente senza senso tipo "La calma si trova nell'acqua, può essere utile attraversare un grande fiume".
Oppure "Distruzione: cercate di non muovervi". Nulla di quello che ricaverete dall'I Ching avrà un senso compiuto ma, una volta avvenuto il fatto, io ho sempre esclamato "Ecco, lo sapevo, l'I Ching me lo aveva detto". La verità è che nulla di ciò che aveva predetto era stato minimamente comprensibile per me prima che l'evento accadesse. Dopo in effetti è facile dire "me lo aveva detto". Se mi dice di non muovermi e io non capisco a che si riferisce, non appena compio un passo falso e faccio la cazzata ecco che lo strumento divinatorio dell'I Ching arriva: totalmente inutile. Tuttavia mi diverte farlo, perché a volte qualche frase può illuminare e magari farti riflettere. E' come quando una persona ti racconta una storia, una fiaba, con una morale. E non tutta la morale è applicabile a te, ma c'è una frase, una piccolissima frase che ti fa riflettere e che magari ti aiuta a capire delle cose.
Esempio: se la mia collega mi racconta che deve svasare delle piante perché le radici sono troppo grandi ed escono dal vaso, io posso pensare che è ora di portare i problemi fuori dalla mia testa prima di esplodere.
Tutto questo per dire che se qualcuno è convinto che i Tarocchi possano predire il futuro, molto probabilmente si sbaglia. E forse spenderebbe meno ad andare da uno psicanalista.
Ah, un'altra cosa buffa. Una volta ci sono stata da una psicoterapeuta, era molto brava ma sono stata da lei solo un paio di volte. Mi piaceva il suo modo non freudiano di trattare con la gente. E sapete che mi disse? Che ero molto giovane, ed era normale che volessi tenermi molte porte aperte, ma una volta presa una decisione la strada sarebbe stata tutta in discesa. Perché quando hai deciso cosa fare è tutto più semplice. Fu la stessa cosa che mi disse, pochi anni prima, un ragazzo leggendomi i Tarocchi. Disse che avevo molte scelte a disposizione e qualunque strada avessi scelto, mi sarebbe andata bene.
E avevano ragione entrambi.

Canzone del giorno: Paparazzi Lady GaGa

Qui qualcosa in più sui Tarocchi che pare siano italiani (?).

31 ottobre 2006

Halloween

Piantiamola una volta per tutte. Halloween non è una festa americana. Che loro siano riusciti a valorizzarla, ok. Ma è una festa pagana. Tutt'ora le Wiccan, le attuali streghe, salutano questa giornata in festa. Il capodanno delle streghe, Samhain. Una festa pagana quindi.
Non americana.
Non solo le streghe festeggiano in questo giorno bizzarro. Sappiate che anche in questa bizzarra casa si festeggiava.
Mia mamma è un po' strega. Quando ero piccina mi raccontava che in questa notte i morti tornavano in vita, ed era bene lasciare qualcosa da mangiare per loro, come offerta, sul tavolo di casa. Esattamente come fanno oggi, e da sempre, le streghe. Queste sono tradizioni di paese che è un peccato siano andate perdute. Da piccina dormivo nel tinello e in questa notte cercavo di non addormentarmi per vedere se qualcuno nonvivo cercasse di afferrare il piatto con i biscotti. Purtroppo poi mi addormentavo e quando mi svegliavo il piatto non c'era più, tolto sicuramente da mia mamma.
Io credevo fermamente in questa cosa. Ero già disillusa da Babbo Natale ma convinta che i morti in qualche modo, in questa notte e solo in questa, tornassero in vita. Alcuni per rimediare a torti subiti. Altri per salutare ancora una volta il loro perduto amore. Altri per chiedere aiuto. E in questo loro viaggio avevano bisogno di cibo.
La cultura popolare è piena di queste piccole e graziose cose, che nei paesotti alcune vecchiettine fanno ancora. Con l'arrivo delle nuove generazioni tutto sparirà, e un po' mi dispiace. Ad esempio, mia mamma sa incantare il malocchio. Ogni Natale lei ripete la formuletta per compiere il rito che le darà il potere di sconfiggere il cosiddetto malocchio (che, non credeteci se non volete, funziona. A parer mio è una specie di effetto placebo). Questa formuletta non va rivelata, si tramanda solo a chi la dovrà usare per guarire. Io la conosco ed è in dialetto, quindi non mi riesce bene dirla.
Quando andavo giù in Molise i grandi ci raccontavano storie di fantasmi a cui tutti, in un modo o nell'altro, credono. Alcuni giurano di averli visti. Mio zio, scettico di natura, dice di aver visto una specie di lupo mannaro ed è pronto a giurarlo (ha smesso di uscire la sera da solo). Mia cugina ha visto l'ombra di una suora nella finestra della scuola elementare (sono entrata in quella scuola e le finestre sono alte da terra circa due metri).
Credo che sia stato proprio grazie a questo ambiente che io mi sono interessata sempre più alla Wicca. Allo spiritismo. Alla magia.
Sempre mia mamma dice che sognare i serpenti o la carne è una brutta cosa. Se lei fa di questi sogni e io sono lontana mi chiama sempre preoccupata e mi raccomanda di stare attenta. Quando mio padre è mancato, mia mamma gli ha lasciato nella bara un fazzoletto, per asciugarsi il sudore nel lungo cammino verso l'aldilà, e delle monete, per pagare il dazio al confine.
Lei, non so se l'ho già scritto, alcune volte di notte si sente chiamare da una voce femminile. Una voce che la sveglia. Il giorno dopo riceviamo una chiamata, sempre. E qualcuno è morto.



Mitici Rammstein.